La villa del piacere 10
di
femminaporcella
genere
incesti
Mia sorella aprì gli occhi e ci guardò :
«Nessuno di noi ha bisogno di comandare o essere comandato. Solo di fidarsi. Solo di esserci.»
Kael annuì, fu un giuramento silenzioso, carico di promessa, di desiderio e di cura reciproca.
Non avevano parole per descriverlo: bastava il respiro, il calore delle mani, il contatto degli occhi.
Per la prima volta, capii che il triangolo non era solo desiderio e tensione, ma capii anche che lei e kael erano molto legati,
era una rete di fiducia, un rituale di vicinanza emotiva e simbolica, che legava i tre cuori in modo profondo e appassionato.
Iniziai così ad uscire spesso a passeggiare. loro rimanevano a letto, lei ormai si fidava totalmente di lui, lui la prendeva in mille modi, la inculava, la scopava, a pecora, era come se accettasse di sottomettersi al suo cazzo, a volte mi univo, la doppia penetrazione, ma mia sorella mi disse che voleva un figlio da lui e io potevo venirle solo in culo, voglio legarlo a me per sempre, il nostro rapporto era sbagliato, c'era qualcosa di insano tra noi mi disse.
Lei mi disse che attendeva un figlio da lui, io parlai con lui, gli dissi resterai con lei per sempre.
Lui mi disse di si, a quel punto gli dissi che me ne sarei andato, senza dire nulla a mia sorella, lui sorrise, così una mattina mi allontanai, senza di lei non aveva senso vivere e mi gettai nel lago, nuotai a lungo e poi la stanchezza mi prese e mi lasciai andare a fondo.
«Nessuno di noi ha bisogno di comandare o essere comandato. Solo di fidarsi. Solo di esserci.»
Kael annuì, fu un giuramento silenzioso, carico di promessa, di desiderio e di cura reciproca.
Non avevano parole per descriverlo: bastava il respiro, il calore delle mani, il contatto degli occhi.
Per la prima volta, capii che il triangolo non era solo desiderio e tensione, ma capii anche che lei e kael erano molto legati,
era una rete di fiducia, un rituale di vicinanza emotiva e simbolica, che legava i tre cuori in modo profondo e appassionato.
Iniziai così ad uscire spesso a passeggiare. loro rimanevano a letto, lei ormai si fidava totalmente di lui, lui la prendeva in mille modi, la inculava, la scopava, a pecora, era come se accettasse di sottomettersi al suo cazzo, a volte mi univo, la doppia penetrazione, ma mia sorella mi disse che voleva un figlio da lui e io potevo venirle solo in culo, voglio legarlo a me per sempre, il nostro rapporto era sbagliato, c'era qualcosa di insano tra noi mi disse.
Lei mi disse che attendeva un figlio da lui, io parlai con lui, gli dissi resterai con lei per sempre.
Lui mi disse di si, a quel punto gli dissi che me ne sarei andato, senza dire nulla a mia sorella, lui sorrise, così una mattina mi allontanai, senza di lei non aveva senso vivere e mi gettai nel lago, nuotai a lungo e poi la stanchezza mi prese e mi lasciai andare a fondo.
1
voti
voti
valutazione
10
10
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La villa del piacere 9
Commenti dei lettori al racconto erotico