Un sabato pomeriggio noioso

di
genere
trio

Stavo passando un tranquillo sabato pomeriggio guardando la televisione in camera mia con la mia ragazza, Giulia. Stavamo insieme da due anni e le cose fra noi andavano a gonfie vele, sia dal punto di vista sentimentale che sessuale, in più lei era la mia donna ideale: la classica ragazza acqua e sapone, semplice, timida, ma bellissima, bionda occhi azzurri, minuta, con una seconda di seno e un culetto tondo da sballo.
Faceva caldo, io ero in pantaloncini senza maglia e lei con una canottiera ed un paio di shorts leggeri.
Alla televisione c’erano i soliti programmi stupidi da sabato pomeriggio, io le accarezzavo distrattamente la coscia mentre lo chef di turno realizzava la sua ricetta favolosa; ad un certo punto passò davanti alla porta aperta della mia camera mio fratello maggiore: aveva appena fatto la doccia e stava andando in camera sua. Aveva ancora i capelli bagnati ed indossava solo un asciugamano legato in vita, non era mai stato uno timido.
Giulia si voltò istintivamente e mi disse sovrappensiero: «Certo che è figo tuo fratello». In effetti era davvero un bel ragazzo: alto, moro, fisico palestrato e viso mascolino con una barbetta corta.
«Lo so, fa strage di ragazze infatti», risposi io distrattamente, poi mi venne in mente un’idea per movimentare un po’ quel pomeriggio noioso: «Vorresti vederlo nudo, vero?».
Giulia arrossi violentemente e mi disse imbarazzata: «Ma che dici! È tuo fratello». Sapevo di averla colta alla sprovvista mentre pensava proprio a quello, nonostante avessi la certezza che non mi avrebbe mai tradito.
«Dai che tanto lui non si vergogna se c’è da tirarlo fuori. Te lo fa solo vedere» continuai io, sapendo che eravamo solo noi tre in casa.
Giulia esitò ed io colsi l’attimo per chiamarlo: «Nico. Vieni un attimo di qua». Giulia mi disse arrabbiata a bassa voce: «Smettila! Cosa vuoi fare?». Io la ignorai e quando arrivò mio fratello sbuffando e con indosso ancora solo l’asciugamano.
«Cosa vuoi? Non puoi guardare la tv senza rompere?», mi disse con tono infastidito. Io lo ignorai e gli dissi: «Giulia vorrebbe vedere il tuo cazzo».
Anche lui che aveva sempre la risposta pronta non seppe cosa dire, la mia ragazza era così rossa in viso che sembrava sul punto di esplodere.
«Sai che quando c’è da tirarlo fuori non dico mai di no», disse appena si fu ripreso dallo stupore, poi con un rapido movimento della mano, fece cadere a terra l’asciugamano. Per me non era la prima volta che lo vedevo a mio fratello, ma Giulia rimase a bocca aperta: Nico teneva il corpo completamente depilato, anche le parti intime ed il suo pene, ovviamente a riposo, era di notevoli dimensioni, superava i 12 centimetri già così.
«Ti piace eh?», chiese Nico maliziosamente. Giulia non rispose, ma io le dissi: «Se vuoi puoi toccarlo, non si offende». Giulia non sapeva cosa fare, era come pietrificata. Il pene di Nico, stando li davanti ad una bella ragazza iniziò ad indurirsi lentamente, lui fece un passo avanti ed io presi la mano di Giulia e gliela sopra. Immediatamente si indurì completamente raggiungendo i 21 centimetri, Giulia istintivamente lo cinse con la sua mano piccola e curata. Mi resi conto che anche io ormai ce lo avevo duro, ma aspettai ancora un po’ a tirarlo fuori. La mia ragazza aveva iniziato a masturbarlo lentamente, leggevo nei suoi occhi la crescente eccitazione. Nico, con la sua solita finezza le disse: «Perché non lo succhi?». Giulia era solitamente molto altruista nel sesso, adorava succhiare, quindi chinò la testa e lo prese fra le labbra, iniziando a lavorarlo dolcemente. A quel punto mi misi a fianco a mio fratello e lo tirai fuori: era un po’ più corto di quello di Nico, ma anche io mi difendevo bene con i miei 18 centimetri ed un bel diametro. Ero certo che ora il rossore del bel viso della mia ragazza non era dovuto all’imbarazzo, ma all’eccitazione. Prese il mio pene in mano continuando a succhiare quello di Nico, poi invertì le parti ed io sentii la sua lingua umida e calda passare sul glande, poi le sue labbra inforcarmelo e succhiarlo di gusto. Non avrei immaginato tutta questa dimestichezza da parte sua con due uomini a sua disposizione. Io le sfilai la canottiera, mettendo a nudo il suo seno piccolo, tondo e sodo. Nico allungò la mano e lo palpò con decisione strappandole un gemito, poi la spinse a stendersi sulla pancia sul letto, le tirò via i pantaloncini ed esclamò: «Che bel culetto!», in effetti il sedere di Giulia era davvero fantastico, poi incorniciato dal tanga nero e semplice, era perfetto. Nico le diede un leggero schiaffo su una chiappa, poi le tolse le mutandine e le mise una mano sulla vagina depilata. La mia ragazza gemette forte e sporse verso l’alto il bacino, agevolando mio fratello che disse: «Mi lasci l’onore di scoparla per primo?». Io guardai Giulia che annuì impercettibilmente e risposi: «Certo. A te l’onore». Nico la alzò facendola mettere a pecorina, si mise dietro di lei e la penetrò fino in fondo in un colpo, Giulia gridò di piacere e sorpresa, poi Nico iniziò a sbatterla forte, facendola godere molto. Io mi misi davanti a lei e lei lo prese in bocca. Sentivo da come lo succhiava che era eccitatissima, lo prendeva quasi tutto e lo lavorava con foga, continuando a gemere. Mio fratello non si pose neanche il problema, ma se me lo avesse chiesto avrei lasciato Giulia tutta per lui, infatti non mi chiese se volevo il cambio, ma continuò a sbatterla aumentando sempre di più il ritmo. Giulia era già venuta più volte, ormai sapevo riconoscere un suo orgasmo ed in più ogni volta serrava con forza le labbra intorno al mio pene. Nico aveva la fama di durare tanto, ed infatti passò più di mezz’ora prima che tirasse fuori il suo pene e le schizzasse il suo sperma sulla schiena proprio mentre lei raggiungeva un ennesimo orgasmo. Vedendoli venire praticamente insieme, le riempii la bocca. Rimanemmo qualche istante ansimanti, poi mi fratello, con la sua solita finezza disse: «Gran bella scopata! Complimenti fratellino per la scelta».


Per commenti, critiche e richieste antom93@libero,it
di
scritto il
2019-03-19
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