Clara la snob domina la palestra

di
genere
feticismo





È stata una giornata stressante per Clara; il lavoro in ufficio a dirigere quegli incompetenti dei suoi sottoposti ed il camminare con i tacchi è stato una tortura. Per fortuna ogni martedì e giovedì clara si concede un ora e mezza di palestra in un esclusivo centro "da ricchi" in una zona alla moda di Milano. Clara è una ragazza di 27 anni alta 172cm ha i capelli ed occhi castani con i capelli lisci, la carnagione sempre abbronzata denti bianchissimi labbra sottili spesso rosse, è sempre truccata molto, porta orecchini semplici ma costosi così come i suoi numerosi bracciali ed Anelli assai conformisti, si veste sempre alla moda ,talvolta, volgarmente, non badando a spese; le sue mani sono affusolate e lunghe con le unghie sempre colorate di nero o di rosso, i piedi taglia 41, perfetti, hanno le vene in risalto e sono molto magri e snelli, porta una cavigliera sottile di metallo alla caviglia sinistra, così come un piccolo tatuaggio di una stella stilizzata come tante ragazze. Mentre stava parcheggiando con la sua 500 nuova pulitissima mentre visualizzava messaggi sul suo i phone ultimo modello, si preparava mentalmente a dover sorbire qualche stupido istruttore per assisterla agli esercizi a corpo libero. Nello spogliatoio si tolse i tacchi e tutto il resto per rimanere in leggins neri e top rosa, ovviamente scalza, i suoi capelli erano raccolti a coda.
Clara era solita, in ogni ambito, non essere contraddetta ed essere assecondata.
"Ciao sono Sabrina, questo mese Mauro non c'è e sarò io a seguirti!" Disse una ragazzina bassa e snella che avrà avuto 20 anni sorridendo con entusiasmo, era vestita anche lei come Clara ad eccezione che i capelli erano biondicci e il top verde. "Ciao clara de Laurentis, topp!" disse la viziata Milanese sorridendo ipocritamente senza gli occhi come era solito fare.
"Allora iniziamo con una corsetta di 10 minuti.....Benissimo" Clara era già sudata i piedi ora livemente anneriti puzzavano decisamente
"Allora adesso facciamo un po' di stretching, se non ce la fai ti aiuto io" Sabrina mentre aiutava Clara ad alzare le gambe non poté fare a meno di sentire l'olezzo delle estremità; non poté nemmeno fare a meno di notare che erano perfetti e che lo sporco sotto le suole faceva come 'trucco' accentuante delle sinuose linee, lo smalto nero delle dita impeccabilmente curate era perfetto con la carnagione, così come l'elegante cavigliera ed il piccolo tatuaggio. Quella visione era oggettivamente armoniosa il particolare odore era però discordante.
"Senti cara, aiutami un po ti vedo poco reattiva" disse clara con fare milanese, intuendo forse il motivo dello smarrimento, era infatti assai conscia della magnetica attraenza di tutte le sue delicate fattezze e spesso amava giocare con esse specialmente con i piedi. Trovava un insano senso di potenza e superiorità nel avere qualcuno che armeggiava ai suoi piedi. In quel momento iniziò ad architettare un espediente per appagare il suo sadico e vanaglorioso appetito.
Gi esercizi continuarono normalmente, se non che Clara siccome aveva riconosciuto in Sabrina un pesce e nei suoi piedi l'esca da fare ingoiare, muoveva in maniera provocante di tanto in tanto le dita e l'arco plantare come se stesse riavvolgendo pian piano dando dei colpetti alla lenza; il pesce aveva abboccato. Gli occhi di Sabrina erano come ipnotizzati. "ora viene il vero divertimento" pensò ghignando diabolicamente compiaciuta clara.
Non era cosa insolita che gli istruttori facessero massaggi ai clienti, perché spesso possono incorrere in crampi o altro. Era appunto questo il piano di clara. Nella esclusiva sala non c'era quasi nessuno, un po' per l'orario tardo prossimo alla chiusura, un po' perché il personal trainer costava ancor più un una palestra esclusiva; c'erano solo altre due ragazze che erano sul tapis roulant molto in lontananza, ma ad ogni modo a clara non sarebbe cambiato molto anche se l'avessero scoperta, al massimo era Sabrina a dover temere per la propria reputazione.
"Sabrina carissima sei stata top con questi esercizi davvero, ora però ho bisogno di un massaggio." Dicendo così allungò un piede verso le mani della serva!(Clara era sdraiata e Sabrina in ginocchio) Sai è da stamattina che ho i tacchi e mi hai distrutta. Non è un problema vero?" Disse clara con il suo solito sorriso falso usando un tono della voce falsamente gentile, era un tono che in realtà era più un ordine perentorio, piuttosto che una richiesta umile, diciamo che era una proposta che 'non poteva rifiutare'.
" C..certo, non c'è problema" disse Sabrina la cui mente era in sobbuglio aveva sentimenti contrastanti verso quei 41 maleodoranti, d'altra parte era sua prermura e dovere supportare i clienti.
"Hanno un cattivo odore?" Chiese con malizia Clara.
"No.. non.. è cos.." balbettò Sabrina mentre abilmente massaggiava il piede destro.
"Cosa? Balbetti haha ora stai zitta che faccio una insta story" cosi facendo clara fece diverse insta story come se fosse Chiara Ferragni con la propria massaggiatrice. Fece anche foto con #schiava #deaservita #schifoipoveri taggando la povera Sabrina che era stata prontamente scovata da quel rapace da social quale era clara.
"È il tuo lavoro cara" disse clara che aveva ritirato il telefono e stava cercando altri modi per divertirsi ulteriormente. "G...Grazie.." rispondeva sempre imbarazzata Sabrina ormai totalmente sopraffatta e soggiogata, era ai suoi piedi.
Il massaggio andava avanti da 20 Minuti il silenzio spezzato solo da frasi che non erano proprio complimenti, come: " è proprio il tuo posto"," quando si scopre cosa si sa fare bene nella vita bisogna essere felici", " dovrei assumerti nel mio ufficio o meglio nella mia scrivania".
la situazione ormai era strana, in palestra c'erano solo loro due ormai, clara era conscia di averla ai suoi piedi. Era tempo di osare. Con il piede non massaggiato prese ad accarezzare il top di Sabrina "che bello il tuo top cara" "g...grazie.." rispose sabrina che ormai era rossa in viso, le carezze si trasformarono in strofinii il top verde si trasformò in uno zerbino verde scuro.
"Oh ti ho sporcato il top cara, scusami ma ho i piedi sporchi..."
Ormai Sabrina aveva perso la parola sapeva solo sibilare ed annuire.
Il piede ora era salito fino ad appoggiarsi sulla spalla di sabrina
"Vedi quanto è sporco... È un peccato lasciarlo così.." Sabrina era rossissima ed in estasi aveva in piede sulla guancia e l'altro in mano
"S...sis..." Ormai Sabrina non c'era più " però sai, non vedo acqua" disse con una vocina affettata facendo un espressione triste e poi sorridendo " puoi usare il tuo top che intanto è già sporco..." Sabrina si rimosse il top mostrando due tette medie ma sode con i capezzoli turgidi. Clara fece finta di non notarli, il divertimento era continuare la farsa come se fosse tutto normalissimo. "Dammi qui" Clara si fece dare il top e ci sputò sopra varie volte, " ecco: ora datti da fare e puliscili. Devo potermici specchiare"
Allora Sabrina iniziò il lavoro con dedizione e cura, malgrado l'impegno lo sputo non era necessario a fare un buon lavoro, ma Clara rideva divertita ed era in estasi ed anche eccitata.
"Vedo che hai una guancia sporca"
Così facendo clara ritrasse le gambe se sensualmente si avvicinò al viso. 'Sput' uno sputo aveva colpito in un occhio sabrina mancando la guancia "ho mancato la mira haha" sput la manca ancora, la riempì di sputi finché non fu soddisfatta. Sabrina era eccotata come non mai ma si mise a piangere per l'umiliazione. Clara invece rideva di continuo ed aveva preso a scattare foto. "Ora però tocca a me lavere te, però non meriti un bel lavoro, sarà fatto coi piedi hahaha" così facendo premette entrambe le suole sporche e maleodoranti taglia 41 sul viso della tapina madido di saliva e lacrime. Una rideva movendosi di continuo sfregando i piedi, l'altra paralizzata piangeva.
Il gioco prosegui per qualche minuto finché i liquidi sul viso di Sabrina si asciugarono. Il viso ed i piedi erano più sporchi di prima con trucco rossetto e chissà cosa ovunque. Clara guardò le sue suole e insoddisfatta disse ora serissima e calma "con la lingua. Pulisci." Così facendo l'una smise di ridere l'altra di piangere. La lingua di Sabrina copriva come un pennello tutte le curva mozzafiato delle piante di Clara e succhiò tutte le dita una as una. Sabrina si godette un sapore ed un esperienza unica, Clara si rilassò del tutto e guadagnò dei piedi splendenti.
Continuarono 10 minuti, poi quando calra fu soddisfatta del risultato disse con tranquillità come se nulla fosse "ciao grandissima ci rivediamo domani" con il suo sorriso tanto perfetto quanto artificiale. Sabrina finì con la mano nelle mutande; giaceva a terra distrutta ma appagata.
di
scritto il
2018-12-04
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