The scullery maid- I Parte
di
Padrone M
genere
dominazione
Alice Stain era una ragazza che come si diceva spesso era nella "norma" , faceva parte della squadra di pallavolo, quindi era abbastanza popolare visto che nel collegio era uno degli sport con maggiore attrattiva. Molte la definivano affascinante , sara stato per la sua seconda soda ,il suo fisico curato , gli occhi azzurri e capelli marroni. Altre persone soprattutto le sue compagne di classe la definivano anche carismatica tanto che l' anno scorso avevano deciso di proporle il ruolo di capitano. Alice era ovviamente interessata ma non riusci a spiegare mai come aveva fatto a lasciarlo a Beatrice Iuvolo. Si ricordava solo che mentre si cambiava iniziò a dirgli l'importanza del ruolo e di quanto fosse importante per la scuola . Effettivamente chi vinceva il campionato dei college nell'ultimo anno riceveva una borsa di studio , il capitano oltre quella avrebbe anche avuto la possibilità di fare un provino per la squadra del paese . "Non puoi essere debole, devi mantenere una certa rigidità " e altre cose diceva Beatrice mentre si spogliava, Alice guardò sfilarsi i calzini e mostrare i suoi piedi, qualsiasi cosa avesse detto non ricordava , l'unica cosa che si ricordava era che mentre fissava quei piedi in maniera sfuggente , dise " va bene , ti cedo il posto ". Ancora oggi dopo mesi , non riusciva a capire bene cosa le fosse successo, sapeva solo che nel fissare quei piedi cosi perfetti aveva risposto come un automa.
Cap I - l'inizio
Alice era distrutta quell'allenamento l'aveva messa ko , Beatrice era indemoniata non risparmiava niente a nessuno. " la fascia di capitano deve essere veramente stressante " Disse Antonella la sua amica piu stretta, in cuor suo Alice fu quasi felice di aver lasciato quella responsabilità, " sarà ma oggi é stato terribile, non vedo l'ora di farmi una bella doccia" Disse sorridendo. Appena entrarono però videro che dentro c'era Kleta, la bidella, una signora almeno sulla cinquantina, doveva venire da qualche paese straniero in quanto Alice lungo quegli anni le poche volte che l'aveva incrociata la sentiva parlare in un italiano poco corretto. Era una donna scorbutica, oltre al fatto che pesava almeno 120 kg , era mezza stempiata e i pochi capelli biondi erano raccolti , un seno che forse avrebbe da solo fatto 30 kg. " oddio no c'e Fiona" Disse Antonella, era questo il modo in cui si rivolgevano quasi tutti a Kleta, era nato tutto per gioco quando fuori dal suo stanzino avevano messo per scherzo un poster di Shreck, con al posto il volto di Fiona il suo. Nonostante le urla della donna il soprannome aveva fatto presa in tutto il college. Alice sorrise ma di sfuggita gli cadde l'occhio sui piedi della donna, chiunque li avrebbe trovati orripilanti come lei ma non Alice, si senti quasi avampare vederli dentro delle infradito blu. La donna alzo lo sguardo e disse " attendere , quasi finito " , le due ragazze aspettarono sulla porta, Alice era convinta che Antonella stava proseguendo le sue imprecazioni verso la donna, sperando che si sbrigasse, ma lei non sentiva una parola troppo presa ad ammirare quei piedi, accennando qualche volta un "certo " "ovvio" . Finalmente la donna se ne andò e ad Alice parve davvero di essere guardata da Kleta di sott'occhio.
Finalmente riuscirono a lavarsi e a vestirsi, con una certa velocità, dopotutto dopo poco avrebbero avuto una lezione da seguire. Uscirono di corsa dallo spogliatoio ma solo a metà tragitto Alice si accorse di aver dimenticato le scarpe di ricambio nell'armadietto. " sbrigati dai! Altrimenti la professoressa Belelli la senti te! Ti porto la borsa, corri! " Disse Antonella e gli prese la borsa . Alice corse di nuovo nello spogliatoio, per fortuna non era iniziata ancora la partita successiva e riusci a trovare facilmente le scarpe. Prima di andarsene però i suoi occhi caddero sulle delle pantofole blu lasciate in un angolo, era sicura che fossero quelle di Ketla di poco prima. Non riusci a resistere si chino ed inizio ad odorare quelle ciabatte , e piu inalava e piu sentiva l'eccitazione crescere, odorò ogni centimetro di quelle suole, iniziandosi a toccare sempre piu , alla fine arrivo a leccarle e a masturbarsi fino a venire copiosamente. Per fortuna riusci a ricomporsi appena in tempo perche quando uscì dalla palestra vide arrivare le ragazze dell'allenamento successivo. Non si accorse pero che Ketla non solo aveva visto tutto ma l'aveva anche fotografata.
Cap 2 tutto ha inizio
Alice passò qualche giorno in piena tranquillità, fino a che non trovò Ketla intenta a pulire i bagni della palestra, " oddio di nuovo Fiona" Disse Chiara la sua compagna di squadra che quel giorno si era allenata con lei, " senti io non ho voglia di aspettare vado intanto a studiare in aula" e se ne andò, Alice rimase a fissare la donna e i suoi piedi nelle ciabatte azzurre. Ketla la guardò e disse " se tu fissare aiutare me ", Alice la guardò e si mosse quasi come se fosse un automa e disse" va bene ti aiuto", Ketla la fisso e disse" bene aiutare a tenere scala per pulire soffioni". Così mentre reggeva la scala, si ritrovò a un centimetro da quei piedi e non riusci a resistere ad annusarli, sebbene l'odore fosse nauseabondo per Alice si senti pervadere di un eccitamento incredibile. Non seppe quanto Ketla passo ad asciugare i soffioni ma ormai aveva il naso attaccato ai suoi piedi, sebbene vedeva quasi che il movimento era quasi volontario. Quando arrivarono all'ultimo soffione un getto d'acqua parti dalla doccia e invece di colpire il piede di Ketla, si poggiò sulla testa di Alice, quella alzando lo sguardo vide che la donna la guardava, mentre aveva il naso appiccicato alle sue dita.
"Perdonami cara sfuggito" Disse Kleta sorridendo , Alice imbarazzata sollevò lo sguardo e non disse niente si limito a sorridere.
Ketla scese la scala e disse " bene ora pulire il pavimento" e gli pose lo scopettone, " io intanto pulire gli armadietti". Così mentre stracciava per terra Alice ogni tanto buttava un occhio ai piedi della donna che si sollevavano dalle ciabatte, come ipnotizzata, non si rendeva conto nemmeno che Ketla in realtà era immobile ad osservarla. Passò quasi 10 minuti e sentendo i passi di persone Alice temete che Chiara stesse tornando, Ketla disse " mi pare perfetto, chiedere a te un favore ? " , Alice la guardò e anche se sentiva i passi piu vicini e le voci chiese "dimmi pure Kleta" , " mi puoi passarmi le mie ciabatte gialle e mettermele ? Ho le caviglie dolenti" Disse sorridendo . Alice fisso le ciabatte gialle che erano accatastate su un armadietto, le prese e si avvicino, sentiva lo sguardo di Ketla, si chino e sfilo le ciabatte che aveva addosso , poi infilo prima la destra e poi la sinistra e quasi involontariamente li baciò.
Ormai i passi erano vicinissimi e Ketla sorridendo disse " se tu volere aiutare me anche domani mattina, ci vediamo all'entrata prima di inizio lezione", Alice ancora con i piedi davanti agli occhi rispose " va bene ".
Cap 3 tuta gialla
Alice non riusci a dormire per l'eccitazione, per fortuna quando uscì dallo spogliatoio Chiara si era fermata a parlare con una sua compagna di classe. L'appuntamento era chiaro doveva arrivare davanti scuola prima di lezione, cosi si sbrigo a prepararsi e con una scusa alla madre " mi vedo con Giulia per ripassare " , l'aveva salutata.
Quando arrivò davanti scuola l'aria era congelata e c'era solamente lei. Restò in quel modo per almeno una mezz'ora e solo quando vide passare il custode ad aprire il cancello seppe che non mancava troppo alla consueta entrata. Dopo poco finalmente vide arrivare Ketla, che appena la vide sorrise " vedere te puntuale , seguire me" . La segui ed entrarono dentro il suo stanzino. Era una stanzina stretta con un piccolo armadio di lato , un portaoggetti dove poteva vedere tutti gli scopettoni e le pezze, Ketla davanti a lei si spoglio rimanendo nuda e prese la sua tuta azzurra, Alice rimase immobile a fissare il tutto con una certa eccitazione. Poi tiro fuori una tuta gialla era un poco piu piccola e stretta , " indossare questa" Disse Ketla, Alice la guardò e con imbarazzo si mise nuda e indosso quella tuta, era stretta e ruvida ma anche sporca e puzzolente, si sentiva umiliata ad averla addosso. " ti dispiacere se aiutare a mettere mie ciabatte? " e mentre lo diceva si mise seduta su una poltroncina al centro della stanza. Alice guardò le ciabatte blu in un lato e resistendo a fermarsi ad annusarle le prese, si avvicino alla donna e sfilando i calzini le fece indossare le ciabatte, non riuscendo a resistere a baciare nuovamente la punta dei piedi.
" non sentire bene tue labbra questa volta rifare bene " Disse Ketla sorridendo, Alice la guardò sapendo che se lo avesse rifatto avrebbe significato mettere quanto meno il dubbio alla donna, ma alla fine non riusci a resistere e abbassandosi bacio nuovamente le dita dei piedi. Non seppe quando ci volle ma quando senti il Ketla alzarsi rinsavi " basta riposare andare al bagno del secondo piano, portare scopettone e secchio" . Così mentre Ketla portava solo un paio di stracci lei a fatica raggiunse il bagno del secondo piano, facendo anche le scale. Quando arrivarono Alice era convinta che non potevano lasciarlo piu pulito, " bene forza pulire !" E cosi dicendo si mise su una seggiola che era stata messa lì, probabilmente il giorno prima.
Così Alice mentre Ketla era comodamente seduta inizio a pulire il bagno in tutte le sue parti, sentendosi osservata sperando che Ketla non vedesse quanto fosse eccitata dalla cosa, non seppe quanto gli ci volle a pulire , sapeva solo che aveva le braccia distrutte, quando finalmente fini di pulire l'ultima tazza , si affaccio e disse " Ketla ho terminato " a quel punto la donna si alzò e sfilandosi le ciabatte dai piedi cammino sul pavimento bagnato.
Alice allora ebbe la certezza che la donna aveva scoperto il suo segreto, ma non poteva cedere cosi facilmente, almeno si disse, " ora te asciugare i miei piedi" , e si mise seduta su un mobiletto bianco , che appena senti il peso di quella fece un leggero tonfo, poi allungò le gambe e sollevò il piede destro. Alice si trovava ad un bivio, se avesse preso quel piede avrebbe significato palesare senza ogni dubbio la sua passione per quei piedi. Bastò un occhiata a quella pianta sollevata mezzo umido, per decidere, prese uno straccio che era appeso al termosifone e iniziò ad asciugarlo. Passò almeno cinque minuti per il destro e altri cinque per il sinistro, quando ebbe terminato la donna appoggiò entrambi i piedi sulle spalle di Alice, quella resse per pochissimo tempo e a breve si ritrovò piegata con i piedi di quella sulla schiena. Piano piano iniziò anche a strusciarli sulla schiena, come se fosse uno zerbino. Restò in quella posizione non seppe per quanto, senti suonare la campanella dell'inizio della lezione, ormai era tardi per qualsiasi altra scelta, non che gli dispiacesse essere sotto quei piedi ma la speranza era quella di arrivare in tempo a lezione. " basta altrimenti facciamo tardi, portare ciabatte e infilare " Disse Ketla liberando dal peso, Alice si alzò a fatica le ginocchia erano distrutte e la schiena a pezzi, andò nel bagno e prese quelle ciabatte faticosamente riusci a non odorare, tornò da Ketla che la guardava divertita , effettivamente doveva apparire ridicola alla donna, si chinò e infilo le ciabatte.
Ketla si rimase in piedi e disse " bene tornare a lavoro ora ". Così iniziarono a pulire il bagno e a lavare gli specchi, Alice non seppe quanto ci volle per il tutto , senti però che la campana della fine della prima lezione era suonata da poco. Quando tutto fu finalmente asciutto Ketla prese il il secchio e usci , timorosa Alice la segui arrivando al terzo piano che eccetto poche classi era sempre vuota. La segui fino ad una aula vuota, la numero 10 , Ketla poggiò il secchio e disse " bene dai iniziamo" , Alice la guardò e a quel punto trovò la forza per dire " scusami Kleta ma devo andare a lezione !", Ketla la guardò e con calma si mise su una sedia disse "va bene, ma prima massaggiare i miei piedi ?", Alice non poteva crederci e fece per avvicinarsi ma fu interrotta " no ! Piano piccola bimba, tu ora preferire lezione o i miei piedi? " , Alice guardando quei piedi disse " i tuoi piedi " , "bene allora pulisci stanza come si deve e forse dare a te i miei piedi " Disse sorridendo Ketla. Alice la guardò ma ormai si era spinta troppo in là, cosi prese in mano lo scopettone e iniziò a pulire.
Cap 3 sguattera
Gli ci volle almeno un altra ora abbondante per pulire tutta l'aula, mentre Ketla la guardava comoda sudare. Finalmente mise a posto l'ultima sedia, si avvicino a Ketla, quasi in maniera automatica a reclamare ciò che gli spettava. " fatto un bel lavoro, ma ora voglio sentire te chiedere " Disse Ketla, Alice la guardò e con un pi di tremolio nella voce chiese" posso massaggiare i tuoi piedi?" , "Ketla sorrise " prego !" , Alice si chino e sebbene fosse distrutta, inizio a massaggiare prima il sinistro e poi il destro , dedicandosi con calma a quei piedi, cercando di resistere piu che poteva nel baciarli. Restò fino al suono della quarta campana , e si disse che probabilmente Antonella l'aveva pensata in malattia , iniziava anche ad avere una certa fame. " bene basta, ho bisogno di riposo e devo fare una chiamata" cosi dicendo gli prese con un piede la testa e la fece mettere a terra, mettendogli entrambi i piedi sulla testa, la senti digitare e poi parlare probabilmente in russo o altra lingua.
Non sapeva quanto resto in quelle condizioni ma ormai doveva essere quasi ora di pranzo , nel frattempo Ketla stava registrando il tutto con il suo telefono. " forza alzarti " Disse liberando la ragazza dal peso dei piedi, quando Alice vide il telefono messo in posizione di video quasi pianse. " ti prego non lo far vedere" Disse Alice disperata " cosa, che tu essere poggia piedi di Fiona? Chi lo sa?" Disse ridendo Kleta, " ti supplico, non c'entro nulla io" Disse Alice, " so cara, ma servire piu da incentivo, dopo tutto a te interessare questi no? " Disse indicando i piedi . Alice si sentiva incastrata ma stranamente eccitata , " si é vero" , "bene, allora baciali" Disse Ketla divertita mentre stava registrando ancora . Alice sapeva di andare incontro alla propria fine ma si chino e iniziò a baciare quei piedi con devozione e quasi esplose in un organo appena li tocco con le sue labbra.
Li bacio prima sul collo poi scese fino ad arrivare alle unghie e poi quasi ad infilare il naso tra le dita bacio ogni singolo dito. Sentiva Ketla ridacchiare probabilmente anche lei avrebbe riso a quello spettacolo ma non riusciva a fermarsi ormai. Dopo un poco suono la quinta campana, significava che l'ora di pranzo stava iniziando . " dire che ho ripreso abbastanza " Disse quella chiudendo il telefono " ora togli tuta e biancheria " Disse perentoria , Alice rimase attaccata a quei piedi e di stacco solo in quel momento per eseguire come un automa. Una volta nuda non poteva nascondere il suo stato eccitato e Ketla sorrise, " ora te la scelta, leccare miei piedi o essere mia sguattera ?", Alice non riusciva a parlare ormai fusa tra eccitamento e stanchezza. " non parlare eh, bene decidere io, sarai mia sguattera, in mio paese essere come schiave, quindi chiamare me signora" Disse Ketla, " si signora " rispose Alice, " mi piace, e ora sguattera baciare mie ciabatte " e le lanciò le ciabatte, Alice si chino e disse " si signora " ed inizio a baciarle con passioni cosi pesante che iniziò a toccarsi sempre di piu che venne copiosamente. La risata di Ketla la fece rinsavire " essere proprio appassionata, non preoccuparti avere molto tempo, venire qui" Disse, Alice si avvicino e Ketla gli mise sulla faccia il piede e con l'altro la fece abbassare fino a terra mettendolo sulla faccia anche quello.
Alice gli sembrò di essere in paradiso schiacciata da quei piedi, iniziò ad annusare e baciarli, " leccare pure, sguattera deve pulire i miei piedi " e cosi iniziò a leccarli, subito si senti avampare e riprese q toccarsi fino a raggiungere svariate volte l'orgasmo. Passò fino al suono della campana che segnava l'inizio delle attività pomeridiane, che per Alice significava iniziò degli allenamenti, ma Ketla non accennava a spostare i piedi dal suo viso e dopo pochissimo di dimenticò anche lei dell'impegno. Era pieno pomeriggio quando ormai umidi Ketla spostò i piedi dal viso di Alice e disse " riposo finito, ora io dovere andare a pulire bagni della palestra....ma se tu volere aiutare" e dicendo questo poggio di nuovo un piede sul viso di Alice, quella riprese a baciarlo e nella foga rispose " si signora!" .
Ketla la fece stare ancora qualche minuto poi sposto il piede e si alzò, " rimettere tuta , ora andare!". Il percorso tra il terzo piano e lo spogliatoio fu durissimo per Alice, tra la stanchezza e la paura di essere riconosciuto, gli sembrò un percorso lungo una vita. Finalmente entrarono dentro lo spogliatoio, Alice riconobbe le scarpe accatastate di Antonella e Beatrice, si stava allenando la sua squadra , un terrore enorme le prese, non voleva immaginare cosa significasse essere vista insieme a Ketla e soprattutto vistata da bidella. La donna parve averle letto la mente, si mise seduta e disse " ora sbrigati a pulire ae non volere che tue compagne vedere te". Alice cosi iniziò a pulire velocemente tutta la palestra , cercando di sbrigarsi, ignorando la fatica e la stanchezza ormai accumulata.
Finalmente quando fini di asciugare l'ultimo bocchette senti Ketla dire " dire che tu essere sguattera molto efficiente , forza tornare in mio stanzino ". Alice quasi volo fuori dalla palestra, sentendo dei passi di disse che aveva fatto appena in tempo. Quando rientrarono nello stanzino Alice di sentiva quasi svenire dalla stanchezza, avrebbe dormito per un bel po appena tornata a casa. " che fare? Forza cambiare e uscire" Disse Ketla che stava sistemando gli stracci e lo scopettone, Alice si cambiò e usci dallo stanzino, dirigendosi direttamente verso casa.
Cap I - l'inizio
Alice era distrutta quell'allenamento l'aveva messa ko , Beatrice era indemoniata non risparmiava niente a nessuno. " la fascia di capitano deve essere veramente stressante " Disse Antonella la sua amica piu stretta, in cuor suo Alice fu quasi felice di aver lasciato quella responsabilità, " sarà ma oggi é stato terribile, non vedo l'ora di farmi una bella doccia" Disse sorridendo. Appena entrarono però videro che dentro c'era Kleta, la bidella, una signora almeno sulla cinquantina, doveva venire da qualche paese straniero in quanto Alice lungo quegli anni le poche volte che l'aveva incrociata la sentiva parlare in un italiano poco corretto. Era una donna scorbutica, oltre al fatto che pesava almeno 120 kg , era mezza stempiata e i pochi capelli biondi erano raccolti , un seno che forse avrebbe da solo fatto 30 kg. " oddio no c'e Fiona" Disse Antonella, era questo il modo in cui si rivolgevano quasi tutti a Kleta, era nato tutto per gioco quando fuori dal suo stanzino avevano messo per scherzo un poster di Shreck, con al posto il volto di Fiona il suo. Nonostante le urla della donna il soprannome aveva fatto presa in tutto il college. Alice sorrise ma di sfuggita gli cadde l'occhio sui piedi della donna, chiunque li avrebbe trovati orripilanti come lei ma non Alice, si senti quasi avampare vederli dentro delle infradito blu. La donna alzo lo sguardo e disse " attendere , quasi finito " , le due ragazze aspettarono sulla porta, Alice era convinta che Antonella stava proseguendo le sue imprecazioni verso la donna, sperando che si sbrigasse, ma lei non sentiva una parola troppo presa ad ammirare quei piedi, accennando qualche volta un "certo " "ovvio" . Finalmente la donna se ne andò e ad Alice parve davvero di essere guardata da Kleta di sott'occhio.
Finalmente riuscirono a lavarsi e a vestirsi, con una certa velocità, dopotutto dopo poco avrebbero avuto una lezione da seguire. Uscirono di corsa dallo spogliatoio ma solo a metà tragitto Alice si accorse di aver dimenticato le scarpe di ricambio nell'armadietto. " sbrigati dai! Altrimenti la professoressa Belelli la senti te! Ti porto la borsa, corri! " Disse Antonella e gli prese la borsa . Alice corse di nuovo nello spogliatoio, per fortuna non era iniziata ancora la partita successiva e riusci a trovare facilmente le scarpe. Prima di andarsene però i suoi occhi caddero sulle delle pantofole blu lasciate in un angolo, era sicura che fossero quelle di Ketla di poco prima. Non riusci a resistere si chino ed inizio ad odorare quelle ciabatte , e piu inalava e piu sentiva l'eccitazione crescere, odorò ogni centimetro di quelle suole, iniziandosi a toccare sempre piu , alla fine arrivo a leccarle e a masturbarsi fino a venire copiosamente. Per fortuna riusci a ricomporsi appena in tempo perche quando uscì dalla palestra vide arrivare le ragazze dell'allenamento successivo. Non si accorse pero che Ketla non solo aveva visto tutto ma l'aveva anche fotografata.
Cap 2 tutto ha inizio
Alice passò qualche giorno in piena tranquillità, fino a che non trovò Ketla intenta a pulire i bagni della palestra, " oddio di nuovo Fiona" Disse Chiara la sua compagna di squadra che quel giorno si era allenata con lei, " senti io non ho voglia di aspettare vado intanto a studiare in aula" e se ne andò, Alice rimase a fissare la donna e i suoi piedi nelle ciabatte azzurre. Ketla la guardò e disse " se tu fissare aiutare me ", Alice la guardò e si mosse quasi come se fosse un automa e disse" va bene ti aiuto", Ketla la fisso e disse" bene aiutare a tenere scala per pulire soffioni". Così mentre reggeva la scala, si ritrovò a un centimetro da quei piedi e non riusci a resistere ad annusarli, sebbene l'odore fosse nauseabondo per Alice si senti pervadere di un eccitamento incredibile. Non seppe quanto Ketla passo ad asciugare i soffioni ma ormai aveva il naso attaccato ai suoi piedi, sebbene vedeva quasi che il movimento era quasi volontario. Quando arrivarono all'ultimo soffione un getto d'acqua parti dalla doccia e invece di colpire il piede di Ketla, si poggiò sulla testa di Alice, quella alzando lo sguardo vide che la donna la guardava, mentre aveva il naso appiccicato alle sue dita.
"Perdonami cara sfuggito" Disse Kleta sorridendo , Alice imbarazzata sollevò lo sguardo e non disse niente si limito a sorridere.
Ketla scese la scala e disse " bene ora pulire il pavimento" e gli pose lo scopettone, " io intanto pulire gli armadietti". Così mentre stracciava per terra Alice ogni tanto buttava un occhio ai piedi della donna che si sollevavano dalle ciabatte, come ipnotizzata, non si rendeva conto nemmeno che Ketla in realtà era immobile ad osservarla. Passò quasi 10 minuti e sentendo i passi di persone Alice temete che Chiara stesse tornando, Ketla disse " mi pare perfetto, chiedere a te un favore ? " , Alice la guardò e anche se sentiva i passi piu vicini e le voci chiese "dimmi pure Kleta" , " mi puoi passarmi le mie ciabatte gialle e mettermele ? Ho le caviglie dolenti" Disse sorridendo . Alice fisso le ciabatte gialle che erano accatastate su un armadietto, le prese e si avvicino, sentiva lo sguardo di Ketla, si chino e sfilo le ciabatte che aveva addosso , poi infilo prima la destra e poi la sinistra e quasi involontariamente li baciò.
Ormai i passi erano vicinissimi e Ketla sorridendo disse " se tu volere aiutare me anche domani mattina, ci vediamo all'entrata prima di inizio lezione", Alice ancora con i piedi davanti agli occhi rispose " va bene ".
Cap 3 tuta gialla
Alice non riusci a dormire per l'eccitazione, per fortuna quando uscì dallo spogliatoio Chiara si era fermata a parlare con una sua compagna di classe. L'appuntamento era chiaro doveva arrivare davanti scuola prima di lezione, cosi si sbrigo a prepararsi e con una scusa alla madre " mi vedo con Giulia per ripassare " , l'aveva salutata.
Quando arrivò davanti scuola l'aria era congelata e c'era solamente lei. Restò in quel modo per almeno una mezz'ora e solo quando vide passare il custode ad aprire il cancello seppe che non mancava troppo alla consueta entrata. Dopo poco finalmente vide arrivare Ketla, che appena la vide sorrise " vedere te puntuale , seguire me" . La segui ed entrarono dentro il suo stanzino. Era una stanzina stretta con un piccolo armadio di lato , un portaoggetti dove poteva vedere tutti gli scopettoni e le pezze, Ketla davanti a lei si spoglio rimanendo nuda e prese la sua tuta azzurra, Alice rimase immobile a fissare il tutto con una certa eccitazione. Poi tiro fuori una tuta gialla era un poco piu piccola e stretta , " indossare questa" Disse Ketla, Alice la guardò e con imbarazzo si mise nuda e indosso quella tuta, era stretta e ruvida ma anche sporca e puzzolente, si sentiva umiliata ad averla addosso. " ti dispiacere se aiutare a mettere mie ciabatte? " e mentre lo diceva si mise seduta su una poltroncina al centro della stanza. Alice guardò le ciabatte blu in un lato e resistendo a fermarsi ad annusarle le prese, si avvicino alla donna e sfilando i calzini le fece indossare le ciabatte, non riuscendo a resistere a baciare nuovamente la punta dei piedi.
" non sentire bene tue labbra questa volta rifare bene " Disse Ketla sorridendo, Alice la guardò sapendo che se lo avesse rifatto avrebbe significato mettere quanto meno il dubbio alla donna, ma alla fine non riusci a resistere e abbassandosi bacio nuovamente le dita dei piedi. Non seppe quando ci volle ma quando senti il Ketla alzarsi rinsavi " basta riposare andare al bagno del secondo piano, portare scopettone e secchio" . Così mentre Ketla portava solo un paio di stracci lei a fatica raggiunse il bagno del secondo piano, facendo anche le scale. Quando arrivarono Alice era convinta che non potevano lasciarlo piu pulito, " bene forza pulire !" E cosi dicendo si mise su una seggiola che era stata messa lì, probabilmente il giorno prima.
Così Alice mentre Ketla era comodamente seduta inizio a pulire il bagno in tutte le sue parti, sentendosi osservata sperando che Ketla non vedesse quanto fosse eccitata dalla cosa, non seppe quanto gli ci volle a pulire , sapeva solo che aveva le braccia distrutte, quando finalmente fini di pulire l'ultima tazza , si affaccio e disse " Ketla ho terminato " a quel punto la donna si alzò e sfilandosi le ciabatte dai piedi cammino sul pavimento bagnato.
Alice allora ebbe la certezza che la donna aveva scoperto il suo segreto, ma non poteva cedere cosi facilmente, almeno si disse, " ora te asciugare i miei piedi" , e si mise seduta su un mobiletto bianco , che appena senti il peso di quella fece un leggero tonfo, poi allungò le gambe e sollevò il piede destro. Alice si trovava ad un bivio, se avesse preso quel piede avrebbe significato palesare senza ogni dubbio la sua passione per quei piedi. Bastò un occhiata a quella pianta sollevata mezzo umido, per decidere, prese uno straccio che era appeso al termosifone e iniziò ad asciugarlo. Passò almeno cinque minuti per il destro e altri cinque per il sinistro, quando ebbe terminato la donna appoggiò entrambi i piedi sulle spalle di Alice, quella resse per pochissimo tempo e a breve si ritrovò piegata con i piedi di quella sulla schiena. Piano piano iniziò anche a strusciarli sulla schiena, come se fosse uno zerbino. Restò in quella posizione non seppe per quanto, senti suonare la campanella dell'inizio della lezione, ormai era tardi per qualsiasi altra scelta, non che gli dispiacesse essere sotto quei piedi ma la speranza era quella di arrivare in tempo a lezione. " basta altrimenti facciamo tardi, portare ciabatte e infilare " Disse Ketla liberando dal peso, Alice si alzò a fatica le ginocchia erano distrutte e la schiena a pezzi, andò nel bagno e prese quelle ciabatte faticosamente riusci a non odorare, tornò da Ketla che la guardava divertita , effettivamente doveva apparire ridicola alla donna, si chinò e infilo le ciabatte.
Ketla si rimase in piedi e disse " bene tornare a lavoro ora ". Così iniziarono a pulire il bagno e a lavare gli specchi, Alice non seppe quanto ci volle per il tutto , senti però che la campana della fine della prima lezione era suonata da poco. Quando tutto fu finalmente asciutto Ketla prese il il secchio e usci , timorosa Alice la segui arrivando al terzo piano che eccetto poche classi era sempre vuota. La segui fino ad una aula vuota, la numero 10 , Ketla poggiò il secchio e disse " bene dai iniziamo" , Alice la guardò e a quel punto trovò la forza per dire " scusami Kleta ma devo andare a lezione !", Ketla la guardò e con calma si mise su una sedia disse "va bene, ma prima massaggiare i miei piedi ?", Alice non poteva crederci e fece per avvicinarsi ma fu interrotta " no ! Piano piccola bimba, tu ora preferire lezione o i miei piedi? " , Alice guardando quei piedi disse " i tuoi piedi " , "bene allora pulisci stanza come si deve e forse dare a te i miei piedi " Disse sorridendo Ketla. Alice la guardò ma ormai si era spinta troppo in là, cosi prese in mano lo scopettone e iniziò a pulire.
Cap 3 sguattera
Gli ci volle almeno un altra ora abbondante per pulire tutta l'aula, mentre Ketla la guardava comoda sudare. Finalmente mise a posto l'ultima sedia, si avvicino a Ketla, quasi in maniera automatica a reclamare ciò che gli spettava. " fatto un bel lavoro, ma ora voglio sentire te chiedere " Disse Ketla, Alice la guardò e con un pi di tremolio nella voce chiese" posso massaggiare i tuoi piedi?" , "Ketla sorrise " prego !" , Alice si chino e sebbene fosse distrutta, inizio a massaggiare prima il sinistro e poi il destro , dedicandosi con calma a quei piedi, cercando di resistere piu che poteva nel baciarli. Restò fino al suono della quarta campana , e si disse che probabilmente Antonella l'aveva pensata in malattia , iniziava anche ad avere una certa fame. " bene basta, ho bisogno di riposo e devo fare una chiamata" cosi dicendo gli prese con un piede la testa e la fece mettere a terra, mettendogli entrambi i piedi sulla testa, la senti digitare e poi parlare probabilmente in russo o altra lingua.
Non sapeva quanto resto in quelle condizioni ma ormai doveva essere quasi ora di pranzo , nel frattempo Ketla stava registrando il tutto con il suo telefono. " forza alzarti " Disse liberando la ragazza dal peso dei piedi, quando Alice vide il telefono messo in posizione di video quasi pianse. " ti prego non lo far vedere" Disse Alice disperata " cosa, che tu essere poggia piedi di Fiona? Chi lo sa?" Disse ridendo Kleta, " ti supplico, non c'entro nulla io" Disse Alice, " so cara, ma servire piu da incentivo, dopo tutto a te interessare questi no? " Disse indicando i piedi . Alice si sentiva incastrata ma stranamente eccitata , " si é vero" , "bene, allora baciali" Disse Ketla divertita mentre stava registrando ancora . Alice sapeva di andare incontro alla propria fine ma si chino e iniziò a baciare quei piedi con devozione e quasi esplose in un organo appena li tocco con le sue labbra.
Li bacio prima sul collo poi scese fino ad arrivare alle unghie e poi quasi ad infilare il naso tra le dita bacio ogni singolo dito. Sentiva Ketla ridacchiare probabilmente anche lei avrebbe riso a quello spettacolo ma non riusciva a fermarsi ormai. Dopo un poco suono la quinta campana, significava che l'ora di pranzo stava iniziando . " dire che ho ripreso abbastanza " Disse quella chiudendo il telefono " ora togli tuta e biancheria " Disse perentoria , Alice rimase attaccata a quei piedi e di stacco solo in quel momento per eseguire come un automa. Una volta nuda non poteva nascondere il suo stato eccitato e Ketla sorrise, " ora te la scelta, leccare miei piedi o essere mia sguattera ?", Alice non riusciva a parlare ormai fusa tra eccitamento e stanchezza. " non parlare eh, bene decidere io, sarai mia sguattera, in mio paese essere come schiave, quindi chiamare me signora" Disse Ketla, " si signora " rispose Alice, " mi piace, e ora sguattera baciare mie ciabatte " e le lanciò le ciabatte, Alice si chino e disse " si signora " ed inizio a baciarle con passioni cosi pesante che iniziò a toccarsi sempre di piu che venne copiosamente. La risata di Ketla la fece rinsavire " essere proprio appassionata, non preoccuparti avere molto tempo, venire qui" Disse, Alice si avvicino e Ketla gli mise sulla faccia il piede e con l'altro la fece abbassare fino a terra mettendolo sulla faccia anche quello.
Alice gli sembrò di essere in paradiso schiacciata da quei piedi, iniziò ad annusare e baciarli, " leccare pure, sguattera deve pulire i miei piedi " e cosi iniziò a leccarli, subito si senti avampare e riprese q toccarsi fino a raggiungere svariate volte l'orgasmo. Passò fino al suono della campana che segnava l'inizio delle attività pomeridiane, che per Alice significava iniziò degli allenamenti, ma Ketla non accennava a spostare i piedi dal suo viso e dopo pochissimo di dimenticò anche lei dell'impegno. Era pieno pomeriggio quando ormai umidi Ketla spostò i piedi dal viso di Alice e disse " riposo finito, ora io dovere andare a pulire bagni della palestra....ma se tu volere aiutare" e dicendo questo poggio di nuovo un piede sul viso di Alice, quella riprese a baciarlo e nella foga rispose " si signora!" .
Ketla la fece stare ancora qualche minuto poi sposto il piede e si alzò, " rimettere tuta , ora andare!". Il percorso tra il terzo piano e lo spogliatoio fu durissimo per Alice, tra la stanchezza e la paura di essere riconosciuto, gli sembrò un percorso lungo una vita. Finalmente entrarono dentro lo spogliatoio, Alice riconobbe le scarpe accatastate di Antonella e Beatrice, si stava allenando la sua squadra , un terrore enorme le prese, non voleva immaginare cosa significasse essere vista insieme a Ketla e soprattutto vistata da bidella. La donna parve averle letto la mente, si mise seduta e disse " ora sbrigati a pulire ae non volere che tue compagne vedere te". Alice cosi iniziò a pulire velocemente tutta la palestra , cercando di sbrigarsi, ignorando la fatica e la stanchezza ormai accumulata.
Finalmente quando fini di asciugare l'ultimo bocchette senti Ketla dire " dire che tu essere sguattera molto efficiente , forza tornare in mio stanzino ". Alice quasi volo fuori dalla palestra, sentendo dei passi di disse che aveva fatto appena in tempo. Quando rientrarono nello stanzino Alice di sentiva quasi svenire dalla stanchezza, avrebbe dormito per un bel po appena tornata a casa. " che fare? Forza cambiare e uscire" Disse Ketla che stava sistemando gli stracci e lo scopettone, Alice si cambiò e usci dallo stanzino, dirigendosi direttamente verso casa.
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