Lucilla la schifosa

di
genere
dominazione

Premessa: i nomi non sono reali

Ore 9:05, squilla il telefonino, comprare un numero di cellulare che non conosco
Sarà spam, rispondo comunque
"Chi è?"
Lucilla:"Pronto, Gennaro?"
"Chi sei?"
Lucilla:"Sono Lucilla"
"Sto lavorando, chiama alle 13:10" e chiudo la conversazione
Ore 13:10 squilla il telefonino, è lo stesso numero della mattina
"Dimmi"
Lucilla:"Sono Lucilla, devo parlarti?"
"Ti ho già detto, dimmi"
Lucilla:"È una cosa troppo delicata e grave, non posso a telefono"
"Dove sei?"
Lucilla:"Fuori casa tua"
"Citofona, ti apro"
Si presenta alla porta con una ragazza bionda, magra e sorridente, lei è scura in volto
Apro la porta, non aspetto che entrano in casa, mi dirigo verso la cucina e a voce alta
"Chiudi la porta, vieni in cucina"
Vado alla macchina del caffè
"Sedete, volete il caffè?"
Lucilla:"No"
Mi giro verso la ragazza
"Nemmeno tu?"
Mi rivolge un gran sorriso e risponde
Assia:"No, grazie"
"Almeno tu sei educata"
Lucilla:"Ma veramente..."
La interrompo subito
"Sei a casa mia, non ti ho cercata io, mi stai disturbando, cambia tono subito oppure devi andare via"
Fa silenzio, il caffè è pronto, prendo la tazza e mi siedo difronte a loro
Bevo il caffè e accendo il sigaro
Mi rivolgo a Lucilla
"Dimmi"
Lucilla:"Sono disperata, lei è Assia, mia figlia, dice che è innamorata di te"
Abbassa la testa e infila le mani nei capelli
Mi giro a guardare Assia
"Ma io non ti ho mai vista prima"
Lei sempre sorridente mi dice che mi vede ogni domenica mattina ai tavolini all'aperto del bar con gli amici
Dice che da oltre un mese la domenica mattina va allo stesso bar x vedermi, dice che ama il modo in cui bevo il caffè, non fuma ma a volte si è avvicinata per sentire l'odore del sigaro che fumo, dice che adora cosa dico e la mia voce
Guardo Lucilla, è triste
Chiedo a Assia
"Quanti anni hai?"
Assia:"Il mese prossimo ne compio 18"
"A me interessano le 50enni"
Guardo Lucilla che alza la testa, mi guarda, arrossisce, riabbassa la testa e sorride
Assia:"Ma io ti amo" e per la prima volta scompare il suo bellissimo sorriso
"È inutile parlare adesso, sei minorenne, ne riparliamo quando avrai la capacità di agire, quando sei nata?"
Assia:"Il 18 giugno"
"Bene, il 19 giugno se sei ancora innamorata di me alle 13 tornate da me e ne parliamo"
Ritorna il sorriso sul viso di Assia che alza e abbassa il capo e ripete ok
"Adesso devo tornare al computer"
Si alzano, faccio strada fino alla porta, Lucilla mi porge la mano e mi bacia sulle guance dopo Assia mi abbraccia stretta e si struscia dandomi un bacione su una guancia
Vanno via, dopo 10 minuti invio un messaggio a Lucilla
"Chiamami appena sei sola"
Dopo pochi minuti arriva la telefonata di Lucilla, le dico
"Domani mattina alle 9:30 portami 4 litri di latte da banco, 2 tubetti di vasellina, 2 clistere da un litro e una confezione di guanti monouso" e chiudo la telefonata
Il giorno successivo si presenta ben truccata, indossa un impermeabile
Apro la porta e vado a sedermi sul divano
Quando sento che è arrivata
"Chiudi la porta"
Lucilla:"Buongiorno Gennaro, ho portato quello che mi hai chiesto"
"Vieni a sederti, tua figlia è bellissima, sicura sia tua?"
Lucilla:"Perché?"
"Non somiglia per niente a te e tuo marito, da chi ti sei fatta scopare?"
Lucilla:" Assia è la copia di mia nonna"
"Togli l'impermeabile"
Ha una minigonna nera cortissima, camicetta rosa aperta fino al reggiseno nero e tacchi a spillo
"Bene, girati...ok siedi"
Come hai saputo che tua figlia è innamorata di me?
Bada bene a non mentire"
Lucilla:"L'ho sentita masturbarsi urlando il tuo nome"
"Quindi? Cosa hai fatto?"
Lucilla:"Sono entrata nella sua stanza..."
"Racconta per bene tutto, dov'era? Era tutta nuda? Come si masturbava? Dimmi tutto quello che hai visto"
Lucilla:"Ok"
Chiude gli occhi e inizia
Lucilla:"Apro la porta la vedo sul suo letto a gambe larghe, con una mano si strofina e strizza i suoi capezzoli mentre l'indice e il medio dell'altra mano escono e entrano velocemente nella sua vagina, urla il tuo nome, chiudo la porta e mi avvicino a lei, la chiamo ma niente allora la tocco sulla spalla sinistra e continuo a chiamarla ma non mi dà retta, continua a urlare il tuo nome e a masturbarsi e tormentare il suo seno"
Lucilla mentre racconta, è tutta rossa in viso, respira affannosamente e si agita sul divano, le sue gambe si aprono e richiudono mostrandomi in continuazione le sue mutandine bianche mentre le sue mani palpeggiano le sue tette e le gambe
Lucilla:"Dopo pochi minuti Assia raggiunge l'orgasmo e si rannicchia voltandomi le spalle, le accarezzo le spalle e chiedo chi è Gennaro, non mi risponde, chiedo se è un suo amico, un compagno di classe, si gira verso di me e mi racconta tutto quello che ti ha detto ieri
"Ti sei eccitata come lo sei adesso?"
Lucilla;"Si dopo aver lasciato Assia nella sua stanza sono andata nella mia e l’ho fatto"
"Fammi vedere adesso quello che ha fatto"
Lucilla sorride, si alza dal divano, si spoglia nuda, alta circa 160 cm, capelli castano, occhi marroni, gambe che si avviano ad essere tozze, tette piccole e floscie, culo largo e piatto, mi si risiede sul divano e come Assia allarga le gambe mostrando una fica bagnata e infila nella sua pucchiacca prima una e poi due dita, con l'altra mano si tira i capezzoli delle sue zizze piccole e floscie, inizia prima sottovoce a ripetere il mio nome, poi aumenta il ritmo delle dita dentro e fuori della sua fica e guardandomi negli occhi, infila poi due dita nel suo buco del culo e grida GENNARO GENNARO....
"Alzati, avvicinati"
Mi alzo dal divano
"Apri la bocca"
Lo fa, è a pochi centimetri da me, le sputo in bocca, chiude la bocca ingoiando il mio sputo guardandomi con occhi innamorati
"Apri la bocca e lasciala aperta", lo fa, le sputo di nuovo in bocca e la bacio, scopandole con violenza la fessa con tre dita della mia mano sinistra e tirandole i capezzoli con la mia mano destra
Ansima, si contorce ma resta attaccata alla mia bocca finché non ha un orgasmo violento
La stacco da me e le ordino di portare in bagno la busta delle cose che le ho detto di portare
"Fatti un clistere brutta scrofa"
Esco dal bagno, dopo cinque minuti mi chiama
"Fanne altri due con il latte"
Introduce la cannula nel suo buco del culo e inserisce il litro di latte, mentre lo fa mi guarda eccitata rossa in volto, si siede sulla tazza e si svuota, si sente il rumore come di una lunga pisciata ma nessuna puzza, le dico di entrare nella alla vasca da bagno, la faccio mettere a pecorina e le infilo il tubo flessibile nel culo e apro l'acqua, dopo 10 secondi chiudo l'acqua e le dico di svuotare il culo, l'acqua è pulita
"Asciugati e vieni con me"
La porto sul letto, indosso i guanti monouso e spalmo la vasellina sul suo buco del culo
"Spompina lurida cagna"
Mentre lecca , ingoia e pompa il mio cazzo le infilo in culo due dita piene di vasellina, pochi minuti e la metto a 90 gradi sul letto, le vado dietro e le infilo il cazzo nel suo buco del culo fino in fondo
Lucilla:"AHI AHI"
"Lo tolgo mignottona?"
Lucilla:" Nooo continua ti prego"
"Sei una lurida scrofaaa"
Lucilla:"Si si sono una rottainculo, siii ancoraaa, ti amo ti amoooo"
Sebbene non sia innamorato di lei mi eccito e sborro in quel buco del culo
"Bucchina bucchina devo pisciare"
Lucilla:" Si si pisciami in culo amore mio"
Mi fermo nel suo culo e piscio, che goduria
Lucilla:"La sento, sento la tua piscia nel mio culo porcooooo"
mi sfilo dal suo buco del culo e le infilo due dita nell'ano e la porto in bagno, la faccio sedere sulla tazza e le sfilo le dita dal suo culo
Mentre piscia la mia urina dal suo culo mi torna duro e devo pisciare di nuovo, indirizzo il cazzo verso il suo viso e piscio, apre la bocca e chiude gli occhi
Le inondo la faccia, le tette e poi dirigo il getto di piscia in bocca, lo bene con gusto, dopo aver pisciato le sputo in faccia e le chiedo
"Ma cosa sei? Una rottainculo? Uno sborratoio? Un pisciatoio?”
Si sta masturbando freneticamente seduta sulla tazza del cesso passandosi la lingua intorno alle labbra
Lucilla:"Sono Lucilla la schifosa, LA SCHIFOSAAA"
scritto il
2025-05-02
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