La prima scopata dopo aver partorito.

Scritto da , il 2020-06-14, genere tradimenti

Aprile 2005.

Ho partorito da pochi mesi quando mia zia invita me e mio marito a cena a casa sua.

Da quando ho partorito non abbiamo ancora ancora ripreso a scopare e la mia voglia di sesso è a livelli di guardia molto pericolosi.

Lui dice che ha paura che possa rimanere di nuovo incinta, che dopo il parto l'utero è molto pulito e quindi pronto per una nuova fecondazione e non vuole rischiare una nuova gravidanza, perché io non posso cominciare a riprendere la pillola prima della fine dell'allattamento.

Ho letto qualcosa sull'argomento, ciò che dice può accadere, ma non posso certo stare un anno (il tempo minimo dell'allattamento) senza scopare. Nella sua rigidità Massimo non capisce che si espone ad un possibile tradimento.

Abbiamo chiamato una baby sitter che si prenderà cura di nostro figlio per la serata e nel pomeriggio siamo partiti.

Mia zia vive in un paesino dell'Abruzzo e per raggiungerlo da Roma ci vogliono almeno un paio d'ore.

Verso le 17.00 arriviamo, e dopo i soliti saluti di rito chiedo a mia zia chi c'è a cena oltre a noi.

"C'è Eleonora con Stefano, e Oreste, un signore che vive sopra di me che in questi giorni è solo perché la moglie è dovuta partire per problemi familiari, così l'ho inviato a cena con noi, dopo te lo presento, è un fotografo molto bravo, ricordo che ti piaceva molto la fotografia qualche anno fa."

Eleonora e Stefano li conosco, ovviamente, sono mia cugina con il marito, ma questo Oreste non l'ho conosco e sono curiosa di conoscerlo, sopratutto adesso che so che è un fotografo, una mia vecchia passione giovanile.

Dopo poco arriva mia cugina con il marito e questo signor Oreste.

Devo dire che è un bel uomo sulla cinquantina, alto e con un fisico molto asciutto e ben curato.

Dopo le presentazioni di rito cominciamo a parlare e tra me e Oreste nasce subito una piacevole e naturale sintonia, al punto che mio marito comincia a dare segni di fastidio nel vederci parlare continuamente con tanta confidenza.

Oreste che non è una persona stupida lo capisce ed allenta la presa su di me, si alza con la scusa di fumare ed esce temporaneamente di scena. Prima però senza farsi vedere mi mette vicino un biglietto con su scritto il suo numero di cellulare e la frase ~mandami il tuo numero.~

Cosa che faccio immediatamente.

Quando rientra si siede su un gradino a metà scala. Mia zia vive in un appartamento seminterrato e per raggiungerlo bisogna scendere una decina di scalini.

Da quella posizione ha una visuale perfetta di sotto il tavolo. Un tavolo rustico con dietro un panca ad L appoggiata al muro e con davanti normali sedie. Io sono seduta sulla panca ad L e lui da quella posizione può perfettamente guardare in mezzo alle mie gambe.

Scavallo le gambe e senza farmi notare, tiro su la gonna sopra le ginocchia e poi gliele spalanco completamente.

Adesso può vedere per bene la mia fica sotto le mutandine bianche trasparenti.

Lo vedo prendere il telefono e scrivere un SMS, dopo pochi secondi il telefono mi vibra in mano.

~Spettacolo meraviglioso! Una gran fica nera... Però vorrei vedere questo spettacolo senza mutandine. Vai in bagno e toglile!~

Obbedisco, vado in bagno, metto le mutandine nella mia borsa e torno seduta al mio posto allargando nuovamente le gambe da sotto il tavolo, questa volta come mamma m'ha fatto...

"Adesso lo spettacolo è di tuo gradimento?..." gli scrivo.

~È perfetta! Hai una fica splendida, continua ad aprire e chiudere le gambe così mi godo bene lo spettacolo.~

Intanto Massimo vedendo che Oreste si è allontanato parla serenamente con Stefano ignaro di quello che accade sotto il tavolo.

~A cena cerca di metterti davanti a me~ è il suo nuovo SMS.

"Va bene" gli rispondo.

Tutto procede per il meglio, mi sono messa davanti ad Oreste come mi aveva chiesto, mio marito è al mio fianco. La cena è ottima e Oreste parla spesso con Massimo e poco con me per non farlo insospettire. Infatti Massimo si scioglie e non è più teso come prima.

I nostri sguardi s'incontrano spesso, mi sento attratta da Oreste in modo intrigante, improvvisamente mentre parla di sport con Massimo, sento il suo piede nudo infilarsi in mezzo alle mie cosce, gli faccio strada allargandole leggermente e appoggiandomi con la pancia al bordo del tavolo.

Oreste continua a parlare con mio marito senza nessun imbarazzo mentre continua a strusciare con delicatezza il palmo del suo piede sulle mie cosce interne, prima su una poi sull'altra.

Per un attimo mi fissa intensamente, mettendomi in imbarazzo, e subito dopo sento le dita dei suoi piedi frugarmi nella fica. Il pollice trova quasi subito il clitoride, che si è inturgidito dell'eccitazione e si diverte a spingerlo in alto e in basso. Vorrei urlare, godere come una TROIA, ma non posso. Poi scende verso la vagina e me lo spinge dentro, mezzo pollice è dentro di me... e comincia ad andare avanti e indietro come se mi stesse scopando un cazzo...

Guardo Massimo che ignaro di tutto inizia a mangiare il secondo, mi sento una TROIA senza pudore. Mi sto facendo sditalinare con il piede da un uomo di cinquantatre anni con mio marito di fianco...

Va avanti così per tutto il resto della cena, almeno un paio d'ore, con qualche pausa, tra vagina, clitoride e interno cosce.

Verso le 23.00 siamo a fine cena.

~Massimo andiamo a prendere un caffè e un amaro al bar in piazza, così ti presento anche alcuni amici~ dice Stefano.

~Ok, vieni anche tu Oreste?~ risponde Massimo.

~No grazie ragazzi, io tra poco mi ritiro a casa, non ho più l'età per queste cose~ risponde Oreste e ci mettiamo tutti a ridere.

Lo salutano e vanno al bar.

Mia zia e mia cugina stanno sparecchiando quando Oreste mi chiede ~sali qualche minuto da me che ti faccio vedere alcune foto paesaggistiche che ho fatto la scorsa estate sulle Dolomiti.~

"Non ti preoccupare Oreste, magari un'altra volta" gli rispondo.

A quel punto mia zia interviene "vai Barbara, tanto Massimo e Stefano non saranno qui prima di un'ora."

"Va bene, allora salgo volentieri a vedere queste foto, ci vediamo dopo."

"A dopo..." rispondono mia zia e mia cugina.

Saliamo due rampe di scale e siamo davanti la porta del suo appartamento. Apre, la luce è spenta, la stanza è buia e non vedo niente.

Ad un tratto la sua mano mi prende bruscamente tappandomi la bocca e la porta si chiude con un colpo secco dietro di noi.

~Non ti preoccupare~ mi dice per rassicurarmi. Ma continua a tenermi stretta contro di lui, con la mano sulla mia bocca. Provo a dimenarmi un po’, non mi piace troppo questa situazione. Ma nel dimenarmi il mio sedere si strofina sul suo cazzo duro. A quel punto mi libera la bocca.

"Oreste ma cosa fai?" gli chiedo un po’ preoccupata.
~Vedrai…~ mi dice spingendo il suo cazzo di nuovo contro il mio sedere.

Ora lo sento meglio, è grosso e duro, il cuore inizia a battermi a cento all’ora.

Lui non dice niente, ma mi spinge contro il muro e poi mi gira. Mi bacia tenendomi bloccata contro il muro. Mi morde il collo, sale e mi bacia furiosamente cercando la mia lingua.

Spinge di nuovo la sua erezione contro la mia gonna leggera. La alza e rimango con la fica in bella vista col suo cazzo ancora dentro i pantaloni che ci preme contro.

Mi sbottona la camicia e morde i miei seni, succhiando avidamente i capezzoli che gli rilasciano una dose di latte.

~Come mai rilasciano latte?~ mi domanda.

"Ho partorito da pochi mesi, sto allattando ecco perché ti arriva lo spruzzo di latte quando li succhi..."

~Cazzo potevi dirmelo, quanti mesi ha tuo figlio?~

"Tre mesi."

~Da quanto tempo tuo marito non ti scopa più?~

"Da quasi un anno, da quando ha saputo che ero rimasta incinta."

~E adesso perché non ti scopa?~

"Perché non posso prendere la pillola finché allatto e ha paura che rimango di nuovo incinta."

~Che marito coglione che hai, così lascia che a scopare sua moglie siano altri uomini...~

"È già" gli rispondo.

Le nostre lingue s’intrecciano furiose, le sue mani che prima erano sulle mie cosce ora salgono a prendermi le tette, succhia il mio latte senza farne cadere nemmeno una goccia. Continuiamo a baciarci e lui mi infila una mano in mezzo alle gambe portandola fino alla fica.

~Che bella fica nera che hai, una fica vintage, d'altri tempi.~

Non rispondo, forse mi vergogno un po’. Lui torna all’attacco.
Questa volta è più diretto. Mentre mi morde il collo, la sua mano fruga prepotentemente tutta la mia fica.

Bagna due dita mettendole dentro di me in modo deciso. Poi si abbassa e mi lecca con abilità il clitoride con la lingua.

Chiudo gli occhi e godo, godo da matta, è bravo, ci sa fare, deve averne fatte godere tante di donne per essere così abile.

Mi lascio trasportare da quell’immenso piacere che mi sta procurando con le due dita nella fica e con la lingua.

Sto per avere un orgasmo, quando ad un certo punto si ferma mi prende la mano e me la porta sul suo cazzo.
È durissimo, sembra che stia scoppiando nei pantaloni.

Me lo fa massaggiare per qualche secondo, poi si sbottona i pantaloni e lo tira fuori.

Mette in bocca le dita che aveva dentro di me e ne assapora il gusto.

~Hai un ottimo sapore… sia fuori che dentro.~

Non lo sapevo, ma ora lo so. E so anche che mi sta spingendo la testa verso il suo cazzo. Glielo prendo in mano, glielo sego un po', e poi mi inginocchio davanti a lui e lo prendo tutto in bocca. È molto grosso, faccio fatica a contenerlo tutto.

Lo lecco, lo succhio, ci giro intorno con la lingua, cerco di variare, ogni tanto glielo smanetto e poi lo pompo fino ai coglioni. Gode Oreste, gli piace il mio pompino.

Mi tira su di scatto, mi gira, mi solleva la gonna, mi mette faccia al muro, mi allarga le gambe e me lo infila tutto dentro.

Mi lascio scappare un grido di piacere, e lui comincia a scoparmi con forza e furia contro il muro.

Poi me lo infila anche nel culo, procurandomi anche un po' di dolore.

Va avanti così una ventina di minuti, alternandosi tra la fica e il culo.

All’improvviso lo sento irrigidirsi tutto, sta per venire. Lo tira via subito dalla fica e mi scarica i suoi coglioni tutti dentro il culo...

Lo sperma cola da tutte le parti giù dal culo, e il suo cazzo si sta lentamente smosciando dentro di me.

È già 40 minuti che sono salita, è tardi e Massimo e Stefano possono tornare dal bar da un momento all'altro.

Mi risistemo e scendo di nuovo a casa di mia zia dopo aver salutato Oreste con un lungo bacio lingua a lingua.

Mia cugina è già andata a casa a piedi, abita nello stesso paese, e sono rimasta a parlare con mia zia fino a quando i due uomini non sono tornati.

A quel punto ci siamo salutati e siamo ripartiti per Roma.

Sull'autostrada mentre Massimo guida senza dirgli niente gli slaccio la zip dei pantaloni e gli tiro fuori il cazzo...

~Barbara ma che fai?~

"Un pompino ti faccio, visto che non mi scopi più almeno fammelo succhiare... che dici, almeno questo si può fare..." gli dico con aria polemica.

Mi abbasso sul suo cazzo e comincio a succhiare.

~Sei proprio una TROIA Barbara, a quanti l'hai succhiato così prima di me...~

"Solo a te amore mio, a nessun altro..." gli dico, mentendo spudoratamente.

Glielo succhio per circa un'ora, non lo faccio venire, mi fermo sempre un po' prima, lo faccio godere è soffrire, finché alla fine lo faccio sborrare bevendomi tutto il suo seme con avidità. Gli ho fatto un super pompino con ingoio, mi sento veramente una grande porca e TROIA stasera.

Arriviamo a casa all'1.00 passata, pago e congedo la Baby Sitter e poi vado in bagno. Con mia sorpresa vedo Massimo entrare tutto nudo con il cazzo già in tiro, mi prende e mi piega a 90 sul lavandino...

~Vuoi scopare Barbara, adesso ti accontento...~

Così sistemata alla pecorina me l’ha puntato tra le labbra della vagina e con un colpo secco è entrato tutto dentro fino alle palle, anche perché ad aprirla per bene ci aveva pensato qualche ora prima anche Oreste.

Inizia a montarmi con vigore come un toro, e per fargli sentire che gradisco il trattamento assecondo ogni suo colpo, gli vado incontro ad ogni affondo.

Dopo una decina di minuti si ferma e mi spinge con la faccia dentro il water...

~Adesso t'inculo come una TROIA con la faccia dentro il cesso!~

"Si sfondami Massimo, SFONDAMI..."

Mi sputa sul culo per lubrificato non sapendo che è già stato aperto per bene da Oreste.

Ci infila dentro un dito, poi due, mi aspetto la mazza da un momento all'altro, e infatti sento la sua cappella spingere sullo sfintere, spinge con cautela, mentre io lo incoraggio arretrando verso di lui, un paio di spinte ed è tutto nel culo.

M'incula tenendomi sempre con forza la testa dentro il water.

Mi stantuffa a lungo alternando momenti di potenza con momenti piu’ leggeri, regge bene, non viene, prolunga l'inculata molto a lungo. Ormai comincia a bruciarmi dentro è più di mezz'ora che mi va su e giù dentro il culo...

Gli do un aiuto per farlo sborrare, comincio a spingere decisa all'indietro il bacino, mi piace sentire l’affondo, le sue palle gonfie che mi sbattono sulle natiche, mi sta inculando come una troia!

In questo modo il suo godimento e’ raddoppiato fino a quando non resiste più e con un rantolo mi sborra tutto il suo seme dietro la schiena.

Poi sempre tenendo la mia testa dentro al water tira lo scarico facendomi arrivare una doccia d'acqua gelida sulla testa e sulla faccia.

~Adesso pulisciti TROIA! Era questo che volevi? Stasera ti ho accontento. Ti aspetto a letto.~

Adesso sono veramente sazia. Dopo Oreste, anche Massimo si è rimesso a fare il marito.

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