La collega di lavoro

Scritto da , il 2016-09-29, genere sentimentali

Quella mattina doveva essere una giornata speciale per Francesco. Aveva lavorato molto a quel progetto, ore rubate agli affetti e al tempo libero che probabilmente gli avrebbero dato maggiori soddisfazioni personali. Francesco era alla soglia dei 40 anni. Dotato di innumerevole dote di diplomazia era riuscito nel corso degli anni a ricoprire un posto di responsabilità nella sua azienda che lo aveva portato a coordinare un gruppo di giovani e ambiziosi ragazzi esperti di informatica. I suoi ragazzi lo adoravano per la sua gentilezza e la disponibilità che offriva loro nei momenti di bisogno. Mai una parola fuori luogo, sempre presente, era riuscito a conquistare la leadership del gruppo.
Appena docciato e finito di fare colazione con la moglie, corse alla stazione per prendere il treno per Torino. Era li che avrebbe dovuto convincere il management aziendale ad accettare il suo progetto, che avrebbe portato plurimi guadagni per l’azienda. Alla stazione ad attenderlo c’era Nicole, una giovane ed ambiziosa, che aveva iniziato a lavorare per la stessa azienda di Francesco subito dopo la laurea in informatica. Nicole era una ragazza non molto alta, con dei capelli scuri. Non molto prosperosa di seno, al massimo una terza scarsa, ma con un culetto a mandolino che rendeva armonioso tutto il suo corpo.
Anche Francesco nel corso degli ultimi mesi aveva avuto modo di approfondire la conoscenza di Nicole. Francesco per il suo progetto aveva scelto lei, per via della sua giovane ambizione di voler diventare un manager di successo. La sua presenza sarebbe stata fondamentale durante la presentazione e soprattutto la sua predisposizione alle public relation. Lo stretto contatto lavorativo aveva portato i due ragazzi ad avere una stima reciproca. Nicole vedeva in lui una persona su cui avrebbe sempre potuto contare, sempre disponibile all’ascolto e sempre in grado di risolvere ogni problema si presentasse. Nonostante la stima reciproca aumentasse esponenzialmente mai si sarebbero immaginati cosa sarebbe successo quella notte.
Arrivati a Milano andarono subito presso in sede per la presentazione. Quella mattina tutto il management aziendale era stato convocato per la presentazione del progetto di Francesco. Durante il meeting non poté far altro che constatare che la figura di Nicole aveva rubato la scena. Nicole indossava un taglier nero con una camicetta bianca a cui aveva sapientemente lasciato aperto due bottoni in modo che maliziosamente si potesse andare a ricercare il reggiseno di pizzo e merletti che indossava. Per l’occasione e per sembrare più professionale aveva indossato un paio di occhiali da vista senza montatura che le conferivano un aspetto da segretaria sexy. Nonostante con la sua presenza e la sua scioltezza nella presentare il progetto Nicole non disdegnava di lanciare occhiate di consenso verso il suo capo. Era comunque la sua prima presentazione importante e Francesco, capito lo stato d’animo di Nicole, non lesinava a inviare cenni di consenso e di approvazione.
La presentazione occupò tutta la giornata e fu un successo riscuotendo i meritati consensi. Il progetto fu approvato e Francesco e Nicole talmente eccitati di quanto ottenuto, decisero che quella sera sarebbero andati a festeggiare concedendosi una cena fuori in uno dei più lussuosi ristoranti della zona.
Passati in albergo a rinfrescarsi, si incontrarono nella hall per proseguire poi verso il ristorante. Per l’occasione decisero che si sarebbero vestiti in forma elegante e Nicole indossò un abito nero lungo che evidenziava perfettamente le sue forme. Gli occhi di tutto l’albergo non poterono non notare la figura di Nicole che lasciava l’albergo accompagnata sotto braccio da Francesco. Anche Francesco aveva deciso di indossare un abito scuro che metteva in risalto il suo fisico da atleta. Erano molto belli nella loro passarella finale che li accompagnava verso il taxy che li avrebbe portati al ristorante.
La cena passò tranquilla tra fiumi di vino che scorrevano e cena a base di pesce. Ormai il lavoro era compiuto, tutta la tensione accumulata in quei giorni era scemata e potevano tranquillamente regalarsi alcuni momenti di serenità. Complice l’alcol i due ragazzi cominciarono a raccontarsi le proprie vite e ogni freno inibitore cominciava a scricchiolare per essere spazzato via dal ciclone che da li a poco li avrebbe colpiti. Non sembravano essere più capo e dipendente, ma agli occhi delle altre persone del ristorante apparivano come una normale coppia di fidanzati.
Tornati in albergo si fermarono nuovamente nella hall dell’albergo a bere un drink. La conversazione era piacevole e Nicole non poté non notare come gli altri uomini presenti al bar la guardavano con occhi di chi la volesse possedere sessualmente. Questa cosa cominciò a farle provare una sensazione di calore interno, ma non ci fece caso in quanto diede la colpa alle quantità di alcol che aveva dovuto mandare giù. Anche Francesco aveva notato questa cosa e anche a lui per un attimo gli balenò nella mente il pensiero di possedere la collega. Per la prima volta vedeva in lei non più solo la collega di lavoro, ma una donna che si manifestava in tutta la sua femminilità e che voleva avere a tutti i costi.
Finito il drink salirono nelle loro camere, Francesco da buon cavaliere accompagno Nicole nella sua stanza e di fronte alla porta si lanciò in un abbraccio forte che Nicole ricambiò prontamente e con molta fermezza. L’abbraccio di Francesco era di profonda gratitudine nei confronti della ragazza per il lavoro svolto, ma allo stesso tempo generò un potente erezione in Francesco che mai avrebbe pensato che la collega potesse fargli quell’effetto.
“Grazie per tutto quello che hai fatto. Ti sarò sempre debitore e per te ci sarò sempre!” – Queste furono le uniche parole che Francesco riuscì a pronunciare in quella situazione di profonda gratitudine ma che in realtà nascondevano un profondo imbarazzo da parte di lui. Preso coraggio, Francesco mise la mano destra dietro la nuca di lei passandole la mano tra i capelli, i due volti adesso erano a contatto guancia contro guancia, ma una parte delle labbra sfiorava delicatamente la corrispettiva parte delle labbra di lei. L’eccitazione saliva anche in Nicole che cominciava a sentire un forte calore nella parte inguinale.
“Ti prego non roviniamo tutto!!” – Furono le uniche parole che riuscì a pronunciare Nicole, ma nel pronunciarle non riuscì a trattenere tutta la sua sensualità che mai le era uscita prima d’ora, generando in Francesco un’eccitazione ancora maggiore. Era ormai impossibile contenere l’erezione per Francesco che anche Nicole notò, suscitandole emozioni ancora più forti. In quei momenti Nicole pensò al suo compagno e tutte le sue riluttanze dovute ad un forte senso del dovere vennero fuori e cominciò a dubitare fortemente di voler dare seguito a quello che probabilmente sarebbe stata la notte più bella della sua vita.
A quel punto Francesco che era rimasto in silenzio si fece coraggio e di colpo posò le sue labbra su quelle di Nicole. Colta di improvviso, rimase per un attimo spiazzata dal gesto di Francesco, ma bastarono pochi secondi per cedere alla tentazione di baciarlo. In fondo era quello che inconsciamente avrebbe sempre desiderato, ma che si era volutamente imposta di non farlo. All’inizio fu un bacio molto casto e puro con le labbra che si cercavano ingenuamente. Dopo qualche istante le due bocche si aprirono e le lingue cominciarono a cercarsi avidamente. Fu un bacio passionale che li travolse di indomita passione e risvegliò in loro istinti animaleschi che pensavano essere ormai sopiti da tempo. In un attimo aprirono la porta della camera e si trovarono appoggiati alla parete della stanza a baciarsi con foga, mentre le mani perlustravano bramosamente ognuno il corpo dell’altro.
Francesco alzò entrambe le braccia di Nicole e comincio a baciarla su tutto il corpo, partendo dalla bocca, scese sul collo, sulle spalle fino ad arrivare aprirle il vestito e scoprirle il seno senza toglierle il reggiseno. Il seno di Nicole mostrava tutto il suo eccitamento mettendo in mostra due capezzoli turgidi che Francesco cominciò a succhiare, strizzare, mordicchiare avidamente. Tutto questo non faceva altro che aumentare l’eccitazione della ragazza che ormai aveva raggiunto livelli mai provati prima. Poi comincio a scendere ancora più in basso fino a raggiungere il perizoma nero che indossava e cominciò a giocare con la lingua con il sesso di lei ricevendo in cambio una buona dose di umori vaginali che cominciavano a colare lungo l’interno coscia. Francesco si gustò con molto piacere il frutto della passione generato dalla sua compagna.
A quel punto in preda all’eccitazione massima Nicole decise che non era ancora giunto il tempo di venire per entrambi ed esclamò:
“Ora ti faccio vedere come mi scopo il capo!!!” – Quelle parole provocarono un’eccitazione ancora maggiore per Francesco. Il suo pene aveva raggiunto un erezione tale che stava scoppiando dentro i pantaloni. Con un gesto quasi violento, Nicole spinse Francesco sulla poltrona della stanza e con un rapido movimento gli sfilò i pantaloni. Immediatamente il pene gonfio di Francesco fece capolino in tutta la sua magnifica erezione. A quella vista Nicole lo prese in mano e con delicatezza comincio a massaggiarlo utilizzando entrambe le sue piccole mani che a malapena riuscivano a contenerlo tutto. Quel suo movimento lento provocò ancora di più l’eccitazione di Francesco che ormai era arrivata quasi al culmine. Successivamente cominciò ad avvicinare la bocca al pene e con dei movimenti lenti cominciò a leccare l’enorme glande violaceo, baciarlo, scappellarlo, iniziando quello che fu il più bel pompino che avesse mai ricevuto. Alternava dei momenti veloci cercando di ingoiare il più possibile il cazzo di Francesco ad altri lenti dove ricercava voluttuosi giri di lingua. Mentre faceva questo adorava alzare lo sguardo e guardare con quei suoi occhi da gatta il suo uomo. Francesco fu costretto, suo malgrado e controvoglia, a interrompere quell’esercizio ginnico di Nicole, altrimenti avrebbe riversato fiotti di sperma nella sua bocca, ma lui in mente aveva una solo cosa: possederla come nessuno avesse mai fatto. Con un rapido gesto, agevolato dal corpo minuto di Nicole, la prese in braccio e la gettò con violenza sul letto matrimoniale. Comincio di nuovo ad leccare la fica di Nicole e a risucchiare tutto il gustoso nettare che scendeva dal suo sesso. Con avidità cominciò ad aprire con le dita le labbra della vagina e con la lingua mordicchiare il clitoride di lei che intanto aveva dato cenni di ingrossamento. Successivamente si aprì la strada per l’inserimento di uno, poi di due e tre dita nella vagina. Poi le passò la lingua sullo sfintere che provoco nuovi sussulti nella già alta eccitazione di Nicole. A questo punto Francesco udì quella una frase che mai avrebbe pensato potesse uscire da una persona come lei.
“Ti prego, non ce la faccio più!!! Fammi tua!!! Scopami senza pietà!!” Al sentire quelle frasi Francesco si avvicino a Nicole la fece girare e si ritrovarono entrambi in ginocchio sul letto, Francesco si trovava dietro Nicole con il pene poggiato sulle natiche di lei, e con le braccia che avvolgevano i seni di lei. Nicole adorava essere posseduta di dietro ed era così che voleva essere scopata senza pietà! Francesco con un abile mossa la fece mettere a carponi, le posizionò il glande all’altezza dell’ingresso nella vagine e cominciò a giocarci con dei movimenti lenti ad entrare ed uscire. Dopo alcuni istanti il cazzo di Francesco entrò con tutta la sua lunghezza nel corpo di Nicole. Nicole accusò il colpo visto le dimensioni generose del cazzo di Francesco, ma dopo alcuni colpi di assestamento il dolore lentamente lasciava spazio al piacere. E in quel momento Francesco capì che quel momento di piacere intenso doveva essere condiviso insieme e non egoisticamente separato. Fu così che rallentò il ritmo per agevolare l’orgasmo di Nicole e solo quando senti le contrazioni provenire dalla vagina di diede le ultime frenetiche spinte fino a quando non riversò tutto il suo seme dentro di lei. Nicole avrebbe voluto urlare tutto il suo piacere e dovette faticare molto per trattenersi. L’orgasmo di entrambi fu violento, forte, intenso, come mai avevano provato fino ad allora.
Solo dopo qualche minuto Nicole realizzò che probabilmente l’avevano combinata grossa. Lei era nel suo periodo fertile e non prendeva nemmeno la pillola. Ma la voglia di sentirlo dentro e di essere posseduta dal suo uomo le aveva offuscato qualsiasi forma di razionalità. Sapevano che forse sarebbe stata anche l’ultima e decisero che per quella notte tutto il resto del mondo sarebbe rimasto fuori dalla loro stanza. Quella sera continuarono a fare l’amore per molto tempo ancora fino a quando colti dalla stanchezza si addormentarono abbracciati e intrecciati formando un unico corpo.
Fu una notte che non dimenticheranno facilmente, ma le conseguenze di quanto accaduto influiranno notevolmente il resto della loro vita. Francesco l’indomani mattina, svegliandosi e osservando un rigagnolo di luce solare attraversare lo splendido viso di Nicole, la sveglio e le disse: “Credo di essermi innamorato di te!”.

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