Storia Vera 6

Scritto da , il 2020-04-14, genere dominazione

Storia Vera 6
Dopo aver ripulito il cazzo del professore, mia moglie vide che l’orologio sulla parete segnavano le 20:30; disse che doveva fare una telefonata per avvertire che sarebbe uscita tra poco dallo studio; il professore gli disse mia cara troia, se vuoi puoi ancora rimanere ci mangiamo una pizza e poi riprendiamo il divertimento…
Lei era ancora eccitata, aveva culo e fica pieni di sperma, andò verso il telefono si stava per sedere e il dottore gli disse, siediti sulle mie ginocchia altrimenti mi macchi la poltrona.
Mi chiamò e mi disse di non preoccuparmi, di non aspettarla per cena e di cenare da solo, gli chiesi come andava, lei mi rispose tutto bene, il dottore e il professore mi stanno facendo divertire, io gli dissi come mai che ansimi, lei mi rispose che aveva stava fumando una sigaretta mi salutò mi disse ti amo.
Quando mi raccontò della telefonata mi disse che mentre parlava con me era seduta sulle ginocchia del dottore che gli strizzava i capezzoli, quando terminò ka telefonata il dottore la fece alzare e gli disse di vestirsi, chiese di andare in bagno per pulirsi e le dissero ci vai dopo, ora mettiti solo reggicalze e calze e il cappotto e vai a prendere la pizza, lei disse che non poteva uscire solo con il cappotto, sentiva colare lo sperma dal culo e fica, il prof. Gli diede i soldi e gli disse di andare, la fecerp scendere per le scale e da sola si recò in pizzeria, mentre camminava sentiva lo sperma colare sulle cosce, fortunatamente la pizzeria non era lontana, entrò in pizzeria ordino 3 margherite da portare via usci per fumare una sigaretta, era fine aprile l’aria la sera era ancora fresca, era senza reggiseno aveva i capezzoli duri stava sentendo freddo, fini di fumare rientrò in pizzeria, chiese alla signora alla cassa quanto mancava che uscissero le pizze, le disse si accomodi appena escono la faccio chiamare, non voleva sedersi, sapeva che se l’avrebbe fatto si sarebbe visto il bordo del calze/reggicalze, era stanca aspettò due minuti e si mise seduta, e tenne le gambe unite, nonostante tutto il cappotto copriva poco…aveva gli occhi di tutti su di se, provava vergogna ma anche eccitazione e si senti nuovamente bagnare la fica, non sapeva se era lo sperma che scendeva oppure erano i suoi umori per l’eccitazione.
Dopo pochi minuti uscirono le pizze, pagò e rientrò allo studio medico, dopo aver mangiato il prof. Bendò nuovamente mia moglie la fece stendere sul lettino supina, la fecero stare con il culo in aria, sentiva le mani del dottore che le stava accarezzando il culo, poco dopo iniziò a schiaffeggiare le chiappe facendole diventare nuovamente rosso fuoco, la fece girare e le mani del dottore iniziarono a pizzicarle i capezzoli che erano gonfi eccitazione e dolore, nel mentre il prof disse a mia moglie di mettere le gambe in posizione ginecologica, senti le mani del prof sulle labbra delle fica, si stava agitando, il prof gli disse di stare tranquilla e di rilassarsi, il prof prese del gel e iniziò un massaggio della fica, iniziò ad ansimare dall’eccitazione, il dott continuava a stringerli i capezzoli il prof stava massaggiandogli la fica, stava per raggiungere l’orgasmo quando il prof tolse le mani dalla fica e gli disse; puttana tra poco potrai godere, cerca di imparare a trattenerti….il prof si allontanò, era bendata cercò di capire cosa stesse facendo, poco dopò senti le mani del prof. Sulla sua fica, senti che aveva un paio di guanti, iniziò ad infilare un dito, due e tre, stava impazzendo dalla goduria, il prof le mise anche il 4 dito, mia moglie cercò di ribellarsi lui la tranquilizzò e gli disse che voleva mettergli tutta la mano, rilassati stai tranquilla che poi mi ringrazierai per il godimento che ti farò provare, provò ma dovette desistere la mano era troppo grande e anche se aveva preso due cazzi, vibratori la fica non era abbastanza larga per far entrare tutta la mano,
il prof iniziò a fare su e giù con le dita e gli disse ora puoi godere, iniziò a sussultare a urlare, non ragionava più sentii un calore arrivare dall’interno della sua fica, e iniziò a godere, mi raccontò che sembrava che si fosse fatta pipi sotto, aveva un calore indescrivibile, il prof gli disse stai schizzando come un uomo, tolse le dita la fece alzare e fatta sedere sul lettino le prese il viso e la baciò sulle labbra.
Era stravolta, si sentiva spossata, mi raccontò che quei due porci maturi ci sapevano fare e pensò chissà quante donne erano passate sotto le loro mani, se sentiva sottomessa a loro e gli piaceva avrebbe fatto di tutto ma aveva anche timore che le cose potessero degenerare, sapeva che in quel momento e la loro schiava, mentre era assorta nei suoi pensieri la chiamarono, la fecero mettere a pecorina sul divano con la gambe chiuse, il dottore le mise il cazzo in fica inziò a stantuffarle la fica poi si tolse e il prof le infilò il cazzo in fica, questo alternarsi di cazzi nella fica la fece venire di continuo, non riusciva a contare le volte che venne, poi senti un calore inondargli la fica era il cazzo del dottore che le veniva in fica e venne nuovamente, poi toccò al prof, la trapanò bene bene, il prof spinse fino in fondo all’utero e gli scaricò un’altra dose di sperma caldo nella fica e venne sembrava che avesse delle convulsioni per come godeva, il professore e il dottore si fecero nuovamente ripulire i loro cazzi, dal cazzo del prof usciva ancora sperma.
Il prof mi disse la serata è terminata puoi rivestirti e tornare a casa del cornuto, iniziai a vestirmi, chiesi dove era il mio intimo, mi dissero che l’avrebbero tenuto loro per ricordo se non avessi accettato di diventare la loro schiava, mi dissero sei libera di scegliere di frequentarci ancora oppure tutti ricorderemo piacevolmente questa serata, pensaci hai 30 giorni per decidere, prima di uscire chiesi se potevo andare in bagno a pulirmi, mi dissero che dovevo andare a casa cosi e fatti leccare dal cornuto vedrai che gli piacerà.
Arrivò a casa che era quasi l’una di notte, era stanca morta, esausta ma felice della serata, gli dissi se voleva farsi una doccia mi disse no, si spogliò e notai che non aveva ne mutande e reggiseno, gli chiesi di raccontarmi mi disse domani di racconto tutto sono sfinita, se vuoi lavami tu con la tua lingua, mi catapultai verso la sua fica e culo, iniziai a leccar, sapevano di sperma, fica e culo erano aperti, la pulii per bene, gli dissi vedo con molto piacere che ti sei divertita….non mi rispose si era addormentata, mi feci una pippa mentre la ripulivo della sperma dei due porci.
La baciai e gli dissi Ti AMO.

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