La cugina di terzo grado. La vacanza. 14ª parte

Scritto da , il 2017-05-01, genere incesti

La cugina di terzo grado. La vacanza. 14ª parte. Giù nell'hall trovammo i suoi genitori, Michela leggeva una rivista, Carlo invece un quotidiano, dicemmo loro che noi andavamo a farci una passeggiatina, la risposta di suo papà fu: fate bene, sua mamma invece mi ringrazio per essere stato vicino Cinzia durante il temporale e aggiunse, tutto bene? A unisono abbiano risposto sì. Poi io dissi ci vediamo per cena. Apriamo l'ombrello dato che piovigginava e ci camminammo e subito dietro l'angolo ci prenderemo per mano visitammo ancora un paio di negozi, le campane suonavano le 18:30 ci fermiamo per l'aperitivo, tra un sorso e l'altro ci scambiavamo carezze, la stuzzicavo con baci sul collo cosa a lei gradita, lei ricambiava dandomi bacetti sulle labbra, l'ora di cena si avvicinava quindi ci camminiamo verso l'hotel, per fortuna aveva smesso di piovere, dopo cena salimmo in camera per lavarci i denti poi uscimmo di nuovo, cosa che non fecero i suoi genitori. Erano quasi le 21 e di consueto dietro l'angolo ci prenderemo per mano per andare al solito pub, nel mentre ci fermammo in un negozietto di bigiotteria, dove ci regalammo a vicenda una collanina con un ciondolo che riportava inostri segni zodiacali, come simbolo e ricordo della vacanza. Giungiamo al pub e ci sediamo al tavolino, e ordinammo io un moijto, e Cinzia uno spritz, assieme al bere ci portarono degli stuzzichini, tra una risata e l'atra, tra baci e carezze, e dopo il secondo giro di cocktail arrivarono le 23. Dal cielo iniziava a gocciolare quindi iniziamo a incamminarci verso l'hotel. Ma per nostra sfortuna quando arrivammo all'hotel eravamo zuppi fradici aveva iniziato a piovere a dirotto. All'entrata delle camere Cinzia mi disse prendo il cambio dei vestiti e che sarebbe arrivata subito. Da fuori sentì dire: sono Cinzia, le dissi entra, e così fece. Assieme a quel cambio che poi si rivelò in un perizoma nero, dei pantaloncini in cotone corti grigi in cotone e la canotta abbinata, portò anche quel gel per massaggi. Le squillò il cellulare era sua mamma per sapere dove eravamo dato che ci hanno visto uscire senza ombrello, lei rispose siamo già nelle nostre camere e siamo zuppi fradici, adesso mi butto sotto una doccia calda e poi mi infilo sotto le coperte e penso che lo farà anche Maurizio ciao buona notte ti saluto anche da parte sua. Però in quel momento squillò anche a me il cellulare ed era suo padre e mi ha chiesto la stessa cosa solo che io quando vidi chi era che mi stava chiamando, entrai in bagno per non far sentire la mia voce tramite il telefono di Cinzia. Le dissi che sua mamma mi aveva raccontato dell'accaduto di quando era piccola e che consentiva noi se ci sarebbe stato il temporale stanotte avremmo potuto dormire assieme. Anche lei lo confermò e che glielo disse quando l'aveva chiamata al telefono. Una volta abbassate le tapparelle e acceso il televisore, e spogliati dei vestiti fradici entrammo in doccia. ...continua...

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