4 giorni di sesso con mia figlia

Scritto da , il 2015-06-20, genere incesti

Ormai ho fissato nella mia mente in modo indelebile il quadro che avevo a pochi centimetri dai miei occhi e dalla mia bocca quando mia figlia,distesa sul letto,aveva allargato le cosce offrendosi a me dicendomi con un tremulo filo di voce: "Prendi fratellone è tua....e fanne quello che vuoi ma sii dolce,fammi godere e regalami questa nuova felicità che da tanto tempo aspetto di vivere con te! Sappi che anche se inconsciamente,in cuor mio,ho sempre saputo di appartenere a te. "Lei giaceva completamente nuda sul suo lettone con le ginocchia leggermente sollevate e le gambe divaricate mentre la testa,coi capelli sciolti,era poggiata su gonfi cuscini che le permettevano da quella postura,di osservare il mio viso e tutto ciò che avrei fatto tra le sue cosce. Io ero disteso a pancia in giù col cazzo che già pulsava schiacciato sulla mia pancia,il corpo scosso da un incontrollabile fremito e gli occhi incollati sul meraviglioso scrigno che mi accingevo ad aprire per svelarne il tesoro così gelosamente custodito per quasi venti anni. Le grandi labbra accuratamente depilate apparivano bianche,carnose,gonfie e segnate da un'inviolata sottile linea che ne seguiva lo spacco. Da quella posizione potevo ammirare il ciuffo di peli neri che sovrastava il monte di venere e tra le sue trasparenze,intravvedevo gli occhi di una donna attentamente fissati sui miei. Il suo sguardo era dolce e curioso al tempo stesso mentre la bocca socchiusa ed il respiro sospeso,tradivano l'ansia di un'attesa. I miei occhi erano empi di quel meraviglioso spettacolo mentre le mie narici si inebriavano del forte olezzo di femmina che sgorgava da quella impercettibile fessura ancora inviolata. Colla tipica delicatezza di chi si accinge a sfiorare qualcosa di fragile e prezioso,ho appoggiato le dita su quella carne calda e fremente e con una lieve pressione aveva distaccato le grandi labbra svelando in un solo tocco il mistero di quel profumo di femmina scaturito dagli umori che già le bagnavano l'interno della vagina ed il rosso,che vivo come una ferita aperta mi si schiudeva oltre le piccole labbra. Quel movimento aveva aperto al mio sguardo anche il minuscolo bottoncino che segnava il confine tra le grandi labbra ed il vellutato cespuglio che le sovrastava. Quando la mia lingua aveva per la prima volta sfiorato quell'umido bocciolo non ancora dischiuso,tutto il corpo,come attraversato da una scossa elettrica,si era contratto e subito rilasciato. Quel repentino sobbalzo era stato anche accompagnato da un secco gemito che aveva d'un colpo disvelato,la femmina che si celava nel giovane corpo di mia figlia. Ho cominciato a leccarla con pennellate leggere percorrendo con la lingua il tratto dal perineo sino alla clitoride ben celata nella morbida guaina che la rivestiva. Con la lingua sfioravo le vivide pareti all'interno delle piccole labbra assaporandone il gusto degli umori che sgorgavano sempre più copiosi per terminare sul grilletto che succhiavo energicamente nel tentativo di farne sbocciare il piccolo glande che sentivo già turgido al contatto con le mie labbra. A quel trattamento il corpo di mia figlia aveva cominciato a scuotersi con tremori regolari e crescenti sino a che in un grido di piacere era esplosa nel suo primo orgasmo. Tremava ancora Maria quando staccandomi dal suo sesso ero risalito sino al suo seno per accarezzarlo e succhiarle gli acerbi capezzoli anch'essi già turgidi. Poi,accompagnato dalle sue mani che mi tiravano a se,ho raggiunto la sua bocca congiungendomi a lei in un bacio sensuale e profondo. Io le giacevo accanto mentre lei,al termine del lungo e voluttuoso bacio,aveva cominciato ad accarezzarmi i capelli e coprirmi il viso di bacini accompagnati da parole di stupore per il piacere provato e di ringraziamento per essere stato io a procurarglielo: "Amore...grazie...come sei bravo fratellone...non avrei mai immaginato di poter provare un simile piacere....grazie amore...mmmm....chissà cosa devo aspettarmi da te fratellone....sai...ho capito subito che sei un bel porcello...adesso stenditi fratellone che voglio ricambiarti il favore con la bocca..." A quelle parole io che ero già eccitatissimo le ho risposto: "No...no...Maria...per adesso lascia stare la bocca altrimenti mi fai venire come quando eravamo nella doccia e poi.....adesso dobbiamo fare la cosa più importante......abbiamo tempo per altri giochi..." Dal suo sguardo avevo capito che non condivideva la mia scelta anche se non mi erano chiari i motivi. Certo la sua passione per i pompini era oramai assodata ma in quella circostanza era anche possibile che volesse ritardare,forse per paura del dolore,il momento della deflorazione. Nel dubbio,mi ero inginocchiato ancora davanti al suo sesso per lubrificarla bene con la bocca e per dilatarla un po' con le dita. La sentivo sempre vibrare al mio contatto ed io stesso non ero mai stato abbandonato dal tremore che mi accompagnava ormai da quando mi aveva fatto godere con la bocca. Dopo averla ben lubrificata ho preso un cuscino e gliel'ho messo dietro la schiena per sollevarle il bacino. Poi le ho allargato le gambe e le ho puntato il cazzo tra le labbra della fica. Con una mano le stringevo un fianco mentre con l'altra guidavo il membro verso la bramata meta. Lei aveva gli occhi chiusi,le braccia distese,i pugni serrati ed il respiro affannoso: "Sorellina...rilassati...vedrai che andrà tutto bene....vedrai...non ti farò male e poi....poi sarà il paradiso per entrambi." Lei era silente mentre il suo respiro accelerava allo stesso ritmo dei battiti del mio cuore. Lentamente ho cominciato a scivolare dentro di lei sino a che,un piccolo sobbalzo come un tic non mi hanno spinto a fermarmi. Dopo alcuni secondi,con gli occhi aperti ed una sorta di smorfia sul viso,aveva accennato un si col solo movimento del capo. Io la tenevo stretta per i fianchi e lei stringeva una mano sulla mia mentre continuava a serrare l'altro pugno. Non appena ripreso a spingere ancora un fremito dal suo corpo. Una contrazione accompagnata da un soffocato rantolo di dolore. Era fatta! La barriera era stata lacerata ed il suo corpo era completamente pronto per me e per gli anni di piacere che l'apertura di quella via le avrebbe riservato. Senza più muovermi dentro di lei mi sono adagiato sul suo corpo ed ho cominciato ad accarezzarla e baciarla in ogni lembo di pelle alla portata delle mie labbra. Maria...la mia sorellina...la mia bambina...mia figlia...aveva aperto gli occhi e mi osservava con una luce nuova ed uno sguardo sensuale e rassicurato. Un sorriso dolce le segnava il viso: "Fratellino...sei stato bravo!" Mi aveva detto con un filo di voce aggiungendo poi: "Dai fratellino....dai...porta a termine il tuo dovere e fammi fare l'amore...finalmente!" Senza sollevare il busto e rimanendo abbracciato a lei,senza ulteriori sforzi le sono scivolato dentro sino a che i miei testicoli non hanno impattato coi suoi glutei. Poi ho cominciato a muovermi dentro di lei con movimenti alterni delicati ma sempre più serrati sino a che lei: "Amore...stò per venire.....godi anche tu...amore...godooooo...godiiii....godiiiiiii" Incredibilmente siamo riusciti a venire quasi nello stesso momento e mentre,fermo e pulsante dentro di lei le scaldavo la cervice uterina col mio seme,lei si contorceva,ansimava e cercava spasmodicamente la mia bocca per suggellare con un bacio la magia di quel momento. Siamo rimasti compenetrati e legati da un languido abbraccio per un tempo infinito e quando ci siamo staccati per un breve riposino ed un brindisi all'evento,Maria ha voluto ripulirmi con la bocca mentre lei non ha voluto lavarsi ed ha indossato uno dei perizoma che avevamo comprato insieme dicendo: "Voglio che s'impregni del mio sangue,dei miei umori e del tuo seme da conservare per sempre come ricordo di questo momento." Dopo il brindisi,siamo tornati a letto ed abbiamo fatto l'amore sino all'alba. Il mattino successivo,rispettando gli impegni già presi era andata insieme ai suoi colleghi ed ai professori.Anche quella notte abbiamo fatto l'amore tirando l'alba mentre dal venerdì alla domenica,lei si era resa libera da ogni impegno ed abbiamo passato tutto il tempo in una sorta di luna di miele fatta di brevi momenti di riposo e tanto...ma tanto...sesso! Naturalmente dopo avermi donato la sua verginità ed avermi dato prova della sua abilità con la bocca,aveva voluto percorrere a marce forzate tutte le esperienze che ero in grado di farle vivere. Ha voluto anche regalarmi la verginità anale e la cosa le è tanto piaciuta che l'ha volta ripetere parecchie volte in quei giorni: "Fratellino..." Mi diceva con una espressione birichina quando lo voleva li: "Fratellino...mi sento la rosellina vuota...me la vuoi riempire tu per favore?" Oppure: "Fretellino....ho un prurito dentro al culetto...me lo gratti tu?!" Naturalmente,aveva anche imparato a farsi fare il clistere che praticava con gusto anche su di me avendo preso l'abitudine di infilarmi le dita nel culo quando la chiavavo o quando mi faceva un pompino. Insomma in pochissimo tempo era diventata porcella come o più di nostra madre! Naturalmente questo non potevo dirglielo! Il lunedì mattina quando sono ripartito per tornare al lavoro ero completamente distrutto ed ho dovuto chiedere una settimana di ferie (questa settimana)passata peraltro a letto per via di una fastidiosa influenza che mi sono beccato. A mia figlia non ho detto di essere ammalato ma di avere degli impegni di lavoro che mi avrebbero impedito di contattarla telefonicamente mentre lei mi tempestava di messaggi ai quali rispondevo quando potevo. Mia madre ed i bambini si sono trasferiti a casa mia in attesa che torni mia moglie dall'estero. Mia madre si è presa molta cura di me e nei momenti in cui ero lucido,si è fatta raccontare dettagliatamente(minuto per minuto)quello che era successo con nostra figlia. Naturalmente nei momenti in cui mi sentivo meglio ed ero in forze,non mi ha fatto mancare il conforto della sua bocca.


Fine

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Per il momento chiudo qui questo diario anche se sono certo che mia madre vorrà aggiungere qualcosa e chissà,anch'io magari avrò voglia di raccontare come evolve il rapporto con mia figlia. Francamente,spero che porti a termine i suoi studi universitari e che trovi un bravo ragazzo da sposare che la renda felice anche se spero di rimanere per sempre nel suo cuore e perché no,riuscire a stare il più a lungo possibile anche nel suo letto e dentro il suo meraviglioso ed accogliente corpo! -So di spararla grossa ma nella mia perversione incestuosa sogno anche che un giorno mi chieda di darle un figlio. Ma non accadrà!-

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