La nostra amica Angela (terza parte)

Scritto da , il 2010-09-15, genere voyeur

Il secondo giorno di vacanza dopo quel primo pomeriggio passato in piscina, decidemmo di dedicarlo interamente al mare e alla spiaggia.
Del resto le dune di Gran Canaria, vicinissime al nostro restor, erano un richiamo irresistibile ed uno spettacolo superbo al quale non si poteva certamente rinunciare.
Io e S. decidemmo di partire di buon mattino mentre, Angela, stanca delle fatiche del giorno precedente decise che ci avrebbe raggiunto in orario più tardo.
Io e S. ci incamminammo verso la spiaggia portando con noi solo due asciugamani uno zainetto con poche cose ed un ombrellone per avere un po’ di riparo durante le ore più calde.
Io vestivo con costume a boxer e maglietta, mentre S. indossava esclusivamente un bikini verde costituito da un reggiseno a fascia e perizoma coperto da un paio di short bianchi e trasparenti che esaltavano le forme del suo splendido culetto.
La spiaggia, che raggiungemmo di lì a poco, pur essendo già gremita di gente fin dalle prime ore del mattino era talmente ampia da offrire ad ognuno che la ricercasse la propria privacy.
Io e S. stendemmo gli asciugamani in una zona al confine con la spiaggia nudista; era per così dire un territorio di frontiera dove passeggiavano tranquillamente sia “tessili” che nudisti; l’ideale per noi che cercavamo ampia possibilità di movimento.
Prima ancora di sdraiarsi S. si sfilò i pantaloncini ed il reggiseno, rimanendo così in topless e perizoma; eravamo lontani almeno una cinquantina di metri dall’asciugamano più vicino, ma sono sicuro che lo strip di S. non rimase comunque inosservato.
Il posto che avevamo scelto era ai piedi di una grande duna di sabbia e ad una quindicina di metri dal bagnasciuga dove passeggiava un costante e distratto flusso di gente.
La giornata era tersa ma la brezza marina non faceva patire il caldo; si stava bene e presto i e S. cominciammo a rilassarci.
S. mi chiese di spalmarle la crema, cosa che feci come al solito con grandissimo gusto, accarezzando lentamente la sua pelle bollente e le sue forme, soffermandomi con particolare attenzione sul suo bel culetto ed infilando di tanto in tanto la mano sotto la sottile striscia che le copriva a stento il buchino.
Capii subito che S. non aveva nessuna voglia di lasciarmi tranquillo e che anche quella giornata avrebbe riservato non poche sorprese.
S., infatti, proprio mentre stava passando di fronte a noi un gruppo di persone sciolse i laccetti del perizoma e rimase con il costume a coprirle a stento la patatina quasi del tutto depilata; inutile dire che la cosa catalizzò l’attenzione del gruppetto ed in special modo dei maschietti che per guardarla a momenti non inciamparono.
Quando furono di fronte a noi S. si mise seduta ed il perizoma slacciato le scivolò giù mettendo così in bella mostra il suo fiorellino.
Gli sguardi attoniti della gente ebbero come risposta il sorriso malizioso di S. che allargò leggermente le gambe nel caso qualcuno dei passanti non avesse avuto una buona visuale.
Una volta passati, mi guardò con un’espressione innocente.
“Che troietta che sei” le dissi divertito.
“Però mi sembra che tua abbia gradito molto…” mi rispose S. indicando il mio sesso cresciuto inesorabilmente sotto il costume.
“Visto che effetto mi fai ??” le dissi allargando le gambe e mettendo in evidenza il pacco.
S. allora senza aggiungere una parola prese il tubetto di crema solare e allargandomi i boxer con una mano, me ne strizzo una quantità industriale dentro il costume.
Un secondo dopo, con aria innocente, mi stava già massaggiando da sopra il costume.
Inutile dire che la mano di S. e la scivolosità della crema solare calda sul sesso mi provocarono un’erezione che difficilmente poteva passare inosservata.
Guardai S. negli occhi e le chiesi “che intenzioni hai ??”
“Stai a vedere…” mi rispose maliziosamente infilando la mano dentro i boxer ed iniziando a masturbarmi in modo molto deciso ed evidente.
La situazione era assurdamente eccitante: S. praticamente nuda mi stava toccando a poca distanza da altre persone che non potevano non accorgersi di cosa stesse accadendo, nonostante fingessero apparente indifferenza.
Sotto la sapiente mano di S. non sarei potuto durare a lungo, la voglia di scoparmela era infinita, ma la situazione non lo permetteva; decisi quindi di socchiudere gli occhi e di godermi il momento attendendo che gli eventi facessero il loro corso.
Quando gli riaprii fui sorpreso ed imbarazzato al tempo stesso: un gruppetto di persone in costume si era, infatti, avvicinato a noi; si trattava di due uomini preceduti da una donna.
Erano tutti e tre di carnagione creola e di un età compresa tra i trenta ed i trentacinque anni; i due uomini avevano il fisico scolpito e vestivano entrambi con dei pantaloncini a bermuda, mentre lei - dotata di una folta chioma nera e di un fisico mozzafiato – indossava un bikini tigrato composto da un tanga che lasciava scoperti i glutei ben torniti e da un reggiseno a triangolo che fasciava una quarta di seno troppo perfetta per non essere il frutto di un sapiente ritocco.
I tre guardavano con occhi fissi S. che pur incuriosita non aveva interrotto l’opera, la donna in particolare con le braccia conserte guardava S. con un espressione fra l’indignato e l’incazzato.
Fui io a rompere il silenzio anche se all’evidenza ero forse quello nella posizione meno opportuna per poterlo fare; mi rivolsi ai tre dicendo loro: “Quando le prende così non c’è nulla da fare, non credo comunque che la cosa potrà durare ancora molto a lungo” – S. per parte sua non si era fermata per un secondo.
La ragazza nera, con un italiano che tradiva accento spagnolo, mi rispose: “Bella porca che è la tua donna le sembrano cose da fare su una spiaggia pubblica ??”.
S. allora continuando a masturbarmi da sotto il costume, con il perizoma slacciato che le era sceso fino a mezza coscia lasciandola di fatto nuda di fronte a quegli estranei, le disse: “Bhè che io sia un po’ puttana mi pare evidente, ma direi che lo spettacolo non dispiace a nessuno dei presenti, in caso contrario non vi sareste presi la briga di venire a vedere da vicino…. e poi si vede benissimo che i tuoi amichetti hanno il cazzo duro sotto i boxer e ti dirò di più: secondo me anche tu ti sei bagnata per bene….”.
La ragazza nera che fino ad allora aveva tenuto le braccia conserte di fronte alle tette ed un espressione da maresciallo incazzato, si sciolse in un sorriso ammiccante e beffardo: “Bhè…… diciamo che ci hai scoperti, cosa proponete di fare tu e il tuo uomo per divertirsi un po’ ??”.
S. imperterrita nella sua opera le rispose presentandosi: “Io sono S. e questo è F. il mio compagno e lo tocco solo io. Tu e i tuoi amici potete stare qui e godervi lo spettacolo e quando avrò finito con F. mi potrei prendere cura di te, solo di te, i maschioni neri se credono dovranno arrangiarsi da soli”, poi S. fece una pausa ed aggiunse “a proposito quando vedo una puttanella vogliosa come te io la riconosco subito !!”.
La donna di colore ricambiò quindi le presentazioni mantenendo il sorriso beffardo: “Mi chiamo Stella, loro sono miei amici; abitiamo qui nell’isola e di tanto in tanto ci facciamo un giretto in spiaggia in cerca di turisti birichini come voi”.
“Chissà mai che oggi ti capiti di imparare qualcosa” le rispose S. ed aggiunse: “avvicinati che ti faccio vedere come ci si deve prendere cura del proprio uomo”.
Così dicendo tiro fuori il mio sesso dal costume e lo cosparse ulteriormente di crema solare, contemporaneamente fece cenno a Stella di mettersi vicino a lei in modo che potesse vedere meglio.
Stella obbediente si avvicinò a noi e si mise in ginocchio al mio fianco, S. le mostrava orgogliosa il mio membro eretto allo spasmo.
“Che fortunato che è il tuo uomo ad avere a disposizione una puttana come te” disse Stella rivolta a S. con gli occhi fissi sul mio sesso, “non capisco come faccia a non venire…”.
“E’ abituato a queste cosette” le rispose S., “ad ogni modo credo stia per scoppiare….”.
“Sono già bagnata all’idea di vedere quanta roba uscirà da quel vulcano….” disse Stella.
“Perché non lo aiuti a venire allora ?? Credo che gli piacerebbe molto vedere da vicino le tue belle tette”.
“Ai tuoi ordini” rispose Stella slacciandosi il reggiseno e lasciando completante nudo il suo decolté.
La visone di quel seno nudo e la situazione in generale mi stava ormai facendo impazzire ma non volevo ancora venire, ero troppo curioso di vedere quali sarebbero stati gli sviluppi della situazione.
S. con una mano continuava imperterrita a massaggiare il mio sesso e con l’altra prese il tubetto di crema solare e ne schizzò un’abbondante quantità sul seno di Stella che subito prese a massaggiare voluttuosamente con la mano libera.
“Che sode !!” fu il mio commento sornione…
“Non sai quanto” mi disse S. sorridendo “Scommetto che porco come sei non ti dispiacerebbe nemmeno toccarle, vero ??”.
“No, infatti, non mi dispiacerebbe affatto, anzi la voglia di infilarci l’uccello in mezzo non è poca….”
Stella sorrideva maliziosa mentre S. con fare a metà fra il finto incazzato ed il divertito mi disse “Bel porco che sei !!! Cos’è ti piacciono le tette di questa troietta …. Comprensibile visto che le ho chiesto io di sbattertele in faccia”.
Emise un lungo respiro e continuò “…e va bene dai sono stata io a provocare per cui te lo concedo; gli puoi infilare il cazzo tra le tette ma non ti azzardare a venirgli addosso, la tua roba la voglio tutta per me !!”.
Così dicendo fece cenno a Stella di avvicinare la tette al mio sesso …. Non le servì aggiungere altro, Stella si chinò su di me ed un secondo dopo il mio cazzo stava scivolando tra le sue grosse tette rese più che scivolose dalla quantità industriale di crema che S. ci aveva riversato sopra.
Non c’era alcun dubbio Stella ci sapeva proprio fare; stringeva il suo seno con le mani attorno al mio sesso, scivolando su e giù con un movimento ritmico niente male.
Ormai stavo per scoppiare, ero completante partito, così mi rivolsi a S. e le dissi: “Se non vuoi che venga sulle tette di questa puttana mettiti sopra di me e infilatelo subito dentro….”.
“Ma c’è gente che potrebbe vederci ….” mi rispose S.
Io non seppi più controllarmi, mi scostai da Stella e mi gettai letteralmente sopra S. un secondo dopo glielo avevo già infilato tutto dentro la fighetta fradicia.
“Incredibile….” esclamò Stella, “se la vuole scopare così, in spiaggia dove tutti li possono vedere… e di fronte a noi…. è impazzito !!!”
“Amore fermati …. Se ci vedono scoppia un casino infinito !!!!” mi disse S.
Io però non ne volevo sapere e continuai a spingere come un ossesso, ben presto le potenti sferzate cominciarono a fare ansimare S. in modo violento e compulsivo anche le sue argomentazioni cambiarono: “Sbattimi fai vedere a questi sfigati quanto troia sono, fammi venire… sì dai, dai…..”.
L’orgasmo la raggiunse violento ed improvviso; cacciò un urlo che se non venne sentito fu solo perché incontrò orecchie che sentire non volevano; io per parte mia non mi fermavo più, nel frattempo l’avevo messa alla pecornia e continuavo a farmela senza remora….
Anche Stella dopo il primo momento di stupore cominciava a gradire lo spettacolo e mi incitava: “Dai bello scopatela, continua così falla godere non ti fermare….”; mentre lo diceva si era ficcata una mano dentro il costume e aveva cominciato a toccarsi di gran lena: era evidente che si stava penetrando con le dita per darsi a sua volta piacere.
I due tipi nel frattempo avevano tirato fuori i loro attrezzi dalla sede e avevano cominciato anche loro a smenarselo con gli occhi catalizzati su S. che godendo ed ansimando diceva a tutti: “Vi piaccio hee…. Vi piace vedermi scopata ……”.
Poi rivolgendosi a me disse “ora però la devi finire non voglio passare il resto della vacanza in galera …. Vieni, vienimi in bocca, riempimela…. Lo voglio succhiare tutto…..”
Continuai ancora per qualche secondo, poi quando il culmine dell’eccitazione mi raggiunse mi sfilai da S. e prendendola per la nuca la avvicinai velocemente al mio sesso che dopo un attimo era sparito dentro la sua bocca.
S. allora cominciò un pompino da favola scivoloso, veloce ed osceno…. Resistei meno di un minuto, dopodiché un orgasmo violento e devastante mi pervase da dentro a fuori e le riversai in bocca un copioso fiotto di sperma, per poi spruzzarle il resto del mio piacere sul viso e sulle tette.
S. non volle trattenere tutto il mio piacere in bocca ed una parte se la fece colare ai bordi delle labbra lasciandola scendere giù per tutto il corpo fino ad arrivare ai seni ed alla sua calda fighetta.
Io mi stesi a terra letteralmente sfinito e vinto da un orgasmo assolutamente sconvolgente; anche S. esausta si stese vicino a me, rimanendo completante nuda e senza nemmeno tentare di ripulirsi.
Stella non aveva tolto per un secondo la sua mano destra da dentro il costume, mentre con la sinistra si accarezzava voluttuosamente il seno: “questa si che è stata una scopata notevole: l’hai sporcata di sperma ovunque !!!”.
Rivolgendomi a Stella con il fiato lungo le dissi: “allora ti è piaciuto ??”.
“Se mi è piaciuto ??? credo di essere venuta almeno un paio di volte anch’io….. siete stati meravigliosi…..”.
S. allora, che nel frattempo si era ripresa, si rivolse a Stella guardandola con un visino furbetto che lasciava trasparire in parte le sue intenzioni: “allora come mi giudichi dopo quello che hai visto……??”.
“Sei una meravigliosa ed eccitante puttana” le rispose Stella che continuava a toccarsi da sotto il costume, “mi fai andare via di testa..”.
S. le sorrise e poi le ordinò: “Dammi il tuo tanga troietta !!!”.
“…. E a cosa ti serve….??” Le chiese Stella.
“Non vedi che sono tutta sporca di sborra ….. è ovvio: voglio usarlo per pulirmi…”.
Stella era spiazzata ma visibilmente eccitata da quella richiesta: “Se ti do il mio tanga però dopo rimango nuda e io un po’ mi vergogno…”
S. allora capendo al volo il gioco di Stella le replicò “Bhè non ti facevo così timida… però sai sarebbe solo per il tempo di pulirmi dallo sperma di F.; poi il costumino te lo rendo e tu sei liberissima di rimettertelo… bello zuppo si intende, anche più di quanto non lo sia già adesso”.
“Bhè allora se le cose stanno così….” le rispose Stella che, lasciando la frase in sospeso, si accucciò con le gambe divaricate e slacciò, con un gesto quasi solenne, i lacci del tanga per poi sfilarlo e passarlo a S. che lo afferrò con una certa soddisfazione.
S. quindi guardando Stella rimasta nuda commentò “Wow !! che bella fighettina depilata che hai sei stupenda …. La tua passerina deve essere come il burro e poi credo abbia un buonissimo odore ed un ottimo sapore…”
Così dicendo si avvicinò il tanga di Stella al viso annusandolo: “l’odore è inebriante…” disse con fare languido; poi avvicinando l’indumento alla bocca lo leccò tenendo il costume ben teso e passando la lingua lungo tutta la parte interna; “anche il sapore è ottimo, sia quello della fighetta sia quello del tuo buchino….”.
La situazione era assurdamente eccitante gli amici di Stella avevano preso a masturbarsi di gran lena, abbassando il costume ed esibendo due cazzi di generose dimensioni, mentre Stella completamente partita, continuando a toccarsi con sempre maggior impeto, si rivolse a S. con la voce rotta da sospiri di eccitazione: “Io una troia come te non l’ho mai conosciuta mi fai impazzire…. Ti piace la mia figa heee ???”.
“..e non hai ancora visto niente ….” Le disse S. che come nulla fosse prese a pulirsi dalla copiosa quantità di sperma che le avevo scaricato addosso usando il tanga di Stella; si ripulì accuratamente strofinandosi l’indumento su tutto il corpo; in poco tempo S. era completante asciutta mentre l’indumento era completante zuppo del mio piacere.
L’operazione durò un paio di minuti nel corso dei quali Stella aveva continuato a masturbarsi senza alcun pudore, incurante del fatto che chiunque avesse potuto vederla, anche i suoi amici non avevano smesso per un secondo di trastullarsi guardando la scena e non mi avrebbe stupito se di li a poco anche loro fossero esplosi.
Quando S. ebbe finito ancora completamente nuda tese la mano per ridare il tanga a Stella.
Stella quindi allungandosi si riprese il perizoma; non appena lo ebbe in mano commentò: “Mamma mia è veramente fradicio” poi annusandolo aggiunse: “sa di sborra in modo spaventoso; ma quanta ne aveva il tuo uomo ??”.
“Bhè lui ne ha tantissima…” rispose S. guardandomi sorridendo e leccandosi in modo malizioso il medio della mano destra ed accarezzandomi il membro non ancora del tutto a risposo con l’altra….. “ed è anche dolcissima, dovresti assaggiarla sai !! approfittane; nel tuo costume ce ne così tanta adesso….”.
“Non è che poi mi diventi gelosa” le chiese Stella che guardava l’indumento con occhi golosi.
“No, oggi mi sento particolarmente puttana e mi piacerebbe da morire vederti leccare la sborra del mio uomo dal tuo costume….”.
“Se la metti così…” disse Stella avvicinando la lingua al suo perizoma.
Cominciò con una piccola leccatina; un assaggio al termine del quale disse con espressione da vera troietta: “Hmm è veramente dolcissimo, l’odore è inebriante ed il gusto irresistibile.”
Detto questo prese a succhiare letteralmente le sue mutandine stando ben attenta a non far cadere nemmeno una goccia del mio prezioso liquido.
S. guardandola si era eccitata tantissimo e commentò: “Ti piace la sborra del mio uomo hee… ??? Ma quanto puttana sei ???”
“Tanto !!” Le rispose Stella che aveva deciso di ripulire ben bene il suo indumento; credei di impazzire quando la nostra nuova amica guardandoci con espressione eccitata si infilò tutto il tanga in bocca per poi sfilarlo a piccoli tratti completante fradicio ma al contempo assolutamente ripulito da ogni minima traccia del mio seme.
Inutile dire che lo spettacolo offerto da Stella mi aveva mandato in visibilio provocandomi una nuova portentosa erezione.
S. lo notò immediatamente: “E bravo il mio porcellino che si eccita a guardare le altre che fanno le puttane !!”, poi rivolgendosi a Stella le disse “Ti è piaciuta la sborra del mio uomo … !!!”.
S. quindi continuò rivolgendosi a me e a Stella: “Però adesso che vi siete divertiti tutti e due dovete pagare pegno brutti stronzi” ci disse con un sorriso malizioso e sornione.
“Tu bello mio adesso te ne stai fermo a guardare quello che succede” mi intimò e poi rivolgendosi a Stella le annunciò in tono solenne: “E tu puttana che non sei altro sappi che il prezzo per leccare la sborra del mio lui è il tuo bel culo !!!”.
Stella, allora, guardò S. con aria sbigottita ed interrogativa mentre si riallacciava il tanga bagnato ma pulito.
S. quindi la incalzò dicendole: “Sì hai capito benissimo !!! Adesso ti fotto il culo qui di fronte a tutti …. Così giusto per far vedere a questi maschioni quanto puttane siamo”.
Stella, quindi, la guardò e le disse: “E cosa ti fa pensare che io te lo lascerò fare ??”.
“Il fatto che stai morendo dalla voglia di farti fottere da me, da due secondi dopo che mi hai visto con la passerina al vento” le rispose in modo secco e deciso S.
Stella quindi avvicinandosi a S. le sussurrò all’orecchio: “Dimmi cosa devo fare ….”
S. allora prese il tubetto di crema solare si mise un’abbondante quantità di prodotto sulle dita e scostato il perizoma di Stella cominciò a massaggiarle in modo voluttuoso e profondo il buchetto del culo: “Devi lasciarmi fare tutto quello che voglio”.
Stella quindi ansimando di piacere per il trattamento che stava ricevendo si sedette sui talloni dando le spalle a S. ed allargandosi le natiche con le mani per meglio permettere lo svolgimento le rispose: “fammi godere”.
Lo spettacolo era a dir poco sconvolgente Stella dava le spalle a S. e io assieme ai due tipi di colore ci eravamo seduti di fronte alle due ragazze ad osservare la scena esterrefatti.
Tutti e tre avevamo dimenticato pudori e buone maniere ed estratti i falli tesissimi avevamo cominciato a masturbarci fregandocene del fatto che qualcuno potesse scorgerci.
S. continuava a massaggiare il culo di Stella che ansimava di piacere incitando la compagna: “Dai S. non resisto infilami un dito dentro, ne ho bisogno, voglio sentirmi riempita di te”.
S. non le diede alcuna risposta ma fingendo indifferenza guardava noi ragazzi: “Vi piace vedere cosa faccio a questa troietta vero ?? Direi di si a giudicare da come vi state smenando il cazzo; site dei maiali, ma vi prego di continuare a fare quello che state facendo…. Non vi fermate..” poi con aria sbarazzina aggiunse “A proposito ragazzi che ne dite se accontento questa puttanella e le infilo un dito nel culo ??”.
Ovviamente S. non attese la nostra risposta; un secondo dopo con un gesto deciso infilò il medio nel buchino di Stella che ebbe un sussulto immediato e contemporaneamente emise un gridolino di godimento che fece trasalire tutti.
“Ti piace vero ??? puttanella che non sei altro…” le disse S. cominciando a far scorrere il medio dentro e fuori il suo bottoncino.
Stella per parte sua era completante partita godeva di quella meravigliosa sensazione ed incitava S. a muovere la mano sempre più forte: “Non ti fermare, non ti fermare è bellissimo voglio che mi fai venire qui di fronte ai ragazzi….”
S. quindi prese ad occuparsi anche della fighetta di Stella già lucida e grondante di umori; con la destra si occupava del suo buchino e con la sinistra la masturbava molto velocemente; poi avvicinando le labbra all’orecchio di Stella prese ad incitarla dicendole: “Dai puttana adesso godi, godi voglio che mi vieni sulle mani voglio che gridi in modo che tutti ti possano sentire voglio vederti impazzire”.
Stella, quindi, in preda ad un assoluto delirio di passione caccio un grido di godimento che attirò l’attenzione di mezzo mondo e contemporaneamente venne abbondantemente sulle mani di S. che commentò soddisfatta: “Brava piccola, vieni, vieni così….”.
Fu a quel punto che uno dei due ragazzi neri si alzò di scatto prese stella per il capelli e facendole ingoiare il membro fino alla radice le disse: “Prendilo, prendilo tutto…. Succhialo fino a farmi venire….”.
Stella non si fece ripetere l’invito due volte e prese a succhiare avidamente il membro del ragazzo un secondo dopo anche l’altro uomo le si avvicinò e pretese la sua parte di piacere ficcandole tutto il cazzo in bocca.
Stella era partita leccava avidamente i cazzi dei suoi due accompagnatori a turno massaggiando con maestria le loro palle.
Io e S. godevamo dello spettacolo a distanza ravvicinata, entrambi eravamo appena venuti ma quello a cui stavamo assistendo aveva nuovamente risvegliato i nostri sensi ed entrambi ci stavamo masturbando.
Ci volle poco e uno dei due ragazzi sollevò Stella di peso, le spostò il perizoma ed un secondo dopo glielo infilò tutto dentro la calda fighetta: “Ti impalo puttana !!!”.
Le sferzate erano rapide e potenti Stella gemeva come una pazza “Si fottimi, fottimi sono una troia e voglio essere riempita ovunque”.
Nel frattempo i profondi gemiti di Stella avevano richiamato un cospicuo capannello di persone che si erano radunate a cerchio intorno a lei, la cosa era ormai inevitabile; tutti guardavano la scena con occhi fissi e sbarrati, alcuni tradivano eccitazione, altri commentavano maligni ma nessuno se ne andava o tentava di interrompere.
L’unica cosa che potevamo fare era sperare che nessuno avvertisse le forze dell’ordine.
Io e S., nel frattempo, pur continuando a toccarci in modo eloquente preferimmo, per precauzione, indossare i nostri costumi nel caso le cose si fossero messe per la peggio.
Stella, invece, era in preda al piacere più assoluto; ben presto costrinse letteralmente il ragazzo che se la stava scopando a sdraiarsi per terra, lei vi si pose sopra cavalcioni, infilandosi il poderoso fallo nella fighetta; poi intimò all’latro ragazzo: “Cosa aspetti un invito scritto; non vedi che il mio buco del culo è libero: sfondalo !!!”.
Ovviamente l’invito venne accolto; l’altro ragazzo si accucciò da dietro; inumidì il buchino di Stella con un’abbondante quantità di saliva ed un istante dopo il suo palo spingeva contro il buchino.
“Si cazzo spingilo dentro, fai vedere a tutte queste persone quanto puttana sono; fallo ….”.
Il ragazzo spinse in avanti il bacino ed entrò di prepotenza nel culo di Stella che caccio un forte urlo.
“E adesso scopatemi, scopatemi tutti e due …”.
Non c’era alcun dubbio i due ragazzi ci sapevano fare e i livelli di eccitazione che avevano raggiunto fecero si che sfogassero le loro voglie su stella che li incitava a farla godere.
Lo spettacolo era surreale; una doppia penetrazione in spiaggia con un nutrito numero di persone radunate attorno; forse la cosa ci era sfuggita di mano; io e S. avevamo in mente qualcosa di più soft, ma ormai eravamo lì entrambi eccitati sia dallo spettacolo che dal rischio; la ragione ci spingeva ad andarcene, ma la voglia ci imponeva di rimanere.
Stella nel frattempo godeva come una pazza i due ragazzi continuavano a scoparla e le urlavano contro mille oscenità; lei gradiva e decise di spingersi ancora oltre, lanciando un chiaro invito al pubblico.
“La mia bocca è libera qualcuno vuole approfittarne ?? Cos’è non vi va di farvi succhiare il cazzo da una porca come me ???”.
S. allora mise una mano sul mio sesso eretto e prese a trastullarmi da sopra il costume, poi con aria sorniona si rivolse a me: “Ti piacerebbe riempirle la bocca Vero ??? Ti piacerebbe fartelo succhiare da quella troia ??”.
“Maiale !!” mi disse “Però ti capisco sai, perché ne ho una voglia pazza anche io; anzi direi che approfitto dell’invito prima che qualcuno mi rubi il posto”.
S. quindi si alzò, si diresse di fronte a Stella e le mise la fighetta all’altezza della bocca; le spostò il tanga offrendole le sue calde labbra depilate: “Lecca puttana !!”.
“Mucio gusto !!!” rispose Stella che un secondo dopo aveva ficcato la lingua tra le gambe di S. che ben presto cominciò a gemere di piacere.
Non resistetti a tanto spettacolo mi avvicinai a S. strusciandomi su una sua coscia, mi inumidii un dito e glielo infilai dritto sul culo.
“Haa Si stupendo continua continuate tutti e due !!!” ci intimò S.
Non ci volle molto e S. raggiunse un maestoso orgasmo, l’ennesimo di quella straordinaria giornata.
Il pubblico nel frattempo si era fatto più audace non trovava ancora il coraggio per partecipare, solo perché era chiaro che ormai la cosa aveva preso una brutta piega e la paura dell’arrivo della polizia era ormai nell’aria ma tutti incitavano Stella e S. con epiteti e frasi volgari: “Fateci vedere; forza puttane fate vedere quello che sapete fare …”.
Io però ormai ero realmente troppo eccitato ed ero in balia delle mie pulsioni; non credei alle mie orecchie quando S. appena venuta, disse a Stella che continuava ad essere scopata dai due ragazzi di colore: “Adesso devi leccare anche il mio uomo però lo fai come dico io; lo puoi succhiare ovunque tranne che nel glande; quella parte la voglio solo ed esclusivamente per me”.
“D’accordo troia; come voi tu” fu la risposta di stella orami in preda a continue convulsioni.
Guardai S. con gli occhi sgranati “Sei sicura ???” .
Lei abbassandomi il costume ed avvicinandomi a Stella mi disse: “La lingua di Stella è un esperienza che dobbiamo condividere; oggi va così”.
Sentii languida la lingua di stella che prese a leccare le mie palle in modo goloso per poi risalire lungo la mia asta ma senza mai raggiungere la punta del mio sesso, così come le aveva ordinato Stella.
Ero in estasi ma in quel modo non sarei mai riuscito a venire.
S. però aveva qualcosa in mente; capii cosa quando si abbassò dietro di me e senza dire nulla prese a leccarmi il culo e la base delle palle.
“Siete due puttane fantastiche gridai ….”
La sensazione di due calde lingue addosso non l’avevo mai provata, era bellissimo; ben presto dimenticai dov’ero, chiusi gli occhi e lasciai che il piacere di quel trattamento si impossessasse di me.
Mi destai solo quando mi sentii strattonare per un braccio …
Aprii gli occhi era la nostra amica Angela trafelata e con aria preoccupata: “Cosa cazzo state facendo; presto venite via” mi disse in un orecchio cercando di farsi sentire fra le urla della gente che ci osservava “sta arrivando la polizia gli hanno avvertiti …. E poi, porca puttana non vi posso lasciare da soli per un paio d’ore che vi trovo al centro di un’orgia in pubblico … dobbiamo riparlare di questa cosa, ma adesso via …. !!!”
S. e Stella non si erano fermate ed io risposi ad Angela “No non mi muovo, sto godendo come non mai; non mi porterai via di qui finché non sono venuto ….”.
“Ok” rispose Angela “allora ci penso io …. Non lascerò che vi mettiate nei casini !!!”.
Un istante dopo la mano di Angela afferrò il mio sesso ed allontanò sia Stella che S., poi lo puntò dritto in direzione del viso di Stella e prese a masturbarmi con foga.
“Dai cazzo adesso voglio che sborri in faccia a questa troia, schizzale dritto in viso, riempile la bocca sporcale i capelli; adesso …”.
Guardai S. che, fissandomi negli occhi mi disse “Se lo merita la puttana …. dalle tutto”.
Angela tolse il reggiseno si abbassò sotto di me e mise le mie palle fra le tette; S. si sistemò dietro di me prese a trastullarmi il culo con un dito; mi si avvicinò all’orecchio e mi disse: “Adesso o mai più piccolo; scaricale addosso tutto adesso, io poi mi riprenderò ciò che è mio ….”
Presi a toccarmi con maggior foga sempre più velocemente e con maggiore intensità; pensai a quello che stava accadendo e improvviso come un lampo, raggiunsi finalmente l’orgasmo.
Il mio piacere come previsto, schizzò dritto sul viso di Stella che nel frattempo non aveva smesso di incitarmi: “Dai belo dammelo tutto, lo voglio diritto in faccia forza, forza, adesso ….”.
“Si, si, siii …..” gridai mentre venivo svuotandomi di ogni energia residua.
La faccia di Stella era sporca del mio piacere che l’aveva colpita prima tra i neri capelli, poi in fronte e quindi sulla bocca.
Ero stremato e con il fiato rotto; S. mi guardò e mi disse: “Ora mantengo la mia promessa, mi riprendo quello che è mio”.
Si abbassò e prese a baciare e a leccare Stella; la ripulì velocemente riprendendosi tutto quello che le apparteneva, poi la baciò sulla fronte e le disse: “Grazie è stato fantastico ma ora vieni via …. Stanno arrivando … ti prego ascoltami ….”.
“No” le rispose Stella “io devo finire quello che ho cominciato ma tu, F. e la tua amica filate subito”.
Dopodiché si alzò liberandosi dall’estasiante morsa dei sui compagni oramai prossimi all’orgasmo; si spogliò completante gettando all’aria il costume che ancora indossava e ad alta voce disse: “E adesso voglio che tutti quelli che ne hanno voglia mi vengano addosso; voglio sentirmi sporca come non mai, vi voglio tutti e subito”.
A quel punto Angela prese per un braccio sia me che S.; ci costrinse a rivestirci e ci allontanò dall’assembramento a forza, trascinandoci via il più lontano possibile.
Nel frattempo i due ragazzi neri e più di qualcuno fra i maschi che avevano assistito allo spettacolo, presero a masturbarsi di fronte a Stella venendole addosso; Stella masturbava e leccava chiunque le si avvicinasse, completamente rapita dal proprio piacere che la costringeva a fare quello che stava facendo.
Quando la polizia arrivò la trovò sola nuda e completamente ricoperta di sperma. Tutti, compresi i due suoi amici di colore, erano scappati a gambe levate, cercando di non farsi identificare; tutti l’avevano abbandonata, lei non si era mossa ed era rimasta lì dov’era..
Quando i poliziotti la invitarono a seguirla e a coprirsi; lei sorrise e senza nemmeno tentare di ripulirsi disse loro “Non ho alcun problema a venire con voi …. Già che oggi tanto sono venuta con tutti ….. però per coprirmi è un’altra cosa: non ho più niente …. Qualcuno deve ben aver pensato di prendersi un souvenir e credo proprio che mi abbiano fregato le mutandine ….”.
S. che osservava la scena da poco lontano mimetizzandosi fra i curiosi che avevano avvertito la polizia e che adesso non volevano perdersi l’arresto, avrebbe voluto intervenire o comunque fare qualcosa per Stella; ma Angerla glielo impedì:
S. insisteva: “Angela cazzo è colpa mia sono io che ho innescato tutto questo; non è giusto che paghi lei …. Se ha una colpa è quella di essersi lasciata coinvolgere troppo ….”.
“Sì, però adesso non puoi fare niente per lei, anzi intervenendo rischi di finire dentro anche tu ….”.
Anche io mi sentivo colpevole dell’accaduto ma ciò nonostante feci di tutto per convincere S. che avremmo potuto fare di più per Stella in un secondo momento.
“Ragazzi tranquilli ….” ci rassicuro Angela: “Tirare fuori Stella dai casini è compito mio ….”
Continua …….

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