Perdere la moglie per averla offerta ad un altro.

di
genere
tradimenti

In molti durante la vita coniugale, prima o dopo, avranno immaginato la propria moglie scopare con un altro. Risultato? Alcuni si saranno eccitati, per altri neanche a pensarlo, altri ancora saranno rimasti indifferenti. Per me è stato l’inizio della fine. Dire di non averlo mai pensato sarebbe mentire, l’ho pensato eccome, ma non ho mai avuto il coraggio di andare oltre. Quella domenica eravamo al mare tutti insieme io, mia moglie ed i nostri due figli. Nulla di eccezionale, una giornata come altre, sole e mare ai bambini fa bene, con mia moglie il dialogo non era facilissimo, me ne guardavo bene dall’infastidirla, giocavo con i bambini mentre lei oltre a prendere il sole si dilettava in cruciverba. Casualmente ho notato che spesso alzava la testa per guardare un tizio che stava a qualche metro da noi, lui comunque impegnato a leggere, penso non l’avesse neppure notata. Ho guardato meglio fissando un punto, il tizio aveva uno slip marrone, dove metteva in risalto un cazzo troppo grande per quel costume, sicuramente se si fosse eccitato il cazzo sarebbe uscito fuori. Senza farmi notare ho messo attenzione al comportamento di Sara, mia moglie appunto. Continuava a dare occhiate sempre più penetranti verso quel tizio tanto da fargli accorgere del suo interessamento. Fingevo di seguire i bambini ma ho notato che lei si è passata la mano sulla figa, di rimando lui si è massaggiato il cazzo. Ripeto, avevo pensato alcune volte che l’avrei vista volentieri soggiacere con un altro, in quel momento però è subentrato un misto di rabbia-eccitazione che mi ha confuso, al punto che ho preso i bambini per portarli a giocare in acqua. Sara ci guardava, io fingevo di giocare ma con la coda dell’occhio osservavo lei, quando ha pensato che fossi distratto, si è alzata in piedi girandosi verso quel tizio, si è tirata su il bikini in modo che gli andasse tra le labbra della figa, di rimando lui si è alzato dando le spalle al mare, abbassando lo slip mostrandogli il cazzo per ricoprirsi subito dopo. Dando le spalle al mare, noi che eravamo in acqua, per notare la misura di quel cazzo, doveva essere enorme. Forse si sono accorti che li seguivo, si sono fermati. Avevo un pochino di rammarico, a volte mi sembrava che mi piacesse, altre mi tranquillizzavo dal fatto che si erano fermati. Comunque la giornata è terminata in modo normale, siamo tornati a casa, lei come al solito muta, non mi sono sentito di parlarle per paura che non uscissi fuori dai binari. Quando siamo andati a letto, non sono riuscito a tacere -Ho visto che eri interessata ad un tizio oggi- Lei col sorriso sulle labbra mi da del cretino. -Ho notato che aveva una bella dotazione- Mi dice che forse ero interessato io a quella dotazione. Come al solito dormiamo nudi anche se a volte dormiamo soltanto, il cazzo era duro abbastanza in funzione del discorso iniziato, mi sono adagiato su di lei, si proprio alla missionaria, ha allargato le gambe per ricevermi, sono entrato sembrava avesse fatto la pipì, era un lago, abbiamo raggiunto l’orgasmo insieme in pochi secondi tanta era l’eccitazione. Come al solito mi ha dato le spalle e si è addormentata. Forse per me era la posa della prima pietra. In tempi normali ero sempre io ad iniziare la scopata serale, ora era lei che, anche in maniera violenta voleva scopare. Sinceramente ero impaziente, mi auguravo che la domenica successiva arrivasse presto, forse lei era più impaziente di me, in fondo ci eravamo giovati di questo incontro, avevamo riacquistato la voglia di fare l’amore. Finalmente è arrivata la domenica, le ho dato il pacchetto regalo -Cosa è- - Aprilo- -E’ un bikini per bambina- -No è per te--Non copre nulla- -Farai felice qualcuno- Avevo esagerato ma era bellissima, il seno prorompente come volesse schizzar fuori, quella striscia di stoffa che insinuava tra i glutei sparendo letteralmente, quel ridottissimo triangolino che avrebbe dovuto coprire la figa ma con tutta la buona volontà non ci riusciva. Vederla così l’ho pregata di scopare -Ci sono i bambini stupido- Siamo partiti prestissimo per sistemarci al solito posto, quando siamo arrivati non c’era nessuno. Sicuramente delusi, magari avremmo voluto trovarci solo lui, invece non, vuoto e silenzio assoluto. E’ vero che quella spiaggia non era frequentatissima, era scomoda perfino arrivarci, ma quel vuoto prendeva lo stomaco. Lei si impegnava a coprire figa e seno, ma copriva uno spazio e si scopriva un altro. Le ho dato un bacio sulla bocca si è pulita la stronza, voleva arrivare vergine all’altare. Verso le dieci la sagoma di una persona si intravedeva tra la vegetazione, a lei non ho detto nulla ma le avevo preparato uno scherzo tremendo. Quando l’ha visto è rinata, le è tornato il sorriso sulla bocca. Ho atteso che lui si sistemasse, l’ho raggiunto sorprendendo lei -Buongiorno, sono Matteo e quella è mia moglie Sara, siccome domenica scorsa ho visto che stava vicino a noi, vorrei portare i bambini a fare un giro sulla spiaggia, può stare con lei? Non vorrei che qualche ragazzo le desse fastidio- Neanche tanto sorpreso ha risposto -Certo è con piacere che assolvo questo compito- Sara è diventata rossa, non poteva pensare che le potessi fare un regalo del genere. -Staremo
via un’oretta- Io ed i bambini ci siamo incamminati, girandomi ho visto che Sara è andata nell’ombrellone di quel tizio che era tra una siepe ed una pianta, praticamente erano quasi nascosti. Pensavo di lasciarli soli almeno un’ora come avevo detto, ma i bambini dopo dieci minuti erano già stanchi, sono stato costretto a tornare indietro. Mi preoccupavo, chissà come li trovo, non volevo far capire ai bambini che stava succedendo. Come mi avvicinavo non li vedevo, cercavo di guardare in acqua, non c’erano, infatti proprio non c’erano. Non sapevo che fare anche se immaginavo cosa stessero facendo, ai bambini ho detto che mamma era a fare una passeggiata. Alle dodici meno dieci li vedo apparire mano nella mano uscire da un viottolo beati, felici e sorridenti. -Dove siete stati?- -A casa mia- ha risposto lui -A proposito mi chiamo Luca, sono per quindici giorni in questo bellissimo posto, ed ho trovato un piccolo alloggio molto vicino, ho portato Sara a farle vedere, ci siamo rinfrescati ed eccoci qua- Lei attaccata a lui, non sembrava si fossero rinfrescati, tutt’altro. La storia ha avuto un seguito, mentre lavoravo Luca tutte la mattine veniva a prendere Sara ed i bambini, li portava al mare, il tardo pomeriggio li riportava. Anche i bambini si erano affezionati a Luca. Alla fine della vacanza si è portato Sara ed i bambini per quindici giorni nella sua città. Non sono più tornati, i bambini li posso vedere tutte le volte che voglio sobbarcandomi due ore di macchina ad andare e due per tornare. Siamo rimasti in questa situazione perché spero che, finito l’amore, tornino tutti a casa, Ora mi faccio le seghe immaginando lei a scopare con Luca.
di
scritto il
2025-06-12
8 0 6
visite
1 0
voti
valutazione
6.1
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La casa del sesso.
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.