Il mio caro fratellino vizioso - 2

Scritto da , il 2018-11-26, genere incesti

Continuo con i dolci ricordi dell’adolescenza…e di mio fratello.
Dopo aver sperimentato i primi passi nel sesso con Carlo, mio fratello, ho voluto saperne sempre di più. Parlavo con le mia cugine più grandi o con le mie compagne di classe più esperte o più avanti nelle classi per avere sempre più informazioni e dettagli sul sesso, sui maschi, sul corpo femminile e maschile.
Non avevo il coraggio di chiedere a mia madre, ovviamente, e nemmeno al mio ginecologo, visto che mi molestava sessualmente, come vi ho già raccontato.
Nonostante la grande eccitazione e gli ormoni ormai scatenati a 15 anni, non riuscivo ancora a masturbarmi bene. Ci provavo, mi solleticavo la passerina con le dita, me la accarezzavo sia mentre mi facevo il bagno che sotto la doccia, mettendomi il getto sulla clitoride o direttamente sulle labbra, ma non godevo più di tanto. Davo il meglio di me sotto le lenzuola, nell’intimità della mia cameretta, nel silenzio totale della casa; infilavo la manina sotto le mutandine e cominciavo a sgrillettarmi come i avevano detto le mie amichette del cuore e mia cugina Adele, ormai sposata e con figli, l’unica della famiglia con la quale avessi un rapporto intimo. Il polpastrello sfiorava la clitoride, la solleticava, e pian piano scendevo verso le grandi labbra, e ancora le solleticavo, le sentivo bagnare immediatamente e in modo abbondante, ero una spugnetta…poi entravo dentro, la micetta era già bollente! Infilavo il ditino dentro, sempre più dentro, e lo giravo, andando a toccarmi tutte le pareti della cavernetta…sentivo i muscoli vaginali pulsare all’impazzata, il calore umido circondarmi il dito…ma purtroppo non godevo come avrei voluto, stavo le ore a masturbarmi e sollazzarmi, ma l’orgasmo tardava ad arrivare, anche se il piacere era immenso! Immaginavo il cazzo di mio fratello, che lo succhiavo vorace come una bambina affamata di zucchero filato, bello e fiero dei suoi anni giovanili, rigoglioso e pieno di fresco sperma…o il grosso pisello adulto del bidello di scuola (e anche lui mi molestava….), comunque mi eccitavo da matti ma l’orgasmo non veniva! Sarà stato il senso di colpa dei miei cattolicissimi genitori o la paura di Dio, ma la masturbazione per tutta l’adolescenza non mi ha dato grosse soddisfazioni. Godevo quando mi sedevo sopra il pisello di Carlo e mi strusciavo, sino a farlo eiaculare tra le mie coscette, godevo quando mi masturbava il ginecologo, stesa sul suo lettino di visita e con mia madre fuori in sala d’aspetto, godevo mentre succhiavo il cazzo al solitobidello di 50 anni per farmi uscire di nascosto dal liceo e andare al luna-park con le amichette…ma da sola no, non riuscivo a godere! Vai a sapere, il corpo e la mente di una femmina…
Comunque, mio fratello sapeva che mi masturbavo di nascosto e volle guardarmi. Una sera entrò in camera mia, i nostri genitori dormivano pesantemente, e accese la piccola lampadina a forma di unicorno che avevo sul comodino. Mi fece tirare su la camicetta da notte e togliere le mutandine bianche, facendomi scoprire la fichetta un po’ pelosetta, mi vergognai parecchio in quella circostanza, mio fratello era particolarmente arrapato, si vedeva il cazzo durissimo tra i pantaloni del pigiama…mi sdraiai comoda, e iniziai a toccarmi lentamente come facevo da sola, partendo dalla clitoride e lentamente scendendo giù verso le labbra…mi allargai la passerina, Carlo si abbassò i pantaloni alle ginocchia, seduto sul letto di fronte a me, si impugnò forte forte il suo bellissimo pisello e inizio a masturbarsi come un fringuelletto. La sua cappella schizzò fuori dalla pelle, era rosso fuoco, lucida, gonfia …adoravolo cappella di mio fratello! Mentre io mi passavo le ditina sulla micetta, cercando di metterla bene in vista, Carlo si segava con lo sguardo fisso tra le mie cosce…era imbarazzante ma bellissimo e eccitante avere tuo fratello che ti ammira e si eccita…il suo pisello cresceva a dismisura, era durissimo, e mentre mi sditalinavo avevo voglia di succhiarglielo e leccarglielo…Carlo mi disse “sorellina mia, sei fantastica…ti scoperei subito…ti sverginerei io se potessi…ti prego, fammi vedere anche le tette!” allora mi misi una mano sul seno e tirai giù la camicetta da notte, scoprendo un seno. Avevo (e ancora l’ho tutt’ora, modestamente) un seno piccolo ma sodo e ben fatto, due capezzoli appuntiti e turgidi, mio fratello andava matto per i miei sesi…lui spalancò gli occhi, si eccitò oltre misura e ebbe uno scatto in avanti col bacino…dalla cappella partirono 5 o sei schizzate di sborra!!! Aveva goduto…era bastato vedere la mia tettina perché avesse un orgasmo, mio fratello! Lui avvampò in viso, ebbe delle contrazioni all’inguine, li cazzo sborrò come una fontanella, come era suo solito, gli schizzi mi cascarono sulle gambe, sui piedi, sul suo ventre…allagò di sperma ovunque! Io iniziai a masturbarmi sempre con più foga, infilai tutto il dito medio nella fica, e iniziai a girarmelo dentro, toccandomi tutti i nervi vaginali…avevo i brividi…Carlo continuò a segarsi, il suo pisello si ammosciò di pochissimo, a 18 anni figurati…la sua mano faceva su e giù sporca di sperma ma in questo modo si lubrificò meglio. Mi continuava a guardare come un porco maniaco, mi fissava il seno scoperto e la mano nella micetta che si agitava nervosamente, la penombra della mia cameretta ci avvolgeva, il letto era costellato di peluche che avevo sin da bambina…eravamo proprio dolci! Il suo cazzo riprese vigore, la mano era velocissima e lo stringeva sempre più forte…divenne di marmo in pochi secondi, io continuavo a masturbarmi lentamente e sempre più a fondo, mi sembrava che la mia manina sparisse tra le cosce, dentro la mia fichetta bollente e umidissima…forse ebbi un orgasmo, mi sentii avvampare, il pube tremare…Carlo mi guardò come indemoniato, la sua cappella era viola dallo sforzo, e poco dopo emise un mugugno, io d’istinto mi chinai in avanti verso il suo pisello, a bocca aperta, come un passerotto in attesa del cibo…e un lungo schizzo di sperma caldo e vischioso mi colpì in piena faccia! Aveva sborrato di nuovo…si segò convulsamente, un altro piccolo getto di sperma mi colpì sul capezzolo…era così tenero! Finì la sega lentamente, aveva la mano destra completamente sporca…il fiato corto, rosso in viso…tirai fuori la manina dalla micetta e gli porsi un fazzoletto dal comodino, lui sorrise e invece prese le mie mutandine sul letto e se le passò sul pisello per pulirlo. Rimasi stupita, ma mio fratello me le porse sorridendo e si alzò dal letto, io le presi e con enorme vergogna ma eccitazione me le infilai, sentendo tutte le cosce e la passerina bagnarsi del suo caldo e appiccicoso sperma! Ecco, questa scena si ripeté decine e decine di volte nella nostra vita insieme sotto il tetto genitoriale. Altre volte, Carlo mi chiamava in bagno con una scusa qualsiasi, anche con i genitori presenti e magari in cucina, io chiudevo la porta a chiave alle mie spalle, lui era in piedi, sulla tazza, già con il pisello in mano bello duro. Lo masturbavo velocemente o glielo succhiavo al volo, facendolo sborrare quasi subito, tanto era eccitato…mi bevevo tutto lo sperma oppure lo facevo schizzare nella tazza, poi mi sciacquavo la bocca o le mani e tornavo in cucina ad aiutare mia madre a fare la pasta all’uovo o per altre faccende domestiche. Altre volte ci inventavamo dei giochetti per eccitarci, o per lo meno lui soprattutto. Una volta eravamo soli in casa, a guardare un film in cassettalui aveva 20 anni e io 17…lui in una scena un po’ spinta si eccitò, si tirò fuori il pisello e cominciò a masturbarsi come uno scimmione…io lo guardavo rapita da tanta foga…vogliosa di rendermi ”utile” con il mio adorato fratellino! Lui mi prese di peso e mi fece sedere sulle sue cosce muscolose e pelose, mi sfilò le mutandine e inizio a strusciarsi tra le mie coscette morbide e lisce…senti la sua cappella enorme e bollente strusciare contro i peletti della mia micetta, avvampai di calore, ogni volta che passava e ripassava mi bagnavo sempre di più…sentivo le labbra della fica dilatarsi…pronta ad accoglierla dentro ad ogni passaggio…lui ansimava di piacere, mi stringeva le tette con le sue mani forti da sportivo, da maschio arrapato…io cominciai a cavalcarlo lentamente, godendomi ogni passaggio della cappella…pronta a farla entrare in ogni momento nella mia pancia, nella mia fica…mi muovevo come a cavallo, con le gambe a penzoloni sopra mio fratello, che simulava una scopata con me…era tutto così eccitante!! Le mie mani si poggiavano sulle sue gambe, spingevo con il bacino in basso, verso quell’enorme pisello che entrava e usciva dalle mie cosce, vedevo la rossa cappella fare capolino dal cespuglio di peli della micetta…e scomparire in mezzo, strusciare sulle grandi labbra e poi tornare di nuovo fuori…dio come stavo impazzendo…volevo essere sverginata da mio fratello in quel momento…deflorata…sfondata…a occhi chiusi mi godevo quelle splendide sensazioni…lui gemeva come un porco “mmmmm Marinella, che fichetta morbida…cazzo che bello….Mary, sei fantastica…diventerai una bravissima zoccola…che bello tesoro mio, sorellina….” E io ero orgogliosa di tanti apprezzamenti, sia perché Carlo era il mio fratellino adorato sia perché era il ragazzo più ambito di Potenza, per il suo pisello e la sua bellezza! Mi strusciavo come una troietta vogliosa, facendo avanti e indietro con il pube, sentendo le sue mani carezzarmi i capezzoli da sotto la maglietta rosa che avevo, senza reggiseno…Poi lo sentii vibrare, tipico del suo orgasmo, accelerai il movimento del pube, la sua cappella spingeva sempre più per entrare nella fichetta, ma fummo bravi a non farlo…avremmo voluto entrambi, ma non lo facemmo mai…sentivo la sua durezza e calore solleticarmi…lo volevo dentro, lo volevo sentire mio, nel mio corpo…lui esplose…abbassai lo sguardo e vidi la cappella eruttare fiotti e fiotti si sborra in avanti…il cazzo fremette…Carlo stava godendo di me…lo spruzzo di sperma ricadde sul pavimento, subito misi una mano sotto la cappella per raccoglierne altri e non sporcare…mi sborrò il resto sulla manina, sulla fichetta, in mezzo alle cosce! La mano si riempì di sperma, cercai di raccoglierne altro dalla vagina, temendo chissà cosa…rimasi così immobile sopra di lui, apsettando che il suo cazzo si placasse, poi mi alzai e vidi il membro rilassato, moscio, in mezzo alle sue belle cosce da calciatore…è bellissimo mio fratello! Lui mi sorrise compiaciuto dell’orgasmo, io gli sorrisi contenta del mio “servizio”…andai in bagno a farmi il bidet e lavarmi le mani…la mia vagina ancora fremeva di piacere e l’acqua calda ne stemperò il tremore. Tornai in salotto e ci rimettemmo a vedere il film, giusto in tempo per il ritorno a casa dei nostri genitori!
Al pensiero di quei giorni, mi masturbo ancora volentieri, e stavolta godo come troia!



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