In osterticia

di
genere
pulp

Giovane e dai tratti asiatici, Leana ha da poco partorito, di preciso da due giorni, e si trova in ospedale. È alta e formosa soprattutto dopo la gravidanza, che le ha donato curve sode e seni pieni e a pera, areole scure e un culo alto e morbido.
È sera e sta aspettando l'ostetrica per la visita di routine, seduta appoggiata a cuscini, con la camicia da notte aperta davanti per la pressioni delle rette piene di latte, che restano esposte cadendo ai lati della pancia ancora un po' gonfia. La camicia è corta, arriva giusto a coprire il pube, anche quello scoperto: Leana è a gambe divaricate, con la passera esposta per rilassarsi, ma anche nella penombra della stanza è impossibile non notare la bellezza del suo fisico anche in queste ore e la bellezza del suo sesso. Gonfia e depilata, la sua passera in bella mostra sembra essersi già ristretta nonostante un parto vaginale, e resta a massaggiarla sfiorando il clitoride e asciugandosi ogni tanto il liquido che ancora fuoriesce da quel buco morbido. Il marito della compagna di stanza, che nel mentre sta dormendo mezza nuda e sformata dal grasso, anche lei a gambe aperte ma mostrando poco, perché è terribilmente grassa, fa finta di leggere il giornale, ma osserva la giovane, eccitato da quella vista, e mostrando un erezione visto il pisello che spunta dritto dalla cintura. Se lo massaggia e si sgancia piano i bottoni, tirandolo fuori, e lasciandolo in bella mostra, non più eretto ma pulsante di voglia. Lei non lo nota e continua a rilassarsi: adesso si alza in piedi e si spoglia, mostrando i suoi gonfi seni e la passera morbida da altre prospettive, perché si accuccia a pecora, mostrando anche l'ano depilato. Solo i bordi delle labbra sono arrossati per lo sforzo, leggermente slabbrati ma perfetti, ciondolano seguendo i suoi movimenti.
Arriva l'ostetrica, che la sdraia a pancia in su, le apre le gambe e dopo un massaggio delle labbra e del clitoride, le infila due dita nude lentamente nella vagina, ruotandole. Lei sussulta, ma di piacere. La passera è già tornata perfettamente elastica le dice, sembra non aver mai partorito. Continua a muoverle come per farle un ditalino infilandole anche una sonda e oliandola. Lei geme e inizia a sussultare, i suoi capezzoli iniziano a perdere latte e l'ostetrica ci appoggia delle pezze perché sta allagando il letto. Spruzzi e gemiti non possono passare inosservati, soprattutto da parte dell'uomo che preso dalla foga, con un uccello ormai duro e dritto, si lancia sulla ragazza nuda e piena e vicina all'orgasmo, spostando con violenza l'ostetrica. La penetra completamente vestito, come un animale, con il pisello fuori dalla cerniera, infilandoci anche le palle, e dopo pochi colpi entrambi vengono, riempiendola di sperma caldo che cola. Lei geme ancora per un ora, in silenzio, mentre l'altra donna si fa sditalinare l'ano ignara, e non si lamenta di ciò che ha ricevuto, vogliosa di una nuova gravidanza. L'ostetrica non denuncia l'accaduto, anzi resta con lei durante la notte, per assisterla e per poppare il suo latte.
scritto il
2020-01-03
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