Cornuto di mia moglie e di mio fratello- 3 - Luna di miele in tre

Scritto da , il 2018-03-10, genere incesti

Mio fratello era apparso alquanto contrariato dal fatto che mia moglie mi avesse succhiato il membro dopo che mi ero masturbato ed ancora meno gli era piaciuto il fatto che avesse leccato ed ingoiato il mio sperma.

-Bene......se avete finito di fare i maiali davanti a me...staccatevi e tu vai a dormire nell'altra stanza!-

Aveva tuonato con tono seccato rivolgendosi a me.

Al mattino prima di chiamare la colazione in camera,ci eravamo scambiati di letto e quando l'anziano cameriere aveva bussato alla porta,ero andato io stesso ad aprire.

Mia moglie che avevo lasciato a letto,era subito apparsa sulla soglia della porta coperta solo da una leggera vestaglia di seta trasparente e quasi contemporaneamente,era entrato anche mio fratello con indosso un accappatoio di spugna col logo dell'albergo ricamato sul petto.

Alla loro vista il cameriere,abbozzando un sorrisetto ironico,aveva chiesto:

-Avete trascorso una buona nottata?-

-Ottima!-

Aveva risposto mio fratello contemporaneamente a me.

L'uomo,dopo aver poggiato il vassoio sul tavolo e senza mai abbandonare quel sorriso d'ordinanza era rimasto ritto in attesa con lo sguardo rivolto verso di me e mia moglie che mi era venuta accanto.

-Che fai li impalato Sandro....fai il tuo dovere di ospite no!?-

Mi aveva detto mio fratello invitandomi a dargli la mancia.

Incassati i dieci euro,l'elegante e ironico cameriere,aveva ringraziato mia moglie e mio fratello ed era uscito.

Al termine della colazione mio fratello mi aveva mandato a fare la doccia nel bagno dell'altra stanza invitandomi poi a scendere ed aspettarli in giardino perché loro volevano trattenersi ancora un po' a letto.

Quando sono scesi,era già ora di pranzo ed io li stavo aspettando nella hall.

Nella sala da pranzo a servirci era lo stesso cameriere del mattino che mi aveva già rivisto quando ero sceso ed aveva anche notato che mia moglie era scesa accompagnata da mio fratello.

Durante il servizio,tutte le attenzioni erano state riservate a mia moglie e mio fratello relegando me al solo compito di lasciargli la mancia quando ci siamo alzati.

Poi,mentre loro erano rimasti a conversare in giardino,io ero salito in camera a preparare i bagagli in quanto quel pomeriggio stesso ci saremmo trasferiti in treno alle Cinque terre per tutto il periodo della luna di miele.

Alla reception,era venuto a salutarci personalmente il direttore complimentandosi con noi ed augurandosi di poterci ospitare ancora.

Per inciso:Avevo speso un patrimonio per quell'unica notte!

A Vernazza per loro che si presentavano come gli sposi,avevo preso in affitto un appartamento che affacciava sull'incantevole porticciolo mentre io alloggiavo in un albergo di Monterosso e la nostra frequentazione avrebbe avuto inizio in occasione di un incontro casuale in una trattoria in piazzetta.

I giorni trascorrevano in modo magnifico e mia moglie e mio fratello,approfittavano di ogni occasione propizia per fare l'amore.

Naturalmente di notte quando io li lascivo soli per tornarmene a Monterosso ma anche di giorno quando percorrevamo i rinomati sentieri di quella zona.

Ovviamente la romantica via dell'amore che risvegliava passioni alle quali gli amanti non riuscivano a contenersi ma anche altri luoghi,talvolta impensabili li inducevano ad amplessi appassionati ed urgenti mentre io controllavo che non venissero disturbati.

Hanno fatto l'amore sul terrazzo del Belforte,sulla torre del castello,in barca dentro la grotta della Maimuna e poi anche nel parco o addirittura dentro le abbazie che incontravamo lungo i nostri sentieri.

Mio fratello era dotato di una fantasia ed una spregiudicatezza sessuale che lo spingevano ad infrangere ogni tabù ed in questo,mia moglie lo assecondava entusiasta.

Quando eravamo arrivati all'abazia di monte nero,l'atmosfera deserta era davvero magica in quell'ameno luogo santo affacciato sul mare.

La chiesa era aperta e i due,come in preda ad un raptus,non hanno saputo resistere.

Come sempre lei era senza mutande e mentre io ero fuori a controllare che non vi fossero visite sgradite,lui l'aveva appoggiata alla colonna dell'acquasantiera e sollevandole una coscia,aveva cominciato a chiavarla in piedi.

Scopavano oramai senza controllo e le grida di mia moglie e i grugniti di mio fratello rimbombavano nell'ambiente come fosse un'osceno rito satanico.

-Vieni...vieni....vieni anche tu!-

Aveva gridato ansimando mia moglie rivolgendosi a me.

Quando mi ero avvicinato lei era appoggiata con la testa su di una panca e con la gonna sulla schiena mentre da dietro mio fratello la stava inculando.

-Tiralo fuori....tiralo fuori e fatti una sega....godi anche tu insieme a noi....-

Aveva rantolato mia moglie col corpo scosso dai dai potenti fendenti che si alternavano nella fica e nel buco del culo.

Grida oscene e blasfeme erano rimbombante come boati nel momento in cui io sborravo per terra e mio fretello riempiva il corpo di mia moglie scosso da terribili convulsioni.

Quando tutto pareva essersi placato,mia moglie giaceva supina sulla panza con il corpo ancora tremante,il respiro affannoso e le gambe aperte e abbandonate con i piedi sul pavimento.

A quella vista non avevo saputo resistere,mi ero inginocchiata come in preghiere davanti a lei ed avevo cominciato a leccarle la fica grondante di sperma.

L'avevo fatta godere ancora con la mia bocca mentre di guardia sul sagrato c'era mio fratello.

Quella era stata l'unica volta in cui ero stato chiamato a partecipare durante le nostre escursioni sui sentieri.

Com ho già detto,non hanno perso l'occasione di farlo davanti ad ognuna di quelle chiese che affacciavano sul mare.

L'avevo anche fatto appoggiati al muro esterno di Santa Croce,una chiesetta immersa in un boschetto di vegetazione mediterranea.

Un lunedi mattina all'inizio della seconda settimana,quando ero andato da loro,mia moglie era sola in casa.

Mio fratello si era vestito ed era uscito prima che io arrivassi.

Verso mezzogiorno mia moglie che già dava segni di insofferenza per il suo ritardo(C'è da dire che mia moglie,come mi aveva anticipato mio fratello,era una donna fedele al suo uomo ma anche molto gelosa)mi aveva chiesto di accompaganrla per andarlo a cercare.

Mentre si preparava per uscire,già si lasciava sfuggire parole di fuoco:

-Quello stronzo sarà con quella troia in questo momento.

L'ho vista sai come lo guardava quella milanese del cazzo ieri sera.-

Si riferiva alla bella serata che avevamo passato in quella trattoria tra i carrugi dove si cantava e si rideva in allegra compagnia dopo che avevamo finito di cenare.

Effettivamente vi era una bella signora accompagnata dal marito che conversava e rideva di gusto con mio fratello senza risparmiargli occhiate sensuali ed ammiccanti.

Mentre scendevamo le anguste scale che ci avrebbero condotti proprio a quattro passi dalla piazzetta ancora piena di barche a secco,aveva continuato ad imprecare contro l'amente che sicuramente la stava tradendo con una "Troia" come continuava a ripetere lei in preda ad un ira senza freni.

A nulla potevano i miei tentativi di calmarla.

Dopo aver girato tutto il paese andandolo a cercare in ogni locale ed in ogni angolo in cui loro avevano fatto l'amore ed essersi persino spinta oltre quella piccola galleria che porta agli appartati scogli sul mare,con gli occhi carichi di desiderio di vendetta,mi aveva preso per mano e mi aveva detto:

-Vieni...vieni con me...saliamo su in casa e andiamo a scopare alla faccia sua!

Lo voglio fare proprio cornuto come lui sta facendo con me!

Il bastardo!-

Entrati in casa,bofonchiando qualcosa di incomprensibile,con fare nervoso mi aveva slacciato i pantaloni e si era inginocchiata davanti al mio membro impreparato a quella improvvisa attenzione.

Benché fosse piccolo e molle,le sue labbra me lo avevano rapidamente reso turgido e ben dritto:

-Sai che hai un bel cazzo Sandro....non ci avevo mai fatto caso e adesso me lo voglio proprio gustare.....hai un preservativo?-

Mi aveva chiesto con tono deciso.

-No...no...non ce l'ho..non ne ho mai avuto bisogno!-

-Be allora rivestiti e scendi qui sotto a comprarlo in farmacia.-

Mentre ero sull'uscio per uscire,mi aveva richiamato:

-Vieni qui Sandro...lascia perdere....ti voglio sentire bene dentro...voglio sentirmi scaldata dal tuo seme così impara quello stronzo!-

In quel momento avevo la mente confusa e non ricordando che mio fratello mi avesse detto che prendeva la pillola e che mia madre quando eravamo fidanzati mi aveva raccomandato di non combinare guai le avevo chiesto:

-Ma come vuoi che ti scaldi col mio seme...non è pericoloso?

-Ma che pericoloso e pericoloso!

Anche se tuo fratello mi ha fatto interrompere la pillola,non c'è nessun pericolo,sono incinta già da due settimane e tu mi hai portata sull'altare che ero già gravida.-

Quella rivelazione mi aveva lasciato stordito per alcuni secondi come se avessi ricevuto un pugno ma subito dopo la mia libido aveva avuto il sopravvento ed il mio cazzo si era gonfiato come mai avrei potuto immaginare.

Mia moglie era incinta e ad ingravidarla era stato mio fratello!

Ero arrapato come una bestia!

Nuda sul letto era bellissima come l'avevo vista la sera delle nostre nozze e come di rado mi aveva consentito di vederla mio fratello.

Col cazzo che mi scoppiava ed il cuore in gola l'ho leccata!

Mi ha leccato.

L'ho baciata e ci siamo baciati.

Poi abbiamo fatto l'amore.

Io ero vergine e lei sapeva che quella era la mia prima volta con una donna ed era anche la prima volta che mi si richiedeva un ruolo attivo.

La regista di quel mio primo amplesso era stata lei e lei mi aveva fatto provare tutte le posizioni ed i piaceri che poteva regalarmi l'amore con una donna.

Lei aveva già goduto diverse volte con la mia bocca ed anche col mio membro dentro di lei e benché dovesse controllare che non me ne venissi precocemente,era riuscita ad avere un orgasmo.

Immerso in quel paradiso sconosciuto nel quale lei mi aveva accompagnato con il suo corpo e con le sue parole,mi rendevo anche conto che la mia resistenza era dovuta alla sua abilità nel controllare le mie esagerate reazioni.

Quando oramai ero quasi sul punto di non ritorno lei contorcendosi e col fiato corto aveva gridato:

-Sto per venire....godi anche tu....vienimi dentro....ahhhhh....godo....godooooo......sborra.....sborraa......-

Abbiamo goduto insieme e mentre ero ancora dentro di lei con la sua lingua che rovistava la mia bocca,si era aperta la porta ed era entrato mio fratello.

Segue







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