Mia moglie e il caciatore -- Capitolo settimo.

Scritto da , il 2018-12-10, genere tradimenti

Mi trovai con Vittorio il martedì pomeriggio per la ripresa degli allenamenti. Anche quel giorno a fine allenamenti fummo chiamati dal presidente per discutere alcuni aspetti tecnici della squadra. Andammo sotto la doccia che i compagni erano già andati via. Vittorio mentre si lavava mi guardava in modo beffardo, come sempre si menava il cazzo e se lo menava rivolto verso di me disse. '' Come sta tua moglie?'' -- '' Dovresti saperlo...'', risposi, mi stavo già eccitando, e lui. ''Ti è piaciuto come te l'ho scopata? Dillo che ti è piaciuto e voi che lo faccia ancora, e vero?'', mi rise in faccia dicendo. ''l 'avevo capito da appena ho visto tua moglie che volevi farmela scopare sai. ''Risposi, ''Da cosa l'hai capito?'', e lui. ''non da quando a aperto la porta mezza nuda, quello ci poteva stare, aspettava solo te, lo capito quando mi hai mandato in camera da letto per salutarla. Nessun marito che si ritenga tale manda un uomo in camera da letto dalla moglie per un saluto. Da quel momento ho pensato che potevo farmela e che tu volevi diventare un cornuto. ora lo sei. Sarai cornuto per sempre e lei sarà solo mia. Ti avrà già detto, penso, che vengo ad abitare con voi.
Prenderò il tuo posto in casa e nel letto, non avrai più diritti su di lei. Ti va bene!! '' Alla fine urlò. -- ''Mi va bene, basta che non la perda.'' Risposi.
Il mio timore era proprio quello, avrei accattato tutto pur di non perderla.
Dopo qualche giorno Vittorio venne a vivere con noi, io confinato nella stanza degli ospiti. Non mi fanno più assistere ai loro amplessi, mi chiamano solo quando devo pulirli alla fine.
Mia moglie e Vittorio vivono ormai una vita tutta loro. Vanno fuori da soli, fanno dei viaggi sempre da soli, qualche volta mi invitano anche a me, (quando anno bisogno del servetto appresso. Fra poco coroneranno quello che è sempre stato il sogno di lei. Fra qualche mese avrà un figlio, (di Vittorio), io naturalmente sarò il padre.
Questa potrà sembrare una cosa assurda per chi legge, non lo è per me, mi sono abituato a portare le corna e le porto contento e felice. Felice che mia moglie abbia trovato un vero uomo.
In tutto questo la cosa positiva e che negli ambienti che frequentiamo, questo gioco resta un segreto fra noi tre. Nonostante Vittorio sia l'amante ufficiale di mia moglie, di fronte a compagni di squadra e altri amici continua a rispettarmi come prima. Le cose cambiano quando si va fuori, allora sia lui che lei mi umiliano anche pubblicamente, facendo capire a tutti che lei è mia moglie, lui il suo amante e io il marito cornuto.
Il massimo dell'umiliazione avvenne una volta che andammo in montagna per un week end. Al momento di prendere le chiavi nella portineria di un albergo, Vittorio baciando mia moglie davanti al portiere disse. '' La camera singola la dia al cornuto, a me e sua moglie dia la doppia.''
Con la testa bassa per la vergogna presi le chiavi e portai loro le valigie in camera. Quella fu una vacanza straordinaria. Tutti i clienti dell'albergo capirono la mia situazione di cornuto, mi guardavano sorridendo beffardi e, io vivevo uno stato di continua umiliazione.
Quante succulente seghe mi sono fatto subendo questa situazione.
Vittorio Fine.

Questo racconto di è stato letto 3 7 1 0 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.