La schiava del capo - parte 2

Scritto da , il 2017-01-26, genere dominazione


Nella prima parte del racconto, avete saputo di Gloria, e forse vi è anche piaciuto l’episodio della povera segretaria che in cambio di soldi si fa scopare dall’amministratore delegato, da un grosso cliente e da me, nel corso di una riunione di chiusura di contratto. Ma forse vi piacerà sapere che anch’io sono stato spesso costretto a fare la stessa cosa di Gloria, ovvero a essere sodomizzato e stuprato volontariamente in cambio di un avanzamento di carriera e di un benefit economico a fine mese. Questo nel caso il cliente che doveva fornirci la commessa avesse avuto dei gusti sessuali gay o bisessuali o solamente avesse voluto vedere e fare qualcosa di diverso. Il mio fisico asciutto, molto magro, con un culetto piccolo e una bella bocca carnosa oltre ad un abbigliamento ricercato e elegante spesso mi hanno portato ad essere scambiato per quello che non sono, oppure sono, chissà!
Quel pomeriggio il dott. Antinori, l’a.d. della mia azienda, ricevette un industriale del varesotto per firmare il contratto di rito. Chiama me come project manager della commessa e Gloria come segretaria personale per gli atti vari. Al solito, ci mettiamo nel suo ufficio, intorno al tavolo di cristallo delle riunioni, solito rinfresco per il cliente e iniziamo la trattativa… Guardo il cliente, l’avv. Castaldi, un bel signore sulla 45na, elegante, raffinato, forse gay o bisex perché nel corso della riunione continua a guardarmi fisso, mi sorride poi parlotta con Antinori e ridono insieme di me, il mio capo gli fa cenno con la testa e mi indica…capisco che qualcosa bolle in pentola e forse mi aspetta qualche “prestazione” particolare. Mentre leggono i contratti, quindi, il dott. Antinori mi chiama al suo fianco “Andrea, vedi che l’avv. Castaldi ti apprezza molto, vedi di farlo contento in qualche modo, tu sai come…” come prevedevo, e con il groppo in gola per la situazione, mi avvicino all’avvocato, con molta noncuranza, lui mi guarda e sorride malizioso toccandosi il pacco sotto il tavolo…intuisco! Gloria è vicino al dott. Antinori, sistema le carte, mi guarda e sorride imbarazzata, stavolta tocca a me fare la troia per l’azienda! Con disinvoltura, mi inginocchio davanti all’avvocato, allungo timido le mani per slacciargli la cintura e la lampo dei pantaloni, lui incurante mi aiuta e continua a commentare il contratto con Antinori, si fa calare i pantaloni e le mutande sulle ginocchia, scoprendo un favoloso cazzo già in tiro…lo impugno forte, lo scapello e inizio a masturbarlo. L’avv. Gastaldi mi getta un’occhiata di apprezzamento, sorride, e continua a lavorare sul contratto…capisco che posso e devo andare oltre, mi allungo su quel pisellone e lo ingoio a metà iniziando un bel pompino! L’avvocato geme un attimo distratto, cerco di evitare il suo sguardo per la vergogna, succhio quel grosso membro e lecco avido la turgida cappella, ha un buon sapore di pulito, mi diventa durissimo in bocca…ne sono felice…lo masturbo tenendolo stretto tra le labbra…l’avvocato ogni tanto mormora “mmmm bravo questo Andrea, sia nel lavoro che in altro, Antinori, complimenti…” il mio capo mi guarda soddisfatto, continuo il pompino, mentre Gloria mi osserva umiliata al mio posto. Il dott. Antoniori poi esclama “sa che le dico avvocato, le faccio compagnia…mi ha fatto venire voglia…” fa avvicinare Gloria, la costringe a inginocchiarsi tra le gambe e la costringe a fargli anche a lui un bel pompino. Gloria è stupita da tanta protervia e autorità, ma succhia avida il grosso cazzo di Antinori, il quale continua a parlare del contratto con l’avvocato, al quale sto anche leccando e tastando i grossi coglioni pelosi…Ad un certo punto, l’avv. Castaldi si alza ed esclama “senta Antinori, facciamo una pausa, che i ragazzi meritano più le nostre attenzioni” e fa l’occhietto al mio a.d. quindi mi solleva, mi slaccia i miei pantaloni, costringendomi a calarli alle caviglie e mi butta carponi sul tavolo “ora ragazzo stai fermo che il Gastaldi ti fa un bel lavoretto di culo…vedrai che bello…” quindi si abbassa e inizia a sputarmi dentro il buchetto del culo tenuto aperto dalle sue mani, nel modo più volgare possibile, come fossi una bestia da monta! Poi si bagna la cappella con la saliva, e mi pianta quel suo enorme cazzo in mezzo alle chiappe, spingendolo dentro il retto senza pietà! Il dolore fu atroce perchè, pur ben sverginato, ho il buco molto stretto e ho sentito quel bestione scavarmi lo sfintere…la cappella mi ha spaccato l’ano, dilagandomi dentro, ho esclamato “aaahhh avvocato…cazzo…per favore piano, mi sfonda cristo, per favore piano…” ma l’avvocato mi replica “dai zitto troietta, che ti piace…l’ho capito subito sai che puttanella sei…zitto che ti sfondo tutto il culo!!” e quindi inizia a incularmi senza sosta, con le mani sulla schiena, entrando e uscendo con colpi rapidi e a fondo…ero un bruciore continuo, il suo pisellone era devastante…violento e prepotente, come tutti gli uomini di potere! Mi appoggiavo alla scrivania, la cravatta mi soffocava, la giacca mi sbatteva sul culo nudo…l’avvocato grugniva come un porco “aahhh…che bel culetto…cazzo come ti sfondo bene…Antinori mi ha fatto proprio un regalo…il ragazzo ha un culetto di burro…” incurante del mio dolore, invece il dott. Antinori era passato a scoparsi Gloria anche lei a pecorina sul tavolo, di fronte a me, ma non avevo il coraggio di guardarla, tanta era la vergogna…altre volte ero stato anch’io a scoparla insieme ad altri clienti, come una puttana aziendale, ed ora eravamo scopati insieme! Poi il dott. Antinori esclamò “avvocato, venga, se vuole facciamo cambio…provi questa fichetta della Gloria, senta che calda…” l’avvocato Gastaldi si sfilò subito dal mio culo, lasciandomi un senso di vuoto, e andò a scoparsi Gloria, che sussultò quando gli entrò nella fica quel cazzo enorme, e il mio capo si piazzò dietro di me e mi penetrò senza remore in culo! Non era la prima volta che il mio amministratore delegato mi inculava, ma ogni volta fa un certo effetto! Prese a scoparmi con vigore, come suo solito, anche il suo pisello era bello grosso, e mi allargava ben bene lo sfintere…godevo, lo ammetto, e sotto il tavolo mi masturbavo allo stesso ritmo dell’inculata del mio capo…la sua cappella mi scuoteva tutto dentro, la prostata era eccitata, fino a che non ebbi un travolgente orgasmo, pisciando sborra sul pavimento, lasciando una macchia enorme “aaahhh bene…il ragazzo ha sborrato…gli è piaciuto lo scambio di cazzi eeehh” esclamò volgare l’avvocato, che continuava a scoparsi sia in fica che nel culo la Gloria, la quale anche lei ebbe un paio di orgasmi, tra l’indifferenza generale…l’avv. Gastaldi poi disse “senta Antinori, rifacciamo lo scambio..mi voglio scaricare dentro Andrea…vediamo com’è venirgli dentro…” quindi si scambiarono di nuovo il posto, io e Gloria rimanemmo fermi come due bestie da monta al martirio, aspettando che il rispettivo cazzo ci entrasse dentro. L’avvocato mi inculò di nuovo, sudato e rossiccio in viso, con l’alito di prosecco, la cravatta slacciata…mi allargò le chiappe con le dita, mi scopò ancora un po’ e poi gemette “oooohhh eccomi eccomi caro Andrea….le sborro dentro troietta…mamma mia…le sfondo il culo…vengo!!” e mi diede una serie rapida e violenta di colpi, scaricandosi dentro di me tutto lo sperma delle sue enormi palle…il culò andò in fiamme, il suo liquido seminale mi invase il retto, lui continuò a scoparmi spingendolo dentro…poi estrasse il pisello, si masturbò un po’ ancora sulla mia schiena, coperta dalla giacca, lasciandomi delle schizzate di sborra…gli sorrisi timidamente, felice che era finita quella dolorosa scopata. Dall’altro lato del tavolo, il dott. Antinori teneva Gloria per le grosse tette e la scopava ancora, poi un fremito lo scosse, si sfilò dalla sua fica e la costrinse, in ginocchio, a prendersi un fiume di schizzi di sperma in faccia e in bocca, masturbato dalla giovane ragazza. I due manager si lasciarono andare su delle poltrone, spossati, io e Gloria, seminudi e umiliati, gli portammo due flute di prosecco e andammo in bagno a lavarci dal loro sperma e umori. Fummo costretti a lavorare ancora con loro, per poi andare a cena la sera stessa, incuranti della violenza sessuale subita, benché volontaria…
Cosa non si fa per la carriera…

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