La villa del piacere - preparazione

di
genere
masturbazione

Le moine di Elena mi spingono ancora di più ad entrare, questa mia voglia inespressa non può rimanere dentro di me, può solo farmi male.
Metto un piede dentro e mi guardo attorno mentre registro la mia presenza alla reception.
Niente di ciò che si vede può dare l'idea di quello che Elena mi ha detto, eppure sotto i sorrisi, sotto i vestiti delle persone che attraversano l'atrio, so esserci la stessa perversione che hanno in comune con me.
Decido intanto di salire nella mia camera e sistemarmi.
Mi getto sul letto con la brochure, la sfoglio, guardo tutti i servizi che questa villa offre e ritrovo quell’idea che avevo quando sono entrata qui. Di certo una delle prime tappe che voglio fare è la piscina, ma prima devo fare una cosa, perché se vado in queste condizioni, attirerò all’istante gli sguardi di tutti su di me.
Non che mi dispiaccia, ma non voglio sembrare disperata o cosa, voglio essere una predatrice non una preda.
Mi spoglio gettando i vestiti a terra, mi rotolo un po’ sul letto, annuso il profumo delle lenzuola e ci imprimo il mio.
Mi spoglio completamente perché voglio che tutto il mio corpo possa rinfrescarsi su di esso.
I capezzoli escono fuori e mi danno sollievo mentre con una mano vado a cercare il mio piacere tra le labbra della fica. Mi metto a pancia sotto, alzo il sedere come se ci fosse qualcuno a guardarmi e mi muovo verticalmente sul letto.
Faccio del materasso il mio amante, lui che accarezza il mio seno mentre io continuo a muovermi con le dita senza però entrare ne toccare il clitoride. Mi faccio morire da sola, mi diverto così, porto tutto al limite prima di potermi dare piacere. Prendo il clitoride tra le dita, lo stringo, lo sfrego, ansimo il mio piacere solitario e poi vado ad inserire una ad una le dita dentro la mia calda ed accogliente fessura. Entrano facilmente, una, due, anche tre. Le muovo sempre più velocemente senza darmi tregua. Un pensiero mi pervade la mente, chissà se qualcuno riuscirà a superare i miei limiti, anzi, sicuramente riusciranno e questo mi fa ancora più eccitare.
Ansimo, godo, affondo.
Cerco di trattenere l’orgasmo il più possibile ma con scarsi risultati. Ho voglia, ne ho tanta ed urlo il mio piacere soffocandolo solo un poco tra i cuscini.
Mi riprendo, sorrido, sono pronta per questa avventura.
di
scritto il
2018-07-16
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