La cugina di terzo grado. La vacanza. 22ª parte

Scritto da , il 2017-05-16, genere incesti

La cugina di terzo grado. La vacanza. 22ª parte. Nonostante aveva appena goduto avevamo appena terminato i preliminari, per un momento ci trovammo in ginocchio uno difronte all'altra ci abbracciammo è inspiegabilmente Cinzia si fionda sulle mie labbra leccandole e baciandole per infilarmi la lingua in bocca come se volesse anche lei assaporare quel suo orgasmo, le nostre lingue si cercavano sempre con più foga, la passione stava crescendo sempre di più, le nostre salive si mischiavano. Da quella posizione la abbracciai e la distesi di schiena mentre continuavamo a baciarci, passai delle labbra a baciarle i seni, non tralasciando di stuzzicarle prima con la lingua, e poi coi denti i capezzoli che divennero belli turgidi e pronti per essere succhiati, nel farlo lei impazziva, si mordeva le labbra e mentre con una mano si masturbava, con l'altra stringeva il cuscino che aveva sotto la testa. Quando sposto la mano vidi le dita bagnate e che se le portava alle labbra dove iniziò a leccarsele, a quella visione il mio uccello si inturgidì come marmo, e con un movimento di bacino le feci assaporare una penetrazione profonda che le provocò un sussulto di piacere e di ansimo, che oltre a continuare a stringere il cuscino, posò l'altra mano sul mio petto, iniziai a muovermi dolcemente ma sempre con affondi profondi, che a lei non disdegnavano al punto che prima spostò la mano dal mio petto per portarsela sul suo seno sinistro, che prese a pizzicarsi il capezzolo, poi con entrambe le mani, continuando a mordicchiarsi le labbra e a ansimare con gemiti. Poi posò le mani sul mio bacino aiutandomi nel movimento, mentre le penetravo la fica che era sempre più bagnata, mi allungai e presi a baciare i seni, a mordicchiare e a ciucciare i capezzoli, per poi mettergli la lingua in bocca. Presi poi nel accelerare i movimenti, dal piacere che provava oltre a mordersi il labbro inferiore, e a mugolare, gemere e ansimare, iniziò a girare la testa da destra a sinistra e a non aiutarmi più nei miei movimenti ma bensì, ora le sue mani stringevano il lenzuolo. Decisi di rallentare con penetrazioni dolci, anche per dar modo sia a me che a lei di riprendere un respiro più normale dato che eravamo in affanno entrambi. Mi fece capire che era stufa di tare sdraiata. ...continua...

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