Sei stato Tu

Scritto da , il 2020-05-21, genere etero


Fammi venire.
È il corpo che reclama ciò che gli spetta, non io.
Mi stai scopando in modo sublime ed è riduttivo lasciare che sia solo la carne a trarne beneficio.
Non mi basta godere così, voglio di più e reprimo faticosamente l'orgasmo che sento prendere forma.
Devo attendere, perché quello che mi stai facendo tu, adesso, non me l'ha mai fatto nessuno ed esigo, caparbiamente, di conoscere quanto ancora tu sia in grado di elevarmi ad alti piaceri.
I segnali che il fisico mi manda, li conosco fin troppo bene, sono al limite ormai. Mi stringi così forte che il margine di movimento è davvero esiguo, ma riesco a spostarmi il tanto che basta da lasciarti privo dell'attrazione a cui stai dedicando tutto te stesso.

Fammi venire.
Sono gli occhi che al momento vogliono godere di te. In che modo posso spiegare quanto appagante sia vederti così, la pelle imperlata di sudore, i muscoli delle braccia tesi sotto le mie cosce, il viso accaldato, le labbra ora serrate ora aperte in ansimi, lo sguardo colmo di eccitazione fisso nel mio che non può far altro che rimandarti la stessa immagine, ed infine, il cazzo.
Il tuo, meraviglioso, cazzo.
Duro, lucido, dritto, che punta me, vuole me. Vuole riempirmi e farmi fremere, vuole prendersi tutto ciò che ho da offrire a lui, e soprattutto a te.

Fammi venire.
Il suono della tua voce, il tono caldo con cui mi chiedi spiegazione dell'interruzione e la mia di voce, che ti risponde in un dolce lamento che voglio di più, non sono immagini spiegabili a parole, è inesprimibile narrare l'espressione di ego assoluto che si dipinge sul tuo volto, impossibile descrivere la reazione della mia pelle sottoposta ai morsi che imprimi sulla pancia, sui fianchi e via via più incisivi, mentre mi volti di lato e raggiungi il sedere e la fica, prendendo possesso di entrambi.
Il mio corpo vibra nell'udire ancora una volta le tue parole che scandiscono inequivocabilmente, tra un morso e un bacio, che è esattamente quello che mi darai.

Fammi venire.
L'odore del rapporto che non stiamo consumando, ma che ci sta consumando, risale nelle narici fino a spandersi nella testa. Hai deciso. Un lungo brivido mi pervade evaporando in un gemito strozzato. Mi abbandono a te, travolgimi.

Fammi venire.
Ora sì, sono pronta, ti sento in ogni parte di me.
Scolpiscimi nella mente e nel corpo, il gusto del piacere più straziante che abbia mai provato, attraverso il senso di mistificazione dell'istante, che pare non finire mai.

Fammi venire.
E lasciami dire, quando avrò riacquistato il respiro, che sei stato Tu, a farmi venire.



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