Affari di famiglia (1° parte)

Scritto da , il 2015-09-04, genere incesti

Manca solo un giorno alla partenza per le ferie. Quest’anno si è deciso che la prima settimana l’avremmo passata in famiglia e per la seconda ognuno per i fatti propri. Era tutto pronto. Io con i miei e mio fratello Luca, di due anni più grande di me, avremmo raggiunto i nonni nella loro casa la mare. Ci sarebbero stati anche la sorella di mia mamma, zia Federica, con il marito, Zio Luigi, e i miei cugini. Serena, che aveva come me 19 anni, e suo fratello Alberto di 23 anni.
Esco per andare a salutare Enrico, il mio fidanzato che poi passerà a prendermi per passare una settimana insieme. Quando ci vediamo lui è freddo e distaccato. Con pochi giri di parole mi dice che è finita e che non passeremo nessuna settimana insieme. Eravamo insieme da solo 8 mesi ma io ci tenevo a lui e in quella settimana avevo pensato che sarebbe stato bello dormire insieme e fare l’amore tutte le notti. Torno a casa delusa e sconvolta. La nostra casa non è grande ed io e Luca dobbiamo dividere la stanza. Entro e mi butto sul mio letto singhiozzando. Quasi non mi accorgo di Luca che sta finendo di preparare la sua valigia.
“Cosa succede piccolina?” Luca è sempre stato molto protettivo nei miei confronti e mi ha sempre chiamata “piccolina”. Si siede sul bordo del letto e mi accarezza i capelli. Io non riesco a frenare il mio pianto. Tra un singhiozzo e l’altro gli dico che con Enrico è finita. Luca cerca di consolarmi continuando ad accarezzarmi la testa e la schiena. Pian piano mi calmo e smetto di piangere. Mi giro a guardarlo. Tra le lacrime guardo mio fratello che mi sorride triste. Luca supera il metro e 85, ha due spalla da nuotatore ed un fisico perfetto. Moro con profondi occhi verdi presi da mamma. Io invece sono uno scricciolo di 1 metro e 65 con lunghi capelli castani e occhi grigi, regalo di papà. Lui mi accarezza il viso e mi asciuga le lacrime. Gli sorrido e lo abbraccio. Fin da piccola quando avevo un problema abbracciavo Luca e tra le sue braccia i miei guai sparivano. Mi stringe e mi dice: “Dai piccolina. Vedrai che troverai uno più bello e più intelligente di Enrico. Quello stupido non sa cosa si perde a mollare una come te. Sei bellissima e dolcissima e non faticherai a trovare un nuovo fidanzato che ti meriti.” Gli do un bacio su una guancia. Dalla cucina mia madre ci avvisa che la cena è pronta. Dopo mangiato finiamo di preparare le valigie. La sveglia è per le 5 del mattino dopo per partire. La serata è molto afosa. Come al mio solito indosso solo una maglietta e le mutandine per andare a dormire. Luca si sdraia sul suo letto in boxer e legge un libro. Io mi giro e rigiro nel letto ma non riesco a non pensare ad Enrico. Luca mi osserva e dice “Non riesci a dormire piccolina?” Mi alzo sui gomiti e con la voce rotta dal pianto gli dico di no. Lui si alza e viene a sedersi sul mio letto. Io la abbraccio e lo tiro a me. Voglio che mi coccoli e mi faccia passare quel dolore che mi attanaglia il petto. Lui allora si sdraia nel mio letto. Io mi aggomitolo vicino a lui con la testa sul suo petto. Lui mi abbraccia e mi accarezza i capelli e la schiena. Con l’altra mano mi accarezza il braccio posato sul suo petto. Come al solito stare tra le sue braccia mi tranquillizza. Senza accorgermene gli accarezzo il petto. Con il braccio che mi avvolge mi attira sempre di più a lui. Mi piace sentire la sua stretta. Alzo la testa e mi trovo a pochi centimetri del suo volto. I suoi occhi verdi mi guardano dolci ma intravedo qualcos’altro. Alzo la mano per accarezzagli il viso e lui mi stringe ancora di più. Sono quasi sul suo corpo e sento distintamente i battiti del suo cuore ed il suo respiro sul mio volto. Solo in quel momento mi rendo conto che Luca è eccitato e da sotto i boxer qualcosa si muove. La sua mano è sulla mia schiena ma sotto la maglietta e mi accarezza la pelle nuda. Chiudo gli occhi ed avvicino la mia bocca alla sua. Ha le labbra morbide. Ricambia il mio bacio. Con un gesto semplice e veloce mi issa completamente addosso a lui. Le nostre lingua si incontrano e cominciano a rincorrersi. Le sue mani sono sotto la mia maglietta e mi accarezzano la schiena. Lui tira su la mia maglietta fino alle spalla. Sento i miei piccoli seni a contatto con il suo petto. Alzo le braccia e me la faccio sfilare. Posso sentire il suo desiderio che cresce. Le sue mani scendono sul mio sedere e si infilano sotto le mutandine. Allargo leggermente le gambe e lui raggiunge facilmente la mia figa. La tocca appena. Sono già fradicia. A quel punto si stacca dal nostro bacio e mi guarda. Per un lungo attimo ci fissiamo negli occhi e poi mi dice. “Ehi piccolina. Ti rendi conto di cosa stiamo per fare? Sei sicura che sia quello che vuoi davvero?” Non ho bisogno di pensarci e riprendo a baciarlo. Le sue dita mi accarezzano tra le cosce ed mi struscio sul suo corpo. Sento il suo cazzo ormai duro. Sento di desiderarlo più di ogni altra cosa. Lui mi ha abbassato le mutandine ed io cerco di sfilarmele completamente. Quando finalmente ci riesco lascio la sua bocca per baciargli il collo. Poi il petto. Scendo velocemente verso la pancia e finalmente arrivo ai suo boxer. Li prendo dai fianchi e li abbasso. Luca alza il bacino per facilitarmi il compito e da quel pezzetto di stoffa esce prepotentemente il suo cazzo che punta il cielo. Lo accarezzo piano con la lingua partendo da sotto ed arrivando fino alla punta. Guardo un attimo mio fratello che giace ad occhi chiusi nel io letto pronto a farsi fare un pompino. Lo prendo in mano. Faccio passare la mia lingua sulla sua cappella e poi lo prendo in bocca. Lo sento arrivare in gola. Ha un sapore buonissimo, molto meglio di quello che avere Enrico, che ormai si sta allontanando dai miei pensieri. Sono concentrata in quel pompino ma ho il desiderio di sentirlo dentro di me. Penso che più duro di così non possa diventare a allora mi alzo. Lui apre gli occhi e mi guarda. Mi stendo ancora sul suo corpo e dopo averlo baciano ancora gli dico: “Mi vuoi Luca?” Luca mi guarda con i suo profondi occhi verdi e risponde: “Solo se anche tu mi vuoi”. Un lieve bacio sulle labbra e poi rispondo: “Prendimi, sono tua!” La mano di Luca mi accarezza il viso e poi scende lungo la mia schiena, passa suo mio sedere e poi prende il suo cazzo e lo dirige verso la mia figa. Allargo le gambe e sento la punta sulla mia apertura matida di umori. Mi guarda per avere l’ultimo consenso ed io sorrido: “Prendimi Luca.” E spingo il mio bacino verso il suo cazzo che sento che i penetra. Le mie unghie penetrano nelle sue spalle a la mia bocca si incolla alla sua. Con le mani mi tiene per il sedere allargandomelo e facendomi dondolare su e giù sul suo cazzo. Non mi sono mai sentita così bene, così soddisfatta… così donna. Luca mi sta scopando meravigliosamente. È vigoroso e dolcissimo nello stesso tempo. I miei lunghi capelli coprono i nostri volti che restano stetti in un lunghissimo bacio. Li prendo su un lato e li faccio andare sulla mia schiena spostandoli tutti sul lato opposto. Voglio guardarlo negli occhi mentre è dentro di me. Ci guardiamo intensamente mentre il suo cazzo viaggia nella mia figa e sconquassa la mia anima. Gli accarezzo il viso e gli dico: “Non smettere… sono tua… Non uscire mai da me”. Senza mai smettere di scoparmi mi ricorda che potrebbe essere molto pericoloso ma lo tranquillizzo dicendogli che prendo la pillola e non può succedere nulla. A quella notizia Luca si rilassa e mi dice: “Sei stupenda piccolina. Sei dolce e bellissima. E sei mia” Senza mai staccare i miei occhi dai suoi gli dico: “Mi piace da morire come mi scopi. Anche tu sei dolce e sei mio” Mi ributto sul suo corpo baciandolo. Lui aumenta il ritmo dei suo colpi e dopo qualche minuto vengo. Lo bacio intensamente dicendogli che mi aveva appena regalato il mio primo vero orgasmo. Mi alzo su suo cazzo e lo sento arrivarmi fino in pancia. Mi muovo su di lui fino a quando sento tre spruzzi che mi riempiono. Mi ributto su di lui e lo bacio. Luca è venuto dentro di me. Lui mi stringe forte. Io mi sdraio sfinita sulla schiena e lui passa un dito sul mio profilo partendo dal naso e arrivando fino alla mia figa. Infila un dito e poi lo ritrae. Gli prendo la mano e avvicino quel dito impregnato dei mie umori e del suo orgasmo e lo succhio. “Dormi qui con me stanotte” Gli dico. Lui mi abbraccia e mi bacia le labbra. Spegne la luce e mi dice: “Notte piccolina. A domani mattina”

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