Un Natale da ricordare

Scritto da , il 2018-01-09, genere dominazione

Mi definirei un uomo appagato da una vita sessuale semplice, con moglie e figli oramai grandi e sposati.
Come molti uomini non ho mai disdegnato di giocherellare con il mio culetto e qualche strapon o qualche trans, di tanto in tanto me li sono concessi.
Non mi definirei un bisex in quanto gli uomini proprio non mi piacciono ma ho scoperto di godere con la penetrazione anale e quindi come vi dicevo, ogni tanto mi concedo qualche variante.
Su internet ho conosciuto una ragazza che si definiva una mistress che ha subito catturato la mia attenzione, grazie ad un fisico veramente molto bello; giovane, moderatamente muscolosa, gambe snelle e tornite, bel seno e culo da favola.
Si proponeva come esperta per penetrazioni con strapon.
Ho subito pensato di incontrarla e dopo un contatto telefonico, mi sono recato presso il suo studio, che poi ho scoperto essere anche la sua abitazione.
In effetti era molto brava con lo strapon. Premurosa, attenta a non farti male, usava molto lubrificante e non guardava sempre l'orologio, come fanno molte altre sue colleghe. Insomma mi trovavo bene e quindi ci andai 3/4 volte e come succede spesso, la nostra conoscenza si stava approfondendo ed entravamo sempre più nella sfera personale e nell'intimità.
Era veramente molto brava nel muovere bacino e fianchi e quando mi sentiva ansimare e mugolare sotto i suoi potenti colpi, mi faceva i complimenti " ma bravo ..... ti piace il cazzo eh ..... ti piace prenderlo al culo..... mio bel frocione ......senti come ti sfondo ..... ".
A me questo mi faceva impazzire e mai mi era capitatat una tipa che si faceva coinvolgere in questo modo.
Un giorno, appunto prima di Natale, sono tornato da lei e stavo entrando nella stanza dove mi accoglieva, quando visi una stanza illuminata dalla quale arrivavano voci di ragazzi.
Subito insospettito, le chiesi che fossero e lei " non ti preoccupare.... il mio ragazzo sta giocando a carte con degli amici .... non ci disturberanno ..... chiudo la porta a chiave ..... ".
Tranquillizzato da queste frasi, ci chidemmo in camera e lì iniziammmo la solita inculata.
Lei però questa volta era molto presa dalla cosa; mi teneva forte per i fianchi e ci dava dentro con colpi che mi arrivavano fino al fondo del retto. Era veramente molto infoiata e mi stava sfondando. Dai mugolii e dai sospiri, iniziai a emettere prima dei gridolini da verginella e poi dei veri e proprio urletti che evidentemente attirarono l'attenzione dei ragazzi che giocavano nell'altra stanza.
Lei ancora mi diceva " dai bel frocione .... prenditi questo cazzone nero .... senti come ti sfonda ..... " poi si fermò con lo strapon piantato dentro e mi disse " ma perchè non vuoi provare un cazzo vero ,,, sentirai come è caldo e come pulsa .... mica come questi pezzi di plastica ... freddi e semimorti ..... dai che ti piacerà ... devi provare .... " io ero molto restio " i ragazzi proprio non mi piacciono .... è più forte di me .... " e lei ancora " scusa ma da dietro neanche te ne accorgi se è un cazzo finto o un cazzo vero ... dai che ti piacerà .... di la c'è il mio ragazzo che ha un cazzo da paura .... facciamo divertire anche lui ... ".
Insomma per farla breve mi feci convincere e lei aprendo la porta chiusa a chiave, chiamò il suo ragazzo che però arrivò con tutti gli altri e mi trovarono a pecora sul letto come una troia.
Avevo il culo aperto e bello lubrificato, il cazzo mezzo moscio che mi pendeva inerte. Non dovevo essere un gran spettacolo ma lei li fece avvicinare e capii che si stavano spogliando " ma no .... fermi .... " dissi preoccupato di come stava sviluppando la cosa.
" non ti preoccupare ... ci sono qui io .... dai che ti aiuto .... vedrai che sorpresa che ti ho organizzato .... " e si venne a mettere seduta difronte a me con le gambe divaricate e la sua ficona ben esposta alla mia vista.
Mai si era concessa in questo modo e mai avevo potuto vederla così da vicino. Era completamente rasata, e gonfia di desiderio.
Evidentemente anche a lei questo gioco piaceva e si era veramente eccitata.
Preso da questi pensier mi ero distratto su ciò che succedeva alle mie spalle e allora lei mi disse " ecco caro .... adesso conoscerai il cazzo del mio ragazzo .... " e sentii qualcosa di caldo che si appoggiava al mio sfintere semi aperto.
Una spinta decisa e lo sentii scivolare dentro. Tremavo, non so se dall'emozione o di paura. Quel cosa che mi cacciava dentro, lo sentivo, lo sentivo bene che mi strusciava nel retto, mi apriva, si faceva strada nel mio retto. Forzava e anch'io dovetti rilassarmi del tutto " dai .... dai che sta entrando ..... fino alle palle " sentii lei che mi incitava a cedere del tutto alla penetrazione.
Lui continuava aspingere ed ora lo sentivo tutto dentro con i peli del pube e delle palle che mi pungevano sul culo.
Poi iniziò a muoversi, prima piano, poi sempre più nervosamente. Entrava e usciva, senza fatica, senza sforzo. Dovevo essere proprio dilatato.
Iniziò a stantuffare veloce. Ora mi era salito sopra con le gambe a destra e sinistra delle mie e mi spingeva dentro con tutto il peso del corpo. Mamma mia mi sentivo veramente aperto in due.
Godevo come non avevo mai goduto, avevo il cervello fuso e mi lasciai andare del tutto a questa brutale profanazione. La mia amica aveva ragione, il cazzo vero era meglio e la sensazione di concedersi del tutto al suo volere, la consapevolezza di essere al suo servizio in attesa che lui si prendesse la sua parte di piacere, mi stavano devastando. Ero un insieme di sentimenti, iniziai a sentirmi come credo si senta una donna, ovvero una bambolina al suo esclusivo servizio, dedicata al suo personale piacere.
" dai amore .... spaccalo ..... fagli sentire il tuo cazzone ..... mandalo a casa col culo rotto " lei lo incitava e come se non bastasse, lui picchiva giù duro, e accelerava il ritmo, fino a quando dopo qualche minuto, lo sentii tremare e con un grugnito animalesco e si svuotò dentro di me, con 3/4 fiotti di sperma che sentii nitidamente, bollenti.
Aspettò di riprendere fiato e rimase qualche momento ancora con il cazzo piantato nel mio retto che iniziava ad ammosciarsi. Uscì ed il mio culo emise un suono osceno come di uno scarci co del lavandino che si disgorgava. Alzai la testa e vidi la mia amica che si trastullava ferocemente il clitoride, passava velocemente la mano su quel boccilo di carne, duro come un cazzetto eretto, faceva fatica ad abbassarsi al passaggio della mano e rimbalzava.
Neanche il tempo di capire cosa mi era successo, mi sentivo spaccato in due, con la sensazione di avere le gambe separate l'una dall'altra, che subito un suo amico si portò dietro alle mie spalle e sentii di nuovo la senzazione di calore di un altro membro che iniziò a penetrarmi. Anche questo scivolò dentro il mio culo con facilità, senza sforzi apparenti, iniziando subito una va e vieni profondo. Al tizio piaceva tirarlo fuori del tutto e riaffondarlo completamente. fece questo movimento diverse volte " guarda .... sei talmente aperto ... che non deve neanche usare le mani .... " mi diceva lei. In effetti anche questo mi aveva preso per i fianchi e mi tirava, mi accostava a lui nel momento in cui mi penetravav a fondo e questo mi faceva sentire ancora di più la sensazione della penetrazione. Lo sentivo dentro, in profondità, mi scavava nelle viscere, si prendeva tutto di me, ogni angolo del mio retto. Mi girava la testa, mugolavo e sospiravo, sudavo per lo sforzo di accoglierlo tutto, mio malgrado.
Questa volta iniziai io ad incitarlo " si ... dai ... inculami .... dai a fondo .... dentro .... fino in fondo .... " mentre lui insisteva con questa sua tecnica del tutto dentro e tutto fuori. Non riuscivo a rendermi conto se era più grosso del precedente ma lo sentivo centimetro per centimetro. questo strusciare così forte sulla prostata, fece si che il cazzetto sempre moscio, iniziò a perdere liquidi e colava come una fontanella " ha....ha.... guarda come sborra il frocetto ..... ti paice eh .... " rideva sguaitamente la mia amica.
Mi ero appena distratto e sentii anche il secondo che scaricava dentro di me una bella bordata di sperma caldo e viscoso.
Soddisfatto il tizio uscì da me ed io mi stavo per abbandonare stremato sul letto.
Era quasi mezzora che ero sottoposto a queste informante di cazzo e volevo finire. Avevo bisogno di lavarmi, stavo anche perdendo sperma dal culo, volevo andar via, quando ancora il terzo ragazzo si posizionò dietro di me. Lo sentii prendermi per le gambe e con mossa agile mi rovesciò. Adesso ero prono, con le spalle appoggiate sul letto e la mia amica venne a sedersi con la fica sul mio viso e mi teneva le gambe per le caviglie. Ero praticamente in posizione ginecologica, con le gambe aperte e tenute verso l'alto.
Il tizio si posizionò come nella posizione del missionario e armeggiò per cacciarmelo dentro. Naturalmente non dovette neanche faticare per quanto oramai ero sfondato e una volta messo dentro, iniziò a scoparmi, come avrebbe scopato una ragazza. Si muoveva con il bacino a mi spingeva il suo cazzo in fondo nel retto ma con la stessa facilità e con l modo di fare, come se stesse scopando con una donna.
" bene .... hai visto come ti scpoa .... oramai sei una vera troia ..... ti piace il cazzo e .... lo prendi in tutte le posizioni .... bravo il mio frocione... " .
Oramai non capivo più nulla, ero veramente inebriato, nella stanza c'era puzza di sperma e del sudore dei ragazzi che mi avevano inculato e scopato. Mi sembrava una vera orgia di cazzo ed io ero il protagonista centrale di tutto questo.
Iniziai a sentire gli umori della ia amica che mi colavano e mi segnavano il volto. Istintivamente tirai fuori la lingua e inizia a dare qualche colpetto in mezzo alle labbra gonfie di desiderio. Lei emise qualche borgoglio di piacere.
Il ragazzo ora si era steso su di me e la mia amica mi porto le gambe dietro ai suoi reni, incorciandole. Questa posizione e la spinte del ragazzo, mi fecero assumere una posizione curva con il bacino leggermente flesso che mi fecero aderire a lui in maniera totale. Mi sentivo veramente il suo cazzo fino alla radice, ben conficcato nel culo. Ero apero, decisamente spaccato, oscenamente prestato al suo piacere e gli piaceva stare ben piantato nel mio caldo e accogliente culo.
Era fermo e guardandomi negli occhi mi disse " tieni .... troia ..... prenditi la mia sborra ..... ti ingravido ..... " e mi vomitò nell'intestino una quandità enorme di sperma, talmente tanta che quando fini, mi venne voglia di ruttare.
Sfinito, sudato, appagato dai cazzi, con il culo in fiamme e oscenamente rimasto aperto, pensavo di aver finito e cercai di rialzarmi " ehi dove vai ..... c'è il quarto amico .... non vorrai mica rinunciare .... a tutto questo ben di dio .... ".
Quetsa volta fu il ragazzo a mettersi seduto su una sedia, poco distante dal letto. Era seduto con il cazzo in bella kostra, svettante verso l'alto come uno scettro. Mi fece segno e volle che mi avvicinassi di schiena e poi con le gambe a destra e sinistra della sedia mi mise in posizione per farmi impalare. Sentivo cadermi sul cazzo, il peso stesso del mio corpo, facilitava la penetrazione, il randello mi entrva dritto nel culo, che sentivo allargarsi al suo passaggio. Ora era dentro del tutto e mi potei rilassare, seduto sulle sue gambe. Il cazzo tutto nel culo, mi arrivava fino all'intestino, o meglio, questa era la sensazione. Ma volevo godere e allora fui io aquesta volta a prendermi il cazzo e a risvegliarlo per una veloce sega. Pui mi prese sotto le cosce e mi invitò a incominciare un su e giù pazzesco che non mi lasciava scampo. Il suo cazzo negli itestini mi faceva un bozzo e mi spingeva in avanti la pancia. Era veramente un paletto conficcato.
Gli altri ridevano e si complimentavano. Evidentemente si erano lasciati per ultimo il più dotato e anche se con il culo oramai rotto, non lo sentivo nello sfintere ma lo sentivo spingere come a forarmi la pancia. Ancora un quarto d'ora di questa dura prova, oramai mi muovevo come una bamboletta smembrata, con gambe e braccia che andavano dove volevano. Mi sentivo disarticolato, con una culone largo e bollente, con lo sfintere slargato, che aveva perso ogni recondita elasticità. Non godevo neanche più, ero come in trance, prestato solo al suo godimento, ancora ualche colpo ben assestato ed anche il quarto ragazzo mi esplose nel culo con tutta la sborra che aveva nelle palle. Mi accascia a emi abbandonai sfinito sul letto mentre ora sentivo lo sperma dei quattro che mi usciva come una fontana dal culo. La mia amica mise la mano per raccoglierlo " spingi ... dai .... fallo scender nella mia mano ... ti faccio vedere quanto ne hai nel culo ...... sarai fortunato se non rimarrai in cinta ..... " e giù una fragorosa risata di tutti e cinque. per farla breve, dopo essermi lavato e rivestito, con un gran senso di vergogna, salutai tutti e tornai a casa.
Camminavo male, ero piegato in due, il culo mi duoleva e mia moglie mi chieste se stavo bene. Andai frettolosamente a fare una doccia e a togliermi i residui degli umori di tutti. Rimasi sotto lo scroscio d'acqua, ripensando all'accaduto. Mi portai una mano sullo sfintere e lo sentii dilatato e ancora non aveva ripreso la sua naturale elsticità. Ma ragazzi che avventura .....
Se volete scrivermi occhiettomarrone@gmail.com
Alla prossima

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