Giorgia la manager sprofonda ancora di piú negli abissi

Scritto da , il 2016-02-24, genere dominazione

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Il giorno successivo cominciò la nuova vita di Giorgia come schiava, infatti pur non di non essere piú sottoposta alle angherie, alle punizioni alle torture della mia ragazza aveva accettato di poter subire di tutto, un tutto che sicuramente avrebbe creato a lei non pochi problemi anche con la sua famiglia.

Tutte le sue preoccupazioni si manifestarono immediatamente il giorno dopo come giuste, infatti Valerio il vecchietto che in realtà era un vecchio bavoso a cui avevo affidato il compito di controllarla la aspettò fuori dalla porta dell'azienda dove lavora. Le disse che era un mio inviato e doveva controllare se aveva obbedito ai miei ordini. Per verificare se la minigonna era effettivamente sopra le ginocchia le accarezzò le gambe fino ad arrivare al lembo della gonna, poi fece la stessa operazione dietro soffermandosi per parecchi secondi interminabili sul suo sedere. Finita questa operazione Valerio controlló la passerina di Giorgia per verificare che fosse effettivamente depilata come le avevo ordinato e scoprí che c’era un piccolo pelo e che di questo mi avrebbe informatoe che l'avrei presto punita per questa depilazione fatta male. A questo punto Valerio disse che per il momento aveva adempiuto ai miei mancavano solo quelli per il pomeriggio. Avrebbe dovuto togliersi il reggiseno quando sarebbe andata ad assistere all'allenamento calcistico del figlio. Giorgia una volta andata a scuola a prenderlo per portarlo all'allenamento non ebbe il coraggio di togliersi il reggiseno per paura che il figlio potesse accorgersi che c'era qualcosa di strano e sperava che il controllo a cui sarebbe stata sottoposta non sarebbe stato cosí occhiuto cosa che invece era. Una volta arrivati al campo da calcio e salutato il figlio, Giorgia si imbatté in Valerio che le disse che doveva controllare che si fosse tolta il reggiseno. Mise le mani tra le mammelle di Giorgia in mezzo a tutti quei genitori che la guardarono come fosse una sgualdrina e le disse che aveva ancora il reggiseno e che la cosa sarebbe stata riportata al suo padrone per una punizione, intanto peró si doveva togliere il reggiseno e darglielo cosa che fece prontamente.

Quell'evento fu uno spartiacque nella vita di Giorgia tutti i genitori presenti nel campo avevano visto quello che era successo e avevano sicuramente pensato che fosse una troia.

La giornata peró non era ancora finita, infatti Valerio le disse che la sera avrebbe dovuto recarsi in un albergodel centro per essere punita delle mancanze di questa giornata. Per Giorgia era un problema enorme, aveva infatti promesso al marito che sarebbero andati a mangiare fuori e non sapeva come uscirne: litigare col marito o andare incontro a punizioni sempre maggiori. La fine la scelta fu quella di venire da me inventandosi una scusa di lavoro cosa che avrebbe sicuramente insospettito suo marito dato che non si fermava spesso la sera sul lavoro.

Quando entró la accolsi insultandola come si deve a una cagna che invece di stare la sera con la sua famiglia la passa col suo padrone.

Le dissi che oggi aveva avuto delle grandi mancanze: la depilazione era stata fatta male e aveva ancora il reggiseno quandó portó il figlio all’allenamento e che doveva essere punita, ma la cosa non sarebbe avvenuta subito, ma nel fine settimana nella mia casa al mare dove l’avrei punita per le sue mancanze. Anche il fine settimana cosí non avrebbe potuto passarlo con la sua famiglia e la cosa umilió molto Giorgia che capí che ormai la sua vita sarebbe cambiata per sempre.

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