La villa del piacere 7

di
genere
incesti


La pioggia batteva forte sulle vetrate rosse, illuminando la sala con lampi intermittenti.
Il crepitio del fuoco nel camino si mescolava al suono della tempesta, creando un ritmo lento, ipnotico.
Lei era seduta sul tappeto davanti al camino, le gambe raccolte sotto di sé.
Kael era in piedi dietro di lei, la mano appoggiata al dorso come per protezione.
Io sedevo di lato, la schiena appoggiata a un piedistallo, un braccio teso verso mia sorella ma senza toccarla troppo, solo per essere vicino.
Il silenzio era denso, carico di cose non dette.
Eppure nessuno di loro sembrava volerlo rompere.
Lei inclinò la testa, respirando il calore di Kael alle spalle e sentendo la presenza di Seren accanto.
«Non credo di essere mai stata così… compresa, felice, appagata sessualmente, sento di amarvi entrambi ormai.» sussurrò.
Kael abbassò lo sguardo su di lei, e per la prima volta non parlò.
Si chinò appena, poggiando la guancia sul suo capo, un gesto di protezione, di devozione.
Grazie padrona disse
Io mi mossi di un passo, posando delicatamente la mano sul polso di Lei.
Non era controllo.
Non era comando.
Era un’offerta di vicinanza, un modo per dirle: “Sono qui, con te.”
scritto il
2025-12-11
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