Una visita molto particolare ed approfondita

di
genere
saffico

Salve, mi chiamo Carolina, ho 25 sono alta 1,80 ho una quinta di seno capelli rossi e lisci fino al fondo schiena e occhi verde acqua.Erano alcuni giorni che avevo dei forti mal di pancia, e chiesi alla mia collega Serena, se conosceva un bravo medico privato, meglio se donna. Lei mi diede subito il nominativo di una dottoressa, e mi disse di chiamarla immediatamente. Cosa che feci, e mi venne dato l’appuntamento per lo stesso giorno nel primo pomeriggio. All'ora stabilita ero allo studio medico, in uno stabile a piano terra nel quartiere più in della mia città. Suonai e mi venne ad aprire la dottoressa in persona. Il medico era una donna molto bella, mediterranea, con i capelli raccolti in una lunga treccia, indossava un camice bianco e sotto aveva della biancheria intima nera di pizzo molto sexsy e, i primi e gli ultimi bottoni del camice erano slacciati, tanto da metter più in risalto il reggiseno e il minuscolo string neri di tulle.Mi fece accomodare nel suo studio ed iniziò facendomi la anamensi, chiedendomi quali fossero le malattie che avevo avute durante l’infanzia. Successivamente mi chiese il motivo del perché ero andata da lei. Dopo averle illustrato i motivi, lei mi disse che mi avrebbe effettuato una visita approfondita. Mi indicò il lettino e mi ordinò di togliermi i pantaloni ed il maglione a girocollo. Rimasi così con indosso solo la lingerie. Reggiseno a balconcino senza ferretto, il minuscolo string nero e le autoreggenti. La dottoressa mi stava mangiando con gli occhi ed il suo sguardo andava da i miei seni al mio pube che, si intravedeva dal mio minuscolo string di tulle che è sempre completamente depilato., iniziò subito prendendomi la pressione, controllandomi i riflessi, da i fianchi, sotto i piedi, alle ginocchia. Poi mi slacciò il reggiseno, e mi tolse il minuscolo string. Ora ero completamente nuda, il medico poteva vedermi completamente come mamma mi aveva fatta, natiure. Iniziò
con un tamburellamento molto professionale sulla schiena, poi mi auscultò i polmoni, poi il cuore scendendo fino all'ombelico., stette parecchio a massaggiarmi le tette, poi piano piano scese fino al basso ventre. Poi mi disse di girarmi, ed io mi misi subito pancia sotto, ma lei intervenne immediatamente dicendomi: andiamo ragazza alla pecorina. Come fui nella posizione ordinatami, vidi il medico coprirsi il dito indice della mano destra con un guanto in lattice giallo, poi ricoprirlo di vasellina intima e delicatamente inserirlo nel mio buchino posteriore. Quel esame durò parecchio, si capiva subito che, le piaceva masturbare il culo di una bella e giovane donna. Quando anche questo esame ebbe termine, mi chiese se avevo tempo per una lavanda vaginale, e alla mia risposta affermativa venne preparato il tutto. Dopo avermi fatto la lavanda a base di camomilla, mi fece tenere il tutto per una decina di minuti e poi espellere . Quando tutto ebbe termine, mi fece notare che avevo la vagina completamente bagnata, ma che era normale dopo questo esame, dopo avermi passato dei fazzoletti di carta per asciugarmi, mi prescrisse un clistere da fare ogni quindici giorni, e di aumentare il consumo di verdura di stagione frutta, e di bere ben due litri di acqua al giorno. Dicendomi che mi avrebbe voluto rivedere tra un mese per tenere sotto controllo il mio bel pancino. Prima di uscire pagai la parcella, di ben 200,00 euro. Ma almeno avevo risolto il mio problema. Adesso aspetto che passi il mese per tornare alla visita di controllo. Mi diede lei stessa il nuovo appuntamento per il mese successivo. Non vedo l’ora di essere nuovamente visitata da quella dottoressa! Subito dopo essere uscita dallo studio, mi recai in sanitaria per acquistare l’enteroclisma da due litri, e successivamente chiamai la mia collega per chiederle di aiutarmi per potermelo somministrare.
Serena non si fece pregare e venne subito dopo essere uscita dall'ufficio. Mise i tutto in una pentola con l'acqua per far bollire e sterilizzare il tutto, successivamente presi il bollitore del latte per preparare la camomilla, quando anche la camomilla fu pronta, Serena mi disse di andare in camera mia, e mettere sul letto un telo da bagno e di farmi trovare con indosso solo la biancheria intima. Quando arrivò con tutto l'occorrente, posizionò l'enteroclisma ad una asta con la base che io solitamente uso per appoggiare l'accappatoio o il telo da bagno. i disse poi di togliermi lo string nero di pizzo e di mettermi pancia sotto. Come fui nella posizione richiesta, lei si infilò un guanto mono uso, aprì la confezione di vasellina intima bianca, con il dito ne prese una quantità ed iniziò con il lubrificare nel mio ano, poi fece la stessa cosa con il cannello dell'enteroclisma. Finita questa operazione, mi infilò il cannello ed aprì il rubinetto, subito sentii il liquido caldo invadermi la pancia, supplicai la mia amica di mandarmi in bagno, ma lei nulla, sembrava sorda alle mie richieste. Dopo, quando tutto la camomilla era nella mia pancia, chiuse il rubinetto lasciandomi il cannello inserito, ed iniziò dandomi della sculacciate per poter così fare in modo che tutto il liquido arrivasse bene nella pancia. Dopo dieci minuti mi portò in bagno e mi dette il permesso di liberarmi. Quando tornai in camera la ringraziai e lei mi disse; figurati, è stato un piacere e nel dir così, mi passò lo string e dopo essermelo infilato mi baciò sulla bocca con molto ardore dicendomi: però; è così che si va dalla dottoressa? Con questi capi di abbigliamento intimi è puttanella? Avevo sia il minuscolo string ed il reggiseno, tutti e due neri e di pizzo trasparente. arrossimmo tutte e due di piacere, e poi scoppiammo in una grossa e fragorosa risata, e subito dopo ci spogliammo e facemmo l'amore.
Quella notte dormimmo insieme, e il giorno dopo, ci alzammo con tutta calma visto che era sabato e le raccontai di come si svolse la visita, e di come fui accolta dalla dottoressa. La prossima volta voglio essere presente, ed assistere alla visita, a tutta la visita, chiaro ragassa? E nel dir così, mi alza la camicia da notte e mi assesta una bella sculacciata sul culo, visto che non rispondo, mi assesta un secondo sculaccione, ed aggiunge: è buona educazione quando uno ti fa una domanda dare risposta chiaro? Vedrai questo fine settimana te lo ricorderai per parecchio tempo.
Non aveva ancora finito la frase che, mi ritrovai sulle sue ginocchia completamente nuda che me le suonava con il il mestolo di legno. Me ne dette 200, poi dovetti riassettare la casa, fare la spesa, preparare il pranzo, apparecchiare, sparecchiare, lavare i piatti, mi fu vietato usare la lavastoviglie, e dopo aver sistemato il tutto, sempre nuda un ora in ginocchio su i ceci faccia al muro. Quando mi rialzai, Serena mi comunicò che , sarebbe cambiato anche il nostro rapporto in ufficio, e che dall'inizio della prossima settimana, mi sarei dovuta presentare al lavoro iniziando ad essere più femminile. Smisi di indossare pantaloni e vestiti, passando alle minigonne, top a fascia, autoreggenti, scarpe decolté e come intimo solo un minuscolo string nero di tulle prima misura.
Ogni giorno quando arrivo in ufficio,devo farle trovare sulla scrivania, i quotidiani economici, e le riviste inerenti il settore turistico. Quando arriva devo andarle a prendere il caffè, rigorosamente nero, caldo e macchiato caldo con la schiuma.Poi, dopo averle portato il caffè, mi devo levare la giacca, e lavorare con le spalle nude
Il venerdì mattina, come arriva in ufficio, mi dice che, dopo il pranzo devo accompagnarla fuori per lavoro e, rientreremo lunedì nel pomeriggio, non fare domande, ed ora mettiti al lavoro. Obbedisco al suo ordine e, mi metto al mio tavolo di lavoro senza fiatare, alle 12,00 precise la voce di Serena ed uno schioccar di dita mi riporta alla realtà dicendomi: forza ragazza muovitiiiiiiiiiiiii, alza quel tuo culo da quella cazzo di sedia, infilati la giacca, il cappotto e prendi la mia porta documenti e seguimi, bisogna dirti sempre tutto, ma dove lo tieni il cervello dico io? Eseguo immediatamente e mi precipito dietro di lei, usciamo dall'edificio e troviamo ad attenderci una berlina nera con i vetri neri, ci viene aperta la portiera da una donna autista in divisa. Sale prima Serena e poi io, una volta sulla vettura sale anche la conducente che rivolta ad altra donna seduta al suo fianco le dice: dottoressa, le ragazze che stavamo attendendo solo salite. Bene risponde l'latra, possiamo andare non possiamo fare attendere la signora, e nel dir così si alza il separé tra noi e la zona di guida che non ci permette di vedere nulla, lo stesso succede con i finestrini posteriori e con il lunotto.
Dopo ben tre ore di viaggio, giungiamo a destinazione, la donna che è accanto alla conducente, accompagna la mia collega, dalla sua titolare, mentre io rimango in sala di attesa. Prima che sparisca dietro la porta, le consegno la sua porta documenti.
Dopo circa trenta minuti, la donna che aveva accompagnato la mia collega dalla sua titolare, entra in sala di aspetto e mi dice che, la signora vuole vedermi. Il tempo di alzarmi in piedi, seguirla per un lungo corridoio, quando giungiamo davanti la porta dello studio, la mia accompagnatrice spinge un pulsante verde, e dopo due secondi, sentiamo un leggerissimo clic, e la porta si apre, sempre la mia accompagnatrice mi dice che è in fondo alla stanza dietro la scrivania, la signora che vuole vedermi

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scritto il
2016-07-16
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