Mio suocero e mio cognato

di
genere
incesti

Mio marito ha una grande famiglia e per me, che ho solo mia mamma, ogni riunione familiare è un obbligo che non amo particolarmente.
Questo anche perché mio suocero e mi cognato, da sempre, mi guardano, mi fanno complimenti ed hanno un atteggiamento poco piacevole con me.
Mio marito minimizza, dice che lo fanno per galanteria e ci ride su.
Io invece spesso mi sento a disagio in loro presenza e cerco di non rimanere mai sola con loro.
Mio suocero ha 65 anni, è un bell'uomo alto con gli occhi chiari e mio cognato gli somiglia molto anche se è più basso di statura.
Mio marito invece ha preso dalla famiglia della madre ed è alto, slanciato con capelli e occhi scuri.
Alle cene di famiglia mio suocero e mio cognato non perdono occasione di fare battute sul mio seno ( abbondante e prorompente), sulle mie forme e tutti ( tranne me ) ridono.
Sono due bei uomini ma sono il fratello e il padre di mio marito e io non ho mai trovato elegante il fatto che mi importunassero.
In fondo anche io ho sempre pensato che scherzassero e le cose filarono così per anni.
Un giorno però, caddi in una trappola ben architettata dai due, che mi fece capire che tutto erano le loro attenzioni, tranne che uno scherzo.
un pomeriggio mio suocero, sapendo che mio marito era fuori per lavoro, mi chiamò e mi disse: ciao Costanza, so che sei sola e a anche io e Carlo dobbiamo partire, perché non vieni a tenere compagnia a tua suocera.
Io, credendo fosse un invito innocente risposi: ok, vengo lì due giorni così passo un pò di tempo con Teresa che non la vedo mai.
In realtà era Teresa, mia suocera, che se ne era andata qualche giorno dalla sorella, e loro due sarebbero stati da soli a casa ad aspettarmi, e li mi avrebbero rinchiusa per due giorni e due notti abusando di me in ogni modo.
Arrivai alla loro tenuta di campagna, parcheggiai e suonai.
Mi venne ad aprire Carlo e lì intuii la trappola.
Ormai era tardi.
Carlo mi tiro dentro e chiuse a chiave e guardandomi negli occhi disse: ora non scappi più, e urla quanto vuoi qui non ti sentirà nessuno, così impari a lanciarci sguardi da zoccola.
Io provai ad urlare ma effettivamente in quel posto non mi avrebbe sentita nessuno.
D'istinto mi venne da piangere ma le sorprese dovevano ancora iniziare.
Dalla stanza affianco arrivarono mio suocere Gianni e i due cugini maschi di mio marito, Francesco e Davide, due ragazzoni ventenni.
Io urlai: bastardi in 4 vi ci siete messi.
Al che mio suocero mi guardò e disse: cara la mia puttana, questi due giorni sarai tutta per noi così impari a provocarci alle cene di famiglia e quando torna Filippo tu te ne starai zitta.
Non avevo scampo e lo sapevo.
i 4 si avvicinarono e iniziarono a toccarmi.
Mio cognato disse: finalmente possiamo toccare ste tettone enormi.
Il cugino da dietro mi strappo la camicetta e rimasi in reggiseno e mio suocero disse: lasciate a me l'onore.
Si avvicinò e con un gesto strappo il reggiseno liberando le tettone.
Disse: che vacca, guarda con che angurie si diverte mio figlio.
Non fece in tempo a dirlo che i due cuginetti ( come li chiamavamo in famiglia) si avventarono sulle mie tette e le baciavano le pizzicavano le torturavano...mentre mio cognato aveva iniziato a farmi un ditalino sempre più profondo.
Nel mentre mio suocero si era tirato giù i pantaloni rivelando un cazzo grande e duro pronto a penetrarmi.
Disse: bravi, me l avete scaldata?
A me l'onore di iniziare.
Mio cognato mi teneva per le braccia e mio suocero inizi a penetrarmi con una violenza inaudita.
Ad ogni colpo sobbalzavo e le tette andavano su e giù.
I due ragazzi, inesperti, vennero solo guardando e tutti risero.
Io iniziavo a prenderci gusto, tanto non avevo scampo.
mio suocero continuo a stantuffare fino a che non venne.
venne copiosamente e poi mi lasciò nelle mani dei dei giovani.
I cugini, dopo essere venuti, essendo giovani, erano già in tiro e mio cognato disse: bene ora ti portiamo in un bel posto.
Mi fecero andare nella sala del biliardo e lì tirarono fuori, catene, pinze per capezzoli, manette, oli lubrificanti e io arrosii terrorizzata.
Bene cognatina mia ora ci divertiamo.
Mi ammanettarono alla grata della finestra e io rimasi nuda, in piedi con le tette di fuori.
Mio cognato prese le pinze per capezzoli e me le applicò facendomi un male cane.
Prima li tirò e poi applico la pinza stringendola e così fece anche con l'altro capezzolo.
Le pinze erano unite da un guinzaglio e una volta applicate lo potevano tirare a loro piacimento.
Io urlavo ma nessuno mi avrebbe sentita.
A questo punto m fecero sedere su uno sgabello, sempre ammanettata e con i morsetti ai capezzoli e a turno mi scoparono.
Mentre mi scopavano tiravano anche il guinzaglio facendomi un male cane.
Mio cognato rideva e diceva: puttana, sono anni che ci provochi...ora sono cazzi tuoi.
Io urlavo e godevo e mi facevano così male da piangere.
quando ebbero finito mi liberarono e dissero: lavati e riposati che abbiamo ancora due giorni davanti per usarti.
Io mi lavaii e andai nella stanza degli ospiti sicura che sarebbe successo qualcosa durante la notte.
Avevo i capezzoli doloranti, mi pulsava tutto ed ero stanca e umiliata.
stanchissima, mi addormentai.
Verso le due....qualcuno apri la porta.
Era mio suocero.
Si infilò a letto e mi disse.
Per stanotte sarai mia.
Non ti farò male, ti userò con dolcezza e poi domani e l'ultima notte ti lascio ai ragazzi che si devono sfogare.
io annui rassegnata.
Si mise dietro di me, era già nudo e in un attimo lo avevo dentro.
mi rendeva da dietro e con le mani mi teneva saldi i seni e mi sussurrava all'orecchio: che puttana sei, sempre bagnata e pronta....quanto ti ho desiderato.
Io assecondavo i suoi movimenti e iniziai a godere
Lui si accorse che stavo godendo e cinicamente si interruppe e disse: eh no troia...ora aspetti.
Si fece fare una pompa e dopo essersi lavato tornò da me e disse: ora voglio che mi cavalchi e voglio farti godere così.
Nonostante l'età in pochi minuti era già duro e io gli salìì sopra iniziando a muovermi sopra di lui.
Lui mi baciava il seno e leccava i capezzoli ancora doloranti, uno sanguinava un pò e lui lo lecco con delicatezza mentre io lo cavalcavo con furia...volevo venire...e venni...urlando come una pazza....
Venne anche lui, dentro ( sapeva che prendevo la pillola) e sentii il suo seme caldo pervadermi le viscere...Ci addormentammo così...nudi e sfiniti...
la mattina mio suocero mi svegliò e disse: grazie di tutto...ovviamente non succederà più...ora ti lascio un giorno e una notte coi ragazzi e domani mattina potrai tornare a casa.
lo salutai e attesi il mio destino.
Rimasi nuda, tanto mi avrebbero scopata tutto il giorno e tutta la notte e mi fumai una sigaretta.
Avevo ancora i capezzoli doloranti e su uno dei due si era formata una crosticina marrone.
Verso le 11 bussò alla porta mio cognato e disse. vieni andiamo giù in vasca.
La casa dei miei suoceri era bellissima e aveva un locale sotterraneo con biliardo, cinema, bagno con idromassaggio.
Andai già dove in vasca mi aspettavano già i cugini con il cazzo in tiro.
Il più giovane disse: cara cuginetta ora ci cavalchi nell'acqua uno per uno ma prima collare e morsetti.
Io urlai: nooo mi fate male...stanotte ho sanguinato...
e mio cognato: devi ubbidire...se sanguini ti cureremo...
Mi misero il collare, il guinzaglio e i morsetti facendomi più male della volta precedente a causa delle crosticine che si erano formate.
con quello mi tirarono verso la vasca e io li seguii in modo che non tirassero troppo ...
Mi sedetti sopra al cugino Davide che aveva un uccello enorme e mi impalai su di lui mentre Francesco mi ficcò il suo pene in bocca....
cavalcavo l'uccello di davide che mi teneva al guinzagli e spompinavo francesco...
Godetti molto e poi i due si alternarono...alla fine eravamo esausti e i due cugini si allontanarono.
Mio cognato si avvicinò e disse:stasera e stanotte sarai tutta per me...la vendetta su mio fratello che è sempre stato il cocco di mamma. più bello....più simpatico...più intelligente...ora risposa perché sarà una notte impegnativa...
avevo fatto godere il suocero e i cugini e Carlo si era tenuto l'ultima notte...chissà cosa aveva in testa..
Riposai tutto il pomeriggio.
Verso le sei entrò carlo e disse: vestiti e scendi per le 20.
Obbedii e scesi alle 20.
Avevo un vestito scollato, tacchi alti e un bel trucco.
lui anche era vestito di blu e i suoi occhi azzurri risaltavano.
Mi prese per mano e disse: stasera sei tutta mia, solo mia.
Io sorrisi e lo seguii.
Aveva preparato un ottima cena e mi fece accomodare.
mangiammo caviale, scampi, risotto e un dolce alle mele e durante la cena ridemmo e
scherzammo.
Arrivati al dolce avvicinò la sua sedia alla mia e inziò a sfiorarmi le cosce e a baciarmi sul collo.
Le sue mani si fecero sempre più invadenti fino a che iniziò a farmi un ditalino...con dolcezza...mentre mi baciava.
Io ero in un lago: lui ci sapeva fare....alternava movimenti circolari sul clitoride a penetrazioni dolci e decise e io sbrodolavo.
Mentre mi baciava mi sussurrò all'orecchio....ora andiamo su ...a letto...voglio fare l amore con te...
capii che dopo avermi fatta usare da tutti, per vendicarsi del fratello, lui voleva solo fare l amore con me...
Andammo in camera e fu bellissimo...facemmo l'amore tutta la notte....in tutte le posizioni...mio cognato fu dolcissimo...mi lecco i capezzoli doloranti ...mi fece un massaggio...mi fece godere tanto e ripetutamente...sapeva usare lingua e mani con maestria...
La mattina dopo mi lasciò andare e baciandomi mi disse: tornerai...ah se tornerai...
Io tornai a casa dolorante ..
Con mio suocero e con i cugini non ebbi più alcun rapporto mentre con mio cognato continuammo a scopare spesso...ogni volta che mio marito era via...e continuiamo anche ora che lui è sposato....


scritto il
2019-03-07
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