La fichetta di mia moglie 8 - la rivincita

Scritto da , il 2016-05-30, genere bisex

Reduce da una nottata di sesso intenso con mia moglie, dove mi hanno bombardato di Viagra, vado a lavoro ma appena la mia mente o il mio sguardo si sofferma su una collega, ho una violenta erezione che a stento devo cercare di nascondere, per non fare brutte figure.
Decido così di uscire prima della solita ora per evitare brutte figure e mi reco a casa.
Abitiamo in un palazzo della periferia di Milano e uso l'ascensore per arrivare al 5 piano; mentre aspetto l'ascensore al piano, si avvicina trafelata la signora del piano sotto al mio con le borse della spesa;lei è la moglie di un signore che purtroppo da anni è costretto sulla sedia a rotelle.
Enriamo in ascensore e secondo i soliti convenevoli, ci salutiamo quasi con indifferenza.
Non ci incontriamo spesso ma evidentemente questa volta, visto il mio rientro anticipato, abbiamo cobinato gli orari e mi sommermo a guardare il suo solito tajer che le fascia il corpo e le dona un'area da maestrina di matematica.
E' tutto sommato una bella donna di 45 anni, sembra tonica e questa sua aria quasi antipatica, mi sfida e per la prima volta inizio a guardarla sotto un'ottica diversa.
Oggi ha una bella scollatura profonda e la camicetta ha più di un bottone aperto; scorgo così una generosa e insospettabile terza che non avevo mai notato.
Subito il mio fratellino si risveglia e così mi ritrovo improvvisamente con una violenta e visibile erezione.
Lei che guardava in basso le borse della spesa, evidente si accorge di qualcosa e alzando lo sguardo mi sorride maliziosa e beffarda.
Non so cosa mi scatta in testa ma allungo una mano sulla pulsantiera e schiaccio il pulsante dello stop.
Lei - non sapevo che ti facevo quest'effetto - e mi stampa le labbra sulle mie, cercando di penetrare con la lingua.
Io la abbraccio e rispondo aprendo la bocca e ricambio i giochini con la lingua; la sento armeggiare in basso e mi tira giù la lampo dei calzoni.
Lei - vediamo se mantieni le promesse - tira fuori il mio fratellino. s
Poi si abbassa e lo guarda un pò, poi se lo infila in bocca e inizia a farmi un pompino da favola.
Mugola la troia e io resto lì con il cazzo nella sua bocca a farmi spompinare; è brava, lo lecca per tutta la lunghezza, lo affonda in bocca, succhia e lo tira fuori. Poi dinuovo a leccare come fosse un cono gelato.
Non resisto per molto e dopo qualche minuto, l'avviso che sto per venire.
Lei non si fa scrupoli e mi lascia eiaculare in bocca.
Poi si rialza e mi bacia, ridandomi tutta la sborra in bocca.
Lei - è tua e poi non posso certo rientrare in casa in questo modo da mio marito.
Sono ancora sfrastornato dall'accaduto quando lei mi invita a casa per il giorno dopo, quando il marito uscirà come al solito insieme al badante per la solita passeggita pomeridiana.
Il giorno dopo, all'ora stabilita, mi reco da lei e ci accomodiamo in salotto. Jans attilati e camicetta aperta, con decoltè tacco dodici.
Penso che ha proprio una voglia repressa di cazzo.
Dopo qualche convenevole, iniziamo a spostarci per sederci più vicini e iniziamo a baciarci ed a pomiciare un pò.
Ci spogliamo con foga e una volta nudi, le apro le gambe e mi si presenta una bella fighetta tutta depilata e profumata; sembra quella di una adolescente.
Mi inginocchio tra le sue gambe e non posso far altro che affondare in quel ben di dio e questa volta sono io a farle un lavoro di lingua da mille e una notte sommermandomi per diversi minuti e scavando con la lingua in tutti gli anfratti più nascoti; fica, culo, le aprole grandi labbra con le dita e succhio i suoin umori.
Lei inizia a gemere, si contorce, grida, alza il bacino e subito le esplede il primo devastante orgasmo.
Io mi ritrovo il cazzo che mi sta esplodendo e rialzandomi mi posiziono tra le sue coscie e prendendolo in mano, inizio a sbatterlo sul clitoride come un bastone.
Lei è letteralemnte impazzita, respira affannosamente, è rossa in viso, evidentemente ha una voglia di cazzo, repressa da tempo.
Lei - dai, dai, prendimi, scopami e sfondami, dai -.
Posizono la cappella tra le labbra e lentamente affondo in quel paradiso.
Lentamente ma senza fermarmi, la penetro e la riempio, fermandomi solo quando sento l'utero. Sono dentro questa caverna calda fino alle palle, è bollente, umida e scivolosa, perfettamente lubrificata e inizio a muovermi.
Ad ogni affondo si bagna sempre di più e dopo qualche minuto mi ritrovo in un acquitrino.
Quasi devo stare attento altrimenti ad ogni mossa rischio di uscire dalla fica.
Lei inizia ad urlare pregandomi di spingere, di sfondarla, di riempirla per bene e io certo non mi tiro in dietro e stantuffo come un forsennato.
Erano anni che non mi facevo una scopata di questo calibro.
Dopo quasi una quarto d'ora, la prendo e la faccio ettere a pecorina.
Prima di riaffondare in quel mare di umori guardo la sua vagina; è gonfia da morire e quasi sembra espoldere.
La penetro violentemente, affondo come una lama di coltello calda nel burro, sbattendo con il bacino sulle sue gambe.
Lei ha orgasmi oramai quasi a ripetizione e mi chiede di venire dentro per sentire gli schizzi di sperma.
Andiamo avanti ancora per un pò, quando sento dei rumori dietro di me ma sono preso dalla scopata e penso ad un animale domestico e continuo a stantuffare fino all'atto finale e questa volta sono io a gridare il mio orgasmo dentro di lei.
Vengo ripetutamente ed abbondantemente in fondo alla sua fica fradicia.
Esausti rimaniamo sudati ed abbracciati qualche minuto; io sono steso su di lei e ancora sento dei rumori.
Questa volta mi alzo e mi giro per controllare e ...... con orrore vedo il marito sulla sedia a rotelle.
Sto sprofondando dalla vergogna ma subito lei interviene - non ti preoccupare, lui sapeva che oggi ti avevo inviatato e non è potuto uscire perchè il badante ha avuto un contrattempo, ma non ti preoccupare, è tutto a posto, lui sa che io ogni tanto ho bisogno di una valvola di sfogo -.
Il marito - si tranquillo, non ti preoccupare, era da tempo che chiedevo a mia moglie di invitarti e ieri finalmente vi siete incontrati; sai io nella mia condizione non posso soddisfarla e quindi se tu vuoi e ti presti, io preferisco che lo faccia con te a casa, anzichè fuori, senza il mio controllo, e poi a me piace vederla scopare e anche a lei fa piacere che io sia presente - .
Io - celando un falzo imbarazzo, ok, allora se volete possiamo rivederci, per me è stata un'esperienza fantastica -.
Subito lei si avvicina e mi bacia appassionatamente dicendomi - grazie, è stato bellissimo anche per me e puoi venire quando vuoi, sempre che tu non abbia altri impegni -.
Io - no certo, fatemi organizzare e possiamo rivederci volentieri - .
Ci rivestiamo, saluto il marito ed esco dall'appartamento.
Sul pianerottolo lancio un profondo sopsiro e ripenso all'accaduto; cazzo a saperlo prima, quanto tempo perso !
Mentre salgo a casa, cerco di darmi una messa a posto, capelli, camicia e quant'altro e apro la porta di casa.
Mia moglie e il suo amante stanno trombando sul divano, la madre, nonchè mia suocera, è lì vicino a loro che li guarda infoiata !.
Cazzo, spero di non essere coinvolto anch'io.
Ma già mi frullano per la testa, certe cosine per la signora del piano di sotto e la prossima volta voglio organizzarmi per bene.
Hanno stuzzicato la bestia che c'è in me e se ne dovranno prendere le responsabilità !
Alla prossima.

Questo racconto di è stato letto 7 6 8 2 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.