Lo zio Ettore

Scritto da , il 2010-08-20, genere voyeur

Zio Ettore e' il fratello maggiore di papa' , piu' grande di circa tre anni, ha gia' due figli piu' grandi di me ed una moglie pelosa con tanto di baffi sul labbro superiore che fanno immaginare chissa' quale patonza pelosa. Non me ne vogliate ma io in presenza di un triangolo folto riccio e nero non capisco piu' nulla ed anche se il resto e' da macero io una donna cosi' la sposo. E' trascorso si e no un mese dalla morte di papa' che una sera , mentre abbiamo appena finito di mangiare e stiamo attorno al tavolo a riflettere sui nostri guai , sentiamo bussare al portone e mamma apre controvoglia quando sente la voce dello zio. Zio Ettore e' un uomo rozzo ignorante villano ma in fondo ha il cuore buono e si prodiga di consigli e carezze tra i capelli a me e di sguardi alle cosce di mamma ed al seno generosamente esposto dalla consunta vestaglia di casa. Mia madre all'inizio sopporta difficilmente la presenza del cognato, anche perche' se l'avesse visto qualcuno bussare alla nostra porta a quell'ora di sera avrebbe potuto malignare e di critiche e dicerie in paese ne girano gia' abbastanza sulla giovane vedova prosperosa. Lo zio accetta un bicchiere di vino solo se gli fa compagnia mia madre , che tra l'altro un bicchiere basta per farla diventare allegra e siccome per far piacere allo zio ne beve un secondo i freni si allentano e col viso rosso e parlantina sciolta si capisce che ha iniziato un percorso in discesa. Lo zio e' seduto tra me e lei e quando le mette una mano sulla coscia la giovane vedova ha un sussulto , la guarda senza parlare e quando lo fissa negli occhi scoppia in una risata oscena ingiungendogli di andare a toccare quella megera di sua moglie. Detto tra parentesi lo zio sono anni che dorme sul divano perche' zia Lina preferisce portarsi a letto il figlio maggiore che e' rimasto un bambino ed ancora adesso che e' anziano si comporta come se avesse tre o quattro anni. Comunque zio Ettore ha continuato a tenere la mano sulla coscia di mamma che peraltro oltre a dirgli di toglierla non ha fatto nulla in pratica per scacciarla. Io ho gli occhi che si chiudono, le palpebre sono pesanti, ma voglio resistere e proteggere mia madre qualora ne avesse bisogno. Per il momento pare di no, anzi, a vedere come ride anche quando lo zio afferra il bordo della vestaglia e sbircia nella scollatura pare che non abbia bisogno di nessuna protezione. Ad un certo punto mamma si alza per cercare non so cosa e sculettando va in camera e lo zio mi fa notare quanto e' bella mia madre e schiacciandomi l'occhio mostra la patta dei pantaloni gonfia. Mi mette in imbarazzo la sua confidenza perche' sono diventato suo complice e se mamma avesse bisogno di aiuto non potrei piu' darglielo visto che sono ormai un confidente dello zio, maschio come me. La mamma torna, si mette davanti all'acquaio per rigovernare e agitandosi la vestaglia le scopre un po' le cosce e lo zio me lo fa notare. Mamma lo sente e gli rimprovera di parlarmi di cose che non conosco, bambino innocente, e lui ribadisce che sono un maschio e devo sapere a cosa servono le femmine specie se sono ben fatte come lei. - E' ancora un bambino e ti proibisco di parlargli di certe cose. - Va bene , andiamo a parlarne in camera da letto , allora. -Vai a parlarne con tua moglie , quella.... - Quella cosa? - Lo so io cosa....vai da lei.... - Scusa , non parliamone piu'. Non voglio litigare con te ....visto che ti sono amico e ti voglio bene....vi voglio bene a tutti e due. La mamma torna a sedersi accanto al tavolo ed appena lo zio le rimette la mano sulla coscia lei la solleva e la caccia via. Parlano di varie cose, del raccolto dei coloni che rubano del caldo soffocante ed io appoggio la testa sulle braccia piegate sul tavolo e mi appisolo. Mi sveglio solo quando li sento litigare a proposito di un fondo che il nonno ha lasciato come " disponibile " mentre lo zio sostiene che e' piu' di quando il nonno poteva lasciare. - Non hai il testamento a portata di mano? Mamma si alza e si dirige in un angolo della cucina dove, vicino al canterano, c'e' un vecchio baule polveroso pieno di cianfrusaglie che riguardano gli hobbys del povero papa', caccia e pesca. Alza il coperchio e comincia a rovistare in cerca del benedetto documento. Lo zio la guarda e nota parte della coscia nuda e la vestaglia che le disegna il canale che separa le chiappe. Mi guarda la guarda mi sorride riguarda lei poi strizza tra due dita la patta sempre gonfia mi schiaccia l'occhio e lo vedo con due passi portarsi alle spalle di mamma ed afferratale i fianchi si piazza contro il culo cosi' oscenamente esposto e fa l'atto di fotterla. - Ma...ma...cosa fai? Lo zio infoiato spinge contro le natiche il cazzo ormnai duro e col viso paonazzo e gli occhi spiritati non riesce a parlare mentre cerca di metterlo dentro malgrado gli indumenti. -Vai via da questa casa, porco, e' appena morto tuo fratello che tu....ma cosa vuoi fare?...davanti al bambino, poi... - Andiamo in camera, ti prego, andiamo di la'....mi fai impazzire....sei bella sei bella dio se sei bella e che bel culo che hai....e' da quando mio fratello ti ha portato in famiglia che non dormo piu' la notte...vedo il tuo culo volteggiare nell'aria ed io che cerco di mordertelo...andiamo di la...dai....parliamone con calma....Intanto continua a spingere l'inguine contro i glutei sodi di mia madre mentre la poverina colle braccia tese si regge contro il bordo del baule e non si puo' muovere. Io assisto alla scena senza reagire in alcun modo anche perche' vedo che parlano senza litigare e poi stanno facendo qualcosa che ho visto fare tra papa' e mamma qualche anno prima. E poi,detto tra noi, ho un sonno che mi toglie le forze e non vedo l'ora che consumino e mi lascino andare a letto. Intanto le ingiurie ed il rifiuto di mamma si sta attenuando e sta chiedendo di toglierle di dosso il peso che le fanno male le braccia. - Andiamo di la, allora, andiamo in camera da letto....Ti voglio bene, lo senti quanto ti voglio bene?.... - Sento che sei un porco, sento....un porco vigliacco....togliti di dosso.... - Ahhhhh, mi fai morire....me lo dai un bacio?.... - Una pedata nei coglioni ti do', altro che bacio, porco, porco bastardo.... - Dai che hai voglia anche tu, lasciati andare, dai, andiamo di la'..... - Ma no....c'e' il bambino....Spostati, fammi sollevare che mi fanno male le braccia.... - Se mi dai un bacio.... - Seh , ti do' un bacio....ma sei matto?.... - Si, sono matto di te.....vieni....Allenta la spinta e quando mamma si solleva la fa girare e l'abbraccia per baciarla. Vedo lo sguardo di fuoco con cui vorrebbe fulminarlo ma quando lo zio accosta il viso a quello di lei vedo le labbra sfiorarsi prima di unirsi in un appassionato bacio d'amore. - Attento, c'e' il bambino.... - Andiamo in camera, allora e poi il bambino deve pur imparare. Hanno tutti e due gli sguardi lucidi specie quando mamma mette una mano nella cintola dello zio e la muove su e giu', non so per cosa. Vedo lo zio barcollare e per non cadere afferra i seni di mamma e li strizza. Ansimano tutti e due e sbuffano quando mia madre mi raccomanda di aspettarla perche' deve andare di la' a mostrare qualcosa allo zio ed intanto lo trascina tenendo sempre la mano nella cintola. Rimetto la testa sulle braccia appoggiate al tavolo e mi appisolo mentre sento gemiti sospiri frasi smozzicate e cigolii delle reti del letto che conciliano il mio sonno. Mi sveglio solo quando mia madre mi prende in braccio e mi adagia sul letto mentre lo zio non c'e' piu'. Mitana

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