La vecchia e cara naja - 3

Scritto da , il 2016-09-16, genere gay

Come già raccontato negli episodi precedenti, la mia naja è stata senz'altro particolare e non noiosa! Contrario a svolgerla, mi inventai di tutto per trascorrere questo periodo inutile nel migliore die modi. Per essere libero dai servizi più gravosi e andare a casa nel fine settimana dalla mia fidanzatina, mi sottoposi ai soprusi sessuali dei miei superiori e di qualche commilitone, ai quali vendevo la mia disponibilità a cambiare i loro turni. I primi due superiori, il maresciallo e un caporale, già mi avevano "sverginato", non rimaneva l'altro caporale del plotone, Vito C. di Palermo. Sapevo che si erano passati la voce sulla mia disponibilità, quindi non aspettavo che l'occasione buona per essere abusato anche da lui. Una notte, comandanti di ronda al perimetro esterno della caserma, io e il caporale Vito salimmo sulla jeep e iniziammo il servizio, parlando del più e del meno. Era anche lui un bell'uomo, sui 35 anni, sposato, molto riservato. Arrivati in fondo al perimetro, verso notte fonda, il caporale fermò la jeep in posizione defilata, fuori dal raggio dei lampioni. Mi guardò e mi disse "senti recluta, i miei colleghi già mi hanno detto che tipo sei...qua nessuno è frocio, ma ci piace a tutti scopare...detto questo, è quasi un mese che non vado a casa a scopare mia moglie, quindi datti da fare..." mentre disse così, si slacciò i pantaloni della mimetica, li tirò giù e scatto dritto un enorme pisello meridionale! Mi prese la mano e me lo fece impugnare, masturbandolo; era durissimo, caldo e venoso. Lo scappellai i silenzio, senza replicare nulla, rosso in viso e imbarazzato, ma obbedii a ogni cosa. Mi prese la nuca e mi spinse sul cazzo, che iniziai a spompinare a modo mio, bagnandolo di saliva, leccandogli la cappella..era buono, pulito, molto caldo. Il caporale iniziò a gemere "porco dio che bravo che sei...avevano ragione, sei proprio una troietta..." e mi diede un certo ritmo spingendomi la testa sul suo palo di carne. Il caporale era veramente eccitato, perchè durò pochissimo. Dopo poco che lo sbocchinavo, lo sentii fremere sul sedile, emise un gemito gutturale "cazzoooo...sborrooo...dai, dai, dai..." presi a segarlo velocemente stringendo la cappella tra le labbra e aspettai...la sborrata arrivò copiosa, un idrante, mi allagò la bocca e non riuscii a ingoiare tutto. Aprii la labbra e lasciai cadere grumi di sperma sul cazzo, sul pube e sulle palle...lo masturbai facendo uscire le ultime gocce ma il suo membro rimase ancora duro. Il caporale Vito mi fece i complimenti per il pompino, poi scese dalla jeep col pisello penzoloni e mi tirò fuori " guarda che non hai mica finito...appoggiati al cofano dai..." inorridito dall'ordine, mi appoggiai ci gomiti al cofano, lui mi slacciò da dietro i pantaloni e li calò con le mie mutande bianche. Mi impugnò il mio pisello e mi masturbò dolcemente fino a farmi eccitare. Poi si sputò grossi grumi di saliva sulla mano e mi bagnò tutto il culetto, spingendoli sin dentro l'ano. Piantò la cappella ormai turgina nuovamente sull'orlo dello sfintere e mi inculò senza pietà. Il mio gemito di dolore venne ignorato, mi ruppe il culo per molto, molto tempo, fermandomi sul cofano con le sue braccia muscolose, facendomi gemere poi di vero piacere, ed anche a lui piacque il mio culetto "cazzo che sei...porco dio che bel culo che hai...ti spacco tutto soldato!" e continuava a fottermi. Lo sentii fremere più forte, i colpi erano più profondi nella mia pancia, avevo il buco in fiamme ma restistevo! Mi sborrò dentro il culo senza ritegno, con un grugnito selvaggio, allagandomi le viscere...Si sfilò il cazzo, loro di sperma e umori, si ricompose alla meglio poi si avvicinò e mi impugno autoritario il mio pisello, facendomi una sega veloce " dai, piccolo, ora tocca a te...il tuo caporale non ti lascia solo...dai, sborra cazzo..." ero eccitatissimo dalla scopata, mi sentivo il suo sperma ancora nel culo e colarmi lungo le cosce...ebbi un sussulto e in silenzio gli sborrai in mano. Un fiume di liquido seminale inondò la carrozzeria della jeep. Proseguimmo il servizio sino a fine turno, in silenzio, quasi imbarazzati ma non pentiti dell'accaduto. Il mattino dopo, dopo aver dormito, mi svegliai e andai in bagno a pisciare e lavarmi dallo sperma nel culo, le camerate e i bagni erano vuoti, tranne un commilitone, Franco D. di Pisa. Mi guardò sorridendo, lo sguardo ammiccante e disse "senti collega, sai bene che sappiamo della tua disponibilità non è un segreto...io sono arrapato da morire, non è che faresti qualcosa per me..ti dò 50 euro..." Mi aveva preso per una puttana! Ma quei soldi mi servivano...o guardai scettico, quasi per negare, poi in silenzio lo portai in un bagno,gli tirai giù i pantaloni e gli impugnai saldamente il sua bel cazzo e iniziai a masturbarlo velocemente, scappellandolo. Lui rimase di stucco da tutto questo, forse neanche ci credeva alle voci...poi mi sedetti sulla tazza del cesso e, senza dire nulla, mi ingoia quel cazzo ormai enorme e turgido. Gli feci un pompino con i fiocchi, ormai esperto, succhiandolo e leccandolo a dovere, come una vera troia! Ero quasi orgoglioso di me quando il collego iniziò a gemere di piacere " cazzo che pompa Andrè, sei fenomenale...che bocca per dio...dai che mi fai godere dai succhia..." il collega era estasiato, lo iniziai a masturbare e succhiare insieme, sino a che un grugnito anticipò un fiume di schizzi di liquido seminale che mi invasero la bocca. Mi allontanai dalla cappella per non ingoiare, e gli schizzi mi bagnarono la faccia, i capelli e la maglietta intima...era un fiume in piena!! Lo ripresi a ciucciare, a segarlo, facendo uscire le ultime goccette dalla cappella. Quel pisellone si ammosciò subito, quindi mi alzai e mi pulii con la carta igienica il viso e sputai lo sperma nella tazza. Franco mi guardò ancora stupito e disse "minchia collè, sei un fenomeno...ora capisco le voci di corridoio...comunque bravo!! Ecco i soldi, se ti va possiamo anche approfondire..." gli risi in faccia sarcastico, presi i soldi e andai a farmi una bella doccia, sperando di non trovare più nessun collega arrapato! Questa è stata la mia naja...veramente ! A presto...

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