Idraulico per caso 9.

Era passata una settimana e stavo al mio laboratorio senza nulla da fare. Ogni tanto notavo attrezzi fuori posto e li mettevo subito in ordine. Squillò il telefono: Rispondo e sento una voce che già avevo sentito. Dopo un attimo di incertezza ricordo subito ch si trattava della biondona proprietaria di una villetta dove avevo sostituito tre bagni. La saluto cordialmente e lei mi dice di volere vedere realizzata la tanto sognata fontanella. Le dico di potere venire subito, lei accetta ed io parto subito. Roma ha un traffico stradale caotico e, per fare poco più di dieci chilometri mi ci vuole quasi un'ora ma quando arrivo lì, la bellezza della signora che mi attendeva in giardino, mi fa dimenticare la tensione di guidare nel caos. Mi porge la mano ringraziandomi già per il lavoro che desidera ed io le propongo di non limitarsi alla classica e sorpassata fontanella ma di pensare ad un laghetto che potrà adornare con piante acquatiche e pesci di varie razze e colori. La mia proposta la coinvolge e mi dice di fare qualunque cosa sto pensando e presto. Lei mi lascia a riflettere sul come eseguire tale lavoro ed io, dopo neanche due ore, la chiamo per farle vedere il mio lavoro: un laghetto con riva di roccia color sabbia, alimentato da un cascatella che, messo subito in funzione, creava un suono di fruscio scorrendo sulle pietre. Le feci vedere dove sarebbero cresciute le piantine acquatiche e dopo le porgo il catalogo dei pesci di razza rarissima, molto colorati. Rimane soddisfattissima del mio lavoro e mi chiede consigli sui pesci. Dopo che li ha scelti, le dico che vado subito ad acquistarli ma lei vuole venire con me per vederli insieme e così prendiamo la sua auto che lascia a me da guidare, ( una sportiva Porsche Carrera! ), Arriviamo al negozio in poco tempo e, dopo un'ora siamo intenti ambedue a fare scivolare i pesci dal sacchettino e ci gustiamo lo spettacolo di vederli nuotare in molta acqua. Lei mi ringrazia ancora e mi invita a seguirla in casa dove incontriamo la rossa ed il trans che mi baciano entrambi sulle guance poi la moretta arriva e mi stampa un bacione sulle labbra. La signora sorride e mi prende per mano accompagnandomi al salotto dove rifletto sul lavoro eseguito e le chiedo l'importo completo. Dopo aver parlato della cucina, andiamo a vederla e dopo vado a prendere il catalogo al furgone. Lei sceglie il tutto che io segno per acquistarlo. Poi mi prende a braccetto e mi guida fino ad una camera dove ci ritiriamo e ci scambiamo lunghi baci in bocca per poi passare a spogliarci completamente e lei mi spinge a sdraiarmi sul letto dove mi raggiunge e prende subito il cazzo in bocca, facendomi provare delle sensazioni mai provate che mi provocano un'erezione tale da renderlo simile ad un mio avambraccio. Con quella sberla di cazzo mi sforzo per infilarglielo in figa che è stretta da far paura, infatti lei grida poi geme di piacere e dolore insieme. Quando sento di essere tutto dentro a lei, inizio a stantuffare, causandole un orgasmo simile ad un fiume che scorre schizzando dappertutto. Dopo che sto per sborrarle dentro, decido di uscirne fuori ed infilarglielo al culo. Entro con molti sforzi e lei che gridava come una gallina sgozzata ma io continuai a penetrarla e, quando sto per sborrare, lei finisce di gridare ma sospira e geme a tratti, coinvolgendomi in un orgasmo totale. Rimaniamo abbracciati per qualche minuto e poi lei mi chiede se ho terminato le energie così le rispondo che sono pronto a ricominciare e le lecco la figa per prepararla a ricevere nuovamente il cazzo, passando poi a scoparla selvaggiamente con foga e gusto. Questa volta me ne vengo tutto dentro lei ma continuo fino a sentire godere anche lei. La faccio girare a pancia sotto e, appena il mio cazzo risorge, glielo infilo in culo facendola godere subito, senza farle sentire dolore come prima. Dopo esserci un poco riposati, le dico che me ne devo andare e ci si rivedrà quando ritornerò per la cucina.