010 Giudizio e Punizione (2691) I° Lunedi 3 Ottobre 2005 III° gg 40° settimana

Scritto da , il 2014-06-24, genere dominazione

I-“ Padrone, non sò come svegliarti, è tutto pronto” mi alzo e preparo, mentre faccio colazione.
T-“ ti mando a prendere alle 15, stiamo via per qualche ora, che fare per Jasman? dove andiamo non può venire, dico ad Amina di badare alla bimba?” I-” non preoccuparti, lasciala qui a giocare, in giardino non c'è pericolo e ha i cani per compagnia, quando mi mandano in qualche posto la lascio nel cortile dell'Ospedale, in un angolo, da sola e lei non si muove da li, qui sta bene, lascio aperta la porta dal garage, così i cani non entrano e lei può bere e mangiare” T-” domani, prima che tu vada, risolviamo il problema dell'asilo” I-” grazie Padrone, non devi essere troppo buono con me, ti è stato consigliato, non devo abituarmi, insuperbirmi e tornare a credere di essere quello che non sono più” T-” ti punisco per questo, l’ho detto altre volte, sei ciò che voglio” la cagnetta ricorda le conversazioni di ieri sera, ormai è Lei che mi sta addestrando, entra Hassan per portarmi in ufficio, vado
Le 15,30 annunciano la signora che attendo, mi preparo, passo a prenderla, elegante con il velo che le ricopre il capo nascondendo completamente i capelli, un trucco leggero sottolinea gli occhi chiari, azzurri, verdi, grigi, il colore cambia secondo l'umore, usciamo assieme, la segretaria ci guarda perplessa chiedendosi chi sia costei, quando vede il Tribunale tremando mi prende la mano
I-“ dove mi porti?” T-” c'è l'udienza per ieri mattina, sei convocata come testimone” I-” presenziamo al taglio?” T-” rispondi sincera, senza omettere nulla e va come vuoi” I-” Padrone, grazie, stasera mi frusti l'interno delle gambe per aver dubitato di te” T-” non posso” I-”perché?” T-” scordi che domani fai visita alla Signora, se ti frusto non ti muovi per gg. per la febbre” I-” hai ragione, scusa, vuol dire che quando è il momento mi dai altri 6 colpi sulla figa, li non si vede niente e non viene la febbre” Aula 23, solo noi e il poliziotto che l'ha arrestata, entra l'imputata, ammanettata, trattenuta e sostenuta per le ascelle da due virago, nel vederci scoppia a piangere e supplica concitata la sua ex compagna, entra la corte, viene zittita e ci alziamo, i 3 Imam hanno una lunga barba, il colore indica la conoscenza della Sharia per età, il giovane legge l'imputazione, il medio interroga il poliziotto e me per Lei, ignorano l'imputata, consulto tra loro parlottando fitto, l'anziano, da seduto, sentenzia che la legge prevede il taglio della mano che ha rubato, l'imputata ha usato ambedue, devono tagliarle entrambe, Lei sta per protestare, mormoro
T-“ zitta, non è finita” si acquieta, è una manfrina, la prevenuta scoppia in lacrime e supplica la corte, urla di commutarle la pena, ha imparato, non lo fa più, ha un figlio maschio da allevare, questo il motivo ma che non è giusto che una che ha una femmina sia così fortunata, il giudice dalla barba grigia la zittisce e rimprovera per l'invidia verso una compagna di sventura, il giovane rincara, da informazioni assunte l'imputata usa violenza anche sulle compagne nell'istituto che la ospita per carità, con grande danno all'immagine pubblica dello stesso, i giudici si consultano tra loro, si alza in piedi il più anziano e tutti con lui
“in nome di Allah, Gloria a Lui, il Giusto e il Misericordioso, sia Sempre Benedetto il suo Nome e quello di Muhammad, pace e benedizione su di lui, suo ultimo Profeta Illetterato e del popolo Sxxxxxx decretiamo, che all'imputata sia tagliata la sola mano sinistra” pausa ad effetto
“La prossima volta sorpresa a rubare, la paura di oggi e la minaccia per il futuro sono sufficienti, ma, in considerazione del suo animo perverso e dei reati di altra natura da lei commessi non possiamo rilasciarla senza una punizione esemplare, presenti le sue compagne, come monito anche per esse, è stata decisa una frustata di 4 dozzine, forza media su natiche e cosce, che impari, la vittima assiste come rappresentante delle sue compagne non ammesse per non nuocere ulteriormente al buon nome dell'Istituto che la ospita, se gli arti staccano da terra 2 colpi in più ogni volta da somministrare a fine trattamento da parte della vittima per compensare il tempo che oggi ha perso il suo Tutore, la sentenza eseguita a fine seduta dalla Presidente dell'Istituto a titolo di risarcimento, presente oltre noi, per garantire sia secondo tradizione, il Tutore come congiunto responsabile della vittima e le poliziotte femmina di scorta e custodia, a fine trattamento è affidata alla Presidente dell'Istituto, con il bambino, per 3 anni perché impari a servire con l'umiltà che compete ad una donna, così sia fatto, così sia scritto” escono e anche noi, il poliziotto mi informa che la battuta è in un locale del tribunale tra una ½ ora, abbiamo tempo per un caffè mentre vanno a prelevare il bimbo
Uno stanzone spoglio, senza finestre, insonorizzato e condizionato a 24 o 26 gradi, puzza di chiuso e sudore, la corrigenda è già li, ancora in manette, sostenuta dai suoi angeli custodi, sembra che le gambe non la reggano, una sedia in un angolo, un puff floscio al centro, appese su una parete fruste e cinghie di varia forma, peso e lunghezza, due contenitori da ombrelli in un angolo, con bacchette vegetali di vari Ø e lunghezza, pieno di salamoia per mantenerle elastiche e flessibili, con bastoni rigidi, anch'essi di vari Ø, lunghezza e materiali
Ben organizzati, ne fanno uso assiduamente, entra la corte accompagnata dalla Signora che tranquilla discorre con loro, l'anziano fa collocare la sedia vicino al puff, il più giovane ordina, una guardiana toglie le manette alla vittima
“ spogliati e mani sulla testa” esegue
“ controllate che sia integra e che possa sopportare la punizione ma non vedo il medico” la Signora
S-“ sono IO il Medico, avanti” lo ignoravo, le gira attorno, le palpa seni e natiche, l'ausculta con uno stetoscopio che ha in tasca, noto che non deve essere la prima volta, rossa di vergogna, la prevenuta, tace, dopo la Signora anch'io e i Giudici effettuiamo l'ispezione
S-“ e tu, carina, non partecipi? guarda che se non lo fai prendi il suo posto” esegue, la Signora conduce il gioco, come sempre del resto, finita l'ispezione viene fatta sdraiare prona sul puff che in effetti è una palla, i piedi e le mani poggiate a terra divaricate, una guardiana pompa aria nel pallone che lentamente si gonfia sollevando il corpo della ragazza fintanto che, tutta tesa, non poggia a terra solo le punte delle dita, le natiche e le gambe sono pronte rilassate, il sesso ben in vista, aperto, i seni schiacciati dal suo stesso peso, in complesso una postura comoda e confortevole, facile e poco costosa, interessante, la signora chiede ai Giudici
S-“ frusta, cinghia, bacchetta o bastone?”-” faccia lei, solo ricordi, forza media” S-” una verga rigida, stanca meno, con forza media scava dei solchi nella pelle esteticamente notevoli, credo che di nocciolo e da 1/2 pollice per 4 piedi sia adatta per far nitrire questa puledrina recalcitrante” rivolta alla mia Lei
S-“ vieni qui, carina, serviti, per la tua manina e l'esile braccino consiglio un bastone flessibile di ligustro, da gustare su una groppa già piagata deve essere piacevolissimo” si rivolge alla vittima
S-“ vero vacchetta? conta, se non lo fai ripeto il colpo, se lo perdi ricomincio da capo, ricorda, ogni volta che sollevi una mano o un piede dal pavimento sono 2 bacchettate che ti infligge la tua ex compagna a fine trattamento, hai capito?” la prende per i capelli e le solleva brutalmente la testa, la guarda negli occhi
S-“ rispondi quando ti fanno una domanda, comincia ad imparare l'educazione” capisco il trattamento che le è riservato nei prossimi 3 anni, quando e se è liberata ha imparato
Ai-“ si“ S-” Signora si dice, con tempo e frusta impari, noi siamo pronti, possiamo cominciare?”-” si, proceda” prende le misure e giù
Ai-“ 1” ansima, un'altra Ai-“ 2” annaspa Ai-“ 3” geme al sesto comincia a urlare, al decimo urla e piange, al dodicesimo solleva le mani per coprirsi
S-“ vacchetta, sono 4 colpi da scontare” Ai-” mi perdoni, Signora, non ho saputo resistere” S-” ci credo, ci sono delle belle vesciche sul tuo sederino che non aspettano altro che lacrimare sangue, quando ho finito lo hai come carne cruda” prosegue, ora gli strepiti sono continui, ma non perde il conto, finisce, è spossata, ha sollevato i piedi altre due volte e le mani una, sono 8 colpi che devono essere somministrati su quel sedere già piagato, Lei è tranquilla, attenta, gli occhi non esprimono niente, un leggero sorriso sulla bocca, la Signora è accaldata ma ancora impeccabile, è ben allenata, ha inflitto 48 bastonate con tecnica consumata sfruttando al massimo velocità e polso, anche i suoi occhi non esprimono niente, se sono eccitate non lo danno a vedere, sono simili, sono contento, non mi sono sbagliato
S-“ su, carina, completa l'opera, se sviene uso l'alcol, senti che strilli” si avvicina, prende la misura, il braccio oltre la spalla 8 colpi in rapida successione, non esita, un urlo e sviene, finito, rivolgendosi alle guardie
S-“ su voi, disinfettatela e svegliatela” al tocco dell'alcol rinviene e urla come un maialino sgozzato, i Giudici hanno osservato muti e attenti, si alzano, salutano e vanno, anche noi usciamo. la Signora alle guardie
S-“ portate lei e il figlio alla mia vettura” ci segue e poi rivolta a noi
S-“ brava, ci sai fare, mi aggrada insegnarti, domani, la saluto Ingegnere, piaciuto lo spettacolo? ormai è dei nostri, da questa parte della barricata” T-” certo Signora, faccio in modo che domani tutto sia come desidera, la ringrazio per la fiducia” S-” non sia così formale, ormai ha capito che con me, uno come lei, si diverte, la saluto” torniamo a casa in taxi silenziosi immersi nei nostri pensieri, Jasman ci attende all'ingresso, con la Pigotta sotto braccio, da 4 ore è sola, saluta la mamma che l'abbraccia, le sento parlare per la I° volta, la bimba racconta con proprietà come ha trascorso il pomeriggio, assorta prepara la cena della figlia, mi ritiro in studio, finito i suoi compiti mi raggiunge, mi si inginocchia accanto, mi prende la mano
I-“ Padrone, ti ringrazio per aver salvato la mia compagna, senza mani nessuno ti aiuta e muori di fame e con lei il bambino, ero spaventata anch'io ma essere con te mi rassicurava, non poteva accadere quello che temevo, infatti è stata una normale frustata, alle volte io lo sono stata di più per cose meno gravi, c'è una cosa che voglio dirti, quando la Signora frustava non pensavo a niente, ero leggera, la mia mente fluttuava nello spazio vuoto, poi ho sentito caldo tra le gambe, i capezzoli mi si sono induriti, alla fine colavo sull'orlo di un orgasmo, come dici tu, di sicuro venivo davanti a tutti se non completavo l'esecuzione, fortuna che sono riuscita a nasconderlo nella foga della punizione finale che ho dovuto impartire” T-” è normale che ci si ecciti ad un tale spettacolo, tu poi che sei predisposta ma non devi farlo senza mio permesso” I-” chiudimi” T-” non voglio” I-” ma io non devo farlo a mio piacere, tu devi provvedere, puniscimi almeno, sei o non sei il Padrone?”
T-” sì, così hai orgasmi multipli, ti hanno condizionato, non puoi farci niente, solo la tua volontà, se ti accorgi di essere sul punto di non ritorno, ti può fermare, comunque sono contento che trovi il piacere anche ad usare la frusta non solo a riceverla, la Signora è di certo molto esperta, ti insegna lei i rudimenti” I-” ma io non voglio, devi essere tu a farlo” T-” tu non vuoi? tu fai quello che voglio io, cambiamo discorso” I-” perché tutte le volte che ti chiedo qualcosa cambi argomento?” T-” gli altri quando impartiscono ordini non danno spiegazioni, sei molto intelligente, prima voglio che sperimenti, dopo che hai analizzato le tue sensazioni puoi rivolgermi domande, non posso spiegarti ciò che non conosci, solo l'esperienza ci permette di progredire se è supportata da una opportuna istruzione, per questo mi secca anticiparti le tappe del tuo addestramento, prima provi poi ti capisci e solo dopo di spiego, questo non si può fare in un gg. quando hai percorso tutto il sentiero che ti ho tracciato e che stai iniziando solo ora a percorrere, sei come ti voglio, ti ferro e sei la mia compagna, pazienta”
I-” capisco, scusa, preparo la cena e faccio quello che mi dici” T-” vai, ti insegno gli esercizi da eseguire in palestra, non voglio ingrassi, so quanto è difficile con la dieta che fai, a dopo clistere e doccia, vieni in studio, inizio a insegnarti l'italiano, un poco di TV e a letto, domani è una giornata piena” dopo cena, nel mio studio
I-“ ho finito le mie cose, vuoi controllare?” T-” no, spogliati, metti le pianelle con il tacco alto e seguimi” mi avvio al garage, mi piace che indossi i tacchi, le slanciano le gambe, apro una porta, entriamo
I-“ è questa la palestra? ho notato la porta ma non entrata senza il tuo permesso, che strane macchine hai, sei proprio ricco, sono contenta di essere la tua schiava” T-” non sono ricco ma non ho tempo per frequentarne una vera, una schiava è contenta solo se riesce a compiacere il suo Padrone, sali in arcioni li sopra” una cyclette super accessoriata con di fronte un monitor piatto da 30” regolo velocità e durata, inizia a pedalare
T-“ accendo la TV per distrarti” I-” no, devo concentrarmi, fammi solo vedere come fare, poi forse mi va di guardarla, che sono le altre macchine” T-” una spalliera svedese, un tapis roulant, per addominali, braccia e gambe e quell'altra per lo sci” comincia a sudare, ansima, si impegna, come sempre, del resto, fa il suo meglio
I-“ sci, quelle cose che si mettono ai piedi per scivolare sulla neve e far ridere la gente quando cadi?” ride
T-” io non cado e quando ti ho insegnato nemmeno tu” I-” insegna anche a Jasman, i piccoli imparano in fretta” il campanello, tempo scaduto, 5 Km, media di 20 Km/h
T-“ ora il tapis roulant, stesso tempo” metto in moto, sale, perde l'equilibrio, la prendo al volo, l'aiuto
I-“ sembra facile invece è difficile” T-” sali e scendi più volte, abbasso la velocità, quando ti senti sicura aumenti fino a che vedi 6 sul display” esegue, in 15 minuti ha percorso 1,5 km
T-“ ora il clistere e poi la doccia, quando hai finito vieni da me, spegni” vado in studio, più tardi entra
I-“ Padrone, non mi sono vestita, se vuoi insegnarmi sono pronta” T-” bene, in quel cassetto la bacchetta più lunga, il III° libro che c'è sul II° ripiano di quella libreria, sdraiati sul puff” esegue
T-” apri la II° pagina, su un lato la versione Francese e sull'altro l'Italiana, leggi ad alta voce la I° per capire e ripeti la II°” è un libro di ricette comparate, siedo in poltrona, alla fine ha le chiappe segnate, gli sfregi precedenti stanno scomparendo, non ha versato una lacrima, mi faccio portare un Cognac, seduta in grembo la tengo abbracciata, lei nuda ed io vestito, mentre guardo i TG Italiani registrati, relax, andiamo a dormire, le indosso manette a polsi e caviglie, mi si sdraia accanto. unisco i polsi tra loro e alla testiera, stesso lavoro per le caviglie fissate ai piedi del letto, non ha proferito verbo, pensa a un gioco, stanotte un po' di bondage soft non può che farle bene
T-“sogni d'oro” capisce
I-” sono comoda, stringi di più, come posso servirti domattina?” T-” non voglio stressarti, alle 6.50 queste manette, di mio progetto, si aprono da sole” I-” sei un genio, oltre che ricco, buona notte” la copro, spengo la luce
I-“ e se mi scappa la pipì” T-” svegliami” I-” non è giusto, sei il Padrone” T-” dormi, non è compito tuo pensare” ma quante volte devo ripeterglielo, mi addormento, la sento girarsi nel sonno e verso mattina stirare le membra anchilosate, alzarsi e via, all'ora prevista mi sveglia

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