Chi è Semiramis

Scritto da , il 2018-05-03, genere dominazione

Vogliamo raccontarvi a questo punto chi c’è dietro Semiramis.
Io e la mia compagna abbiamo sempre condiviso la passione per il sesso, tra noi non ci sono segreti, abbiamo sempre convissuto bene raccontandoci di tutto. Io ho scoperto la sua bisessualità per caso con la cronologia del suo cellulare.
Dovete sapere, infatti, che lei ha una vera e propria dipendenza dal porno che ho contribuito ad aumentare negli ultimi tempi. Abbiamo molto spesso rapporti completi ma adoriamo soprattutto i preliminari, tanto che spesso preferiamo masturbarci. Lei, solitamente, lo fa la mattina appena sveglia e la sera per dormire e non c’è verso di toglierle questa abitudine. Quando siamo andati a vivere insieme ha subito manifestato questa esigenza di masturbarsi guardando i porno e io ci ho trovato subito gusto. Di solito mettiamo il pc in mezzo al letto e li guardiamo insieme ma prima lei compie un vero e proprio rituale: toglie le mutande e inizia a cercare il porno, sfogliando tra le varie categorie. Quando finalmente ha trovato quello giusto si infila sotto le coperte, allarga le gambe e inizia a masturbarsi.
Io non ho tanto bisogno di guardare il video perché lei mi fa eccitare tantissimo. Quando finiamo ripongo il computer e ci addormentiamo. Questo dura già da un anno, da quando abbiamo sperimentato un’empatia sessuale di alto livello.
Lei è una donna molto complessa col sesso, basta una parola fuori posto e perde l’eccitazione e parimenti quella giusta la fa godere fino allo svenimento. E’ sempre stata una leader, nella coppia è stata sempre lei a mettersi sopra quando vuole essere penetrata. Dice che solo lei conosce il ritmo per godere al meglio e quindi è come se con la sua fica carnosa mi scopasse lei il cazzo.
Comunque quella sera dopo aver terminato di scrivere la seconda parte di “Cronache di un cornuto” io e la mia compagna eravamo alla scrivania a rileggere il racconto per pubblicarlo e riprendemmo il discorso della dominazione. Lei mi fece capire che la eccitava molto, datosi che in lei la bisessualità sfociava verso tendenze maschili. Iniziammo quindi ad informarci maggiormente su internet e capimmo bene cosa faceva al caso nostro. Dovevamo dar vita ad una relazione in cui lei portasse i pantaloni tra i due, una relazione in cui si distinguesse da vera amazzone quale era niente borchie, tacchi a spillo o frustini ma lei doveva essere al centro della nostra relazione, doveva diventare una mantide da soddisfare. Ci venne quindi l’idea di stipulare una specie di accordo, ci infilammo a letto e iniziammo a parlarne. Non eravamo ancora pronti per un’esperienza in cui io, da bravo cornuto, la facessi scopare da un altro davanti ai miei occhi ma dovevamo iniziare a trasformarla in una vera mistress e la chiave ero io. Puntavamo soprattutto ad una sua dominazione psicologica nei miei confronti e c’erano tutti i presupposti. Le chiesi se volesse essere servita da me e specificai che da allora avrei svolto tutte le faccende ma a patto che lei me lo comandasse per ricevere quella spinta sessuale a motivarmi. Inoltre tra gli accordi lei mise al centro il suo godimento. Per il momento io non dovevo più penetrarla, e lei non mi avrebbe masturbato o praticato sesso orale, io invece dovevo farlo. Volle anche che io non venissi sempre nei nostri giochi sessuali all’inizio quasi mi chiese un’astinenza tale da poter avere un orgasmo solo una volta al mese poi ridusse perché mi vide visibilmente preoccupato. Il giorno seguente, essendo domenica, avremmo potuto provare questo nuovo stile di relazione e per questo mi disse che prima di iniziare quella sera mi avrebbe concesso un bel orgasmo.
Aprì il comodino al suo fianco e prese il lubrificante che usavamo di solito, scherzava dicendo che quello che stava per fare era utile ad affermare il suo predominio su di me. Io ero molto eccitato e lei sapeva cosa dire, mi fece sentire umiliato e sottomesso sin da subito. Si infilò tra le mie gambe e mi ordinò di alzarle in aria mentre ero sdraiato nel letto. Mi sputò sul cazzo e iniziò a segarmi poi, mi passò il lubrificante e mi disse che dovevo toccarmi i capezzoli come una donna. Godevo e la sua sega selvaggia era spettacolare come al solito. Così prese anche lei il lubrificante e mi ordinò di continuare la sega dicendomi che ora il mio cazzo non l’avrebbe più toccato e iniziò invece a toccarmi il buco del culo. Ora stavo davvero per impazzire e lei accorgendosene ribadì che comandava lei e che ero un porco sottomesso…quelle parole erano molto di più di una scopata per me così il dito iniziò ad entrare, fece piano, sapeva come fare ed io le avevo sempre chiesto di farmelo anche perché lei era al corrente del fatto che più di una volta mentre ci masturbavamo sui porno gay mi ero ficcato qualche dito su e non solo, ma, ora era la prima volta che era lei a farlo. Iniziò a stringermi le palle, senza farmi male e mi ripeteva: “Ma che uomo sei” col suo ghigno da gran porca. Io allora fremendo dall’eccitazione le chiedevo:” Dimmi chi è che comanda” e lei subito: ”Io… muoviti a venire che non ho tempo per te”. Non lo ressi più, il cazzo aveva perso vigore a causa delle ormai due dita con le quali lei mi scopava il culo e che avevano contribuito ad accentuare la mia goduria e umiliazione, lei mi ripeteva, chiaramente eccitata ora, che avevo un cazzo piccolo che lei non voleva più segare. Mi diceva che dopo quelle dita in culo io le avevo consegnato quella poca dignità che mi era rimasta e io confermavo tutto…poi iniziai a sentire delle contrazioni che mi partivano dal culo, il cazzo tornò improvvisamente durissimo e sborrai, lei quasi incurante mi ripeteva che ormai solo le dita in culo mi avrebbe messo e che io potevo aspirare solo al permesso di segarmi con le mie mani. Quando i miei spasmi di orgasmo terminarono lei si chinò raccogliendo la sborra dalle mie mani e dalla mia pancia mi disse di aprire la bocca e me la fece colare lentamente sulla lingua mi disse, inoltre, che quella potevo considerarla come la sua sborra perché un uomo come me non poteva emettere seme.
Si tolse le mutande, era un lago e sotto i miei occhi iniziò a toccarsi dicendo che accettando quelle dita in culo avevo firmato l’atto della mia sottomissione a lei. E io prontamente risposi: “Sempre, comandi tu”.

ALCUNE CONSIDERAZIONI.
Graditi commenti di slave e mistress, non facciamo parte della minoranza dell'erotismo radical chic. Siamo qui per parlare di porcate e per masturbarci.
BUON ORGASMO, SEMIRAMIS.

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