016 Giochi non Serali (1813) I° Venerdi 7 Ottobre 2005 VII° gg 40° settimana

Scritto da , il 2014-06-25, genere dominazione

Mi sveglio riposato, un buon odore di caffè, è inginocchiata lì accanto
I-“ scusa, Padrone, dormi così bene, sei stato l'ultimo a coricarti, non ho osato svegliarti, oggi è Venerdì, non vai in ufficio, non mi hai dato ordini in proposito” mi siedo sulla sponda e bevo il caffè, il mio giocattolo in piedi
I-“ Padrone, noto che la mattina ti svegli duro, perché non ti vuoti in me, sei più rilassato” T-” sciocchina, se lo faccio non lavoro più e non posso permettermi te” mi preparo, faccio colazione solo, le sento trafficare di là, in studio alle 8,30
I-“ Padrone, siamo pronte, quali gli ordini?” T-” I° spesa al mercato, poi al Super per me, scaricate la spesa, andate in Moschea, tornate verso le 11, cuciniamo assieme, alle 16 fai visita alla Signora e Aicha al figlio, arrivo alle 17 per il Tè, serata casalinga” le porgo 200 $ in banconote
T-“ per i fornitori” I-” perché io? sono tanti” T-” tu sei mè, per gli Ebrei Dio paga il Sabato oggi è Venerdì, ricorda che i Fornitori vanno saldati personalmente, devono avere piacere nel servirti” usciamo, a Sx Jasman che tra noi ci tiene per mano, la serva dietro alla sua Sx al guinzaglio
T-“ perché la reggi con la Sx? toglile il guinzaglio” I-” non sta bene che io sia alla tua Dx, sono la tua schiava come lei, se ti serve la mano sono d'impaccio, questo è l'uso, solo le mogli possono stare a destra, perché devo toglierle il guinzaglio? ce ne sono tante in giro” semplice
T-” non scappa, non hai bisogno di affermare la tua volontà con violenza, un capo temuto è tradito se rispettato ubbidito, frustala a casa, se lo merita, ma non umiliarla in pubblico è pur sempre un essere umano” I-” hai ragione, scusa Aicha” esegue, al mercato paga i fornitori, sa far di conto per il cambio e controlla gli importi, se c'è un errore contesta senza paura, compera frutta fresca e secca, sa che mi piace
T-“ acquista cipolle, sedano e carote, fai preparare un cesto di frutta esotica, non compri le banane?” I-” ho capito” esegue, me ne offre, rifiuto, si rivolge alla serva
I-“ prendine una, ne hai mai assaggiate? è buona, le altre per il tuo bambino” che alza la testa, piange
Ai-” grazie, non so che sapore hanno, mi perdoni?“ I-” certo, stai pagando per quello, vedrai che tutto si aggiusta, il ns. Padrone è severo ma giusto, non piangere” guarda questa, inopinatamente è diventata il capo, passiamo dal supermercato per comperare la carne, loro usano capra e montone, agnello nelle ricorrenze ma non sanno cucinare, oggi asino, voglio preparare lo stracotto alla Mantovana, torniamo, ho voglia di caffè espresso, riposta la spesa vanno, preparo la carne in infusione, rientrano, ambedue mi aiutano per il pranzo, alle 12,30
I-“ vuoi un aperitivo” T-” un Manhattan con ghiaccio grazie” I-” perché non un Pirlo?” T-” quello è per la sera, a ½ giorno Martini Dry con 30% di Gin o Scotch o Bourbon, mai Cognac, è per le donne, vanno serviti a tavola” siedo, lo mesce, buono, sa veramente farlo, pranziamo, Aicha serve ma siede a tavola con noi
T-“ rigoverna, alle 15,30 dovete essere pronte, vestiti da pomeriggio” mentre sfaccendano vado a farmi un pisolino, non sono ancora addormentato, entra nuda, polsi ammanettati sulla schiena, ridacchia
I-“ posso?Padrone, ho finito, sono stanca, vengo anch'io” T-” solo per dormire” I-” lo dici sul serio? è la I° volta che sei a casa, è festa” T-” e Jasman?” I-” non c'è, l’ho mandata da Amina, così non accampi scuse, ti va bene?”
T-” se insisti, mettiti in piedi vicino al letto, in corrispondenza del mio coso piegati e metti la testa sul letto, senza piegare le gambe” mi alzo, lego le manette alla fune di una carrucola e tiro, quando è bene in tensione la blocco, dal cassetto dove si trovano per ogni evenienza, prendo i soliti 3 ovuli vibranti telecomandati di dimensioni e forma diverse, non voglio dilatarla, riempio i suoi buchini più uno sul clitoride, fisso il tutto con uno slip di cuoio rigido perché non si muovano, lego strette caviglie e ginocchia
I-“ mi stai riempiendo, non puoi più grossi? così mi fai male nel mettermeli” T-” vuoi stare zitta una buona volta, so ben io ciò che faccio” è diventata petulante, neanche fosse una moglie italiana, rimpiango i suoi primi gg. quasi muta, ne sono passati solo 6, chissà in seguito, applico 2 clip piatte di media forza ai capezzoli, un bavaglio con pene interno, grosso, che le riempia bene quella boccaccia, una mascherina chiusa
T-“ sei immobile, muta e cieca, tra poco sorda, impara a disturbarmi quando voglio riposare, ciò che hai nei tuoi buchini, che mi piacciono tanto, dopo che li ho azionati, vibrano e ti cullano, sogni d'oro” le calzo la cuffia stereo, Chopin, aziono gli ovuli, mi corico e assopisco con accompagnamento dei suoi soavi mugolii di protesta, sublime, mi sveglio sono le 15, le tolgo la cuffia
T-“ brava, sei stata ubbidiente, non ti sei mossa” a terra una pozza, assaggio, pipì e sugo femminile, mischiati, afrodisiaci, tolgo il bavaglio
T-“ hai capito? la prossima volta peggio, non c'è bisogno di violenza, con la gentilezza si ottiene tutto” la libero, si riprende ansimando
I-” Padrone, ho imparato, ma succede ancora, la tua collera esplode improvvisa senza segni premonitori, mi hai fatto godere per tutto il tempo, non sono riuscita a contare gli orgasmi, il dolore a seni e spalle, i crampi alle gambe, gli ovuli nei buchi, danno piacere, sopratutto la benda che toglie il senso del tempo che trascorre è la più terribile, è la vera punizione” T-”vedi, togliere o acuire la sensibilità del trascorrere del tempo, anche per poco, aumenta il senso d'angoscia e moltiplica il tormento, tu godi nella sofferenza e hai continuato a farlo, guarda che hai combinato, ti ho messo gli slip di cuoio rigido apposta, pulisci con la lingua” slaccio la fune che solleva le braccia, cade se non sono più che svelto, pulisce come detto
I-“ vuoi che faccia qualcosa per te, sei bello rigido, non ti fa male?” T-” pensa per te, non ti reggi in piedi, andiamo nel mio bagno” I-” nella vasca grande dell'idromassaggio? grazie” andiamo abbracciati, come riprendo il controllo della situazione? l'autista arriva alle 15,45, la serva con il cesto nelle mani, noi dietro, tra noi Jasman con il sacchetto delle banane
T-“ Aicha. alla serva che apre dai il cesto e ringrazi per la concessione, ubbidisci umile ed educata, se c'è un solo appunto facciamo i conti” arriviamo, scendono, Aicha bussa, scompaiono all'interno, vado al bar dello Sheraton per due chiacchiere con qualcuno, PR, alle 17 mi presento, solita trafila, nel Gineceo, scena, la Signora, comodamente seduta sul trono, con i seni nudi gonfi e sodi, si sta facendo succhiare i capezzoli da Lei mentre qualcuno, di cui si intravede il sederino sporgere sotto la gonna, la lecca tra le gambe, mentre incita le altre a sbrigarsi per il mio arrivo, una farsa, ha dato disposizioni in merito, oppure attendo, sul tappeto in centro alla sala, una di fronte all’altra, che possano vedersi, le 4 schiave a 69, sono prese dietro da 4 ragazzine mentre altre 2 si sfregano la patatina sedute sul collo di chi sta sopra tenendo entrambe in posizione, rivolte verso le terga, palpano e succhiano i seni nudi di quelle che le stanno di fronte e che contemporaneamente manovrano gli strap-on, la sala risuona di ansimi e mugolii mentre giovani serve in divisa sex apparecchiano per il Tè in un apparente indifferenza, discoste, in preda all'ennesimo orgasmo rantolano altre 2 ragazzine, una fune sopra il seno le sostiene impalate su vibratori elettrificati a 6 Volt, braccia legate dietro ai gomiti, seni sporgenti, capezzoli pinzati da clip collegate tra loro e tese da pesi
S-“ ecco il ns. Ingegnare, entri la prego, non faccia caso al disordine, ci stiamo distraendo in attesa” T-“ non c’è di ché, Signora, è casa sua, sono ospite, la ringrazio per l'ottimo spettacolo, predispone ad osare” S-“ ma non troppo” T-“ niente paura, so controllarmi, l’ha sperimentato di persona” S-“ è vero, su, ragazze, adesso basta, il Tè ci attende” non mi ha ringraziato per il cesto di frutta
I quadri viventi si scompongono, le armate di strap-on li tolgono, ho agio di osservare, il I° è piccolo, liscio e vibrante, un II° è la fedele riproduzione di un buon pene, un III° è come il II° con spuntoni arrotondati e bitorzoli per tutta la lunghezza, il IV°, più piccolo, è ricoperto da pelo di scimmia, da noi setole di cinghiale, che lo rendono un perfetto strumento di tortura, riconosco le ricettrici, ha premiato le battitrici della volta precedente e me lo fa sapere, mentre aiutano le compagne impalate e si ricompongono, servono il Tè, si ristorano, anche quelle che la volta precedente non sono state servite, guardo la Signora perplesso
S-“ Ingegnere, non sono mie schiave ma scolare che apprendono l'arte di compiacere gli uomini, immagini come in un mondo al femminile, sono o sono state, in collegi Occidentali, dicono solo esperienze saffiche, mandate prima del matrimonio dalle famiglie per apprendere a soddisfare i promessi mariti, donne da harem, limitazione, rimanere vergini, se lo sono ancora, alcune non più ma non lo dico di certo alla loro mamma, ne ospito due gruppi la settimana, XX circa, è la forza della ns. cultura che gli occidentali vogliono toglierci per invidia, avete perso la capacità di dominare le Vs. donne” T-“ per l’integrità dell’Imene c'è un chirurgo americano in grado di ricostruirlo” S-“ davvero? ne ho sentito parlare, se dice che è fattibile, posso divertirmi a rompere la loro fighina, le faccio felici e le riconsegno alle famiglie integre” T-“ l'informo, può diventare un business molto remunerativo” S-“ non mi ha ancora detto come procedere perché quelle troie delle mogli dei suoi collaboratori diventino ns. schiave” T-“ ho sotto pressione i mariti, comincio dagli operativi, le altre cedono per invidia, che dice se con le donne asserviamo anche loro? dei perfetti cuck, con dei cockring adatti è facile controllarli” le altre in apparenza intente a bere Tè subito curiose, gli occhi vispi e sguardi d’intesa vogliosi, cagnette in calore
T-“ si fa tardi, Signora e abbiamo un conto da regolare” S-“ sto così bene che quasi dimentico, su voi, mentre sparecchiate vediamo di concludere” le serve Sex sparecchiano
T-“ Signora, in piedi in mezzo alla sala, mani sulla testa” mentre esegue mi rivolgo a Lei
T-“ spogliala” senza chiedermi le posizionano accanto un pouff, fa per sdraiarsi
T-“ chi le ha ordinato di muoversi? si riposizioni dov'era! toglietelo! voglio spazio, tu, porta la tua, che provi sul suo fondo schiena come brucia, voi, ispezionatela” la scrutano, la palpano, introducono dita in tutti i buchi, umiliandola, come fa di solito lei con loro

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