Fiaba estiva immorale. Il gran finale.

Scritto da , il 2018-07-04, genere orge

Ora... il finale è come l'ultimo scoppio durante una serata di fuochi d'artificio, piro-tecnicamente... il più forte, bello, consistente!
Quest'episodio è una esagerazione di sesso,
ma è una fiaba, no?
Nessuno può pretendere una relazione con la realtà leggendo Biancaneve o Cappuccetto Rosso. Leggetela in leggerezza d'animo, sorridendo (se vi va), oppure? Ignoratemi...

Ricordate la scena?
La principessa seduta su di una poltrona, la regina e il principe di fronte a lei, più distanti contro la parete, Dago, l'enorme cane nero e il ragazzo.
Posso rivelarvi solo i pensieri della regina e del principe: quelli di lei d'assoluta bramosia di ricchezza, quelli di lui che fantastica, si vede regnare sul ricco paese e godere pienamente di questa magnifica creatura che è la principessa.
Ambedue sono pressochè sicuri di loro stessi, nessun dubbio, la faranno godere!
Lei... con movimenti seducenti si alza e li invita a seguirla. Raggiunge la sua camera e qui, con gesti colmi di grazia, si spoglia, toglie il pesante vestito, poi la sottogonna e il corsetto e il suo seno esplode!
Nudo!
Due tonde, sode ed erette cupole, guarnite da seducentissime areole e da capezzoli inturgiditi e puntuti. Si libera di tutto ed ora è nuda.
Si adagia lanquidamente sul letto.

-Iniziate... a vostra discrezione. Singolarmente o assieme... come volete, fatemi tutto quello che desiderate. Davanti, dietro... in bocca, ma vi prego... vi scongiuro... fatemi riprovare l'orgasmo. Mi manca troppo...!-

E' la regina a precipitarsi!
Si toglie tutto e nuda le si mette fra le gambe. Le sue dita sono veloci e sapienti.
Molte... moltissime donne hanno conosciuto la sua lingua e tutte hanno goduto, spasimato, addirittura implorato che continuasse ancora!
Quella lunga lingua che riesce a picchiettare proprio sul clito!
Quelle labbra che strizzano e spingono!
I denti che mordono!
E ancora le dita che penetrano e strofinano forte proprio lì, su quel magnifico punto, dove il piacere diventa frenesia.
Si... la fica è strana, il clito deve cercarlo ma una volta trovato non gli da tregua.
La principessa s'inarca, tutto le è molto piacevole, sente un gradevole senso di calore dentro ma non è certo l'orgasmo.
Ma che la regina continui pure!
Che lecchi e strofini dentro... ancora e ancora.
Il principe è impaziente.
Vuole essere lui a farla godere, magari anche approfittando dell'opera preparatoria della madre. Si spoglia e mostra la sua verga, dura all'inverosimile. La principessa lo fa avvicinare e appena è a tiro, lo prende in mano e lo tasta bene. Le piace quella verga dura, accarezza il glande, la corona e il frenulo. Ora non indugia più, lo tira a se e lo lecca. Lo bagna bene con la sua saliva profumata e passa la lingua sull'asta. Lo prende tutto in bocca, il principe le tiene la testa e la fotte così. Colpi violenti che fanno arrivare la cappella direttamente in gola. Lui si guarda bene dal venire. Vuole solo eccitarla, prepararla al grande orgasmo che è sicuro di poterle provocare!
La principessa lo ferma.

-Che bella verga di carne avete... principe! Molto ben fatta, e questa grossa cappella che sembra un ariete! Queste grosse vene che vi adornano l'asta e il sacco, il simbolo della virilità, che contiene queste grosse noci! E... come sapete usarla convenientemente! Mille ne ho prese di verghe ma la vostra merita di stare in cima alla scala del valore. La voglio... ora subito... e la voglio dietro... fra le mie sode e consistenti natiche, lì... nel mio pertugio scuro. Voi... mia regina... sdraitevi, voglio leccare anch'io la vostra magnifica fonte del piacere, la sorgente del vostro miele! Vedete? Mi stendo sopra di voi, al vostro contrario... così potremo leccarci a vicenda. Voi... principe, osate! Sprofondate la vostra spada di carne nel mio fodero. A fondo. Senza riguardo... voglio sentirvi entrare, sforzare, rompere ogni resistenza. Fatemi godereeeeeee...-

Il principe osa.
Appoggia la testa del suo ariete e spinge.
Ritrae e spinge ancora fino a far entrare parte della verga. Ora è tutto dentro, sbatte contro le natiche sode. Prende a penetrarla furiosamente, mentre la principessa stacca la bocca dalla regina e lo incita, lo implora addirittura.

-Più forte principe... vi prego... siate lo stallone che scozzona la giumenta, voi il toro e io la vostra vacca... più forte... più forte! Voglio sentirvi fino nello stomaco!-

Ma nonostante il grande impegno di madre e figlio, l'orgasmo non vuole arrivare. Per la principessa è come vivere una perpetua aurora, intuire il sorgere del sole che mai si fa vedere!
La principessa vuole far cambiare pertugio al principe. Si mette sulle ginocchia e si stacca dalla bocca della regina. Prende con la mano, dietro di se, il grosso ramo duro di carne fremente e lo mette nella sua stretta conchiglia.
Ah... come stringe quella grossa verga!
Il principe si sente avviluppare e ricomincia il suo movimento... dentro e ritira... si ferma... lavora di bacino, dentro ancora a fondo, veloci movimenti ora!

-Principessa... non resisto più! La vostra fica sarà per traverso ma è la più dannatamente piacevole che ho avuto!! Sto per godere...-

.Venite principe, inondatemi dentro del vostro seme! Forse riuscirete a farmi godere. Venite e riempitemi. Vi prego... ora ora...-

Il principe si svuota con un urlo.
Si stacca.
Lui e la madre sono stravolti dalla fatica.
La regina a forza dileccare ha la lingua anchilosata.
La principessa assaggia, prendendolo con le dita, il denso liquido che le tracima dalla conchigla e poi chiede...

-Chi è il ragazzo?-

Risponde la regina.

-E' il mio giovane servitore...-

-Fatemelo provare... grande regina. Ditegli di venire da me...-

-Ma... principessa... ha un cazzettino da niente, deve ancora crescere... non potrebbe mai farvi godere...-

-Mai dire mai...-

Abbassa il calzone del ragazzo e studia il suo sesso. Il cazzetto sembra davvero un uccellino implume. Allunga la mano e lo tocca, gli alza l'asta. Poi lo prende in bocca, lo inghiotte tutto, ci gioca con la lingua. Appena sente che risponde alle sue linguate lo prende per il bacino e lo tira a se, in bocca.
E' lei che lo possiede!
Stacca un attimo e dice...

-Che buono sei! Proprio buono... chissà che sapore ha la tua sborra calda, ma prima ti voglio davanti e poi dietro... ma non venire! Cerca di farmi godere... capito? Ma trattieniti perché voglio berti, gustare il tuo sapore di ragazzo!-

Lo fa distedere su di se, lo prende in mano e se lo infila. Lo dirige con piglio sicuro. Prima davanti... poi alza le gambe, mette sotto di se un guanciale e lo prende nel suo garofano scuro.
Lo incita a prenderla. Forte, sempre più forte.
Ecco... lo vede quasi il sole stavolta!
L'orgasmo si sta per palesare! Ma poi, con suo sommo dispiacere, si nasconde di nuovo.
Stacca il ragazzo, lo prende in bocca, lo fa godere e lo beve.
Buono. Buonissimo.
Ora i suoi occhi sono su Dago.
-E... lui? Chi è?

-Ah... principessa... sapeste...-

E' il principe a rispondere...

-E' Dago... il mio fedele servitore, era un possente scopatore, pensate che lo chiamavano... l'uomo cazzo, ma poi una terribile esperienza con le monache di un convento gli ha minato la virilità, ora ha paura delle donne. Guardatelo... come tiene gli occhi bassi, ha timore di voi. Se potesse figgirebbe lontano mille miglia...-

La principessa guarda ora Dago con curiosità.

-Raccontatemi principe, nell'attesa che la vostra verga ridiventi dura come il ferro, ditemi delle monache...-

Mentre il principe le illustra i fatti accaduti, lei si masturba lentamente.
Le piace sentire quanto accaduto a Dago, questa storia la eccita. Che sia la volta che può godere da sola? Usando la sua eterea manina?
Ma anche questa volta rimane delusa. Niente.

-Fatelo avvicinare... che non abbia paura...-

Dago sta tremando!
Ancora rivive quelle tremende ore nel convento con le suore impazzite dalla libidine. Vorrebbe rifiutarsi ma è il principe che a forza lo trascina e spinge verso la principessa!
Ora è davanti a lei, tiene gli occhi bassi.

-Non aver paura... non ti farò del male come quelle cattive donne. Voglio solo giocare un pò con te... con il tuo batacchio di carne. Non vuoi farmelo vedere...-

Dago scuote la testa in segno di diniego.

-Davvero? Mi hanno detto che hai un magnifico cazzo! Talmente grosso, duro e lungo da non aver paragoni, davvero non vuoi farlo vedere alla tua bella principessa? Che ti vuole tanto?-

Ancora il diniego di Dago, ma stavolta meno convinto, la voce suadente della principessa lo tenta.

-Su su... fatti abbassare questo brutto pantalone... su da bravo. Ora la tua principessa te lo toccherà... Oh... MIO DIOOOOO...! Ma che portento hai fra le gambe! Sei meravigliosoooooo! Lo voglio... lo voglio...!-

Ma poi accorgedosi che Dago si sta inquietando torna ad usare il suo tono morbido e convincente, intanto pensa...
"...se non godo con questo cazzo... mi rassegno proprio...".
La sua mano si muove leggera su quella grossa verga.
Le dita accarezzano senza stringere.

-Che gran cazzo hai! Vuoi farlo assaggiare alla tua principessa?-

Ora ottiene un timido assenso e lei inizia a leccarlo, a fatica riesce ad insereriselo in bocca. Ci gioca a lungo, lo bagna bene, sa che farà fatica a prenderlo nella sua natura stretta.

-Ora... vorrai che la tua principessa goda di questo tuo magnifico arnese? Ci giocherò con molta tenerezza e farò tutto io, vuoi o mio dolce Dago?-

Vinta la sua resistenza lo fa sdraiare a terra, lo scavalca con una gamba, si abbassa e lo prende con le due mani, se lo appoggia sulla conchiglia e si abbassa..
E SI SENTE SQUARTARE da tanto è grosso!
Lo sente sforzare e sente un calore immenso! Si alza e sputa ripetutamente sull'enorme cappella tesa, si abbassa ancora. E decisa a prenderlo dentro e spinge, si sente allargare poco a poco e infine..
LO SENTE DENTRO... TUTTO!
E' enorme e si sente piena come mai le è successo.
Ora si mette in azione, spera che sia la volta che proverà nuovamente quegli orgasmi spamodici che conosce e che le mancano, si alza lentamente fino quasi a farlo uscire e poi ricade, prima lentamente e appena può velocemente e con molta determinazione.
Vuole godereeeeee, vuole impazzire dal piacere...!
Le piace questo cazzo enorme... lo sente dentro di se, le riempie il ventre, ma l'orgasmo... latita ancora.
Si stende sul petto di Dago, ora il suo prosperoso seno è schiacciato contro il suo petto, porta le mani dietro e si apre le natiche.

-Prendetemi principe, inserite nuovamente la vostra spada. Inculatemi con tutte le vostre forze. Vi prego... vi prego. Proviamo tutti assieme, tu ragazzino... mettiti qui vicino a me e dammelo in bocca. E voi illustre regina... strizzatemi i seni, martirizzatemi i capezzoli... stritolateli con le vostre dita... usate le vostre lunghe unghie! Su... vi scongiuro... tutti assieme, proviamo ancora...!

Ora è un gruppo compatto.
Ha due verghe che le scavano i buchi, un cazzetto giovane dal buon sapore in bocca e le dita della regina che le torturano i seni.
Dovrebbe godere, no?
Povera principessa!

Ma voi... gradevoli lettrici, non avete compassione di lei?
Lei non può avere quello che ognuna di voi al suo posto, avrebbe a dismisura e cioè... orgasmi su orgasmi.
Non è così?
Invece nulla. Nulla.
Si ritirano delusi.
Poi la principessa vede il grosso cane nero.

-Rimane quel cane...-

E' sempre il principe a raccontare.

-Era il cane del convento. E' stato usato dalle suore oltre ogni misura. Anche lui ha paura...-

-Davvero? Povero animale... fatelo avvicinare... vi prego. Tanto vale provare anche lui. Che mi costa?-

Anche il grosso cane nero recalcitra, proprio come Dago poco prima, devono tirarlo vicino alla principessa.

-Povero caro... ma che ti hanno fatto? Ti usavano per i loro sollazzi? Chissà quanto ti hanno sfruttato...-

Si è messa in ginocchio a fianco del grosso animale, le sue mani accarezzano ora la testa, ora il dorso.

-E tu... bello... godevi di loro? Se tu potessi raccontare!-

La sua mano passa sul petto, lungo il fianco e raggiunge il ventre.
-Povero piccolo... usavano e abusavano di questo? Senti come tremi. No no... ora ti accarezzo io... vedrai...-

La sua mano accarezza il rigonfio dell'asta dellanimale, con delicatezza scopre il pene canino tirando indietro la pelle che lo ricopre. Ora guarda con curiosità la carne tesa coperta di vene.

-Questo usavano quelle pervertite? Uhmm... senti come ti diventa duro! E che grosso sei! Sei un vero portento... chissà quanto ti hanno fatto sborrare quelle monache!-

Il pene del cane è cresciuto a dismisura, la principessa tira ancora di più la pelle fino a scoprire la grossa noce di carne a circa metà della verga. Questa noce... in natura, s'inserisce nella vagina e impedisce di liberarsi. E... serve come tappo per evitare che lo sperma esca.

-Guarda come sei grosso... ora sai che faccio? Voglio leccarti... voglio prendere in bocca il tuo cazzone!-

Ora si piega fin sotto il ventre e la sua lingua passa lungo tutta la verga. Lo prende in bocca e istantaneamente l'animale, eccitato, le riversa in bocca un getto del suo seme, lei inghiotte tutto.
Si rialza.

-Aiutatelo... fatemelo salire sulla schiena, ora mi metto a pecora e voi lo aiutare a prendermi, dovete spingerlo dentro fino a farmi entrare quella grossa noce di carne dura e mi scoperà all'infinito, forse riuscirà a farmi finalmente godere!-

Ora è piegata carponi.
Il principe e Dago prendono il grosso animale e lo sistemano sulla groppa della principessa. Il cane si muove spasmodicamente cercando di penetrarla, questo avviene con l'aiuto di Dago che prende in mano la verga e la sistema, la spinge e questa entra.
Ora il cane la sta montando come monterebbe una cagna.

-Tutto... tutto... spingetelo dentro tutto! Voglio che quella grossa palla di carne dura mi entri dentro e si ancori in modo da non poter più uscire! Fatelo entrare tutto...-

A fatica la grossa palla forza e riesce ad entrare.
Ora i movimenti sono più veloci e sicuri, Dago e il principe tengono il cane e lo aiutano.

-Si si... così... dacci dentro! Oh... come ti sento! Mi stai davvero riempiendo il ventre! Dai continuaaaaa... Lo sento arrivare, fatelo continuare... sento arrivare l'orgasmo! Eccolo eccolo!
MA E' MERAVIGLIOSOOOO!
Finalmente godo ancora e ancora. Fatelo scopare ancora... che non smetta mai!-

Ora i suoi orgasmi sono così tanti e ravvicinati che diventano uno UNICO e INFINITO!
Urla, smania, geme.
Implora che il grosso animale la scopi ancora!
Esso sta continuamente godendo e inonda il ventre della principessa di una quantità enorme di sperma canino.
Quanto dura?
Un'eternità.
Alla fine stremata la principessa accetta di essere liberata dal cane. Lo abbraccia e lo bacia riconoscente e dice.

-Ti sposerò... bel cagnone mio! Sarai il signore di questo paese. Siederai acconto a me sul trono e ogni momento della giornata mi scoperai come oggi!-

L'incantesimo è svanito.
La sua fica ora è normalmente situata al posto giusto.
Ha goduto tantissimo ed ha neutralizzato la maledizione.
E' felice.

Come vedete siamo arrivati al lieto fine.
La regina, il principe, Dago e il ragazzo vengono generosamente ricompensati.
Certo che rimane loro un rammarico, quello di non essere riusciti, loro, a far godere la principessa. Ma se ne fanno una ragione.

Ah... si... durante il viaggio di ritorno ricompongono il loro menage sessuale, la regina è sempre al comando, decide come e cosa fare, ma ci sono delle novità.
Il principe è preso da un'assurda curiosità.
Chiede spesso al ragazzo e a Dago cosa si prova a prendere nel culo un robusto cazzo duro. Non soddisfatto dalle loro spiegazioni, complice sua madre la regina, si decide a provare..
Prima il ragazzo e poi Dago... lo prendono nel suo deretano.
Il principe gode orgasmi prima sconosciuti.

Ecco finita la mia fatica.
Come si suol dire...

Larga la strada,
stretta la via...
raccontatemi la vostra
che vi ho detto la mia.

Ah... la morale? Per chi dubita che un cane possa governare un principato provi a fare un paragone con il nostro paese da vent'anni a questa parte!

T.

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