Sul greto del fiume, ovvero Ladyam Privè

di
genere
confessioni


SUL GRETO DEL FIUME
Allora, prima di cominciare il racconto di questa esperienza, alla quale sono particolarmente legata e che quindi, con ulteriori dettagli, verrà pubblicata anche sulla pagina Amaranth, vi dico del nuovo canale Ladyam Privè.
Domenica sera invierò il link a tutti coloro che su Instagram mi manderanno i 10 screenshot dei 10 assegnati ai miei racconti.
Nel canale troverete le mie foto e i miei video brevi osé. Non troverete quelli porno, che pubblico solo su Ladyam Hard.
Le foto e i video verranno alternati rapidamente, quindi resteranno in pubblicazione per poco tempo.
E ora il racconto.

Quando ricevetti la telefonata dal fotografo non immaginavo quello che sarebbe successo.
"Senti, ci sarebbero questi tizi, ricchi, industriali molto conosciuti. Pagherebbero bene, molto bene."
Non ebbi un attimo di esitazione.
Accettai subito.
L'idea di essere desiderata e pagata, molto, per scopare mi eccitava enormemente.
Anche la prospettiva di esibirmi davanti a sconosciuti, in un luogo pubblico, mi faceva fremere dal desiderio.
La parte esibizionista che era in me già pregustava quelle scene, e così quando mi ritrovai nuda, sul greto del fiume, osservata da gente ignara che era lì per caso, mi eccitai con immediatezza.
Il servizio fotografico con i costumi era solo una scusa: quando mi spogliavo per cambiare i costumi sentivo su di me gli occhi affamati di tutti quelli che mi spiavano, ma fu quando l'industriale che mi aveva ingaggiata venne da me e prese a scoparmi che i miei sensi si eccitarono maggiormente.
Udivo i commenti dei presenti, le loro battute, le risate, gli ululati, e quando l'industriale, dopo avermi scopato la fica, mi sborrò in faccia, sentii levarsi urla altissime di approvazione.
Andai a lavarmi nelle acque del fiume e dopo essermi rivestita venni condotta nella villa dell'industriale.
Lì ero attesa da altri tre suoi amici, che quando mi videro si accesero di desiderio negli occhi.
Vollero sapere di me.
Ero una professionista affermata, avevo il mio rispettabile lavoro, ero moglie distinta e insospettabile, ma dentro di me abitava il demone della troia esibizionista, venuta fuori da poco, a cui piaceva scopare con sconosciuti che pagavano bene.
Si , nel culo lo avevo già preso, ma molto raramente.
Ero disponibile a farlo, certo, ma il prezzo sarebbe aumentato sensibilmente: nessun problema per il ricco imprenditore.
Dopo lo spogliarello di rito i quattro mi si fecero attorno e presero a toccarmi, baciarmi, leccarmi, dappertutto.
All'inizio mi fecero stendere su un letto con l'idea di penetrarmi insieme.
Uno si stese affianco a me e mi fece salire su di lui.
Allargai le gambe, presi il suo cazzo in mano e me lo infilai nella fica.
Cominciai a cavalcarlo, mentre un altro da dietro mi allargava il culo e prese a leccarmi il buco.
Il terzo mi si parò davanti e mi mise il suo cazzo in bocca, mentre il quarto osservava e si masturbava lentamente.
Quello dietro non riusciva a far entrare il suo cazzo nel mio culo, benchè spingesse con una certa forza.
Lo sentivo sbuffare, darmi sberle sul culo, mentre quello nella fica iniziò a fremere e venne sborrandomi dentro.
Ansimava distrutto e proprio in quel momento la mia bocca venne invasa dalla sborra calda del terzo.
Ingoiavo rapidamente per evitare che lo sperma fuoriuscisse dalla bocca, e poi continuai a leccare il suo cazzo fino a quando divenne moscio.
A quel punto quello dietro, che era l'imprenditore, mi tirò via e mi ingiunse di ricacciare la sborra dalla fica e di leccarla.
Mi ci volle un po' di tempo, ma la feci uscire, e mentre mi leccavo le dita li guardavo con sguardo ammiccante e di sfida: visto di cosa sono capace?
Eccitato l'imprenditore mi prese per un braccio, mi disse di andare a lavarmi e mi spinse verso il bagno: "Quando torni pulita ti inculo, da solo, capito troia?"
Annuii sorridendo.
Quando tornai, lavata e profumata, l'imprenditore mi tirò a sé per un pompino.
Quando il suo cazzo fu duro al punto giusto mi fece montare a quattro zampe su una poltrona e prese a leccarmi il culo avidamente.
"Preparati troia, ti sfondo", mi disse mentre cominciò a spingere il suo cazzo nel mio culo.
Colpi secchi, intensi e cominciai a sentirlo dentro.
Il dolore era sopportabile, ma il piacere intenso.
Non durò molto, però, perché dopo un paio di minuti sentii la sua sborra calda invadermi il culo.
Mi afferrò per i capelli, mi fece girare e mi ficcò il suo cazzo in bocca.
"Lecca tutto puttana, fino alla fine", mi disse in preda all' estasi.
Annuii con la testa e presi a leccare furiosamente il suo cazzo.
Quando si fu sgonfiato tolse il cazzo dalla bocca e si fece portare una tazzina.
"Ricaccia la sborra dal culo, zoccola, e leccarla tutta", mi disse dandomi la tazzina.
Dovetti impegnarmi, ma un po' di sperma fuoriuscì, portai alla bocca la tazzina e ingoiai tutto leccandomi le labbra, mentre lo guardavo con aria di sfida.
"Ora vado a lavarmi", dissi allontanandomi.
Quando tornai ero rivestita e pronta ai saluti.
"Cazzo se ci sai fare, puttana", mi disse l'imprenditore mentre mi metteva in mano il compenso pattuito.
"Li vali davvero tutti".

Mi trovate qui:
Su Telegram: @seduzioneamaranto per chattare con me
Canale Telegram @ladyamaranto per vedere immagini di me
Su Instagram: @ladyam.tales per vedere le mie foto artistiche
di
scritto il
2025-11-15
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