La trappola

di
genere
incesti

Da quando Anna e Pina, rispettivamente madre e suocera di Claudio, si erano conosciute, tra di loro era subito nata una spontanea amicizia. Le due donne stava sempre insieme come due vecchie amiche, e Claudio ne era felice anche perché con il suo matrimonio la madre era restata sola. Era passato ormai oltre un anno da quando lui era convolato a nozze, e fino a quel momento le cose erano sempre andate per il meglio, ma poi la situazione prese una piega inaspettata, almeno per Claudio. Un pomeriggio Claudio, trovandosi nei pressi dell’abitazione di sua madre, decise di farle visita. Allora dal cellulare chiamò casa e quando, dopo molti squilli, la madre rispose, disse “ciao mà, sto sotto casa tua salgo a farti visita”. In circa due minuti era già sulla porta e bussò, e dopo almeno un altro minuto la madre le aprì. Lui entrò e trovo in casa anche i suoceri, Pina e Antonio, ma si rese subito conto che c’era qualcosa di strano: la madre aveva il viso rosso come un pomodoro maturo ed era in vestaglia, mentre i suoceri mostravano un evidente e malcelato imbarazzo, almeno quanto quello di sua madre. Dalla porta semi aperta della stanza di sua madre, notò il letto sfatto, che a quell’ora di pomeriggio era un fatto strano, anche conoscendo la meticolosità di sua madre, la quale tra l’altro non riusciva a guardarlo in faccia e continuava a pronunciare frasi sconnesse. Claudio non era uno stupido, e non gli ci volle molto a capire quale fosse la situazione: quei tre stavano facendo sesso! Ecco spiegato quel forte legame tra Anna e Pina. Il ragazzo si trattenne appena un paio di minuti e si congedò. Che la madre avesse una sua attività sessuale poteva risultare anche normale, d’altronde i suoi 60 anni se li portava bene e le sue prorompenti e abbondanti forme potevano essere ancora un’attrazione per i maschi, ma che lo facesse con entrambi i con suoceri, beh, questo non gli sembrava del tutto normale. Il giorno successivo ricevette una telefonata dalla suocera che gli chiedeva di passare a casa sua dopo il lavoro, così alle 17.15 lui la raggiunse. In casa c’era solo Pina, e lo fece accomodare sul divano offrendogli una bevanda. Pina aveva 57 anni, bassina e tutte forme, quelle donne che sembrano disegnate con il compasso: culo sporgente e cosce carnose, fianchi rotondi e seno di una quarta misura che sembrava più grosso in una donna di soli 155cm. Pina andò subito al sodo, e chiese al genero cosa l’avesse turbato il giorno prima, visto il modo come se ne era andato. Lui rispose altrettanto chiaramente “e me lo chiedi? Pensi che non abbia capito cosa stavate facendo?”. Pina, cercando di assumere un tono materno e comprensivo, rispose “non sei un ragazzino, hai 29 anni, certe cose le devi capire. Anche se siamo tua suocera e tua madre, anche noi siamo donne, e come tutte le donne abbiamo le nostre debolezze”. Claudio non sapeva cosa replicare, e lei continuava a dare giustificazioni spingendosi nei dettagli dei desideri di trasgressione, e nel parlare gli accarezzava una coscia fino ad arrivare alla patta, e sentendo che il membro stava reagendo disse “vedi, anche tu hai i tuoi stimoli, io sono tua suocera e in questo momento ti stai eccitando con me. E’ normale avere certi stimoli, figurati per persone che non essendo più giovani hanno maggiori stimoli alla trasgressione”. Mentre diceva queste parole continuava a massaggiargli il cazzo ormai completamente impennato, e allora lo incalzò “rilassati, lascia fare a me”. Gli slacciò la patta facendo svettare la mazza in tutta la sua maestosa erezione, lo prese in mano e cominciò a segarlo lentamente chiedendo “ti piace così? Vuoi che tiri fuori le tette? Tanto lo so che ti piacciono, ho notato come me le guardi”. Smettendo per un attimo di toccargli il cazzo, si tolse la camicetta e il reggiseno mostrando orgogliosa quelle tette ancora sorprendentemente sode. Claudio, ormai al massimo dell’eccitazione, portò entrambe le mani sulle tette di sua suocera e cominciò a palparle, e lei dicendo “adesso ti ci faccio divertire”, si chinò con il busto prendendo il sesso rigido del ragazzo in mezzo alle poppe. Cominciò a muoverle sapientemente dando al giovane un piacere enorme, poi con la punta della lingua cominciò a leccargli la cappella che fuoriusciva dalla presa delle tette, e Claudio fu percorso da un fremito di piacere e le palpeggiò il culo. Mentre erano in quella posizione, e Claudio con la mente annebbiata non capiva più niente, apparvero sulla scena Anna e Antonio. Evidentemente avevano preparato la trappola per Claudio, ma lui in quel momento era felice di esserci cascato. Pina glielo prese in bocca senza neanche girarsi verso i nuovi arrivati, i quali cominciarono a loro volta a pomiciare sull’ampio divano dove Pina stava divorando con la bocca il cazzo del genero. Anna, posizionata alle spalle della con suocera, era già mezza nuda e a gambe aperte a masturbarsi reciprocamente con Antonio. Claudio vedeva sua madre che lascivamente si faceva fare un ditalino e menava il cazzo di Antonio, mentre i due si baciavano in bocca. Antonio portò una mano sul culo della moglie che non si staccava dal cazzo del genero, e Claudio, vedendo accanto a se le enormi tette di sua madre, non riuscì a resistere alla tentazione e le palpeggiò. Antonio si inginocchiò tra le gambe aperte di Anna e glielo mise tutto dentro, mentre Pina, sfilandosi finalmente il cazzo dalla bocca, si tolse la gonna e le mutande, e dando le spalle al genero gli si sedette sopra infilandosi lei stessa quella mazza turgida nella fica. Claudio si scopava la suocera afferrandole le tette, ma ormai le mani andavano ovunque: Anna accarezzava le gambe e il torace a suo figlio, e portava la mano dove lui stava consumando la penetrazione, toccandogli così il cazzo e le palle, oltre alla fica stessa di Anna. Claudio dal canto suo continuava a palpare le tette a sua madre, e si ritrovò perfino a fare lingua in bocca con lei. Il giovane sentì montere un travolgente orgasmo e sborrò godendo come mai aveva goduto prima. Il piacere fu talmente intenso che gli sembrava che il cuore scoppiasse. Quando Pina si alzò sfilandosi dall’asta, Anna si chinò e lo prese in bocca ripulendolo dallo sperma e gli umori vaginali. Il cazzo di Claudio era rimasto in tiro, e la madre ne approfittò per fargli un bel pompino. Anna fece un cenno al marito che si sfilò da Anna lasciandola completamente al figlio. Il piano che avevano preparato stava funzionando a dovere, visto che di lì a poco Claudio era tra le gambe aperte di sua madre e la scopava con veemenza. Le scorreva dentro baciandola in bocca e riempiendosi le mani con l’abbondante carne delle enormi tette. Anna godeva come una vacca sotto i colpi che il figlio le assestava, e fu lei stessa, quando lui le palpò il culone, ad invitarlo alla penetrazione anale. Claudio sodomizzò sua madre sotto gli sguardi allupati dei suoceri, e quando le riversò nelle viscere una copiosa sborrata, fu la volta di Pina ad andare con la lingua a raccogliere tutto. Ormai Claudio era complice, e dovette giurare di non fare parola con la moglie dell’accaduto, né di quello che i tre facevano. Ma la complicità ha un prezzo, e quello di Claudio consisteva nella disponibilità della madre e della suocera a scopare con lui ogni volta che lo chiedeva. Prezzo che Anna e Pina erano ben felici di pagare.
di
scritto il
2011-01-14
2 0 . 9 K visite
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.