Due uova al tegamino 1

Scritto da , il 2010-05-15, genere incesti

Mi stavo facendo due uova e stavo per iniziare a mangiare, erano le 20 di un Lunedì sera, vivevo da solo quando mia moglie per una malattia mi ha lasciato , ho 58 anni un figlio di 34 Gianni sposato con Elena 31 anni e che vive a Roma e una figlia Angela di 28 anni che abita in un paese vicino al mio , sposata anche lei ma senza figli.
Economicamente non mi lamento , soldi ne ho per quel che basta, ma il problema è che non accetto di avere accanto un’altra donna , anche se i miei figli insistono dicendomi che essendo ancora in gamba dovrei trovare una brava donna per vivere ancora la vita, al solo pensare che nel mio letto dorma un’estranea mi fa star male, nessuna potrà sostituirla, l’amavo troppo, e mi ha lasciato un gran vuoto, piu di una sera , anche se sono passati 3 anni, riesco a dormire senza pensarla e mi vengono le lacrime agli occhi.
Queste cose i figli non riescono a capirle, sono troppo egoisti.
In quel momento sento squillare il citofono e mi precipito a sentire chi è , sento la voce di mia figlia Angela che mi chiede di aprirle che deve salire da me.
Le apro e sale da me, le chiedo come mai è sola e mi dice----papa, scusami ma mi fermo da te, non voglio piu tornare a casa, mi sono rotta , ho sposato un vero cretino.
Angela, ma cosa mi combini, non dovevi venire e piantare tutto, dovevi rimanere con tuo marito, non penso che sia una cosa cosi grave da non poter trovare una soluzione.
Papa, puoi dire quello che vuoi ma io da lui non torno, quando mi sono sposata volevo amore non essere sbattuta da lui quando ha voglia e poi non contare piu nulla fino alla prossima sbattuta, non sono una bestia, io voglio amore non solo sesso.
Ma tu non ne hai parlato con lui.
Si ne abbiamo parlato a lungo , ma lui mi ha detto che oramai sono già due anni che siamo sposati e che non è piu attratto da me come prima, in poche parole vorrebbe cambiare minestra, è solo un porco.
Angela, vuoi che ci provi io a parlargli ?
No , è meglio di no , lascialo morire nel suo brodo , che si arrangi, io rimango con te, sei l’unica persona a cui voglio bene.

Va be, rimani , la tua stanza è come l’avevi lasciata, non ho toccato niente.
Se vuoi ti preparo qualcosa di buono da mangiare, sai sono diventato un cuoco provetto, so fare solo uova e spaghetti, mi sono specializzato.
Papa, non preoccuparti alla cucina penserò io, adesso che ho lasciato il posto di lavoro sono libera per un po’, ma poi ne cercherò uno qui in città.
Angela si separò da suo marito e rimase a vivere con me, io essendo in pensione facevo la spesa e lei preparava da mangiare alla sera, a mezzogiorno m’arrangiavo da solo, aveva trovato un lavoro di segretaria presso un notaio e piu passava il tempo e piu si convinceva che la separazione era l’unica cosa giusta che aveva fatto, le era perfino tornato anche il buonumore, qualche volta si usciva o per andare al cinema o per qualche pizza.

Un sabato d’estate , ero uscito per un giro in bici e ritornando a casa prima del solito, salii in casa e avvicinandomi alla finestra che dava sul giardino , vidi uno spettacolo che mi turbò e mi lasciò senza fiato, mia figlia stava prendendo il sole nuda, era girata verso la finestra e aveva gli occhi chiusi, completamente nuda e la sua pelle luccicava per la crema che si era spalmata sul corpo.
In quel momento non era lei che vedevo ma mia moglie, le assomigliava tantissimo, il mio occhio corse subito al suo triangolino di peli castani, era mia moglie spiaccicata.
Rimasi qualche attimo ad ammirarla, poi mi ripresi e le tolsi gli occhi di dosso, mi vergognavo per averla guardata con occhi non da genitore.

Il sabato successivo , assalito da una morbosa curiosità andai dopo pranzo alla finestra che dava sul giardino e lei era sempre là nuda, ma questa volta il ciuffetto di peli sul pube era sparito, si era depilata completamente e si vedeva lo spacco superiore della vagina.
Andai in bagno e mi feci subito una doccia fredda , poi uscii e andai a gironzolare nel paese senza una meta, ero frastornato , come chiudevo gli occhi me la vedevo davanti.
Da quella volta evitaii di andarla a vedere nel giardino, cercavo in tutti i modi di togliermi dalla mente il suo corpo nudo.

Una sera d’agosto uscimmo per andare in pizzeria , lei a tavola era di fronte a me e discutevamo del piu e del meno, quando ad un certo punto smettendo di mangiare ci siamo guardati negli occhi, rimanemmo alcuni secondi cosi, guardandoci fissi negli occhi, occhi che in quel momento trasmettevano l’uno all’altra dei messaggi che i nostri cervelli recepirono, staccammo subito gli occhi, io guardavo dove tagliavo la pizza , ma non la vedevo, lei divenne rosso pomodoro e abbassò lo sguardo, non ci guardavamo piu negli occhi, avevamo capito entrambi che ci stavamo innamorando.

Tornammo a casa e senza quasi parlarci andammo a letto, al mattino quando mi alzai le preparai la colazione ed uscii subito per non doverla guardare negli occhi, mi sentivo a disagio, noi non ci eravamo parlati la sera in pizzeria, ma sapevamo tutti e due cosa era successo, non sapevo piu cosa fare, avrei preferito sprofondare piuttosto che affrontare un discorso con lei.

Quel giorno Angela ritornò tardi, era rimasta a compilare dei documenti per un cliente estero, io mi coricai senza aspettarla,sperando che lei non venisse in camera mia a salutarmi come faceva di solito faceva, la sentii che entrava nella sua camera , ma dopo un mezzora la sentii che entrava e mi si gelò il sangue, venne vicino a me , si sedette sul letto e mi disse----papa, sei sveglio ? Ti devo parlare.
Accese il paralume , io mi girai verso di lei e vidi che era in camicia da notte.
Papa, perché cerchi di evitarmi ? è dall’altra sera , da quando siamo andati in pizzeria che mi eviti , ti ho forse fatto qualcosa , a me non sembra, non vado a letto fino a quando mi dai una spiegazione logica.

Angela, mi meraviglio che non l’abbia capito da sola il perché , mi sento un vigliacco.
Lei accese la luce e mi disse ----ma papa , hai forse pianto ? hai ancora gli occhi lucidi, cosa ti è successo ? e perché dici che ti senti un vigliacco ?

Cara Angela , l’altra sera quando eravamo in pizzeria e ci siamo guardati negli occhi, mi sono accorto di essermi innamorato di te , non come padre ma come uomo e di ciò me ne vergogno, ho riflettuto molto su questo e forse sarebbe meglio che tu cercassi di rifarti una famiglia, sei giovane e bella e non faresti fatica a trovare un ragazzo che ti voglia bene.
E’ successo un giorno , 2 sabati fa, tu eri in giardino ha prendere il sole nuda e io ti ho visto, li non ho visto te ma la mamma, alla sera quando vado a letto pensando a lei non riesco a trattenermi dal piangere, scusami di tutto questo.

Lei si abbassò su di me , mi diede un bacio sulla guancia e mi disse—papa, se è per questo , io sono sempre stata innamorata di te, non mi vergogno a dirlo, sono innamorato di , per la tua gentilezza ,per quello che fai , che hai fatto per noi , per tutto l’amore che hai donato alla mamma e a tutta la famiglia, rinunciando tante volte a cose che ti piacevano, come faccio a non volerti bene ?

Capisco cara , ma tu dovresti volermi bene ma solo come padre.
Spostò le coperte e entrò nel letto di fronte a me, mi tirò vicino, sentivo il suo seno contro di me , mi strinse forte a se e mi diede un bacio , prima a bocca chiusa e poi intrufolando la sua lingua cercando la mia, iniziammo a baciarci come due amanti, senza staccare la sua bocca dalla mia , mi sfilò i pantaloni del pigiama si sollevò la camicia da notte , si sdraiò supina sul letto e mi disse---------papa , guardami non avere vergogna di me , io ti amo, voglio essere tua , voglio amarti ed essere amata come tu hai amato mamma.
Mi misi di fronte a lei che subito apri le gambe , vedevo perfino l’interno del suo sesso, aveva aperto le gambe in modo quasi osceno, il suo sesso era come un bocciolo di rosa, era un peccato rovinarlo.
Mi abbassai piano cercando di non schiacciarla e come appoggiai il glande alla fessurina, lei mi attirò a se sollevandosi per farlo entrare fino in fondo, in quel momento sentendo le pareti della sua vagina sfregarmi il cazzo, mi sentii in paradiso, iniziammo una galoppata
che durò un tempo interminabile, mi muovevo pianissimo, volevo gustare e far gustare anche a lei il piacere dell’amore, non so quante volte godette, io cercavo di durare il piu a lungo possibile, era lei che volevo far godere.
Quando si accorse che stavo per eiaculare mi sussurrò----papa, ti prego non venirmi dentro , non prendo nessuna pillola, in seguito la prenderò .
Malvolentieri mi staccai da lei e le godetti sulla pancia, ancora adesso non riesco a capire come feci a eiaculare cosi tanto, forse era una voglia di troppa astinenza.

Rimanemmo abbracciati , dicendoci tante parole dolci e coccolandoci.
Papa, oggi mi hai reso la donna piu felice della terra, non sai da quanto tempo aspettavo questo momento, ma tu non ti decidevi mai, non ci lasceremo piu e io vivrò sempre con te.

Ma non fu cosi, per circa un anno facemmo sesso due o tre volte alla settimana, ma io volli che dopo avere fatto l’amore si dormisse ognuno nella propria camera, forse che facendo cosi sembrava almeno che non fossimo amanti, si innamorò di un suo compagno di lavoro e io non volli piu fare l’amore con lei , di questo mi ringraziò , andò a convivere con lui , era un bravissimo ragazzo e lei tornò la ragazza allegra e sorridente come la ricordavo, quando mi confidò che era incinta mi vennero dalla felicità le lacrime agli occhi,
mi abbracciò e mi disse--------Papa, ti ringrazio per avermi fatto conoscere il vero amore, ti amerò sempre……………..adesso vado perché devo andare dal ginecologo..

Passò un altro anno e divenni nonno di una bambina bellissima, come sua madre, Angela era felice come non mai , finalmente aveva coronato il suo sogno di essere mamma, anche se abitava a 40 chilometri da me , tutte le settimane veniva a trovarmi con suo marito e la bambina ,la chiamò Marilena, suo marito le adorava tutte e due , non le lasciava mancare il suo amore, era stata proprio fortunata, quando veniva da me solo lei e la bambina , non parlammo mai di quello che era stato tra noi.

Vivevo alla giornata, di salute stavo bene ma mi mancava l’amore di Angela.
Ma il destino volle che iniziasse una crisi finanziaria che colpi la maggior parte delle famiglie , perfino quella di mio figlio Gianni, sua moglie perse il posto di lavoro e il mutuo della casa non riuscivano a pagarlo, diedi a mio figlio dei soldi ma neanche cosi si riusci a risolvere il problema, io gli avrei dato altri soldi ma lui troppo orgoglioso non ne volle neanche parlare.
Papa—non preoccuparti , cercheremo di cavarcela, ci hai già dato tanto, rinuncerò ad alcune cose, non andrò piu a sciare, se sarà il caso non faremo neanche le vacanze, mica ne moriremo e cercherò di fare straordinarie se possibile.
Ma la crisi colpi anche la sua ditta e di straordinarie non potè farne, cercava di spendere meno che potevano, aspettando che le cose si aggiustassero.
Era il 14 Giugno, mi ricordo bene la data perché era l’anniversario del matrimonio di mio figlio Gianni , che mi vedo arrivare a casa mia nuora Elena, faceva un caldo quel giorno e io ero in calzoncini corti, stavo per bere una bibita ,morivo dalla sete, la feci entrare e si sedette su una sedia , era affranta, le offrii una bibita che subito bevve d’un fiato.
Vedi papa----mi disse accorata--- non possiamo nemmeno permetterci di andare al bar per un bibita, i soldi che abbiamo bastano appena a tirare avanti, per venire qui mi sono fatta prestare 20 Euro da una mia amica per la benzina, guai se lo sapesse Gianni.
Dimmi Elena, cosa posso fare per te ?

Papa, non ce la facciamo piu, mi vergogno ma devo chiederti un prestito, la settimana prossima scade una rata del mutuo, avevamo da parte dei soldi ma sai io sono stata una stupida, sperando di risolvere il problema ho giocato al Lotto piu di quello che dovevo e ho perso tutto, farò il possibile ma questo prestito te lo restituirò, è solo per questa rata, se lo viene a sapere Gianni mi butta fuori casa.

Dimmi quant’è, se posso farò il possibile.

Sono 500 Euro.

Caspita , ma sei proprio stata avventata , cosa credevi di fare, nella nostra famiglia non siamo mai stati fortunati, facciamo un patto, se giochi ancora lo dico a tuo marito, questi soldi te li do , non li voglio piu indietro, siamo d’accordo ? Guarda che io non scherzo lo sai vero.
Papa, ti raccomando non dire nulla a Gianni, non voglio perderlo.
Elena, vai a casa ,se si accorge finisce male anche per me, dai dammi un bacio e cerca di pensare prima di fare cose stupide
Si avvicinò a me, mi abbracciò , prima mi dette un bacio sulla guancia e poi mi mise la lingua in bocca in un bacio che durò alcuni minuti.
Papa, guarda che non sono mica una poco di buono, ti ho baciato perché ti voglio tanto bene, non perché mi hai dato dei soldi.
Le diedi quei soldi, li avevo messi da parte perché sapevo che prima o poi me li avrebbero cercati, vista la situazione finanziaria.
Appena uscita , mi soffermai a pensare a quello che era successo, ero ancora frastornato dal bacio che mi aveva dato, non era un bacio di ringraziamento, era durato troppo, mi si era rizzato perfino il mio cazzo, era da quando avevo fatto l’amore con mia figlia che non lo sentivo piu cosi duro, se fosse durato piu a lungo ci scommetto che l’avrei portata in camera, ma pensandoci bene era stato meglio cosi, se nò mio figli oltre a essere uno stupido a non accettare i soldi sarebbe stato anche cornuto , o forse lo era già ?
La prova che mia nuora non era solo di mio figlio la ebbi quando andando con un mio amico nella loro città , ero con la sua macchina ,mi era sembrato di averla incrociata , e era su una macchina con un uomo, pregai il mio amico di ritornare indietro per seguire quella macchina, la seguimmo da lontano e la vedemmo scendere presso un motel seguita da quell’uomo, il mio amico aveva in macchina una fotocamera digitale e le feci alcune foto molto eloquenti.
Era chiaro cosa andassero a fare, quel bacio mi era stato dato con troppa facilità, non si da un bacio ad una persona anziana come me, specialmente da una giovane come lei.
Al ritorno , in un orario che non era ancora a casa suo marito , le telefonai per fissare un appuntamento per il giorno dopo , pregandola di non dire nulla a Gianni , che era una cosa molto delicata.
Venne puntualissima all’appuntamento, non pensava minimamente cosa le aspettava, appena arrivò salii in macchina con lei , che subito mi salutò allegra e mi baciò sulla guancia, le feci subito vedere le foto, lei sbiancò , ansimava, si era accorta di essere capitata male, chissà cosa pensò perché si mise a piangere a dirotto, supplicandomi di non farle del male e di non dire nulla a suo marito.
Senti Elena , o forse è meglio chiamarti troia, guarda che quando mi hai baciato non ho creduto all’amore per tuo suocero, a me non mi incanti, adesso mi voglio proprio prendere una grande soddisfazione, scoperai con me tutte le volte che vorrò , ma attenzione tu da questo momento scoperai solo con me e tuo marito, capito brutta troia, per un attimo ho perfino pensato che fossi una santarellina e fossi una brava moglie ma adesso so che sei una mignotta, non so se lui è il tuo amante o se scopi per soldi, io ti scoperò gratis.

Non smetteva piu di piangere, mi disse che lei non era cosi, la cosa era incominciata quando confidandosi con una sua amica del fatto che in casa i soldi non bastavano mai, incominciò a fare sesso per soldi, i clienti li procurava la sua amica.
Sei una stronza, li dovevi chiedere a me i soldi, non avrei voluto nulla in cambio , era piu semplice, adesso non ti credo piu.
Papa, è la pura verità , potessi morire qui, a che serve mentirti oramai sai tutto.

Proprio li in fondo c’è un motel, vieni che mi è venuto voglia di scoparti.
La portai in quel Motel, e appena in camera la feci spogliare nuda, la feci sdraiare a pancia in giù con sotto la pancia 2 cuscini , presi della crema dalla sua borsetta e dopo essermi spogliato le spalmai il buco con la crema, mi posizionai dietro di lei , appoggiai la punta del mio cazzo che era diventato di ferro contro il buchino e la infilzai con un colpo non senza dolore da parte sua , glielo infilai tutto spingendo senza pietà , volevo farle male e lei si lamentò in continuazione del dolore, incominciai a fotterla dandole anche dei colpi che la squassassero e dopo una galoppata le sborrai nel culo.
Non credo che qualcuno l’avesse scopata prima in culo , era troppo stretto, le uniche parole che ha detto, oltre al lamentarsi era di fare piano perché li era vergine.
Non credo che lei abbia avuto degli orgasmi, penso proprio di no , volutamente le avevo fatto cosi male che quello che sentiva era solo un bruciore di buco del culo.

Elena, adesso vai a casa , e ricordati che se dovessi venire a sapere che tradisci ancora tuo marito sta pur certa che queste foto di cui ho diverse copie , finirà nelle sue mani, guarda che io non scherzo, ti distruggerò stanne pur certa.
Non ebbe neanche la forza di ribattere , non alzò piu la testa nemmeno per guardarmi, la lascia e me ne tornai a casa , mi ero preso una soddisfazione, ma allo stesso tempo ero pentito , ma a me chi mi prende per il culo finisce male, prima o poi gliela faccio pagare.

Seppi in seguito che aveva seguito il mio consiglio,lo seppi perché un giorno venne da me e mi disse--- papa eccomi, perdonami per tutto, la lezione mi è servita, al solo pensarci mi sento ancora bruciare il didietro, ma ora la situazione non è cambiata , mi hai detto che se mi sarebbero serviti dei soldi era piu facile chiederli a te che andare a battere.
Finalmente hai capito come si vive a questo mondo, quanto ti serve stavolta ?

Mi mancano solo 200 Euro, gli altri li ho messi da parte risparmiando.
Andai in camera e ritornai con 500 Euro e le dissi----Elena, questi sono 200 Euro per la famiglia e questi 300 Euro sono per te, comprati qualcosa da mettere che quello che hai addosso è tutto sgualcito.
Se Gianni ha dei problemi che non li vuole digli di telefonarmi.
Prima di uscire , piangendo mi abbracciò e mi ringraziò, poi mi diede un bacio sulla guancia , lo apprezzai di piu di quello che mi aveva dato in bocca.

Ad un tratto mi sentii stanchissimo e me ne andai a riposare..

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