Sfondata sullo yacht del magnate Arabo

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SFONDATA SULLO YACHT DEL MAGNATE ARABO
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Questa estate mi è capitato di essere invitata a una crociera in Costa Azzurra ospite nello yacht lussuoso di un magnate arabo.
Haziz ha voluto che lo accompagnassi per una settimana a bordo del suo yacht da 57 metri, una imbarcazione da sogno dotata di tutti i comfort immaginabili.
Insieme a noi solo un piccolo drappello di uomini addetti alla navigazione.
Una settimana in mare, lontano da tutti, e sono tutta per lui, pronta a esaudire ogni suo desiderio, anche il più perverso, ovviamente.
Perché Haziz, sessualmente parlando, è un vero vizioso, con fantasie sfrenate e incontrollabili.
La prima sera si è mantenuto sui binari della normalità.
Mi ha voluta per sé, tutta per sé e solo per sé.
Abbiamo così trascorso una notte intera attuando ogni tipo di figura e posizione.
L'ho fatto venire tre volte.
La prima volta ha voluto sborrarmi nel culo, la seconda in bocca e la terza sulla faccia.
La sera successiva la musica è cambiata.
Haziz ha voluto con sé due dei suoi uomini, che mi hanno presa, sfondata in tutti i modi e riempita di sborra mentre lui guardava divertito.
Ma tutto ebbe inizio con una mia danza dei sette veli, all'interno della lussuosa camera da letto di Haziz.
I tre mi guardavano divertiti, e quando Haziz mi ordinò di spogliarmi e allungarmi sul letto capii che finalmente iniziava il divertimento.
I due erano dotati di cazzi extralarge: quando si sono spogliati e sono rimasti con i boxer attillati sono stata subito attratta da quei rigonfiamenti enormi.
Li guardavo attratta, li accarezzavo eccitata e, mentre sentivo quei due cazzi indurirsi, lentamente ho preso ad abbassare le loro mutande, fino a quando quei due membri giganti mi sono esplosi davanti al viso in tutta la loro magnificenza.
Li ammiro, cerco di impugnarli, ma la loro circonferenza è eccessiva per le mie mani.
Inizio allora a segarli, a leccarli.
Spalanco la bocca nel tentativo di ingoiarli, ma a mala pena riesco ad avvolgere la punta di quei due cazzi giganteschi.
Mi fiondo su quei due cazzi con la bocca avida, cercando di spompinarli quasi con violenza fino a quando iniziano a diventare duri e rigidi al punto giusto.
Allora mi metto a 4 zampe sul letto, come una cagna in calore, pronta a godere fino al midollo.
Uno si infila sotto di me, mi lecca le tette, mi strizza i capezzoli, mentre il suo cazzo mi penetra la fica con decisione.
Già con metà cazzo dentro sentivo la fica esplodermi di calore e di piacere, mentre i miei umori mi bagnavano completamente.
Nel frattempo quello dietro si dava da fare con le mie chiappe: afferratele in una morsa ferrea, le allarga per dilatare il buco, così da infilare la lingua nel culo e leccarlo in profondità con voracità.
Allarga il buco con le dita e ci sputa dentro, mentre comincia ad appoggiare il suo cazzo enorme e a spingere per entrare.
Eh cazzo! Che dolore!
Urlai come un'ossessa mentre quel membro abnorme entrava nel mio culo.
E mentre urlavo di dolore e ancheggiavo, venni, mugolando di piacere, ondeggiando la testa come impazzita.
"Sfondami, sfondami!", urlavo fuori di me per il piacere e il dolore che si mescolavano in modo diabolico.
Non so per quanto tempo i due stettero a spingere come disperati, con forza, fatto sta che venni ancora, in preda alle follie del piacere più totale, con la fica che ribolliva di soddisfazione e il culo che mi bruciava senza sosta.
Era incredibile: io ero già venuta due volte e quei due cazzi neri, duri come il marmo, continuavano a spingere e a sfondarmi il culo e la fica senza alcuna pietà.
E mentre mi contorcevo per il piacere i due vennero fuori, mi afferrarono per i capelli e mi fecero inginocchiare davanti a loro.
"Apri quella bocca, troia!", mi urlava Haziz tutto divertito ed eccitato.
Spalancai la bocca in attesa della sborra che stava arrivando: non vedevo l'ora, ero ansiosa.
Qualche secondo, i due che si segavano vorticosamente, e venni investita da due fiotti potenti e caldi si sperma bianco e liquido che mi inondarono il viso e mi riempirono la bocca.
Presi a ingoiare quanta più sborra potevo, mentre i fiotti continuavano a ricoprire la mia faccia.
Con le mani cercavo di raccogliere la sborra che mi colava dalla faccia e me la portavo in bocca per leccarla avidamente.
Quando i getti terminarono i due usarono i loro cazzi come pennelli per raccogliere la sborra che era sul mio viso: me la mettevano in bocca e io leccavo e ingoiavo con un piacere intenso e selvaggio.
Afferravo quei due cazzi ancora incredibilmente duri e li leccavo con ferocia, quasi assatanata, fino a quando mi fecero rimettere come una cagna sul letto e da dietro uno mi penetrò nella fica e uno nel culo, insieme, con un paio di colpi secchi che mi lasciarono senza fiato e mi fecero urlare di dolore.
E cominciarono a spingere, forsennatamente.
Io non riuscivo a smettere di urlare, mentre Haziz mi guardava con gli occhi spiritati.
E fu a quel punto che Haziz, con il suo cazzo già in tiro, prese a segarsi per sborrare e me lo infilò in bocca: "Ingoia tutto, sporca troia!", mi urlò in faccia mentre sentivo la sua sborra invadermi la bocca e scendere giù per la gola.
Presi a ingoiare il suo sperma, mentre il mio culo e la mia fica venivano come travolti da due treni in corsa.
Ansimavo in preda quasi alle convulsioni per il piacere che provavo, quando venni di nuovo urlando, mentre sentivo la sborra calda dei due cazzi che mi invadevano la fica e il culo.
E io continuavo a leccare il cazzo di Haziz, mentre i due dietro continuavano a sfondarmi con quei due cazzi che non ne volevano sapere di sgonfiarsi.
Non so per quanto tempo venni sbattuta su quel letto, so solo che a un certo punto, stravolta, sentii la mia fica venire di nuovo, e, stremata, mi lasciai cadere sul letto esausta, come svenuta.
Mi fecero girare, Haziz mi fece aprire la bocca: eseguii quasi senza capire e attesi.
I due ragazzi neri si stavano segando di nuovo, vorticosamente, mentre la sborra che mi avevano riversato poco prima nella fica e nel culo iniziava a defluire.
Haziz la raccolse e me la mise in bocca con le dita: leccai tutto, stravolta, mentre i due neri continuavano a segarsi quasi disperatamente.
"Tu non ingoiare subito, capito troia? - mi disse Haziz - Voglio vedere la tua bocca ripiena di sborra, chiaro?"
Annuii con la testa e qualche secondo dopo altra sborra calda mi colò in bocca.
Attesi che gli schizzi di sborra cessassero, rimasi con la bocca aperta, mentre Haziz guardava compiaciuto.
Gli feci vedere tutta la sborra che c'era dentro e poi, sorridendo e guardandolo negli occhi con aria di sfida, ingoiai tutto lo sperma in un sol colpo.
"Ti adoro, mia puttana - mi disse tutto soddisfatto - Ora vai pure in bagno a pulirti. Per questa sera abbiamo concluso".
Stremata, restai ancora un pò sdraiata sul letto, poi, lentamente, mi alzai e mi diressi verso il bagno per farmi una doccia calda e rigenerante, con la fica ancora grondante di umori e il culo in fiamme e dolente.


di
scritto il
2025-11-01
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