La carriera ha un prezzo - 2 parte

Scritto da , il 2017-11-23, genere etero

Proseguiamo con i racconti dei miei “scatti” di carriera…
La prima cosa che ho imparato è tenersi buono il proprio capo, ed in questo devo ammettere di essere una maestra! Vi ho già raccontato in altri episodi quanto abbia cura del mio amministratore delegato e quanto lui apprezzi le mie “cure”…ma “repetita juvant” e allora vi racconterò altri episodi significativi della mia scalata professionale.
Il mio capo, che chiamerò Lui, è molto esigente e pur avendo ormai 50 anni è iper-attivo sessualmente, molto più che un qualsiasi trentenne segaiolo e inesperto.
Ovviamente approfitta della mia volontà di far carriera e della mia ninfomania per i suoi porci comodi, ma per me va bene qualsiasi cosa per soddisfare entrambe le mie “patologie”.
Quando entro nel suo mega-ufficio mi sento subito osservata per valutare il mio grado di erotismo nel vestire, se e Lui è abbastanza arrapato mi costringe a sottostare ai suoi voleri da maschio dominante.
Regolarmente, tutti i giorni, coglie sempre l’attimo per chiamarmi per studiare “dei progetti”, mi sottopone delle carte effettivamente da valutare insieme, accanto a lui comodamente seduto nella sua grande poltrona dirigenziale in pelle. Dopo un po’, con grande disinvoltura, si slaccia i pantaloni di un meraviglioso tessuto fresco-lana fumo di Londra, li tira giù sino alle ginocchia insieme ai boxer neri, e inizia lentamente a masturbarsi come se nulla fosse, toccandomi le cosce da sotto la gonna e continuando a parlare di lavoro. Lui ha un uccello enorme, grosso e dritto, con una cappella spettacolare, pieno di venature pulsanti, duro come il marmo, due coglioni giganti e pieni…il sogno di tutte le donne! La sua mano curata e profumata di Acqua di colonia fa su e già voluttuosamente lungo il cazzo, io non posso fare a meno di guardarlo distrattamente, ma il suo acre profumo mi inebria e mi offusca la mente, Lui lo sa benissimo…mentre parliamo e esaminiamo i progetti mi prende per il braccio, e senza dire nulla di preciso mi tira giù tra le sue cosce pelose e muscolose da ex calciatore, la sua mano passa tra i miei capelli e mi spinge senza tanti complimenti sul suo pisellone, che ingoio senza altrettanti complimenti…inizio un favoloso pompino, succhiando e ciucciando, leccando e masturbando quel meraviglioso bastone di carne, mentre Lui esamina progetti e planimetrie con fare distratto, tenendomi la testa dolcemente ma decisamente premuta sul suo cazzo…mi chiede qualche parere, stacco la bocca dalla cappella e lo esprimo, per tornare a fare il mio dovere di troia e project-manager del capo. Lui è semisdraiato sulla poltrona, gambe aperte, io in ginocchio a spompinarlo…ogni tanto sorseggia un po’ di caffè, ogni tanto entra la sua segretaria personale che mi trova in quella posizione, ma dopo il primo sorriso fa finta di nulla…ogni tanto tocca anche a lei soddisfare le sue voglie. Il mio capo ha una resistenza sessuale eccezionale, mi tocca succhiare quel bestione per interi minuti, la mascella mi duole, provo a masturbarmelo in bocca velocemente, a leccargli le palle, a ficcargli un dito nel culo per stimolarlo ma comunque ci mette un sacco a venire! Poi però, mentre studia e mi parla di lavoro, sento un leggero tremore delle gambe, ma dal suo viso non traspare la minima emozione, e allora una serie di fiotti grumosi e caldi di sborra mi inondano la bocca e mi arrivano in gola…mi sorprende sempre, non faccio mai in tempo a evitare le prime schizzate…e comunque devo tenere la bocca chiusa e ingoiare tutto lo sperma, per timore di sporcarci entrambi; Lui è veramente una fontana di sborra! Finita l’eiaculazione, mi lascia sul cazzo per pulirlo bene, lo lascio ammosciare leggermente e deglutisco lo sperma e subito dopo riprendiamo a lavorare come sempre. Questo succede tutti i giorni!
Qualche tempo fa, Lui ha ricevuto in ufficio il nostro direttore di filiale in Senegal, mr. Tamiru, per pianificare l’apertura di altre sedi. Avevo sentito solamente al telefono mr. Tamiru, molto simpatico e quando Lui mi chiama nel suo ufficio e me lo presenta trovo che è anche un bell’uomo, di circa 40 anni, bel fisico snello e elegante, tipico dei neri di quella regione. Ci mettiamo intorno al tavolo a consultare progetti e carte, e mi sento subito gli occhi addosso dei due maschi, come una preda puntata nella savana…il mio capo mi riempie di complimenti e occhiate morbose, Tamiru ride e strizza l’occhio voglioso…mi sento in serio pericolo! I due mi mettono in mezzo, Lui inizia a palparmi il culo in modo elegante e leggero ma senza equivoci…sento le mutandine bagnarsi…è più forte di me…vampate di calore mi attraversano il corpo ogni volta che Lui si avvicina alle mie cosce. Le sue dita corrono sulla mia schiena, sembra che la camicetta bianca di raso non esista, poi scende sul culo, va sotto la gonna mentre parla e illustra i dettagli della planimetria, e risale sulla coscia interna, sino alla fica…un brivido mi uccide! Mr. Tamiru è concentrato sul lavoro, forse vede forse no, è bravo a fingere…ma poi Lui sentenzia “vabbè signori, facciamo una pausa?…la serata è ancora lunga…Marinella, perché non ci prepari un caffè? E magari intrattieni il nostro ospite come sai fare tu?!…” il suo sguardo e il tono non ammettono repliche e rifiuti…Vado alla macchinetta del caffè, ne porto tre in stanza, poi vado davanti al Tamiru, lo guardo con un sorriso smagliante da vera puttana, mi inginocchio davanti a lui con naturalezza, gli slaccio i pantaloni come se dovessi fare qualcosa di importante, gli abbasso le mutande bianche e mi trovo davanti un enorme pisellone nero, penzoloni e già un po’ duro, con dietro due palle impressionanti. Confesso, non ho mai fatto sesso con un negro e la cosa mi piaceva ma mi spaventava anche, per ovvi motivi! Incuriosita, lo afferro in mano, è pesante…lui mi guarda divertito, poi sorride a Lui compiaciuto del mio imbarazzo, inizio a masturbarlo lentamente, lo scappello piano piano…il glande è già gonfio e rosso fuoco…un odore acre e intenso mi penetra nelle narici…lo sego tenendolo per le palle, lui mi ride dall’alto, mi si ingrossa in mano a vista d’occhio, sempre di più…apro la bocca e me lo infilo dentro, sino in gola e inizio il mio bel pompino al primo negro della mia vita!
Succhiandolo per bene, il cazzone si indurisce e si ingrossa come un tronco, è enorme, faccio fatica a ingoiarlo tutto…lo masturbo quasi con due mani e quasi non riesco a piegarlo, scopro la vera leggenda del cazzo dei neri a mie spese!
Mr. Tamiru inizia a godere, mi tiene per la testa, non mi lascia molta manovra…il mio Lui mi guarda divertito, nel frattempo si è seduto sulla sua poltrona e si masturba guardandoci…io continuo il pompino, curiosa e eccitata, sento la fica in fiamme…lo rivesto di saliva per scorrere meglio su quella meraviglia d’ebano, la cappella mi ingorga la gola, lo sento pulsare come un treno…dopo un po’ mr. Tamiru pronuncia delle frasi sconnesse in senegalese…accelero la sega e la succhiata, sento che qualcosa sta per succedere…sono curiosa di come sborra un negro! Alla fine, il Tamiru mugugna qualcosa e poi un fiume di sperma sento che erutta dalla cappella, mi inonda la bocca…accidenti!!...mi tiro fuori il cazzo e mi schizza in faccia non so quanto sperma…sembra un elefante…dalla cappella fiottano schizzi dopo schizzi…sono un lago in faccia…cerco di leccare tutto ma è impossibile! Ma da quanto tempo non eiacula sto negro? Comunque, per professionalità dovuta, lo masturbo e lo spompino ancora, facendolo svuotare tutto…pulisco il glande con sapienti leccate, assaporando quel seme acidulo e grumoso, con grande soddisfazione del direttore di colore. Poi, per parità di diritti, passo subito in ginocchio a spompinare il mio capo, lasciando mr. Tamiru a pulirsi con dei kleenex in bagno.
Quando torna dal bagno, mi trova a cavalcioni del cazzo di Lui, che salgo e scendo come una troietta di segretaria qualunque, la camicetta aperta sul petto e le mie piccole tette all’aria che sobbalzano…il suo cazzone nero subito torna dritto, si masturba e ride, facendoselo diventare un’altra volta enorme! Si avvicina a noi, mi si mette di lato ed io non posso non afferrarlo e mettermelo in bocca, succhiandolo come un’idrovora! Il cazzo di Lui mi sfonda la fica e quello di mr. Tamiru la bocca…sono inebriata…cavalco il mio capo e spompino un cliente…credo di aver avuto un paio di orgasmi insieme…poi Lui gentilmente mi solleva dalle sue gambe, mi mette a pecora sulla scrivania e mi offre gentilmente alla penetrazione dell’africano, il quale si punta dietro il mio culo, si sputa sulla cappella e mi penetra senza pietà nella figa!
E’ stata una sensazione meravigliosa…mai provata prima…un cazzo enorme, durissimo, venoso, mi spacca la vagina in due parti e affonda dentro di me con una veemenza mai provata. Subito, senza esitazioni, il Tamiru inizia a scoparmi, selvaggiamente, come una preda catturata, sento il suo enorme palo entrare e uscire senza nessuno sforzo, senza esitazione…mi tiene ferma per i fianchi con le sue mani forti e grandi da negro, ansima leggermente ma mi scopa senza nessuna fatica…io godo più volte, la mia vagina urla dal piacere, la testa mi esplode… il mio capo m’infila il cazzo in bocca e penso di averlo anche morso dai nervi…lo succhio vogliosa, gli vomito saliva sopra, sono senza freni…quel palo di carne nera dentro la pancia mi fa impazzire…poi il negro esce da me, si inchina e mi lecca selvaggiamente la fica, regalandomi dei piccoli orgasmi a ripetizione…poi si rialza e mi continua a scopare…è un viaggio metafisico nel sesso!
Sembra non voler smettere mai, poi si danno il cambio…mi entra dentro il mio Lui, ma il suo cazzo non è da meno e lo sento bene…affonda violento dentro...arriva alla pancia…mi fotte bene! Poi torna il negro, mi riscopa mettendomi anche il pollice nel culo senza complimenti…ogni tanto ci sputa dentro…temo!
Infatti, poco dopo si abbassa e inizia a leccarmi il buchino del culo, ci infila la sua lingua saettante e rosa, quasi scopandomi con quella…godo! Poi si alza, bagna bene la cappella e la pianta sull’ano, iniziando a spingere…d’istinto mi giro e protesto cortesemente in inglese “mr. Tamiru…no, la prego…la prego…è troppo grosso…mio dio...noooo!” ma il negrone mi sorride tranquillo e risponde “stai tranquilla…farà molto male, ma poi farà molto bene…zitta donna!” e spinge il cazzo dentro…mi spacca letteralmente il culo! La cappella si fa largo nello sfintere, mi dilania, sento i muscoli perianali dilatarsi e il membro entrare completamente…sono senza fiato…l’africano si ferma un attimo, mi dà tregua ma poi inizia a scoparmi senza pietà! E’ un’inculata epocale…inizio a non distinguere più il godimento dal dolore, mi dimeno sul tavolo come una zoccola violentata, il mio Lui ci guarda e ride sempre masturbandosi…mr. Tamiru mi domina, entra ed esce appena col cazzo, ho il culo in fiamme…ma godo! Poi esce e fa “accomodare” il mio Lui, il quale mi entra nel culo ormai sfondato senza problemi…mi scopa…ridono entrambi della loro preda…sento il suo cazzo tremare di piacere, il mio sfintere esplodere…mi masturbo sotto il tavolo e godo! Il mio Lui dopo l’ennesima affondata lancia un mugugno “Mary…Mary…cazzo, sto sborrando…eccomi troia, eccomi dentro di te….” E mi sento una vampata nel culo con lui che mi fotte a singhiozzo, sborrandomi dentro. Poi esce fuori, sporco di umori e sperma, e si accascia sulla poltrona, sorridendo a Tamiru, il quale mi rivolta sul tavolo a pancia all’aria, mi apre le cosce come un capretto e rientra nella mia fica con forza, scopandomi come un ossesso! Un paio di volte esce dalla vagina e mi entra un'altra volta nel culo, dandomi ancora sofferenza e piacere, poi riprende la scopata in fica, toccandomi con le sue mani nere ovunque…tette, cosce, bocca, fianchi…è un’ondata di sensualità e erotismo, un animale!
Non conto più gli orgasmi, il negro però sta per arrivare…sgrana gli occhi e esclama in inglese “Marinella…vengo…vengo…ti sborro dentro!” e senza aspettare un mio cenno, affonda il cazzone dentro il mio corpo lasciandosi andare ad una eiaculazione incredibile…ho sentito il fiume di sperma allagarmi dentro, violento e bollente…una sensazione incredibile! Ha continuato a scoparmi ancora per un pò, poi si è sfilato, lasciandomi una grande sensazione di aria e vuoto nel culetto e allora mi sono inginocchiata completando il servizio con un bel pompino, pulendo quel bastone fenomenale…Mr. Tamiru si è accasciato anche lui su una poltrona, soddisfatto e sorridente! Io sono corsa in bagno a rinfrescarmi il culo e la fica…ero un incendio di sensazioni e ormoni!
Ovviamente, la riunione è proseguita subito dopo con un intenso lavoro di pianificazione e organizzazione della nuova sede di Dakar, andata in porto con un grande premio produzione per la sottoscritta!
Ecco, oltre ad un altro balzo di carriera, quella è stata la prima volta con un bel cioccolatino!

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