021 Libertà (2037) II° Domenica 9 Ottobre 2005 II° gg 41° settimana

Scritto da , il 2014-06-28, genere dominazione

Ai-“ Padrone, tutto fatto, ora preparo la colazione di Jasman e la porto all'asilo, al rientro dal Mercato sono a disposizione se hai bisogno, come sta? ha la febbre? devo chiamare il medico?” T-” niente medico, sai quello che devi, quando rientri vieni per nuovi ordini, stò con Lei fino a che non si riprende, vai” qualche minuto dopo tento di alzarmi, una sua mano mi cerca e mi trattiene, è sveglia, ha sentito tutto
I-“ Padrone, non andartene, stai qui con me, ascoltami” sono stanco, ho dormito poco e male, assumo un tono leggero per non farglielo pesare, certo non nelle condizioni in cui si trova
T-” voglio andare in bagno, sto con te finché ora di pranzo, ricordi? arrotolato di Vitello con patatine e polenta, è buono, da noi è un piatto da festa in famiglia, festeggiamo la tua libertà” I-” se come dici tu, da oggi sono libera, stai qui con me a parlare, in bagno ci vai dopo, fammi compagnia” ridacchia sotto i baffi che non ha, mi ricorico e l'abbraccio, freme di dolore ma non si allontana, anzi si rannicchia contro di me ancora di più
T-“ se ti faccio male dimmelo” I-” tu non mi fai mai male, quello che viene da te non è dolore ma piacere, lo sai che mi fa questo effetto, ti sono piaciuta ieri sera? sono stata brava? mi sono guadagnata la libertà? solo un pochino però, ho pagato una parte del debito che ho con te, ma non credere che sia estinto del tutto, ne manca una buona parte, direi quasi tutto, adesso che sono libera come devo chiamarti?” T-“ come vuoi” I-” per nome non mi piace, davanti ad estranei ti chiamo sig. Zio, come Jasman, in casa e da soli continui a essere il mio Padrone e così proseguo a chiamarti” nel frattempo una sua manina mi ha preso i testicoli e li sta delicatamente massaggiando, quello che c'è sopra si risveglia impettito, ride forte
I-“ vedi, sei tu che non sei più libero, adesso ti tengo, oggi non mi sfuggi, non puoi più dirmi di no, sono libera di esserti Schiava” si gira e tenta di impalarsi, non può, è chiusa dal lucchetto, se n'era scordata, non desiste, lo prende in mano lo punta sull'altro canale libero e ci si infila, sento i suoi seni martoriati che premono sul mio petto e il pene massaggiato e stretto in una guaina angusta, si dà 3 colpi e viene, prosegue con più calma
I-“ dopo una frustata mi prendevano sempre dietro per non ingravidarmi e sottomettermi, è diventato un riflesso condizionato, in questo momento prendo il mio piacere e il tuo, non c'è fretta, voglio giocare con te, prima che Aicha torni abbiamo un paio d'ore, toglimi il lucchetto, non hai voglia anche della mia patatina?” T-” la chiave ce l'ho al collo, prendila e aprilo, quando abbiamo finito, ti lavi bene e ti chiudi, poi me la torni” ride allegra, ripassiamo il KamaSutra per un oretta, lei viene a ripetizione, io non riesco, è rigido, non si ammoscia, vorrei ma non riesco, dopo che si è data piacere in tutti i modi a un tratto si interrompe, si inginocchia sul pavimento vicino al letto
I-“ non ce la fai a sputare, vieni” mi siedo sulla sponda, forse un pompino superlativo, come sa, invece
I-“ hai la vescica piena, ti trattieni troppo, pisciami in bocca, fammela bere, mi piace, ne ho bevuta tanta, anche la mia, quando ti tengono 4-5 gg. senza bere, con il caldo che fa qui, è un nettare e impari, se vuoi puoi anche farmi gustare la tua cacca, se hai una vera fame mangi anche la tua pur di sopravvivere, fammi fare da carta igienica come dici tu, la mia lingua è pronta a servirti anche in questo, non solo per parlare e annoiarti con le mie ciance” imbocca il mio pene duro, cerco di rilassarmi, sto per riuscire e quella, proditoriamente, mi infila un dito nel retto e schiaccia la prostata, un getto di liquido acre zampilla nella sua bocca, respira dal naso, all'inizio beve alla Catalana, il getto direttamente in gola, poi quando si acquieta stringe le labbra e gusta le ultime gocce, si riempie la bocca di saliva e inizia, sembra che non abbia fatto altro nella vita, si vede che, oltre che addestrata, è portata, pompa e succhia, lecca e aspira sfregandosi il grilletto, veniamo assieme, produco un mare di seme e lo ingoia tutto, nulla sfugge
I-“ mi hanno insegnato a non sprecare il sugo degli uomini, dopo aver bevuto la piscia ti resta la bocca amara, questa è la colazione, lascia un retrogusto piacevole, baciami per sentire che sapore hai, lo sai che non mi hai ancora leccato la patata?” ma in che mondo vivi, non sai che lo sperma oltre che nutriente lascia in bocca un retrogusto dolciastro che con l'amaro della pipi lo rende piacevole, impara qualcosa anche tu che pensi di sapere tutto, presuntuoso e poi chi sei per non avermi ancora leccata tra le gambe? sei uno snob, niente sesso siamo Inglesi, fanatico di un Talebano del BDSM, sentiamo rientrare la serva, andiamo a ripulirci assieme, questa mi stronca, vuole essere ancora sodomizzata sotto la doccia e con l'acqua saponata, dice che così le brucia e gode di più, vestiti ci rechiamo a colazione, sono le 10, ora cucino, preparo e metto al forno, la bacchetta per la serva, Lei si rabbuia, ne vuole ancora, cucinato ci portiamo sotto il portico faccio preparare gli aperitivi
T-“ in deroga alle mie abitudini un Pirlo, insegna alla serva con la bacchetta” va tutta contenta, torna dopo poco, si accomoda nella sdraio accanto a me, si è spogliata, ostenta gli sfregi sul corpo e i piercing ma sopratutto il lucchetto che la chiude e il mio titolo di proprietà che pendono ben visibili, arriva la serva, in divisa con crestina, trampoli da 12, polsini e cavigliere uniti da catenelle, seno scoperto segnato da righe rossastre, regge un vassoio con 3 bicchieri e stuzzichini, 2 Pirli e 1 Spritz, si nota dal colore, posa e fa per andarsene, la trattengo, noto che ha pianto
T-“ Ishgall, perché anche lo Spritz?” I-” per insegnarle a farli tutti e due, se non sono di tuo gusto faccio le opportune correzioni, dopo averla punita per l'errore, così ricorda” T-” è una logica tutta tua, a proposito, ci siamo scordati la Polenta, si inizia ½ ora prima di andare a tavola, vuoi portarne a Jasman?” I-” no, quando è pronto, loro hanno già finito da molto, l’assaggia domani, penso a qualcosa per il pomeriggio che ti piace, non devo occuparmi dei tuoi piaceri? Padrone, può la tua schiava proporti come trascorrere il pomeriggio?” fingo di pensarci
T-” fallo, non chiedermi il permesso, ora sei libera, è vero, ti ho affidato il compito di sovrintendere ai miei piaceri e al tempo libero durante il weeck end” ha già capito tutto, lo sò che è intelligente, forse anche furba, suonano al cancello in strada, la serva va ad aprire così com'è, l'Autista del mio Socio si lustra la vista, le consegna un pacchetto e una gran busta, Aicha torna e me li porge, ne rimando l'apertura a dopo pranzo, trilla il mio cellulare privato, rispondo d'istinto, forse un'emergenza, è la Signora, chiede dei plichi e di non togliere la comunicazione, in uno molti gioielli, nell'altro cospicui assegni
T-“ che significa?” S-” sono i gioielli di Ishgall, i miei che indossavo iersera e quelli donati, li ho fatti stimare, valgono sui 5,5 milioni di $ e gli assegni degli uomini per un valore di 6,5 un totale di 12, non male per lo spettacolino, sono suoi, per realizzare ciò che ha promesso, li riponga in cassaforte, buona domenica” chiude, sono allocchito, ho bisogno di bere, ingoio anche lo Spritz, Ishgall mi guarda perplessa non osa proferire verbo, mostro come si fa la Polenta, uso la pentola a mescolatura elettrica
T-“ state attente, si riempie d'acqua fino al segno, quando è in ebollizione, si mette in moto e poi si versa lentamente un ½ pacchetto di farina gialla, se è scarsa viene molle alla Cremonese, va bene con gli insaccati e gli umidi, se invece è abbondante viene dura alla Bergamasca, adatta per spiedo e cacciagione, per arrosti al forno media alla Veneta” assaggia la farina
I-“ è come la sabbia in bocca, sei sicuro che è buona? con cosa è fatta?” T-“ la farina gialla è ricavata dal Mais o granturco dopo aver seccato i chicchi, che diventano durissimi, si, sembra sabbia, ammolla con l'acqua, mentre si mescola si può condire con olio o burro, nelle nostre montagne usa mettere diversi tipi di formaggio e si chiama Taragna” I-” quante cose sai, da te si impara sempre qualcosa, non ho mai visto il granturco eppure i Turchi sono stati qui per 600 anni” T-” poi ti spiego, è pronta, vi faccio vedere come si serve” dopo pranzo al solito vado a sonnecchiare, mi raggiunge, si corica anche lei, mi si stringe contro
I-“ non ti disturbo, sai cosa penso fare nel mio I° pomeriggio di donna liberà?” T-” dimmi” I-” riposi, ti alzi per le 15,30, io vado a prendere Jasman all'asilo e torniamo per quell'ora, lezione di nuoto, il Tè e poi andiamo in città al Bazar Ottomano, per finire a cena nel ristorante Armeno e torniamo, ti va bene?” T-” si, tutto qui?” I-” no, prima ci fermiamo in quel negozio di vestiti per dei costumi da bagno, mentre provo voglio farmi leccare da quella commessa, ricordi?” T-” certo” I-” voglio mostrarle le frustate e i ferri, ricorda la chiave del lucchetto” T-” l’ho sempre con me, viene anche Asha, una Signorina di buona famiglia esce sempre con la sua serva, le acquisti una cavigliera da schiava, il metallo lo scegli tu” I-” allora le compro anche del profumo, ora usa il mio, quello che mi hai comperato tu, a casa, stasera, dopo cena, la depiliamo per ricompensa, ci divertiamo” T-” ma non ti stanchi mai a pensare sempre a quelle cose lì” I-” no, perché? sono così belle e divertenti” mi addormento, non devo più organizzarmi, ormai pensa a tutto Lei, mi sveglio alle 15, non c'è più, vado in piscina, suonano al cancello, una vettura dell'esercito, si vede dai guidoni rigidi sui parafanghi anteriori, la serva va ad aprire, arriva uno tizio in divisa da Colonnello del Genio per consegnare una convocazione ufficiale del Ministero della Sanità, divisione Pubblica Assistenza, per l'indomani alle 17, argomento, ristrutturazione dell’Istituto per gli Orfani, se vogliono i loro burocrati sono leggermente meno rapidi che in Italia, lavorano di Domenica che qui è lavorativa, il loro Venerdì di festa in effetti non lo è, interrompono il lavoro solo per preghiere più lunghe, alle 15,30 è finito e ricominciano, la Signora ha fretta, perché? arriva in bicicletta con Jasman sul sellino, accaldata
I-“ bravo, sei già li che aspetti, chiamo Aicha e siamo da te in un minuto” lezione di nuoto, le insegno lo stile alla marinara e i I° rudimenti del soccorso in acqua, ci rilassiamo, le faccio preparare per uscire, dopo aver sorbito il Tè alle 17,30 arriva Hassan, qui le classi agiate vivono e lavorano, quando lo reputano opportuno, di notte, per il caldo, solo i subalterni di giorno, ci scarica al negozio di abbigliamento, torna a riprenderci alle 22 al ristorante Armeno, entriamo, una diversa commessa le si fa incontro, Ishgall convoca il padrone del negozio, richiede la medesima che l’ha servita in precedenza e che sta seguendo un'altra cliente, è accontentata
I-“ si ricorda di me?”-” certo, in cosa posso esserle utile stavolta” I-” dei costumi da bagno, per me”-” ne abbiamo di appena giunti dall'Italia, di diversi tipi, che taglia porta?” I-” che domanda stupida, come non sapesse che non so nemmeno cos'è la taglia, faccia il suo lavoro, me ne mostri di fogge diverse, se il mio Tutore è d'accordo, poi li provo e anche una divisa completa da ricevimento per la mia serva, lei non prova” viene prontamente esaudita, per ingannare il tempo mando Aicha e Jasman a comprarsi un gelato, il negoziante è rimasto con noi attendendo che arrivi il solito Tè caldo

Questo racconto di è stato letto 4 4 4 0 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.