Senzatetto1
di
soffiodimaestrale
genere
dominazione
Ogni giorno, mentre andavo in ufficio, la vedevo accucciata dentro le coperte sopra degli scatoloni. Impossibile intuirne l'età. A metà mattina, durante la pausa caffè, scendevo al bar e potevo scorgere i suoi occhi tristi incastonati in un viso sporco e sofferente, passando lasciavo qualche moneta per potersi comprare qualcosa da mangiare. Ringraziava con il capo chinato, non so se per vergogna oppure per abitudine. Uno dei giorni che precedevano il natale, oltre alla solita routine, passando le mollai 10 euro, così, spinto dall'ipocrisia ma molto dalla curiosità. Lei sollevò il viso, vidi occhi supplicanti e profondi, lei mi ringraziò con un: Grazie signore! Una gratitudine sincera, fissò i miei occhi per pochi istanti e li abbassò in un modo che mi fece andare il sangue dritto al mio sesso. Si era il suo sguardo era carico di erotismo, desiderio di essere dominata. Tornai in ufficio con la mente molto distratta dall'episodio. Sotto i miei uffici, c'era un alberghetto che affittava stanze a ore. La mia mente folle e perversa prese il soppravvento sulla mia parte razionale. Telefonai e prenotai una stanza fino all'indomani. A fine giornata lavorativa, verso le 18, scesi in strada e andai da lei. Le chiesi di venire su con me, la mia voce mi uscì assertiva ma gentile. Lei mi seguì come se stesse aspettando da tempo questo momento. Una volta entrati in stanza le dissi di andarsi a fare un bagno, io nel mentre scesi e mi recai in un grande magazzino alla moda, comprai intimo, qualche camicetta, maglioni e delle gonne. Quando risalii lei era avvolta dall'asciugamano. Poteva avere una cinquantina d'anni, forse meno, visto la vita che faceva. Seno bello pieno, fianchi larghi, peluria intima abbondante ma di colore chiaro. Di nuovo mi disse: Grazie signore! Cosa posso fare per lei?
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