La villa del piacere - l'inizio

La mia vita ha bisogno di una svolta e questo posto è quello che mi ci vuole.
Dopo la mia rottura con Edoardo solo la mia migliore amica è riuscita a tirarmi su il morale. È stata lei a convincermi di tutto questo.
Una vacanza, ma non in un centro benessere, no, questo è un centro di perversione.
Una villa dove poter sfogare gli istinti più animaleschi che abitano dentro di me.
Perché se Edoardo era servito a qualcosa è stato per essere riuscito a farmi capire che il sesso fa parte di me, che non posso fare a meno di provare quell'adrenalina unica che viene dal mostrare il mio corpo nudo.
Sono una ninfomane forse, ma non mi piace definirmi malata, sono una ragazza che ammette che il sesso fa parte di lei, non c'è niente di più sano.
A quanto pare dentro questa casa troverò altri uomini e donne come me e non c'è modo di sentirmi meglio con me stessa di poter condividere tutta la mia essenza.
Sono letteralmente eccitata da tutto questo, sento la mia voglia pulsarmi nella fica e non potrebbe essere altrimenti.
Solo qualche passo ed entrerò in un mondo perverso che sicuramente mi cambierà totalmente.
Ed è quello che voglio, uscire da qui migliore di come sono adesso.
Elena mi ha accompagnata, ma non verrà con me, lei ha un ragazzo che la capisce e soprattutto che non la tradisce come Edoardo ha fatto con me. Però ha detto comunque che mi invidia.
Non vuole lasciarmi scendere dalla macchina.
Mi stringe, mi abbraccia e poi le sue mani percorrono il mio corpo tastandolo senza limiti.
Mi bacia, non è la prima volta che lo fa, infila le mani sotto il mio vestito prendendosi tutto quello che vuole. Le devo molto e poi la mia voglia è talmente tanta che non voglio fermarla.
Mi entra con le dita nelle mutande. Divarica le grandi labbra cercando il clitoride e poi lo stuzzica con il medio facendo salire ancora di più il fuoco che ho dentro.
I miei capezzoli tesi si mostrano tramite il vestito e lei lo nota pizzicandoli tramite di esso.
Ansimo.
Godo.
E non sono ancora entrata dentro.