Continua la fattoria

Ero nelle mani del veterinario stavolta.. Mi aveva chiesto di farmi un clistere. da medico mi aveva dato certe sue perette che mi avevano pulito perfettamente d che avrei usato spesso in situazioni forti. C on tutta la mia forza stavo però per cedere. Era probabilmente il maschio più forte che avessi mai avuto, mi stava montando da dietro ritmicamente, sudavamo come bestie, io mi appoggiavo al tavolo in casa di Ettore che guardava e fumava il suo sigaro. Ettore lo incitava senza scomporsi e si masturbava lentamente. Imploravo Ettore di riempirmi la bocca e il veterinario di continuare lentamente con ritmo e forza. Ettore mi penetrava di bocca, e si appoggiava esausto sulle spalle sudate del veterinario che mi stava dietro e con le mani mi apriva il culo per farsi meglio strada. Ogni tanto usciva, passava un po' di olio e con fermezza ma lento e accorto rientrava. Ormai ero completamente loro. Duro' una vita non saprei dire, forse un'ora forse due. Sempre sul punto di venire ma nulla tutti e tre. Il veterinario mi stringeva i fianchi forti, metteva una gamba su uno sgabello, mi frullava il culo. Tremavo ormai dal piacere ma non venivo non fiatavo, solo il respiro ritmico sempre più forte, in calore. Sentivo la pancia del veterinario forte e nervosa coperta di peli che mi colpiva il culo. Le palle sbattevano contro le mie palle. Ero posseduto come Volevo Davanti Ettore mi dava forza per continuare quell'azione tanto bella quanto forte ed estenuante. Il veterinario andava per la sua strada sempre duro come il marmo mi montava come un toro, ormai in preda alla sua foga. Ma mai veloce, aveva capito come mi piace, lento continuo fino allo stremo. Puzzavamo di sborra e di umori. Mi sentivo svenire a volte dai colpi ma resistevo. Ogni tanto un ruggito mi aiutava a continuare.
Venimmo tutti quasi insieme. Bevevo Ettore e ero inondato dal medico. Un lago un fiume un mare.