Prime esperienze (parte 3)

Scritto da , il 2015-11-22, genere bisex

Continuava a non succedere più niente con Elena ma, quando capitava, con Enzo ci "divertivamo" a guardare la collezione del padre e ci davamo "una mano" a vicenda. Da un paio di giorni Enzo non stava venendo a scuola (influenza) ma un giorno, quando cominciò a stare meglio, mi telefonò per andare a trovarlo e perché doveva parlarmi di una cosa importante. Subito gli lasciai i compiti e gli appunti di scuola, poi Enzo mi disse:"Ti devo parlare. Ce l'ho fatta! Finalmente mi sono scopato Paola!". Io rimasi di stucco: "mi prendi in giro? Allucinazioni da medicinali?", lui rise e mi disse: "no. È successo. Te l'ho detto che con mio padre le cose tra loro non vanno più bene. Fidati, ti assicuro che ti farò godere con il mio racconto!". E cominció...
"Per non lasciarmi da solo a casa, visto che Elena era via in gita, si è presa qualche giorno a casa Paola per accudirmi. Il terzo giorno a casa, era venuta in camera per darmi la medicina. Stavo guardando uno speciale su Firenze, città che lei ama e le chiesi di fermarsi. Si coricò a fianco a me sul letto. La invitai sotto la coperta, ed entrò. Allora pensai ad una cosa: avrei fatto finta di addormentarmi, magari abbracciandola.... e così feci. Ero messo di fianco, così..."
si fermò, andò sul letto si coricò e mi disse di andare anche io sul letto. Poi riprese:
"ecco, io di fianco così e lei (cioè te) qua a fianco, coricata. Il mio braccio la cingeva da sotto il seno e il mio cazzo qua sul fianco della sua gamba. Ho cominciato a fare piccoli movimenti di bacino..."
e in tutto questo, Enzo mimava su di me; la cosa mi eccitava... e poi:
"lei smise di accarezzarmi i capelli e stava per alzarsi. Ma io non mollai la presa e spostai il braccio sul seno. Aveva i capezzoli turgidi. Mi spostò il braccio e si alzò. Io "mi svegliai" e le chiesi di fermarsi. Lei disse di no, non andava bene ciò che stavo facendo. Le feci presente che aveva i capezzoli ancora duri, come io avevo altro!..."
ed effettivamente lo aveva anche solo mentre lo raccontava. Mi fece vedere come si era scoperto per farglielo vedere e come sfacciatamente si spogliò. Lei rimase di sasso e lui cominciò a insistere: cominciò con dirle che l'amava, che suo padre non la meritava, che non la rispettava e che quando era andata via era stato lui ad andare a riprenderla.
"Non puoi negarlo. Un uomo che dice di amarti, che ti riprende quando fate sesso come se fossi una puttana qualunque. Allora lei mi disse che se accettava certe cose da suo padre era perché non voleva perderlo e che comunque non poteva prendere lezioni da un segaiolo con il cazzo di fuori! E se ne andò. Mi sono rivestito, avevo rovinato tutto. Vado per scusarmi e lei è in camera che piange. Mi scuso e cerco di farle capire che l'amo veramente. Lei mi accarezza il viso. Le do un bacio sulla mano che poi abbassa sulla mia gamba. Si vede un movimento sotto il pigiama... lei sorride e mi bacia sulla bocca. Io infilo la lingua e lei apre la bocca e risponde al mio bacio. Ad un certo punto sento la sua mano sul cazzo...."
e prese la mia mano e se l'appoggiò lì sopra, poi mi fece afferrare il suo cazzo e poi me la fece infilare dentro le mutande...
"Mi spogliò e mi fece una sega che durò molto poco perché venni subito..."
e nel frattempo lo segavo per essere fedeli al racconto...e venne. Mi spogliai anche io...
"Paola si levò i pantaloni, gli slip e si distese. Io mi misi vicino e cominciai a toccargliela. Le infilai il medio e cominciai a muoverlo dentro...lei godeva e io stavo facendo del mio meglio..."
e nel frattempo le sue mani erano tra le mie palle e il mio cazzo che aveva già sborrato...
"volevo andare a prendere un preservativo ma lei mi disse che non serviva. Le son salito sopra e... finalmente!!! Quegli urletti finalmente erano grazie a me!!! Abbiamo passato il pomeriggio a letto, mi ha fatto un pompino sensazionale e ho ricambiato come meglio ho potuto... è stata la miglior cura!..."
Siamo nudi, sorridenti e con i cazzi duri. Abbiamo avuto entrambi ciò che volevamo, insieme e con la donna che ognuno di noi voleva. Cosa chiedere di più??? Noi abbiamo continuato con i nostri pomeriggi ancora per un paio d'anni, quando non ci scopavamo le fidanzatine di turno; Elena era andata a convivere con un tipo che era abbastanza apposto e io non l'avevo più vista; Paola e il marito avevano ripreso i loro numeri ma, con l'arrivo di un bimbo, si erano dati una calmata.... che bei ricordi di gioventù! ! !

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