La nuova vicina

Scritto da , il 2010-06-11, genere tradimenti

Mi chiamo Johnny e sono un ragazzo di 27 anni, la storia che vi sto per raccontare è accaduta qualche mese fa quando nel mio cortile del tranquillo paesino dove vivo morì la mia anziana vicina di casa. I figli abitando lontano e non avendo nessuna intenzione di trasferirsi misero in vendita la casa, nella quale dopo qualche tempo vennero ad abitare una giovane coppia sulla trentina non sposati da molto. Io abitando da solo cerco sempre di tenere un buon rapporto con il vicinato così dopo qualche giorno mi presentai a casa loro per dargli il benvenuto. Mi accolse lei (di cui preferisco non dire il nome) e dopo essermi presentato con molta gentilezza mi fece accomodare. Seduto nel salotto mi presentò il marito, anche lui molto gentile e cominciammo a parlare. Da vicino mi accorsi dell’incredibile bellezza della ragazza, una brunetta con i capelli scuri e dei bellissimi occhi azzurri. Anche il fisico non era niente male nonostante non avesse un seno molto prosperoso (una modesta terza) compensava con uno splendido culo a mandolino che non faceva che attirare il mio sguardo. Discutemmo del più e del meno per un po’ e venni a sapere che lui di lavoro faceva il rappresentante di una nota industria di cancelleria d’ufficio e girando, molto spesso era costretto a stare lontano da casa per diversi giorni, mentre lei era un insegnante delle scuole elementari. Alla fine della serata mi congedai da loro e tornai a casa mia ma con sempre in mente la splendida ragazza e il suo magnifico culo. Nei giorni seguenti la incontrai molto spesso fuori di casa e scoprii che aveva una forte passione per i fiori, infatti vestita con camicette molto scollate senza reggiseno e con pantaloncini cortissimi che mettevano ancora di più in risalto il fisico curava amorevolmente le sue piante. Con la scusa di esserne interessato anch’io ma di non averne mai avuto il tempo per stargli dietro, ogni volta che la vedevo nel suo giardinetto mi avvicinavo a lei e le ponevo le domande più assurde offrendogli il mio aiuto per spostare i vasi e le cose più pesanti. Stando a stretto contatto capitava che i nostri corpi si sfregassero e spesso questo provocava  in me un forte eccitamento. Ormai per me era diventata un pensiero fisso e ogni volta che non c’era il marito cercavo di passare del tempo insieme a lei, fin che una sera mi chiese se volevo prendere un caffè a casa sua. Non me lo feci ripetere due volte e subito accettai il suo invito, mi fece accomodare sul divano del salotto e cominciammo a parlare. Dopo un po’ mi chiese se mi andava di vedere un film insieme a lei e fece partire il dvd, con mia meraviglia vidi che era un film porno e lei con un po’ di imbarazzo mi disse di scusarla perché probabilmente l’aveva lasciato il marito. Io le dissi di non preoccuparsi perché di certo  non mi scandalizzavo e che anzi li trovavo a volte buffi e divertenti per come a volte i registi inventano delle trame assurde per far scopare gli attori. Rimanemmo in silenzio a guardare quelle scene ed io cominciai ad eccitarmi sia per il film stesso sia per il fatto della sua presenza molto vicino a me. Non riuscendo a nascondere che mi era diventato duro come un sasso nei boxer lei notandolo cominciò ad accarezzarmi prima la gamba e poi lentamente il mio attrezzo. Guardandola sorridendo la lasciai fare e lei allora lo tirò fuori e comincio a muoverlo prima piano e con dolcezza poi sempre più velocemente. Ero già in estasi quando lei si chinò e comincio con molta abilità a leccarmelo e succhiarlo come se fosse un grosso gelato, le sue belle labbra si muovevano sul mio glande come se non avessero fatto altro in tutta la loro vita. Ormai ero vicino all’orgasmo e lei capendolo si fermò e mi disse se mi andava che veniva a cavalcioni sopra di me. Accettai con piacere e lei da un cassetto lì vicino tiro fuori un profilattico, con curiosità gli chiesi se con suo marito usava ancora i profilattici e lei maliziosamente con testuali parole “con mio marito no, ma nella vita bisogna sempre farsi trovare pronte per ogni evenienza”. Mentre io lo indossavo si tolse il vestitino rosa che aveva e rimase completamente nuda davanti a me, mi sembrava un sogno! Allargò le gambe e venne sopra di me facendolo scivolare lentamente dentro il suo frutto proibito che era deliziosamente bagnata. Con un calmo movimento si muoveva sinuosamente sopra di me, mentre io gli mordicchiavo con voracità un capezzolo. I nostri gemiti si univano a quelli del film che continuava ad andare e più velocemente di quello che avrei voluto arrivammo all’orgasmo quasi contemporaneamente. Mi sentivo come se avessi toccato il cielo con un dito e sentivo il cazzo che pulsando tornava in posizione di riposo. Lei ormai si comportava in modo molto sciolto come se ci conoscessimo da anni e sedendosi accanto a me mi raccontò che in realtà il film porno del dvd era suo e che lei, dato che suo marito mancava molto spesso da casa, cercava di sentirsi meno sola quando aveva voglia guardando quei tipi di film e usando “giocattoli” vari di cui lui non sapeva neanche l’esistenza. Incuriosito gli chiesi che tipi di giocattoli intendeva e lei mi disse se volevo vederli, dissi di si e lei tornò con un vibratore azzurro e delle palline. Mi disse che amava iniziare con le palline stringendole in mezzo alle gambe, mentre poi quando era ben eccitata andava avanti con il vibratore a tre velocità e veniva molto. Gli chiesi se aveva voglia di farmi vedere come lo usava dicendo effettivamente che non avevo mai visto nessuna donna dal vero utilizzarli. Mi rispose che lo faceva con molto piacere e la mia presenza aumentava ancora di più la sua eccitazione, si adagiò sul divano e dopo averselo inserito lo accese. Il suo corpo si contraeva in spasmi di piena goduria mentre a me che non avevo mai visto in vita mia uno spettacolo tanto eccitante mi ritorno più duro del marmo. Vedendo il mio alzabandiera mi chiese se volevo continuare insieme a lei ma con una richiesta in particolare: dovevo entrargli da dietro senza profilattico perché suo marito era molto puritano e religioso e non amava farlo mentre a lei piaceva. Dissi che non era un problema per me e promisi di fare con più delicatezza possibile, si mise a pecorina e mentre lei continuava con il suo giocattolo io entrai in quella fessura stretta. Era una sensazione indescrivibile poter entrare finalmente in quel culetto che tanto avevo sognato da quando l’avevo vista per la prima volta. All’inizio scivolava con un po’ di difficoltà, poi pian piano riuscii ad entrare fino in fondo, mentre lei ormai gridava dal piacere. Anche questa volta venimmo più o meno nello stesso momento e infine ci abbandonammo sfiniti sul divano. Gli dissi che mi era piaciuta molto la serata e ridendo che secondo me saremmo diventati dei buoni vicini. Dal quel giorno alla sera quando c’è la possibilità (e non c’è il marito!)esco spesso a bere il caffè…..

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