Sul bus notturno, ci provo con il giovane immigrato di colore

Scritto da , il 2019-10-18, genere gay

Bologna, ore 22.00, stazione dei pulmann che dal capoluogo raggiungono tutta Italia. Salgo sul mio bus notturno diretto in Puglia, arriveró alle 6 e cerco un posto per sistemarmi. È quasi tutto pieno, il primo posto libero è vicino a un ragazzo di colore, mi sistemo e mi siedo accanto a lui. Per come è vestito, in una tuta a buon mercato immagino sia un immigrato, ce ne sono altri come lui e forse saranno diretti verso qualche centro per lavorare. È giovane, avrà neanche 22 anni e deve essere di qualche etnia nilotica, forse somalo o eritreo, delicato nei tratti, bello, nero, magro e alto forse 1.75, e certo è un bel ragazzo. Nella mia vita da 50enne etero, sposato e con figli non ho mai avuto esperienze con altri uomini anche se ammetto che qualche pensiero a volte l'ho fatto e quello è un pensiero che non mi sono mai preso la briga di approfondire anche perchè sono sempre stato attratto e soddisfatto dalle donne. Il pullman spegne le luci e parte. Mentre sto iniziando a prendere sonno sento che la mia gamba è spesso in contatto con la sua, all'inizio la sposto e così fa lui ma ben presto il ragazzo si addormente e lascia la sua gamba in balia delle curve. Alla fine lascio pure io la mia a contatto con la sua. Rimaniamo così per in oretta, con le nostre gambe che si sfregano, e penso che non sono mai stato così tanto in contatto con un uomo. Inizio a pensare che in quel contesto non sarebbe male giocare con questo ragazzo. E inizio a eccitarmi, il cazzo mi diventa duro, e allora decido di osare per vedere come va a finire. "Quando mi ricapita di stare così in contatto con un ragazzo?" mi dico. Muovo la mia gamba, la alzo e l'abbasso sulla sua, accarezzandolo con la mia parte esterna, il tessuto sottile della sua tuta mi fa sentire la conformazione della sua gamba, i muscoli, le ossa, il calore. Mi giro verso di lui, sembra dormire ed è bello, occhi dolci, il naso delicato, ha della peluria sopra le labbra, che sono carnose. Non so cosa mi prende ma vorrei saltargli addosso e baciarlo. Il bus continua il suo viaggio, io alterno strofinamenti un pò più "invasivi" con altri movimenti in cui mi stacco per vedere come reagisce. Sembra proprio dormire e visto così sembra anche più giovane di quello che pensassi, se ne sta con le gambe aperte e le mani appoggiate tra le gambe. Allora decido di muovere la mia mano e la metto tra la mia gamba e la sua, poi inizio a salire sulla sua. Ora ho la mia mano aperta sulla sua coscia, muscolosa. Lo accarezzo. Non reagisce, allora con la mano salgo sul suo braccio e scendo fino a quando non incontro il suo polso. Il cuore mi batte forte, ho paura in una sua reazione scomposta ma vado avanti. Accarezzo la sua mano, ha le dita lunghe e affusolate, la pelle liscia, le ossa fini, delicate. Gli stringo la mano, poi sento che ha una reazione. Si è svegliato, mi stringe la mia, sembra incredulo e me la caccia. Mammia mia, che figura. Ma la reazione è composta e dopo pochi minuti decido di continuare. Orami ci sto dentro. Di nuovo con la gamba riaccarezzo la sua, ma sembra un pò infastidito. Eppure pensavo che gli africans fossero più aperti. Meglio aspettare. Dopo un oretta di viaggio, ormai è circa l'una di notte e tutti compreso lui sembrano dormire, rivado all'assalto, ma stavolta più deciso. Intanto metto la mia giacca sopra le nostre gambe e sotto appoggio la mia mano sul suo interno coscia, aspetto che ne senta il calore e delicatamente lo palpo. Si risveglia, mette la mano sulla mia e la stringe fermandola e allora decido di avvicinarmi a lui al suo orecchio e con la voce più ferma e bassa che posso gli dico "Stai fermo, non ti preoccupare, voglio giocare". Con la sua mano rigida sulla mia riprendo a palparlo all'interno della sua coscia. Mi guarda. Salgo un poco e con il dito migliolo sento che sono arrivato al cavallo della tuta, lo muovo in quel punto dove sotto ci sono le sue palle. Mi sta lasciando fare, salgo un poco con un dito e sento il bozzo. Sento il suo cazzo, deve essere moscio perchè sembra curvo sul lato. Ora lo tasto e lo accarrezzo con tutta la mano. La porto verso l'alto e la infilo sotto la felpa, con il dorso sulla pelle calda e liscia della sua pancia. In questa posizione con il dorso della mano gli accarezzo la pancia, che è tirata, con i muscoli addominali ben delineati. Forse è impaurito, forse si sta eccitando. Mai avrei pensato di trovarmi in una situazione del genere, io etero, sposato e con figli, che ci sto provando con un giovane immigrato, lo trovo immorale ma Il mio cazzo è durissimo e si sta pure bagnando. Con un movimento del braccio giro la mano, ora sento la sua pancia davvero bene, la contrae e mi rimette la sua mano sulla mia e la blocca, è teso, mi fermo. "Tranquillo", gli dico dolcemente ma forse neanche capisce bene l'italiano. Il tono dolce però lo capisce e allenta la presa. Lo accarezzo con calma, con la mano aperta. Mi piace la sua pelle, è liscissima e con una leggera peluria al centro e che scende fino al pube. Salgo verso i pettorali che sono un delineati, il capezzolo è duro. Riscendo e scorro su questa linea di peluria fino a giù e sento l'inizio dei boxer, mi intrufolo e con le dita raggiungo i peli del suo pube. Sono pochi, ricci, ci gioco un pò e riprendo a scendere fino a raggiungere il suo pisello. Finalmente. Sembra un pò barzotto ed è posizionato di lato verso il basso, lo tocco ed è anche più caldo della sua pancia. Non avevo mai toccato prima d'ora un pisello di un altro uomo e mi piace. Lo prendo in mano, lo stringo, lo sento lentamente crescere. Dio se mi piace. Azzardo, e inizio a tastarlo lentamente e lentamente il suo cazzo inizia a irrigidirsi. Faccio su e giù, lo guardo e sta con gli occhi chiusi. Ormai è abbastanza duro. Riprendo a fare su e giù. Vorrei prenderglielo in bocca ma ho paura che qualcuno possa vedermi. Ma ora lo sto segando per bene, ha il cazzo grande anche se non durissimo, faccio su e giù. Lui, che non so neanche come si chiami, si lascia andare e accompagna il gesto muovendo e alzando il bacino. Offrendomelo. Con l'altra mano gli abbasso i pantaloni della tuta per tirarglielo fuori. Con la mia mano sinistra lo sto masturbando e con l'altra gli afferro i testicoli. Sono grandi, molli, tondi. Il suo cazzo si irrigidisce sempre di più ed io ce l'ho in mano. Lo stingo, poi porto due dita alla base e inizio a farlo andare a destra e a sinistra. Allora mi chino verso di lui, sposto la giacca e mi ritrovo il suo cazzo in tiro a pochi centimetri dalla mia faccia, ne sento l'odore acre, poi lui incredibilmente mette la sua mano sulla mia testa e me la spinge sotto. Gli do un bacio sulla cappella, un altro, poi tiro fuori la lingua e gli do una leccatina. Il sapore è forte e un pò ripugnante, non certo buono ma lo lecco intorno, scendo con le dita sullo scroto. È rugoso. Gli piace se lo massaggio li. Continuando a spompinarlo scendo ancora con le dita fino all'ano. Ha un sussulto. Mi fermo, mi stacco con la bocca dal suo cazzo, lo guardo, apre gli occhi e mi guarda quasi impaurito, inghiottisco la saliva, gli sorrido e mi porto il dito medio in bocca. Prendo un pò di saliva e riporto la mano sotto. Continuando a guardarlo metto il dito bagnato di nuovo sul buchino, lo inumidisco e con la punta lo massaggio. Quando richiude gli occhi ritorno con la bocca sul suo cazzo duro mettendomelo dentro. Con il dito intanto inizio a spingere. Fa un pò di resistenza ma poi spinge un pochino con l'ano ed entro con una falange, aspetto che si rilassi ancora e spingo il dito dentro, con l'altra mano gli tengo il cazzo alla base mentre continuo a fargli questo pompino. Gli piace, ha il cazzo sempre più duro dentro la mia bocca. Ha degli spasmi, in bocca ho pò di un nuovo sapore, continuo e lo sento sborrarmi in bocca. È tanta, calda, densa e decido di inghiottirla, mentre continua a schizzarmi dentro. È un saporaccio ma capiso che possa piacere. Lui sembra in estasi. Tiro fuori il dito, mi stacco continuando a deglutire. Ho un pò di sperma sulle labbra, lo guardo soddisfatto e lo bacio. Gli apro le labbra con la lingua e gliela infilo in bocca. Le nostre lingue danzano scambiandoci saliva e sperma facendone colare dalle nostre bocche. Dopo un pò mi riappoggio sullo schienale. Mi guarda intorno e tutti sembrano ancora dormire. Lui si è ricomposto e mi guarda sempre un pò sorpreso, quasi in attesa. Il mio cazzo però è sempre durissimo e sento che ho i boxer bagnati. Me lo tiro finalmente fuori. Da lui, che ora mi sta guardando il cazzo non mi aspetto nulla e inizio a masturbarmi guardandolo negli occhi. In genere mi piace prenderla con calma ma ora voglio fare in fretta. Mi riavvicino con la bocca alla sua ma senza baciarlo. Sento il suo respiro e la cosa mi eccita. Sto per venire. Lo bacio e inizio a sborrare schizzandomi tutto sulla mia pancia. Mi tiro giù camicia e maglione e pure più soddisfatto mi stendo sulla poltrona. Non lo guardo pìù, chiudo gli occhi con il cuore a mille e piano piano mi addormento.

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