La baita del peccato, un racconto in tre episodi 2/3 Una serata rovente

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confessioni

LA BAITA DEL PECCATO, UN RACCONTO IN TRE EPISODI
2/3 UNA SERATA ROVENTE
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Entrammo all'interno di una grande camera che trasudava ricchezza.
L'enorme letto col baldacchino catturava subito l'attenzione per la sua imponenza.
Le pareti erano adornate con quadri e arazzi di grande pregio.
Tappeti persiani dai colori luminosi arredavano il pavimento, il cui parquet riluceva nel suo legno lucido e caldo.
"Dovrei andare in bagno", dissi discreta, e venni subito accompagnata dal mio premuroso ospite.
Mi concessi una doccia rinfrescante, mi ripulii a fondo e diedi una sommaria asciugata ai miei lunghi capelli.
Quando ricomparvi nella camera da letto i tre mi stavano aspettando in piedi, gli uccelli ancora a riposo.
Appena mi videro presero i loro cazzi in mano e mi guardarono.
Non ci fu bisogno di parole: mi inginocchiai davanti a loro e presi a fare tre pompini: mentre avevo in bocca il cazzo di uno segavo gli altri due, e così feci alternando i cazzi in bocca, fino a quando furono tutti e tre in tiro, pronti per penetrarmi.
Mi spinsero verso il letto, già disfatto e pronto all'uso, e mi fecero mettere a quattro zampe.
Si alternarono nel leccarmi il culo e poi uno di loro prese a infilarmi il suo cazzo nel culo, mentre gli altri due mi baciavano il culo e mi masturbavano la fica.
Quello nel culo spingeva con decisione come se volesse venire, sempre più veloce, fino a quando sentii la sua sborra inondarmi il culo.
Continuò a spingere per un pò, poi uscì e venne a mettermi il suo cazzo umido in bocca, mentre il secondo cazzo mi penetrava nel culo.
E così, mentre leccavo la sborra ancora presente sul cazzo che avevo in bocca, sentii il secondo cazzo sborrarmi nel culo.
Anche il secondo spinse ancora per un pò e poi venne a farmi leccare il suo cazzo, mentre l'ospite entrava col suo cazzo nel mio culo e iniziava a spingere con vigore.
Un paio di minuti e, mentre davo le ultime leccate al secondo cazzo, anche il terzo sborrò nel mio culo.
L'ospite venne a infilarmi anche lui il suo cazzo in bocca, mentre un altro poneva un bicchiere sotto il mio culo: "Ricaccia tutto, troia", mi disse eccitato.
E così, mentre davo le ultime leccate al cazzo del mio ospite mi impegnai a far uscire tutta la sborra che potevo dal mio culo.
Quando terminai riempirono il bicchiere con del cognac e me lo diedero a bere: "Ne volevi un'altra razione, no? - Mi chiese sorridendo il mio ospite - Eccoti accontentata, troia"
Li guardai sorridendo e, preso il bicchiere, lo agitai, mescolai il cognac e la sborra con il dito, mi leccai il dito in modo pornografico, e bevvi dal bicchiere, sorseggiando avidamente.
Finito di bere, passai la lingua all'interno del bicchiere per pulirlo a fondo e restituii il bicchiere al mio ospite guardandolo negli occhi: "Grazie, ho molto gradito - gli dissi sorridendo maliziosa - E adesso chi mi lecca la fica?"
MI allungai sul letto, spalancai le gambe e attesi.
Cominciarono a leccarmi con un desiderio feroce, accarezzandomi le tette e strizzandomi i capezzoli.
Mi leccavano dappertutto, penetrando nelle profondità più intime della mia fica per impadronirsi dei miei umori.
Godevo, ansimando e ancheggiando sinuosa, fino a quando venni emettendo sommessi gemiti di piacere.
Mi abbandonai sul letto: "Del cognac", dissi al mio ospite, e bevemmo qualche altro sorso, seduti sul letto mentre la notte avanzava.
"Ora penso che andrò a dormire - dissi alzandomi - Domani credo che avremo ancora da fare..."
"Ancora un attimo - mi trattenne il mio ospite - Dobbiamo pisciare", e così dicendo mi tirò per un braccio verso il bagno.
Mi infilai nella vasca, mi inginocchiai, aprii la bocca e attesi.
Pochi secondi, e venni investita da tre getti di piscio, dapprima tenui e poi sempre più consistenti.
La mia bocca si riempiva e io ingoiavo ripetutamente, mentre con le mani mi spargevo il piscio sul viso e sul corpo, fino a quando i tre getti si esaurirono.
Venne lo stimolo anche a me e cominciai anche io a fare pipì.
Quando i tre uscirono io entrai nella doccia per lavarmi e pulirmi.
Mi trattenni a lungo, deliziandomi con l'acqua che batteva sul mio corpo.
Finalmente mi ritrovai a letto, pronta a concludere quella giornata piena e intensa.
di
scritto il
2025-11-07
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