Una serata particolare 4 (finale secondo me)

di
genere
orge

è il mio primo racconto, abbiate pietà per gli errori.


Mi svegliai verso le 10 circa, mi sentivo un po stanco , probabilmente sia per le sole 5 ore di sonno sia
Perché il sonno era stato agitato visto le vicende della sera precedente.
Cristina ancora dormiva profondamente con un respiro quasi affannoso, incredibilmente era nella stessa posizione con cui si era addormentata. Aveva il culo ancora scoperto e gli orifizi in bellavista ancora molto arrossati con gli umori colati oramai rinsecchiti.
Andai in bagno a farmi una doccia sperando lavasse via anche la stanchezza .
La doccia durò una buona mezzora , mi lavai più volte come voler lavare via anche i fatti della sera precedente ,ma questo inutilmente, feci la barba col rasoio elettrico ,passai il dopo barba ed andai in cucina per fare colazione .
Preparai la moka , mi piace molto il caffè fatto con la moka , il rito del caricarla nelle giuste quantità di caffè con la giusta quantità d’acqua è uno dei miei piaceri mattutini, nell’attesa del caffè cominciai a mangiare qualche biscotto per poi passare ad uno yogurt .
Stavo per bere l’ultimo sorso di caffè quando Cristina fece il suo ingresso in cucina.
Mi salutò con un : buongiorno tesoro, scusa se ancora non sono passata prima in bagno ma ho sentito l’odore del caffè e ne ho un disperato bisogno.
Era in condizioni pietose , spettinata con i capelli impiastricciati , il trucco sciolto e colato lungo il viso ,macchie biancastre secche era sperma ,sul viso ,sul collo, e quasi ovunque addosso , era uno spettacolo desolante.
Guardandola in quelle condizioni il senso di umiliazione e di ridicolo che avevo provato e che avevo subito la sera precedente ritornò in me come un fulmine.
Finii il mio caffè e le versai una tazzina di caffè ,porgendogliela gli dissi : buongiorno anche a te.
Aggiunse tre cucchiaini di zucchero girò il tutto e bevve il caffè avidamente, diede un sospiro , mi guardò e chiese con sguardo implorante : ne posso avere un altro?,ma certo risposi , avevo preparato la moka per tre tazze, questa volta bevve con meno foga.
Dovevo saperne di più della serata dato che lei era rincasata alle 5 di mattina ma io ero venuto via verso le undici circa dovevo sapere cosa era successo dopo.
Cercavo le parole giuste per chiederglielo quando lei mi anticipò dicendo quasi in tono di rimprovero :sei andato via prima senza dirmi nulla! T’ho cercato per venir via ma non c’eri, Francesco mi ha detto che eri stanco e che eri andato via.
Sarei rimasto volentieri ,lo sai che non ti lascio mai sola in queste cose ma Francesco ha insistito a farmi andare via rassicurandomi che ti avrebbe accompagnata lui.
Cosa è successo dopo che sei andata a far la doccia?
Guarda i tuoi colleghi amici sono dei porci, sono andata a far la doccia accompagnata da Gianni e Massimo dato che ero sporchissima visto le ripetute e contemporanee scopate con loro tre e dopo le tue foto. ero in vasca per farmi la doccia quando Gianni che con la scusa della prostata che gli bruciava ha cominciato ad urinarmi addosso e in bocca , dicendo oscenità come hai ben potuto notare in serata, poi sono arrivati gli altri ripetendo il rito di Gianni, ero ridotta ad un cesso puzzolente vero e proprio.
Per fortuna dopo di questo sono andati via lasciandomi sola in bagno così son riuscita a lavarmi per bene .
Vestita del solo accappatoio sono andata in sala cercandoti per andare via , ma mi hanno detto che eri già andato via e che la serata sarebbe continuata.
Sai quei porci hanno cucinato una pastasciutta non invitandomi neanche, che tangheri.
Mentre loro mangiavano han voluto che li spampinassi da sotto il tavolo, porci al quadrato.
Dopo mi hanno legata mani e piedi ad una poltrona con lo schienale reclinabile, mi hanno unta la passera con una quantità industriale di lubrificante , Massimo e Gianni si sono unti una mano fino al polso col il lubrificante , a questo punto massimo piano piano è entrato con tutta la mano fino al polso nella fica senza che provassi nessun dolore ma solo piacere.
Ha fatto i soliti movimenti avanti e indietro facendomi venire , a quel punto è uscito ed è venuto il turno di Giovanni che con la mano più grande entrandomi in figa mi ha fatto un po male, ripetendo i movimenti avanti e indietro con Francesco che mi massaggiava il clitoride ho avuto un orgasmo intensissimo , mai provato nulla di simile in vita mia.
Dopo hanno voluto continuare, sai mi hanno penetrata in figa sia Francesco che Giovanni contemporaneamente! Ci pensi? Due cazzoni in figa in contemporanea mentre spompinavo Massimo, ho perso il conto degli orgasmi, assolutamente fantastico.
Mi hanno dato 300 euro come compenso dicendo che me li ero meritati.
Poi non facendomi lavare Francesco mi ha accompagnata a casa , ero distrutta , non avevo la forza di lavarmi sono venuta a letto direttamente.
La guardavo stupito per le cose raccontatomi e non facevano altro che aumentare la mia inquietudine, il mio avvilimento ed il senso del ridicolo che mi sentivo addosso , sentivo una rabbia crescere terribilmente in me.
Perché mi hai fatto una cosa simile! Venendo tu a quella serata che doveva essere con una puttana qualsiasi?
Mi hai messo in ridicolo con i miei amici e colleghi di studio!
Come farò a lavorare con loro da domani a quell’importante progetto?
Ed in futuro che rispetto avranno per me e anche per te visto che con le famiglie ci conosciamo tutti?
Il nostro stile di vita cuckold non è più circoscritto a noi tre ma è si è allargato, Roma è una città pettegola presto tutti sapranno della cosa.
Sono arrivati anche a pagarti come una bagascia qualsiasi ti rendi conto?
Guarda, quando Francesco mi ha prospettato la cosa ,inizialmente avevo rifiutato, dato che non avevo mai fatto una cosa simile, anche se nelle mie fantasie qualche volta la voglia mi era venuta,
ma quando mi ha fatto leggere la tua intenzione di provare una fica che non fosse la mia ho accettato perché dovevo punirti per la tua ribellione al tuo stato di cornuto sottomesso, sono io che ti faccio le corna , tu sei solo mio ,la tua era una ribellione al tuo ruolo di sottomesso .
ma davvero credi a quello che dici ?le chiesi sbalordito!
E continuando: ma se tu mi cornifichi da anni con tanti maschi , per una volta che mi vien voglia di una donna diversa mi metti in ridicolo con i miei amici? Ti pare una cosa plausibile?
Si è così, io ti amo tesoro mio , sei il miglior marito che una donna possa avere , buono ,dolce gentile ,amorevole , premuroso, ma non puoi andare con altre donne, è bene che tu te ne faccia una ragione.
Ero senza parole ed il moto di rabbia mi cresceva dentro sempre di più!
La discussione finì quando lei si alzò per andare in bagno a lavarsi e prepararsi alla giornata.
A quel punto sentii il bisogno di allontanarmi da casa , da lei, andai in camera mi vestii in modo casual , presi la macchina e andai in direzione mare.
Volevo stare solo, pensare , cercare di capire , di come la mia vita ,il mio matrimonio con Cristina ed il mio lavoro potessero proseguire dopo gli ultimi eventi.
Mentre guidavo squillò il cellulare, era Cristina, non avevo voglia di rispondergli e con un tocco lo spensi .
Di solito andavamo A Fregene, questa volta per essere sicuro di non essere rintracciato andai a sud ,raggiunsi il mare , mi misi a camminare sulla spiaggia cercando riordinare i miei pensieri.
Cristina l’avevo conosciuta vent’anni prima ad una festa di comuni amici, io affermato architetto, lei laureata in legge che faceva ancora praticantato.
Ci piacemmo subito , c’era una certa affinità elettiva che ci univa , la comune visione della vita , gli stessi orientamenti politici , il comune senso dell’humor , eravamo come due anime gemelle.
Un anno dopo ci sposammo, lei venne ad abitare nel grande appartamento di mia proprietà dato che guadagnavo molto bene .
Certo facemmo le dovute modifiche perché lei aveva una sua visione della casa , si sa le donne vogliono organizzarsi il nido come piace a loro, io lasciavo fare anche perché spesso ero in viaggio per seguire i lavori che mi commissionavano lontano dalla mia città ma spesso anche all’estero.
Figli non ne abbiamo avuti per scelta , io non potevo essere sempre presente e lei non si sentiva sicura di affrontare da sola l’impegno e l’educazione che un figlio richiede.
A quel tempo guadagnavo tantissimo, come architetto ero piuttosto famoso tanto che lei smise di fare praticantato allo studio legale dedicandosi solo alla casa ed al nostro matrimonio, ogni tanto mi seguiva nei viaggi all’estero oltre a visitare posti nuovi qualche volta mi seguiva anche nei cantieri per valutare appieno quello che era il mio lavoro assistendo a distanza anche a vivaci discussioni tecniche su divergenti opinioni tra gli addetti ai lavori.
Ci amavamo tanto, anche il sesso era vivace , fantasioso ed appagante , un neo c’era , non riuscivo a farla godere con la sola penetrazione si doveva sempre accarezzare il clitoride durante la copula ,una sua caratteristica mi aveva sbalordito, era capace di fare sesso per ore ed ore, facevo fatica a starle dietro , non si può essere perfetti in tutto. la nostra vita scorreva felice , avevamo sempre il sorriso sulle labbra e i nostri sguardi si cercavano complici.
Gli anni passavano felici, la posizione finanziaria cresceva vorticosamente, avevo comprato un secondo appartamento molto grande in centro(era stato un affare , vendita veloce causa eredità per le tasse da pagare).
un fulmine squarcio il nostro idillio quando cinque anni addietro Cristina d’un tratto esordì: la nostra vita sessuale è diventata noiosetta che ne dici di ravvivare un po il rapporto ?
Cosa intendi dire ribattei
Beh aggiungiamo un po di pepe!! Tu hai il cazzo piccolo è diventato così tutto abitudinario , cerco qualcosa che mi ecciti che mi faccia godere!
Ero basito a quella simile richiesta.
E come intendi ravvivare la cosa? E poi che significa che ho il cazzo piccolo?
Beh non ti offendere ma hai il cazzo piccolo , se ne cercassimo uno più grande per incontri occasionali da fare ogni tanto , ne sarei davvero felice.
Vuoi tradirmi con un altro uomo! Questo potrebbe far esplodere il nostro matrimonio.
Non sarebbe un tradimento , per me tu sei il mio amore , l’uomo che amo e amerò sempre, sarebbe solo una cosa di sesso , come usare un vibratore, solo che questo sarebbe un cazzo vero.
Rimasi a bocca aperta per non so quanto, il mio mondo ,la mia vita stava crollando miseramente! Per la grandezza del mio cazzo.
Dammi un po di tempo per elaborare questa novità dissi.
Ma certo rispose lei, pensa a quanto sarebbe eccitante, potrebbe anche piacerti guardare durante la mia scopata con un altro.
Cercai un sessuologo da consultare , la storia del cazzo piccolo non mi convinceva.
Ne trovai uno, prenotai la visita .
Al colloquio con lui esposi i fatti, lui mi fece calare i pantaloni per sincerarsi delle dimensioni.
Guardò , mi chiese se potevo masturbarmi per misurarlo in erezione, per facilitarmi il compito mi disse di andare dietro un paravento e che avrei trovato delle riviste porno d’aiuto.
Effettivamente furono d’aiuto perché la situazione era molto imbarazzante, comunque quando ebbi l’erezione completa le misure furono 13 cm in lunghezza
Il dottore sentenziò , lei non ha nulla che non va, il pene è nella norma, circa il 70-80% degli uomini ha le sue misure cm più cm meno, si parla di micro pene quando questo non arriva ai sei cm in erezione poi ci sono quelli che lo hanno da 18-20 cm ma sono pochi gli uomini che hanno quelle dotazioni fanno scena solo nei film porno e nei racconti erotici e mi creda i rapporti con le donne non sono facili, quei cazzi irritano, fanno male alle pareti vaginali , io ne vedo di tutti i colori stia tranquillo lei è nella normalità come dimensioni.
Questo mi tranquillizzò dal punto di vista fisico, ma allora era chiaro che Cristina voleva altro!
Cercavo di svicolare l’argomento del triangolo col grosso cazzo ma lei era insistente! Sempre, appena possibile riprendeva il discorso , ma quando lo facciamo? Quando proviamo?
L’amavo molto ,ero pazzo di lei, così decisi che avrei acconsentito al suo volere, chiarendo che si sarebbe trattato di una volta solo.
Il problema fu dove lo cerchiamo uno con un cazzo da 20 cm?
Non è che puoi andare in giro a chiedere: scusi ha il cazzo da 20 cm?
Allora cercammo tra i vari siti appositi in rete , qualcuno che facesse al caso nostro, giovane dotatissimo , sconosciuto , sanissimo ,e lontano dalla nostra città.
La ricerca ebbe esito sperato ,trovammo un giovane di una città vicina e dopo varie discussioni per conoscersi e concordare le modalità ,chiarimmo che per noi era la prima volta , ma lui ci tranquillizzò dicendo : capisco , ma ho già avuto esperienze di questo tipo vedrete che tutto andrà bene e rimarrete soddisfatti .
Decidemmo l’incontro in un motel a 150 km da casa nostra , i patti erano che io avrei assistito senza intervenire, stando in un angolo della stanza , Cristina non stava nella pelle era eccitatissima.
l’incontro avvenne direttamente in camera, dopo le presentazioni e un iniziale imbarazzo , cominciarono a spogliarsi , accarezzarsi, baciarsi, leccarsi, Cristina nei primi momenti ogni tanto mi cercava con lo sguardo, forse per rassicurarmi o per vedere le mie reazioni.
Poi l’eccitazione prese il sopravvento persero tutte le inibizioni e cominciarono a fare sesso sul serio, lei prese quel cazzo enorme con le mani , cominciò a baciarlo e contemporaneamente a segarlo ,poi lo spompinò con molto impegno mugolando di vero piacere.
A quel punto si distesero sul letto e lui la penetrò piano ,piano, Cristina spalancò la bocca dal piacere ansimando sempre più forte ,lui continuava a pompare con costanza e potenza, lei faceva fatica a contenersi nel mugolare di piacere, io assistevo stupito ,per me era come assistere ad un film porno
Con una certa eccitazione che mi cresceva dentro, e non volendo cominciai a segarmi, durai pochi minuti e venni copiosamente.
dopo una mezzora lei ebbe un orgasmo che mi sembrò intensissimo , dato che l’espressione del suo viso assunse una sembianza che non avevo mai visto , a bocca spalancata sbatteva la testa da un lato all’altro trattenendo a stento un grido di godimento ma che comunque anche se controllato emise forte!
Dopo poco venne anche lui con un grugnito prolungato, stettero qualche minuto distesi accarezzandosi, poi a turno andarono in bagno a lavarsi, alla fine ci ricomponemmo tutti e ci salutammo con un : alla prossima, ma per me fu una frase ci circostanza non avevo certo intenzione di ripetere l’esperienza , speravo che anche Cristina una volta toltasi la curiosità avesse in seguito desistito.
Tornando verso casa in macchina mia moglie si appoggiò con la testa al mio braccio accarezzandomi sia il braccio che la gamba destra , domandandomi con tono dolce : come ti è sembrato? Io ho goduto tantissimo! Tu? Ho visto che ti sei segato ,evidentemente è piaciuto anche a te!
Non posso negare che mi sia piaciuto è stato come guardare un film porno, esperienza eccitante ma che non rivoglio rifare ,non voglio che tu venga scopata da un altro, ti sei levata la curiosità ma adesso basta.
Perché dici così?
Perché son geloso non voglio che tu vada con altri uomini, mettiamo che ti innamori di uno di loro il nostro matrimonio finirebbe di sicuro.
Luigi, credimi al mondo non esiste forza o altro uomo che possa mettere in dubbio l’amore profondo che ho per te , questo è sicuro come l’alba di domani!.
Arrivammo a casa dirigendoci direttamente a letto ,scopammo come ricci per ore , con una foga del tutto nuova per noi.
Tornammo alla solita routine di coppia , ma dopo un paio di mesi Cristina ritornò alla carica con la richiesta di un altro incontro con un tipo dotato di super cazzo, oppure direttamente con il primo conosciuto sul sito.
Espressi tutte le mie perplessità del caso ma lei fu irremovibile rassicurandomi del suo amore e che queste erano solo giochini piccanti .
Acconsentii a ripetere l’esperienza ,per comodità ricontattai il primo toro, ed il tutto avvenne nelle medesime condizioni e nello stesso motel.
Dopo quella volta ce ne furono molte altre ,più o meno con altri tori , ma più o meno le esperienze furono simili.
Mi ero quasi scocciato di ricercare e organizzare quegli incontri , quando dopo aver giocato a tennis con Francesco mio amico e collega di studio sotto la doccia notai che era dotato di un super cazzo. Allora pensai ,è uno serio fidato devo farlo conoscere a Cristina e favorire la loro (conoscenza)
Ne parlai con lei descrivendo il mio collega e che se lo avesse in qualche modo sedotto , tutto sarebbe stato a portata di mano e discretamente per tutti.
Cristina entusiasta partì alla carica invitandolo spesso a cena , e corteggiandolo in maniera discreta riuscì nell’intendo, ma lui essendo intelligente capì il gioco e mi chiese se poteva osare visto il gioco di Cristina, io chiaramente gli feci capire che questo per noi era un gioco e che poteva partecipare a suo piacimento.
Gli amplessi tra loro due andavano avanti sempre più spesso ,ora anche 2 volte a settimana , spesso io non ero neanche presente data la loro passione , ma con Francesco Cristina era al sicuro , non mi preoccupavo più di tanto, quando eravamo soli la nostra vita era quasi sempre come prima ,qualche cena fuori ,cinema insieme, teatro, insomma eravamo la stessa coppia di prima con solo qualche pausa dovuta ai suoi amplessi con Francesco.
Intanto si era fatta ora di pranzo, sulla spiaggia non c’era anima viva, andai in cerca di un ristorante per pranzo, trovai solo una pizzeria dove ordinai una margherita con una birra media alla spina.
Mangiai svogliatamente la pizza a metà , non che non fosse buona ma i l mio stato d’animo , mi aveva tolto l’appetito.
Di pomeriggio andai in cerca di un hotel, non avevo voglia di tornare a casa , non avevo voglia di vedere e discutere con Cristina nel modo più assoluto.
Trovato l’hotel, andai nella mia stanza e mi stesi sul letto , cercando con tranquillità un sonno ristoratore che mettesse fine alla stanchezza dovuta al giorno prima.
Mi svegliai verso le 17 in punto ,accesi il cellulare e subito notai le numerose chiamate di Cristina,
poi alcuni messaggi sempre di lei che si diceva preoccupata dal mio silenzio , di tornare a casa che ne avremmo parlato e che per cena stava preparando un arrosto al forno con le patate che tanto ti piace.
Risposi con un secco messaggio , non aspettarmi per cena , e neanche per la notte!.
Rispensi il cellulare per non essere disturbato ed uscii per passare il tempo , trovai un negozio di abbigliamento aperto , comprai un paio di camice e biancheria intima per ricambio.
Trascorsi la sera di sabato e la domenica sempre in zona mare , passeggiando in giro senza meta, guardando vetrine , senza meta ,per passare il tempo.
Lunedi mattina alle nove precise mi presentai allo studio per lavorare, Francesco era già arrivato . Buongiorno Luigi
Buongiorno Francesco risposi con noncuranza , presi una cialda e mi avviai verso la macchina del caffè , ne avevo proprio bisogno.
Sembri nervoso Luigi, Cristina mi ha chiamato dicendomi che per 2 giorni sei andato via sa casa e che non le hai parlato, vedi di calmarti che fra poco arrivano Gianni e Massimo per lavorare al megaprogetto e serve concentrazione ed armonia.
Francesco,Cristina mi ha raccontato tutto , secondo te ti sembra normale quello che è successo?
Perché hai informato Cristina della festa?
Perché portarla lì? Perché umiliarmi così , perché trattarla come una bagascia qualsiasi pagandola addirittura!
Qual è il tuo fine ,vuoi farmi dimettere da consorzio di progettazione?
Se è così dillo chiaramente ! la discussione si bloccò perché Sentimmo bussare , aprii ed erano Massimo e Gianni con un sorriso felice stampato in faccia, mi salutarono con un buongiorno Luigi quasi in sincrono, buongiorno anche a voi risposi.
Per educazione chiesi se volessero un caffè, Gianni rispose si grazie cornuto mi ci vuole proprio per svegliarmi.
Lo guardai inferocito gettandogli addosso il caffè che stavo bevendo! Dicendogli stronzo che non sei altro, e gli diedi un pugno sullo zigomo che cercai di doppiare con un gancio ,ma fui bloccato da Francesco che mi disse calmati che ci parlo io.
in questo parapiglia era comparsa Cristina, che succede? Luigi che succede? Perdonami se sono la causa di tutto ciò, andiamo a casa che ne parliamo , son due giorni che non ne parliamo.
Qualche secondo dopo mi calmai ma improvvisamente mi resi conto che stavo distruggendo la mia vita , ci sono momenti in cui un uomo deve prendere le decisioni opportune.
Dissi scusatemi se ho perso il controllo , da adesso abbandono il consorzio del megaprogetto e abbandono lo studio con Francesco, col quale ci vedremo dal notaio per la cessione delle mie quote, in quanto a te Cristina riceverai la richiesta di divorzio dal mio avvocato, dicendo ciò abbandonai l’edificio in fretta e furia non curandomi delle suppliche di Cristina e dei colleghi.
Cristina mi corse dietro piangendo, scusandosi , mi chiese perdono mille volte, di tornare a casa e di parlarne, ma fui irremovibile , le dissi non intendo proseguire la mia vita con te visto il baratro e la perversione in cui mi hai trascinato, adesso basta ,la nostra vita in comune finisce qui.
Le trattative per il divorzio non furono facili, lei si opponeva sempre a qualsiasi soluzione , non volendo divorziare affatto.
Il patrimonio da dividere era ingente, due mega appartamenti del valore superiore al milione l’uno ed un conto corrente di circa 500000 euro tra contanti e titoli. Non citai un conto segreto di circa mezzo milione di dollari alle Cayman ,dove avevo dirottato quasi per intero le parcelle dei lavori all’estero , sia per le tasse sia per ogni evenienza , nessuno ne era al corrente neanche Cristina.
L’appartamento dove vivevamo era di mia proprietà da prima del matrimonio ,quindi era fuori dalla divisione,
il giudice alla fine delle trattative propose la vendita dell’appartamento rimanente ed il ricavato diviso a metà ,diviso a metà anche la somma sul conto corrente in totale ,più un assegno di mantenimento di 1500 euro al mese per Cristina, io non mi opposi e alla fine a malincuore lei neanche .
a quel punto feci ancora una proposta , non volendo in nessun modo avere a che fare con lei dissi: in cambio del vitalizio offro l’intera somma ricavata dall’appartamento , si trattava di circa 600000 euro, così la signora sarà libera di fare qualsiasi cosa e anche io non avrò incombenze di nessun tipo con lei, confabulò per parecchio con il suo avvocato ed infine accettò, dentro di me esultai, finalmente ogni legame con lei era tranciato, il giudice approvò il nostro accordo, firmammo entrambi parecchie carte , alla fine ci guardammo mestamente , la nostra storia era finita del tutto.
La cessione delle mie quote dello studio non fu facile, ma avevo deciso di andarmene quindi ci persi parecchio , ma dovevo liberarmene.
Decisi di andarmene lontano , Milano era la scelta giusta ,città ricca e moderna,
Dopo un congruo tempo per permettere a lei il suo trasloco vendei l’appartamento di mia proprietà per una somma considerevole, e mi trasferii a Milano. comprai un appartamento non tanto grande in zona Brera, e dopo un pò di tempo decisi di aprire uno studio a Milano ero ancora giovane per andare in pensione ma dovevo aspettare l’occasione giusta .Si liberò un bel locale in zona San Babila , pieno centro non potevo sperare in meglio, subito l’affittai,
per ristrutturare il locale ci vollero circa 3 mesi , ancora uno per sistemarlo e arredarlo , ma alla fine avevo uno studio tutto mio, moderno come lo avevo sempre desiderato , era un biglietto da visita per la mia professione e per le mie idee di architettura.
Dopo un po presi una ragazza di nome Francesca di circa trent’anni a part time ,da poco laureata in architettura , si era laureata tardi perché di pomeriggio lavorava in un bar per pagarsi gli studi, aveva una smodata passione per gli arredi interni, cosa che si rivelò complementare al mio lavoro di progettazione.
Dopo qualche tempo il lavoro cominciò a decollare, nel milanese e in Brianza vi sono industrie di vario tipo e la gente facoltosa non mancava ,il lavoro consisteva in gran parte in ville da costruire o ristrutturare e da arredare , questo riempiva in modo fitto la nostra agenda , non avevamo tempi morti sul lavoro, il tempo scorreva veloce . la mole di lavoro era notevole quindi proposi a Francesca di passare a tempo pieno ,che accetto con gioia.
Ero contento e felice della mia nuova vita , quando un fulmine arrivò a turbare il tutto , una sera sentii Francesca che mi annunciava :dottore una signora in sala d’aspetto chiede espressamente di parlare con lei. Dammi pochi secondi che finisco questa relazione e poi falla accomodare le dissi, così dopo poco apparve Cristina alla porta del mioufficio.
Ero senza parole, Cristina , è passato un anno e mezzo dal divorzio, qui sono finalmente sereno, lavoro , e vivo felice, cosa ti porta qui? Non ti basta il male che mi hai fatto.
Devo assolutamente parlarti, ti prego fammi parlare, dopo quella sera non ci siamo mai parlati, ho un peso sulla coscienza di cui mi devo assolutamente liberare, poi se tu lo vorrai non mi vedrai più disse con le lacrime agli occhi.
Va bene dissi , ma non qui c’è di là la mia assistente e potrebbe non essere decoroso sentirci discutere , ti va bene se ne parliamo a cena ad un ristorante qui vicino? Credo sia la soluzione migliore.
Benissimo disse lei, c’è il Meneghino in zona, che è ottimo,
come fai a conoscere quel ristorante chiesi,
beh io so molte cose , le donne sanno sempre molte cose ,disse con un dolce sorrisetto.
A cena aspettando i risotti alla milanese dissi sarcastico, allora a quanti amanti sei arrivata ora? Lei con calma ribattè , non c’è stato più nessuno dopo di te , con un sorrisetto ironico dissi : non ci credo!
E’ vero, è così ,dopo di te non c’è stato più nessuno neanche con Francesco,Luigi mi devi perdonare per tutto quello che ti ho fatto.
Quando mi hai lasciata ero come morta dentro ,non avevo voglia ne di uscire ne di sesso , nulla di nulla, senza di te non mi importava nulla.
Sono stata in analisi per più di un anno , a cercare di capire la causa del mio stato e dei miei comportamenti, la psichiatra mi ha scavato fin nel profondo della mia anima per cercare la causa di ciò, e alla fine quando ha trovato il motivo e dopo avermelo rivelato ho pianto per una settimana di continuo, mi è costata una fortuna in parcella ma son soldi benedetti, ora finalmente sono tranquilla conosco la causa ,ma per esserla del tutto ti devo rivelare tutto , se accetterai di saperlo anche tu.
Ero molto scosso da quella rivelazione , e devo confessare anche incuriosito, forse riguardava in qualche modo anche me, ma comunque se ascoltandola avrei portato tranquillità definitiva in lei la cosa non mi dispiaceva, in fondo era stata mia moglie per venti anni e nonostante tutto un po di bene glie ne volevo ancora.
Va bene spara dissi.
Allora la causa dei miei comportamenti, delle mie fantasie , delle mie perversioni in cui ti ho trascinato era l’invidia
invidia? mi stai prendendo in giro? Dissi in tono quasi alterato che fu percepito anche dalle persone ai tavoli vicini che subito si girarono verso di noi .
Sembra impossibile ma è così disse lei.
Ma invidia di che cosa chiesi, invidia per te disse lei, il tuo modo di essere uomo,un grande uomo, realizzato nel tuo lavoro , eri e sei ammirato per le tue creazioni, eri un uomo e marito perfetto, troppo perfetto.
Io mi sentivo inferiore, non ero niente al tuo confronto , non mi ero realizzata ne professionalmente e neanche come madre, il dovere primario di una donna è procreare, creare una nuova vita, e questo mio malessere inconscio piano piano mi ha portato a farti del male, a cercare di ridimensionarti a cercare di svilirti almeno come uomo ,così è cominciata la storia del cazzetto , a cercare un altro uomo, tutto per ferirti, e farti del male, il culmine è stata l’orgia con i tuoi colleghi, poi come ti ho detto è finito tutto, dopo che mi hai lasciato non aveva senso continuare non eri presente non potevi sapere, era tutto inutile.
Questo è tutto , le lacrime inumidivano i suoi occhi , ti chiedo perdono sinceramente , mi vergogno di me stessa per il male che ti ho fatto, ti prego perdonami ,spero tu possa riuscirci per me significa molto.
La guardai stupefatto , ero senza parole a quella rivelazione, va bene dissi ti perdono, quel che è fatto è fatto , fa parte del passato , spero che il mio perdono possa portare serenità nella tua vita, io a fatica mi sono rimesso in piedi ,ora ho una vita tranquilla , il lavoro non mi manca a volte è anche troppo, non mi lascia il tempo neanche di guardare indietro e forse è un bene col nostro passato.
Lo so che hai una vita tranquilla , ritirata ,quasi monastica , tranne qualche sera a teatro o cinema , dopo la cena al ristorante vai subito a casa e non ricevi mai nessuno.
Come fai a sapere della mia vita in modo così preciso le chiesi allarmato.
Non ti spaventare ma è da un paio di mesi che ti osservo, ho venduto tutto a Roma e mi son trasferita qui a Milano, ho preso in affitto un appartamentino proprio di fronte al tuo e la sera ti osservo finche non vai a letto.
Luigi la verità che io ti amo ancora e non posso vivere lontano da te ecco perché ti ho cercato e seguito, so che credere alle mie parole è pazzesco ma ti assicuro che è così, prendimi ancora con te io sono disposta a tutto pur di stare ancora con te, ora le lacrime scendevano copiose a solcare il suo viso.
Cristina stai bene? Sicura che l’analista abbia visto tutto, dopo quello che è successo tra noi te ne vieni con una richiesta simile? Non ti sembra folle.
Forse disse lei, ma son sicura dei miei sentimenti a tal punto da farti una proposta folle.
Come ti ho detto ho venduto l’appartamento per una cifra vicina al milione e trecentomila euro ,più duecentomila sul conto fanno 1,5 milioni son disposta a versarti tutto sul tuo conto corrente come fosse un regalo e in fondo sono soldi tuoi , se mi prendi a vivere con te, cucinerò ,pulirò farò tutto quel che mi chiedi senza pretendere nulla e senza vincolo di matrimonio o altro , questo per dimostrarti che ti amo alla follia ,fino al punto di mettere la mia vita nelle tue mani . rischio tutto ma mi son resa conto che la mia vita senza di te non ha senso, potresti mandarmi via anche solo per capriccio ed io non potrei pretendere nulla indietro pensaci.
Ci penserò dissi, ma non aspettarti una risposta in breve tempo, tutto il tempo che vuoi disse lei per è già molto solo la speranza disse con un sorriso dolce.
Contattai il mio avvocato spiegandogli la richiesta di Cristina, a momenti cadeva dalla seggiola per lo stupore, strano è la prima volta che sento una proposta simile!. Comunque fattibile, ma c’è un ma se litigaste potresti essere accusato di circonvenzione d’incapace, per ovviare a ciò ti consiglio di assumerla come colf regolarmente retribuita e nessun giudice avrebbe da ridire.
Incontrai Cristina e gli comunicai le mie decisioni , sia le modalità ,come consigliatomi dall’avvocato ,sia il mio iban per fare il versamento.
Perfetto disse lei finalmente potrò essere felice esclamò abbracciandomi.
Attesi 8 giorni, quando finalmente il bonifico di 1,5 milioni arrivò sul mio conto tirai un sospiro di sollievo , è nelle mie mani pensai, adesso per lei si che sono cazzi!






scritto il
2019-02-13
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