Il canile

Scritto da , il 2020-02-28, genere zoofilia

Il mio rapporto con Buck era fantastico, mi montava ogni volta che ne avevo voglia, era instancabile. Avrei voluto anche farmi montare da un vero uomo, ma avevo paura, non riuscivo a trovare il coraggio di farmi avanti, neanche nelle chat gay. Sono sempre stato bullizzato a scuola e anche sul lavoro le frecciatine e gli sfottò non mancano, così ho preferito stare solo con Buck.

Diventai volontario al canile, si presentò l'occasione un giorno, l'idea non mi aveva mai sfiorato, ma trovai i volontari che facevano la raccolta cibo al supermercato e così comprai dei sacchi di mangime e scatolette e glieli portai. Mi convinsero a fare il volontario, andavo due volte a settimana al canile, una bella struttura privata sovvenzionata dal comune. Facevo giocare i cani, toglievo gli escrementi e soprattutto li lavavo, mi dedicavo soprattutto ai maschi li lavavo molto a fondo. Poi tornavo a casa e Buck sentendo tutti quegli odori di altri cani mi saltava addosso voglioso e io mi facevo montare come la sua cagna.
Il ragazzo del supermercato era il veterinario e responsabile del canile, si chiamava Sergio, un giorno mi chiese se ero disponibile ad andare la domenica perché una volontaria si sentiva male, si trattava solo di poche ore della mattina, sarei stato solo. Accettai subito mi disse che sarebbe venuto ad aprirmi alle 8 e una volta dato da mangiare ai cani e raccolto gli escrementi sarei stato libero di andare, lui sarebbe tornato verso le 13 per controllare che tutto fosse a posto e chiudere a chiave.
Alle 8 ero al canile, Sergio arrivò pochi minuti dopo, mi fece entrare e mi mostro dove erano le chiavi delle gabbie e della struttura e se ne andò. Prima pulí, poi detti da mangiare ai cani. Erano già le 9 e mezzo, andai verso Lucky, poverino il nome non gli si addiceva, era un alano di circa 4 anni, un vero bestione, era stato abbandonato perché una malattia lo aveva reso cieco. Doveva essere portato sempre al guinzaglio altrimenti sbatteva da tutte le parti, lo feci uscire e lo portai nella zona per la toiletta, era docilissimo si lasciava guidare ed era molto ubbidiente. Lo feci entrare nella vasca e cominciai a lavarlo, a differenza di Buck aveva il pelo corto ed il cazzo svettava da sotto la pancia in bella mostra, con la punta rossa che usciva dalla guaina; lo lavai per bene, sembrava gradire. Lo asciugai, e presi a coccolarlo, accarezzandogli la testa e grattandogli la pancia, si sdraió a pancia all'aria, gli presi le palle e iniziai a massaggiarle, erano come palline da golf, il cazzo emerse dalla guaina, era molto più grosso di quello di Buck, lo presi in mano, caldo e duro. Cominciai a segarlo, Lucky uggiolava, e mi leccava la mano, il cazzo continuava a gonfiarsi, faticavo a tenerlo in mano. Lo sguainai tutto e lo presi in bocca a fatica, schizzava liquido trasparente in abbondanza, mi colava dalla bocca spalancata.
"Ma bravo! Allora avevo visto bene" esclamò Sergio.
Rimasi bloccato con il cazzo di Lucky in bocca.
"Ti osservavo mentre lavavi i cani, mi ero accorto che ti soffermavi molto sui genitali dei maschi, ma non credevo che ti piacessero fino a questo punto".
Mi voltai, avevo Sergio di fronte che mi guardava dall'alto in basso non lo avevo sentito entrare.
"Cosa dovrei fare ora?" Mi chiese.
"Io, io..."
"Io cosa?"
"Per favore non dire nulla, non mi farò più vedere."
"E perché? Mi piace vederti mentre lo succhi a Lucky"
"Ma come, io credevo..."
"Cosa credevi che ti avrei cacciato? O denunciato? Anch'io amo gli animali, non come te, ma non mi sembra che tu gli faccia del male, anzi" mi accarezzò la testa "Lucky sembra gradire"
"A me piaci te, sei un bel ragazzo".
"Ma, come? Non ti faccio schifo?"
"No, ti trovo molto dolce e amorevole, mi piacerebbe fare sesso con te"
Non sapevo che fare, Sergio mi accarezzò il viso delicatamente e poi mi carezzò le labbra, erano coperte del liquido di Lucky gli succhiai il dito e gli sbottonai i pantaloni. Tirai fuori il su cazzo, era piccolo ma non mi interessava; lo presi a succhiare avidamente, era buono aveva un sapore più delicato rispetto a Buck o Lucky. Sergio venne quasi subito, mi allontano e mi schizzó sul viso.
"Brava! Vuoi essere la mia cagnetta?" disse accarezzandomi la testa.
"Si"
"Brava, forza riprendi a coccolare Lucky, che è rimasto con la voglia."
Mi voltai verso Lucky, che mi annusò il e mi leccò il viso dalla sborra di Sergio; lo feci sdraiare nuovamente e ripresi a succhiargli il cazzo.
Sentì Sergio che mi abbassava i pantaloni e mi palpava il culo.
"Che bel culetto, e che pelle bianca hai, mi piaci" disse baciandomi il culo.
"Lo hai bello aperto"
"Mm mmm" mugolai mentre spompinavo Lucky.
"Ti piace farti montare vero cagnetta?"
"Mm, mm"
"Bene, bene" e mi penetrò con due dita, non erano lubrificate mi fece male.
"Piano mi fai male, non sono lubrificato" protestai.
"Zitta e succhia, le cagnette non parlano"
Mi sputò sul culo e reinserí le dita, Lucky continuava a uggiolare sempre più forte ed esplose in un orgasmo fantastico, colava sborra in abbondanza, non riuscivo a berla tutta.
"Si così cagnetta bevi"
Sergio prese un po' sborra e me la infiló nel culo, poi si mise un preservativo e mi impalò in un sol colpo.
"Sei proprio aperta, ti piace farti montare"
Ero abituato a Buck, Sergio non reggeva il confronto, ma non glielo dissi, mi piaceva farmi possedere da Lui. Lucky prese a leccarmi il viso, lo lasciai fare.
"Si, cosi montami mio stallone" lo incitai.
"Si, prendilo senti come ti faccio godere. Brava cagnetta fammi sentire come guaisci!"
Guaí e mugolai, Sergio urlò venendo.
"Ah, forza cagnetta vieni fammi vedere come sei contenta" mossi il culo facendo finta di scodinzolare.
"Ora vieni dal tuo padrone" mi alzai.
"No, a quattro zampe! I cani non camminano su due zampe." Mi ordinò.
Lo assecondai, mi misi giù a andai da lui, mi strusciai ai suoi fianchi e sul suo cazzo, si tolse il preservativo.
"Forza, cagnetta" presi a leccarlo, allungai una mano, ma la schiaffeggiò.
Continuai a leccarlo solo con la lingua, Sergio mi carezzava la testa. Senti caldo sul mio culo, Lucky si era avvicinato e mi annusava, poi prese a lecarmi. Mugolai. "Che cagna in calore sei! Avresti voglia di farti montate nuovamente!"
"Siiii" sospirai
Sergio mi mise una coperta sulla schiena, poi prese Lucky e lo fece salire con le zampe anteriori sulla mia schiena, presi il cazzo di Lucky e lo appoggiai sul culo, Lucky non si muoveva, allora tenendogli il cazzo presi a penetrarmi. Quanto era grosso, Lo feci entrare lentamente centimetro dopo centimetro, e lo tirai fuori. Sergio incitava Lucky a montarmi, ma ancora nulla, allora uscì. Io rimasi li a impalarmi su Lucky; rientrò Sergio, aveva in mano un pezzo di stoffa, lo fece annusare a Lucky che prese ad agitarsi.
"Bravo così cagnone, volevi sentire odore di femmina"
Lucky prese a darmi colpi poderosi, che mi affondavano in profondità, era meraviglioso, sentivo il suo cazzo allargarmi e sbattermi sulla prostata, mi dava scosse elettriche al basso ventre. Le gambe mi stavano cedendo, sia per il peso di Lucky che per l'eccitazione, Sergio si porto sotto di me e prese a succhiarmelo, dopo poco venni mugolando, "siii, siii!!!!" Non capivo più nulla ansimavo.
Lucky mi riempí, nonostante fosse già venuto venni inondato da un mare di sperma caldo, Sergio continuava a succhiarmi, svenni.
Mi risvegliai sdraiato a terra, con Sergio che mi dava dei leggeri schiaffetti.
"Mi hai quasi soffocato" disse vedendomi riaprire gli occhi, " meno male che sei magro."
"Cos'è successo?"
"Sei svenuto, penso tu abbia iperventilato, stavi ansimando velocemente."
"E Lucky? Dov'è?"
"Lui sta benone, ora è in gabbia. Ora vestiti e vai a casa, ci vediamo mercoledì."
Mi vestí, e uscimmo.
"Ah, Fabio. Avresti voglia di tornare domenica prossima?"
"Si" risposi raggiante...

Questo racconto di è stato letto 1 3 6 0 9 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.