Il visto turistico x l’Italia seconda parte
di
Juliana49
genere
tradimenti
Ero a bocca aperta
Lui lì in piedi
Con il suo cazzo duro a pochi centimetri dal mio viso
Non avevo mai preso in bocca il cazzo
Ero paralizzata
Sento la sua mano dietro la nuca
Che mi spingeva verso il suo cazzo
Serro le labbra
Lui Dio non hai mai succhiato
Un cazzo
Certo oltre che cornuto e anche coglione
Si aprì sta cazzo di bocca
Lo guardo dicendo non lo ho mai fatto
Lui tranquilla vedrai che ti piacerà
Pensa che domani ti presento ai signori che risolvono il problema
Ora basta chiacchiere succhia e zitta
Allargo le labbra e lui subito lo spinse nella mia bocca
Mi serra la testa ed inizia a scoparmi in bocca
Sbavavo come una lumaca
Poi Serra la testa e lo spinse tutto in gola
Stavo soffocando avevo comitati di vomito
Lui mi viene direttamente in gola
Lo sfila dalla mia bocca ed io respiravo a pieni polmoni
Ero frastornata
Non ci ho capito nulla di quello che è successo
Ero anche ubriaca
La grappa aveva preso il sopravvento
Lui mene diete un’altro bicchierino
Lo presi per levare il suo sapore dalla bocca
Mi rigira
Non capivo le sue intenzioni
Lo compresi quando mi entra di colpo nella fica
Non aveva perso L erezione
Mi scopava con vigore
Lo tirava fuori per poi rientrare di botto
Mi arrivava all utero
Ogni affondo era una scarica elettrica
Mi martellava con violenza sembrava che si stesse riprendendo le rivincite
Mi mise anche il pollice nel culo
Ero ormai nelle sue mani
Io ubriaca non opponevo nessuna resistenza
Ero una bambola nelle sue mani
So solo che anche dopo il suo secondo orgasmo era rimasto duro
Lo martellava sul mio viso insultandomi
Mi diceva che era merito mio se non gli si ammosciava
Me lo fece succhiare per poi riprendere a scoparmi
Io ormai godevo in continuazione
Ero come drogata
Non avevo mai fatto sesso così a lungo
Mio marito sl massimo arrivava a mezz’ora
Qui è più di un ora che mi annusava senza sosta
Ero sfinita lo imploravo dì smettere
Ma lui non ascoltava
Smise solo quando al suo terzo orgasmo gliela diventato moscio
Ero svuotata priva di forze
Non saprei quanti orgasmi abbia avuto
Ho provato ad alzarmi ma le gambe non mi reggevano
Rimasi sdraiata ad riprendermi
Lui mi guardava soddisfatto del suo lavoro
Lui si avvia a farsi una doccia
Lo sentivo cantare allegramente
Io mi reco al bagno per darmi una ripulita
Lo guardavo mentre si faceva la doccia
Mi fa un cenno di raggiungerlo
Era grande ci si stava comodamente
Mi attira a sé mi baciava mi toccava
Ero in un’altra dimensione
Mi ero scordata di tutto
Che ero sposata che ero con un’altro uomo
Che aveva annusato di me con ricatti
Ora pensavo solo a quanto mi aveva fatto godere
Lo baciavo con vigore
Avrei voluto rifarlo ma il suo fratellino non dava segni di vita
Mi inginocchiai e ho provato ad rianimarlo con un lavoro di bocca senza successo
Lui rise cazzo ne vuoi ancora ma dovrai aspettare che si riprende
Poi fa una cosa ignobile
Mi piscio sui seni
Mi presi all’improvviso e non potevo evitarlo
Sentire quel liquidò caldo mi fece comprendere che avevo toccato il fondo
Lui uscì dalla doccia
Mi disse se volevo potevo rimanere a dormire da lui
Sarei scappata via
Guardo l’ora
Erano le tre di notte
Avrei dovuto tornare a casa a piedi
Ed non era certo molto consigliabile
Così lo raggiungo nella camera da letto
Quando mi vide sorrise
Si scoprì era di nuovo in tiro
Salgo sul letto e gli salgo sopra
Lui mi stride a sé dicendomi che ero una brava troietta
Che gli dispiaceva darmi in pasto ad altri
Ma ormai non si poteva più tornare indietro
La quarta sembrò interminabile ero veramente stanca ma appagata
Mi addormentai sbracciata a lui
Continua
Il prossimo capitolo finalmente raggiungo il cornuto
Lui lì in piedi
Con il suo cazzo duro a pochi centimetri dal mio viso
Non avevo mai preso in bocca il cazzo
Ero paralizzata
Sento la sua mano dietro la nuca
Che mi spingeva verso il suo cazzo
Serro le labbra
Lui Dio non hai mai succhiato
Un cazzo
Certo oltre che cornuto e anche coglione
Si aprì sta cazzo di bocca
Lo guardo dicendo non lo ho mai fatto
Lui tranquilla vedrai che ti piacerà
Pensa che domani ti presento ai signori che risolvono il problema
Ora basta chiacchiere succhia e zitta
Allargo le labbra e lui subito lo spinse nella mia bocca
Mi serra la testa ed inizia a scoparmi in bocca
Sbavavo come una lumaca
Poi Serra la testa e lo spinse tutto in gola
Stavo soffocando avevo comitati di vomito
Lui mi viene direttamente in gola
Lo sfila dalla mia bocca ed io respiravo a pieni polmoni
Ero frastornata
Non ci ho capito nulla di quello che è successo
Ero anche ubriaca
La grappa aveva preso il sopravvento
Lui mene diete un’altro bicchierino
Lo presi per levare il suo sapore dalla bocca
Mi rigira
Non capivo le sue intenzioni
Lo compresi quando mi entra di colpo nella fica
Non aveva perso L erezione
Mi scopava con vigore
Lo tirava fuori per poi rientrare di botto
Mi arrivava all utero
Ogni affondo era una scarica elettrica
Mi martellava con violenza sembrava che si stesse riprendendo le rivincite
Mi mise anche il pollice nel culo
Ero ormai nelle sue mani
Io ubriaca non opponevo nessuna resistenza
Ero una bambola nelle sue mani
So solo che anche dopo il suo secondo orgasmo era rimasto duro
Lo martellava sul mio viso insultandomi
Mi diceva che era merito mio se non gli si ammosciava
Me lo fece succhiare per poi riprendere a scoparmi
Io ormai godevo in continuazione
Ero come drogata
Non avevo mai fatto sesso così a lungo
Mio marito sl massimo arrivava a mezz’ora
Qui è più di un ora che mi annusava senza sosta
Ero sfinita lo imploravo dì smettere
Ma lui non ascoltava
Smise solo quando al suo terzo orgasmo gliela diventato moscio
Ero svuotata priva di forze
Non saprei quanti orgasmi abbia avuto
Ho provato ad alzarmi ma le gambe non mi reggevano
Rimasi sdraiata ad riprendermi
Lui mi guardava soddisfatto del suo lavoro
Lui si avvia a farsi una doccia
Lo sentivo cantare allegramente
Io mi reco al bagno per darmi una ripulita
Lo guardavo mentre si faceva la doccia
Mi fa un cenno di raggiungerlo
Era grande ci si stava comodamente
Mi attira a sé mi baciava mi toccava
Ero in un’altra dimensione
Mi ero scordata di tutto
Che ero sposata che ero con un’altro uomo
Che aveva annusato di me con ricatti
Ora pensavo solo a quanto mi aveva fatto godere
Lo baciavo con vigore
Avrei voluto rifarlo ma il suo fratellino non dava segni di vita
Mi inginocchiai e ho provato ad rianimarlo con un lavoro di bocca senza successo
Lui rise cazzo ne vuoi ancora ma dovrai aspettare che si riprende
Poi fa una cosa ignobile
Mi piscio sui seni
Mi presi all’improvviso e non potevo evitarlo
Sentire quel liquidò caldo mi fece comprendere che avevo toccato il fondo
Lui uscì dalla doccia
Mi disse se volevo potevo rimanere a dormire da lui
Sarei scappata via
Guardo l’ora
Erano le tre di notte
Avrei dovuto tornare a casa a piedi
Ed non era certo molto consigliabile
Così lo raggiungo nella camera da letto
Quando mi vide sorrise
Si scoprì era di nuovo in tiro
Salgo sul letto e gli salgo sopra
Lui mi stride a sé dicendomi che ero una brava troietta
Che gli dispiaceva darmi in pasto ad altri
Ma ormai non si poteva più tornare indietro
La quarta sembrò interminabile ero veramente stanca ma appagata
Mi addormentai sbracciata a lui
Continua
Il prossimo capitolo finalmente raggiungo il cornuto
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3.7
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